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Autore: Hope_mybrandnewname    12/01/2012    5 recensioni
1. Come il post pubblicato da Jared sul suo blog "Notes from the outernet".
2. Come le password che potranno aprirlo.
3. Come i membri del gruppo che ha il suono di domani.
5. Come le parole che Mary aveva detto a Jared. "Sii sempre lanciato verso l'alto".
Moltiplicato, il totale è 30. Come 30 Seconds To Mars.
Night Of The Hunter non è più solo una canzone.
I Mars non sono più solo un gruppo.
E la nuova Mary scoprirà il segreto che per secoli è stato celato.
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jared

 

Metto in moto il veicolo. Mary è seduta di fianco a me. È spaventata, guarda fuori dal finestrino come se fosse la prima volta che si trova in una macchina.
-Come ti chiami?- le chiedo.
-Mary.-
Sospiro. -Intendo, qual è il tuo vero nome?-
Mi rivolge una breve occhiata, poi torna a guardare fuori.
-Il mio vero nome è Mary,- ripete. -Quello che c’è scritto all’anagrafe è solo una parola che non mi appartiene.-
Sono colpito dalla sua risposta.
-E come hai fatto a scoprire la password?-
-Ho letto su wikipedia. La pagina sulla sizigia, sai. Ho letto e mi è venuto in mente Efestione, così ho pensato che il doppio di Efestione fosse Alessandro e ho inserito la sua data di nascita. Ammetto che non è un ragionamento molto logico.-
-No, non lo è affatto. Ed è proprio per questo che nessuno avrebbe dovuto arrivarci.-
-E allora perché hai fatto quel post?-
-Per comunicare la data dell’incontro.-
-Ma se non ha partecipato nessuno!-
Stacco lo sguardo dalla strada e osservo Mary. I suoi occhi azzurri sono spalancati dalla sorpresa. Rido.
-Che hai da ridere, Jared?-
Rido ancora più forte.
-Quindi tu davvero non sai nulla dell’Associazione?-
-Quale associazione? Gli Echelon? Non sapevo che li chiamassi così.-
-No, non gli Echelon. L’Associazione, dai!-
Mi guarda come se fossi pazzo.
-Okay, non ne sapevi nulla. Oppure sei un’attrice stupenda.- aggiungo sussurrando.
Mary abbandona la testa contro il sedile.
-Non. Sto. Mentendo. Secondo te mentirei davanti a Jared Leto??-
-Solo se fossi pagata da loro.-
-Non so neanche chi siano questi “loro”!- sbotta, arrabbiata.
Taccio per qualche secondo. Sento il suo respiro rallentare. Si sta calmando.
-Mai sentito parlare degli Illuminati?-
-Quei tizi che si dice governino il mondo a nostra insaputa?-
-Uhm sì. Loro.-
Mi osserva. Pensa che io stia mentendo.
-Quindi tu mi hai buttata a terra perché pensavi che fossi una di loro.-
-Precisamente.-
-Allora loro sono i tuoi… nemici?-
-Oui, mademoiselle.-
Ora è lei a tacere. Sta soppesando le mie parole.
-Oh, sì. Sicuramente. Ora che me lo fai notare, tutta questa storia ha senso. Tu sei Jared Leto, e oltre ad essere membro dei 30 Seconds To Mars, attore, regista e tutto il resto, fai parte di un’associazione che ti manda a picchiare gli Illuminati.-
-Riassunto quasi esatto.-
-Perché, cos’ho tralasciato?-
-Se te lo dico, o ti metti ad urlare, o minacci di scendere da questa macchina in corsa, oppure ti metti a ridere.-
Mi scocca un’occhiataccia.
-Dimenticavo, potresti anche dire qualcosa tipo “esci da questo corpo!” o potresti anche lanciarmi dell’aglio addosso. O magari un crocefisso. Dubito che tu abbia uno spicchio d’aglio in tasca.-
-Perché dovrei fare tutto questo?-
-Perché sono un vampiro.-
Mentre lo dico, le mostro i denti con un sorriso minaccioso.
Lei sgrana di più gli occhi.
-Sì, questo ha senso. Decisamente.- dice con un tono asciutto.
-Guarda che sono serio.-
-Infatti stai per metterti a ridere. Dai, Leto, vedendo i tuoi film pensavo che fossi un attore migliore.-
-Quindi non ci credi.- La mia non è una domanda.
-No, affatto, signor Leto.-
Incrocia le braccia al petto.
-Ora capisco perché Emma sembra sempre così…-
Si interrompe per cercare una parola.
-Così come?- dico, accennando una risata.
-Depressa. Se ogni giorno ti comporti così, quella povera ragazza fa bene ad assecondarti.-
-Nessuno si è mai lamentato di come mi comporto.-
-Nemmeno Shannon?-
Ah. Beccato.
-Solo quando litighiamo per i biscotti.-
Non riesce più a trattenersi, e scoppia a ridere. Mi piace la sua risata.
-Ti sei appena fregato, Jared. I vampiri non mangiano biscotti.-
-I mezzi vampiri sì.-
-Ah giusto. I mezzi vampiri sì.- ripete.
Siamo giunti a casa sua. Come al solito, parcheggio lontano dalla mia meta.
Spengo il motore e mi giro verso di lei. Mary si irrigidisce. Sospetto che mai avrebbe immaginato di trovarsi chiusa in una macchina con me, soprattutto dopo averle rivelato la mia vera natura.
-Ho dimenticato.- dico. -Io sono il capo di quell’associazione. E loro, gli Illuminati, verranno presto a cercarti. Ti hanno visto poco fa.-
-Quindi non stavi mentendo?- balbetta.
-No. Affatto.-
-Ma… che vogliono da me?-
-Solo sapere perché eri con me nella zona industriale della città, e possibilmente rapirti per trovare il modo di danneggiarmi.-
Ora è davvero spaventata.
-Smetti di mentire, Jared… lo scherzo è bello finché dura poco. C’è una telecamera qui, non è vero? Stai registrando tutto questo per un vostro video…?-
-No, Mary. Vorrei tanto che fosse così. Ma ti sei trovata in una situazione decisamente compromettente, inserendo quella password.-
-E ora che faccio?-
-Nulla. Vai a casa e fai come se niente fosse. Domani riceverai una lettera che ti informerà che sei stata scelta per quel viaggio premio all’estero. Ti ricordi? Due mesi fa hai fatto la domanda.-
Ad ogni parola che dico, Mary è sempre più sgomenta.
-Sì può sapere come fai a sapere tutte queste cose?-
Rido di nuovo.
-È meglio che tu non lo sappia, ti spaventeresti.-
-Più di così?- dice. Ma poi si mette a ridere.
-Dicevo, domani riceverai quella lettera, così ufficialmente tutti sapranno che sei lì. Invece, sarai con me. Finiranno per rapirti o farti qualcosa di peggio se resti qui, e non posso permettere che una squadra ti stia appresso ogni minuto.-
-La polizia non può fare nulla?-
-Sì, certo. E gli alieni esistono- rispondo.
-Se esistono i vampiri, non vedo perché gli alieni non possano esistere- sbotta.
Decido che è tempo che Mary vada a casa. Ma prima di congedarla, mi tolgo il bracciale con scritto “I belong to the Echelon” e glielo porgo.
-Cosa…?-
-Domattina quando ti sveglierai ti servirà una prova per credere a tutto questo. Quindi, se penserai che la tua mente abbia inventato tutto, guarda quel bracciale. Me lo ridarai non appena ci rivedremo.-
-Quando ci rivedremo?- dice, mettendosi il bracciale come se fosse la cosa più preziosa al mondo.
Sorrido.
-Soon. Very soon.-
-Non dire queste cose!- dice, tappandosi le orecchie.
-Va bene, va bene. Domani è troppo presto?-
Vedo che sta per dire qualcosa, ma si trattiene e arrossisce.
-Domani va benissimo.-
-A domani allora, Mary.-
Tolgo la sicura e le apro la portiera, sfiorandola appena. Mary trattiene il fiato.
-A domani- farfuglia. Poi scende dall’auto, mi fa un breve cenno di saluto con la mano e si dirige verso casa sua.
Gli Echelon non finiranno mai di stupirmi, penso, mentre mi dirigo verso la mia casa.

  
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