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Autore: Lyrael    12/01/2012    1 recensioni
'Luci, finalmente' pensa Draco, 'sono ore che cammino, mi fanno talmente male i piedi che me li taglierei...'
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Capitolo 3 – Una svolta inaspettata

La mattina arriva con un bel sole di fine inverno e l'aria è pulita e luminosa. Draco si stiracchia, ancora affondato nel materasso e piacevolmente avvolto dalle coperte, e sorride fra se nel rendersi conto che Potter, effettivamente, non lo ha legato.

La seconda piacevole sorpresa sono vestiti puliti e asciutti che gli hanno lasciato in fondo al letto. 'Beh, se non altro non dovrò presentarmi al ministero come uno straccione.' si consola.

Quando scende per colazione si trova da solo con Potter e la signora Weasley. Siccome sono i due che l'hanno accolto meglio, Draco si sente un po' più rilassato. Solo un pochino.

Poi si chiede perché il Signor Weasley, che lavora al Ministero, non l'abbia svegliato per accompagnarcelo e proprio non sa darsi una risposta.

Ci pensa Potter per lui.

"Arthur si è rifiutato di consegnarti agli Auror, almeno per oggi. Ha detto che sei solo... com'è che ti ha definito?... 'solo uno spaventato mago diciassettenne senza bacchetta'. Personalmente penso che tu sia pericoloso come un Basilisco anche senza, ma lo rispetto troppo per contraddirlo. Quindi, ringrazia la tua fortuna e vedi di non fargli cambiare idea." lo informa con durezza Potter. "E magari, se ti impegni, potrei cambiarla pure io." finisce con un ghigno poco rassicurante.

Draco diventa color magenta e ricomincia a guardare il suo tè. Annuisce ma non dice nulla. E quando il tè è ormai gelato e gli si è fermata la circolazione nelle dita delle mani, da quanto le ha strette attorno alla tazza, alza lo sguardo su Harry e cerca di recuperare un po' di dignità. Diventando ancora più rosso di prima.

I tre giorni seguenti passano senza che nessuno accenni ancora alla stranezza della situazione. Loro sono lì e c'è anche lui. Fine della discussione.

Certo, non può muovere un passo senza che qualcuno lo scorti, ma per il resto lo lasciano in pace. A parte Lenticchia che continua a sussultare tutte le volte che lo vede come se lui fosse Mirtilla Malcontenta. E Potter non lo maltratta nemmeno più.

'Mi sono ridotto proprio bene, se mi basta essere contento di questo... Merlino Draco come sei caduto in basso.' ma nel suo pensiero c'è più ironia che disgusto.

La cosa più strana in effetti è che Potter non lo strapazza. Se lo è ritrovato tutte le sere appoggiato allo stipite della porta mentre si cambiava per la notte, sempre il solito sorrisino e poi... niente. Deve capirci qualcosa! E al più presto.

***

La quarta notte che passa alla Tana, Draco si sveglia all'improvviso.

Vorrebbe girarsi nel letto ma qualcosa glielo impedisce. 'Mi hanno legato!' è il suo primo pensiero, ma non sente né vede corde '... non qualcosa... qualcuno..' è il secondo, mentre uno spiacevole pizzicore gli scorre sulla pelle e la paura invade il suo cervello.

'Non posso... muovermi ma...'. Draco si fa coraggio, volta pian piano la testa e si trova il naso di Potter a cinque millimetri dal proprio.

Adesso non sa davvero cosa pensare e vorrebbe svegliare il ragazzo che si è trovato nel letto, ma Potter non dà segno di... nulla: ha un'espressione serena e rilassata, il respiro regolare e gli ha passato un braccio attorno alla vita. Draco crede che sia sonnambulo ma 'si fanno casini se si sveglia un sonnambulo?'. Non lo sa e poi Potter non gli ha fatto niente di male, anzi, lo sta abbracciando ed è bello e si sente al sicuro.

Ci mette due secondi netti a decidere che quella strana cosa gli va benissimo e siccome il collo comincia a fargli un po' male decide di girarsi, e tanto per essere sicuro appoggia il suo braccio su quello di Pot... Harry, si corregge mentalmente, e incrocia le proprie dita alle sue.

È così tanto tempo che nessuno lo abbraccia che non si ricordava più come ci si sente. Quell'abbraccio è così tenero che non vuole privarsene e la tenerezza gli è mancata tanto, proprio tanto, quindi va bene così.

Si riaccoccola più vicino ad Harry e si dice che se l'altro si dovesse svegliare e dirgli qualcosa, ci penserà al momento. Se no, pace.

***

La mattina si sveglia ed Harry è nel proprio letto, addormentato. Se l'altro non gli dirà nulla, Draco non lo farà di certo, perchè sente ancora la sensazione di calore che ha provato quella notte, non vuole rovinarsi nemmeno il ricordo e spera anche che Harry lo rifaccia. Non lo ammette quasi nemmeno a se stesso, ma stare così vicini gli è piaciuto proprio un sacco e, per la prima volta da tanto tempo, non si è sentito solo.

A colazione Harry non accenna a quel che è successo. Draco riflette, mentre lo osserva da sopra la tazza del tè, e tace anche lui.

I gemelli invece lo sbirciano interessati: vorrebbero sfruttare le informazioni per ricattare Draco come si deve ma Molly Weasley gira attorno al tavolo come una trottola e, siccome non vogliono che senta, non si azzardano a chiedergli nulla; aspetteranno più tardi.

***

I giorni cominciano a scorrere che nemmeno se ne accorge. La vita prende uno strano ritmo regolare e la routine delle sue giornate gli fa quasi perdere il senso del tempo.

Mangia con i Weasley, dorme con Harry e passa le sue giornate bighellonando dal salotto alla camera dei gemelli. Stranamente, sembra che quei due lo abbiano preso quasi in simpatia, forse perchè sta gradatamente abbandonando i suoi modi spocchiosi. I gemelli gli permettono persino di assistere a qualcuno dei loro esperimenti e un paio di volte gli chiedono pure un consiglio. E anche se è ancora senza bacchetta, non ha fatto nessun tentativo per fregarne una. Questo dovrebbe farlo preoccupare. O no?

'Dev'essere la loro influenza.' pensa un po' sorpreso, 'Spero solo che non mi verranno i capelli rossi. E le lentiggini. Noo, quelle noo...'

Se non sta con loro, passa il tempo a leggere i libri che Harry gli procura: romanzi Babbani, soprattutto, che a lui piacciono tantissimo.

Ma un pomeriggio Draco si sente inquieto, non riesce a concentrarsi nella lettura e dopo aver fissato per dieci minuti buoni lo stesso paragrafo, chiude il libro di colpo.

'Non può andare avanti così' si dice deciso.

Non che nessuno gli abbia detto qualcosa. A dire la verità, a parte Lenticchia che continua a guardarlo come se fosse un'Acromantula, gli altri lo trattano in modo quasi normale e di certo gentile. Si accorge che da quando è arrivato l'hanno trattato via via più come un ospite che come un prigioniero. Non che gli dispiaccia, per carità, ma forse dovrebbe...

'Sdebitarmi?'

E' più sorpreso da quel pensiero che da tutta la situazione che sta vivendo, ma quando un'idea gli gira in testa non riesce più ad ignorarla. Così appoggia il libro al tavolino, si alza e si dirige in cucina.

Molly Weasley sta stirando. Cioè, sta manovrando il ferro con la bacchetta e intanto traffica ai fornelli. Siccome non si è accorta di lui quando è entrato, dopo qualche secondo Draco si schiarisce la voce e lei si gira.

"Io...cioè... volevo sapere..." Così non va. Riproviamo.

"Volevosaperesepotevodareunamano." butta fuori tutto d'un fiato. E arrossisce. Pensa che pur di uscire in fretta di lì gli vanno bene anche le galline.

Molly lo guarda per un attimo, poi la sua espressione si intenerisce e gli fa cenno che le va bene.

"Puoi pelare le patate per la cena", gli indica una ciotola ed il coltellino appoggiato di fianco. Senza bacchetta Draco dovrà farlo a mano e non ha mai "pelato una patata per la cena" in vita sua - 'pozioni conta?' - ma ora che si è deciso non si tirerà indietro.

Poi si rende conto che Molly Weasley gli lascerà usare una potenziale arma e che la fiducia è una cosa ben strana e la puoi trovare dove meno te l'aspetti.

Ancora un po' imbarazzato e titubante si avvicina la ciotola, prende una patata e comincia il suo lavoro.

  
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