Alcuni
giorni dopo…
Draco
venne dimesso, dopo che i medimaghi si assicurarono
che svolgesse un po’ di fisioterapia, Hermione stessa
l’avrebbe aiutato a fare
esercizio.
I colpi che
durante la prigionia gli erano stati inferti, l’avevano
destabilizzato e gli
procuravano molto dolore. Una semplice pozione rimpolpa sangue non era
sufficiente
così decisero di ricorrere a quella pratica famosa tra i
babbani, Draco non era
molto contento della cosa ma fece finta di niente per non far
innervosire la
sua fidanzata.
Si
Hermione era finalmente a tutti gli effetti, la sua
fidanzata, avevano annunciato ad amici e parenti la data delle nozze e
Draco
ormai non stava più nella pelle, proprio come Hermione non
stava più nei suoi
tubini.
Infatti, la pancia
e l’esserino che conteneva stavano crescendo rendendola ogni
giorno più bella
agli occhi del suo compagno che non rimaneva nemmeno un secondo senza
ricordargli quanto l’amasse e quanto la trovasse bella.
-Tu
vivi di sesso Draco- lo reguardì Hermione che si stava
facendo crescere i capelli per risultare più carina con
l’abito bianco,
frivolezze da donna che ogni tanto ci volevano anche per una tosta come
lei.
-ho
una donna bellissima al mio fianco è naturale pensare
a far l’amore con lei-
-scemo-disse
la Granger sedendosi affianco a lui sul
divano e appoggiando poi il capo sul grembo del biondo.
-tesoro-
disse accarezzando il ventre di Hermione – tua
madre mi sta trattando male. Appena nascerai, spero tu sia dalla mia
parte?-.
Hermione
sbuffò.
-sei
senza speranza-disse infine, mentre Draco ora prese
ad accarezzargli il viso.
-sai
che ti amo- continuò il biondo facendola sorridere.
-credo
di vivere in un sogno. Quella sera al ballo in
maschera quando ti ho visto, ho perso la testa per te e in quel momento
niente
nella mia vita è stato più come prima. Sei
diventata la mia ossessione e poi la
mia unica ragione. Ora senza di te non potrei vivere, non potrei
immaginare una
vita senza un tuo sguardo- disse incatenando i suoi occhi grigi con
quelli
marroni della sua dolce fata.
-senza
sentire la tua pelle calda sotto la mia- mentre
con le lunghe dita bianche sfiorava il viso, poi il collo ed infine il
seno
della sua dolce Herm.
-morirei
senza sentire le tue morbide labbra sulle mie-
disse infine avvicinandosi famelico alla bocca della sua bellissima
Hermione
baciandola dolcemente.
Rimasero
a baciarsi dolcemente su quel comodo divano per
ore, gustandosi finalmente quella serenità che solo alcune
settimane prima
sembrava una chimera.
***
Accarezzò
il suo ventre delicatamente sentendo la seta
sotto le mani, un colpo la fece sorridere, il piccolo Scorpius ancora
nel suo ventre
si faceva sentire.
-Hermione
ti prego non piangere, rovinerai tutto il mio
stupendo lavoro- la mora alzò gli occhi al cielo ma non
replicò alla rossa
amica che ora era intenta a scegliere il blush perfetto per la
carnagione di Hermione.
-sai-
disse la Granger cercando lo sguardo di Ginny che
muoveva il capo mentre con abilità quasi professionale
intingeva il kabuki
nella polvere rosa.
-se
qualcuno solo sette anni fa mi avesse predetto che
avrei sposato Draco Malfoy, l’avrei preso per pazzo-
-ed
ora che l’hai incontrato ti chiedi come facevi prima a
sopravvivere senza- Hermione sollevò lo sguardo verso la
rossa che ora con un
gesto veloce e delicato le colorava gli zigomi.
-si,
mi chiedo come ho fatto a vivere senza di lui per
così tanto tempo-
-non
chiederti questo Herm, pensa a tutto quello che
potete fare ora che le vostre strade si sono incontrate, ora che le
vostre vite
si uniscono per sempre ora che diventerete genitori. Pensa al futuro
non
cruciarti del passato siete fortunati anzi siamo fortunati
perché ci amiamo-
disse Ginny osservandola con un grande sorriso sul viso.
-
e sei bellissima-
-grazie
a te- rispose Hermione.
-No
grazie a madre natura mia cara, io ho solo dato un po’
di colore al tuo viso niente di che- replicò Ginny, - ora
prendi quel bouquet e
cammina. C’è un biondo, molto affascinante che ti
aspetta nella piccola
cappella del manor. Non vorrai farlo aspettare, sai ci
sono…- disse Ginny
facendo finta di contare con le dita – una due, tre
… migliaia di ragazze che
vorrebbe essere al tuo posto-.
-cretina-
Ginny
non replicò, consegno i fiori all’amica le dispose
il velo sul capo facendo così risaltare la tiara in diamanti
e smeraldi cimelio
di famiglia dei Malfoy. Poi, distese a ventaglio la coda del vestito di
seta
bianco, aprendo infine la
porta facendo
passare l’amica.
Hermione respirò
profondamente buttando fuori l’aria per controllare
così l’agitazione,
socchiuse per un attimo gli occhi e s’incamminò a
passo di marcia verso la
cappella. Le mani le sudavano, il respiro si fece corto ma un sorriso
le si
disegnò in viso quando vide gli occhi grigi del suo bel
principe. Si sarebbe
stata finalmente felice…
Per
sempre felice…
Quello
che successe dopo lo lascio solo immaginare i due
ragazzi dopo aver pronunciato il fantomatico “si lo
voglio” vennero circondati
da amici e parenti per gli auguri, parteciparono ad un ricco banchetto
che si
svolse nel giardino vicino al roseto e al gazebo tanto cari a Narcissa.
Proprio
al centro del gazebo Draco e Hermione salutarono prima di
smaterializzarsi in
una calda isola caraibica dove si concessero una rilassante vacanza
…
La
nascita di Scorpius, pochi mesi dopo non fece che
aumentare la loro felicità e consolidare ancora di
più la loro unione. Col passare
degli anni la famiglia crebbe ancora diventando una piccola
tribù.
A Scorpius si
aggiunsero Cassiopea e Narcissa ed il piccolo Anthony.
Sembra superfluo dirlo, ma è lampante che la famiglia Granger-Malfoy vivesse felice e contenta come nella più classica delle fiabe. Infondo, se un principe purosangue s’innamora di una nata babbana non ci si può che aspettare un finale così.
SPAZIO AUTRICE,
ANCHE QUESTA è FINITA.
CAVOLINO COME PASSA VELOCE IL TEMPO...
RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE SONO PASSATE DI QUA, QUELLE CHE RECENSISCONO O SEMPLICEMENTE LEGGONO. RINGRAZIO CHI HA MESSO COME CENERENTOLA TRA LE PREFERITE E LE RICORDATE. GRAZIE PERCHE SENZA DI VOI CHE MI INVOGLIATE A SCRIVERE QUESTA STORIA NON CI SAREBBE MAI STATA...UN BACIO MIKI.