Grazie a tutti :) Ecco il capitolo!
Capitolo undicesimo
_Prima parte_
[E' così ingiusto che io abbia trascorso
così tanto tempo con James e Lily
e tu così poco.
Ma ricorda : Chi ci ama non ci lascia mai veramente-
Sirius Black Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban]
Luglio 1994
Quella mattina di giugno Petunia si alzò presto, svegliando il marito che sonnecchiava tranquillamente.
Prese un bel caffè, senza zucchero e subito dopo ridestò dal sonno anche il piccolo Dudley.
Tutto era perfetto e normale , certo.
Rabbrividì, mentre il volto sorridente di sua sorella faceva capolino come sempre nella sua mente.
Ogni mattina, ogni volta aleggiava quel dolore che aveva messo a tacere molto tempo fa.
Lei era distaccata, aveva allontanato Lily dalla sua vita, senza lasciarla entrare.
Mentre osservava suo marito e suo figlio era soddisfatta della sua vita.
Ma c'era sempre quella parte di lei che pensava a quello che aveva perso tanto tempo fa.
"Tesoro, dobbiamo andare a prendere tuo nipote"disse improvvisamente Vernon. ridestandola dai suoi vorticosi pensieri.
Petunia lo guardò senza trasparire nessuna emozione e mormorò : "Non ci ha detto niente , nessuna lettera".
Vernon, rosso in viso, bevve un sorso di caffè e annuì.
"Mamma mamma è arrivata una lettera per te!"urlò Dudley portando la busta alla donna.
Lei guardò la lettera.
Quella scrittura... Era familiare.
Aprì la busta e rimase a bocca aperta.
Mia cara Tunia,
sicuramente avrai capito chi sono.
Non rimanere di stucco : sono io, Lily.
Non sono morta,non sono scomparsa.
Sono ancora qui.
Silente ha trovato il modo e siamo tornati.
Oppure non ce ne siamo mai andati via !
Dipende dai punti di vista :)
Verremo a prendere le cose di Harry oggi pomeriggio quindi fatti trovare in casa.
Un bacio,
Lily.
Petunia era sotto shock.
Vernon la sorreggeva e rileggeva quelle parole , quelle frasi che non potevano essere vere.
Lily guardava il panorama che costeggiava Hogwarts.
Era triste abbandonare quei luoghi che ormai facevano parte della sua vita.
"Mamma siamo pronti"disse Harry tirando la valigia.
Lily lo guardò sorridente.
Avevano patito tutte le pene e i dolori del mondo per tornare ... Ma guardando Harry tutto non aveva peso.
Erano tutti lì, erano tornati, la loro famiglia ricomposta.
"Ragazzi sento che oggi pioverà"disse Sirius annusando l'aria.
Remus lo guardò stranito dicendo :"Padfoot c'è un sole così luminoso che potremmo andare al mare!.
"Mai contraddire i sensi canini di Sirius"disse James facendo la sua comparsa nel vialetto.
"Va bene bambini, andiamo!"disse Lily impaziente.
"Harry!"urlò Ron in lontananza.
Il ragazzo si allontanò e lo raggiuse.
"Adesso dove andrete?"chiese Ron.
Harry sorridente mormorò :"A casa, finalmente".
Hermione arrivò giuliva e disse :" Sirius ti farà uscire pazzo!".
Harry rise un pò, confermando quella frase.
"Quest'estate c'è la coppa mondiale di Quidditch quindi dovrete venire con noi !"disse Ron entusiasta.
"Ci saremo!"disse Harry.
"Figliolo..Sù!"disse James.
Harry abbracciò i suoi amici e corse dalla sua famiglia.
In cuor suo poteva dire di essere felice.
Ne era sicuro.
Come quando guardò nello Specchio delle Brame ancora una volta , prima di partire e vide solo sé stesso.
James fissava la casa con rimpianto.
Quanti anni... Quanti anni.
"Beh, almeno Silente l'ha ricostruita"disse Sirius sorridente.
Lily piano aprì il piccolo cancelletto e con la chiave aprì la porta.
James la strinse forte.
Ogni angolo di quella casa era impregnato di ricordi...
"Mamma, la mia stanza?"disse Harry .
Lily lo guardò e sorrise ancora.
"Su"mormorò cauta.
Harry, con passo malfermo, salì e imboccò la stanza a destra dove con lettere eleganti c'era scritto "Harry".
Aprì la porta .
Le mani tremavano inconsapevolente , senza dare segno di fermarsi mentre guardava il letto , i quadri appesi , i pupazzi.
Finalmente era a casa.
"Le nostre foto"mormorò Sirius guardando la parete.
James sorridente disse :"Eri bellissimo fratello".
Sirius indispettito disse :" Lo sono ancora razza di qudrupede corn-nut.. "stava dicendo mentre la voce si affievolì.
I suoi occhi avevano rivisto Mary in quelle foto.
Remus lo guardò comprensivo.
"Sirius la troveremo"disse Lily sicura.
Lui la guardò e d annuì.
"Come Franky e Alice"disse James"Li faremo tornare , come noi"concluse.
"Harry scendi tesoro, dobbiamo andare da Zia Petunia"disse Lily chiamandolo dalle scale.
"Ah giusto. La sorella cattiva"disse Sirius impaurito dall'occhiata torva che Lily gli aveva scoccato.
Il gruppo camminava nella strada di Privet Drive.
Remus osservava il cielo e ripeteva a sé stesso di non contraddire mai più il suo amico quando prevedeva il tempo.
Stava per piovere.
"Tesoro era il numero 6?"disse per la quinta volta James.
Lily mormorò seccata :"Il quattro", mentre Sirius spiegava ad Harry come incantare una moto, per farla volare.
"Quindi, usando l'incanto volante, poi uno supersensor puoi tranquillamente volare"diceva Sirius professionalmente.
"Ma se prendi una moto piccola?"disse il ragazzo.
"Semplice, fai anche uno frenante"disse l'uomo.
"Non avrai mai una moto"disse Lily.
Tutti e quattro la guardarono male.
"Che c'è?! E' per il suo bene!"disse autoritaria, mentre James suonava il campanello della casa.
Petunia piano aprì la porta e guardò sua sorella negli occhi. Dopo quasi 20 anni.
"L-lily?"biascicò.
"Si Tunia... Sono io"disse l'altra sorridente.
"Non ci fai entrare?" chiese James .
Lei lo guardò ancora impaurita ma aprì la porta.
Mentre entravano , Lily osservava ogni dettaglio della casa dove aveva vissuto con i suoi genitori.
Non c'erano foto, non c'erano indizi che lei, sua madre, suo padre ed anche il piccolo Harry fossero passati da lì.
Il piccolo salotto lo ricordava sempre lo stesso, ma questa volta era occupato da un omone che riconobbe come Vernon e da un suo equivalente giovane senza baffi che sicuramente era suo nipote Dudley.
"Vernon, che piacere rivederti"disse lei sorridente.
Dalla sua espressione facciale non sembrava un piacere condiviso.
"Tu sei Dudley giusto?"disse James guardandolo.
Lui squittì impaurito e Sirius rise beffardo.
"Bene vorrai sicuramente sapere come mai siamo ancora vivi.."disse Lily mentre Petunia entrava nell'esimia stanza.
La donna iniziò il suo racconto , mentre sua sorella la seguiva rapita, interrotta qualche volta da frasi che Vernon pronunciava come : "Baggianate" oppure " Cose da pazzi!", finchè Petunia non la interruppe.
"Possono tornare anche mamma e papà?"mormorò Petunia.
Lily la guardò e una lacrima solcò il suo viso. Rivedeva sua sorella come era stata un tempo, la sua migliore amica.
"Loro sono voluti andare avanti, noi siamo rimasti, per Harry"disse Lily abbracciando Harry.
Petunia li osservava e con un brivido comprese la frase pronunciata da sua sorella.
"Basta! Non tollero queste bestemmie! Petunia tesoro basta! Questi sono degli squilibrati!"tuonò Vernon mentre Sirius e James lo guardavano minacciosi.
"Vernon, basta"disse lei , lasciando tutti interdetti.
Guardò ancora una volta Lily negli occhi e sorridendo l'abbracciò, mormorando un :"Bentornata".
Quel giorno molte cose cambiarono .
Petunia e Lily non erano unite come un tempo, ma si stavano riavvicinando.
La presenza di Sirius era inquetante ai Dursley , poichè era anche apparso in tv come prigioniero evaso quell'estate, ma tutto sommato non era una situazione così disastrosa.
I Potter decisero qualche giorno dopo di andare da soli a trovare Frank e Alice Longbottom al San Mungo.
Quella mattina James aveva un forte raffreddore e starnutiva di continuo, agitando Lily più del solito.
"Basta James!"disse aprendo la porta del reparto.
Quando i suoi occhi incrociarono quelli della sua Alice cadde a terra.
"Alice, Oh Alice"mormorò affranta.
Quei visi tondi, pieni d'allegria non esistevano più.
James si avvicinò a Frank e mormorò piano :"Franky".
Frank lo guardò e mormorò :"Tieni, prendi questo...I girasoli, loro ti uccideranno se non ce l'hai".
James guardò l'oggetto nelle sue mani.
Era la carta di una comma da masticare.
Harry guardava fuori dalla finestra...
Quante volte aveva immaginato tutto questo? Milioni.. O forse più.
Aveva una famiglia, aveva una casa.
"Figliocciooooooooooooooo"urlò Sirius dalle scale.
Harry si precipitò sotto e lo vide con addosso una vecchia uniforme da battitore .
"Cosa fai Sirius?"chiese inebetito.
"Mio caro, tuo padre era il più famoso cercatore di Grifondoro . Ma io ero anche un bravissimo e per giunta bellissimo battitore!"disse ridendo.
Harry l'abbracciò.
"Non ti farò vincere però lo stesso!"urlò correndo in giardino, mentre Harry lo inseguiva.
"Ti giuro, non ci riconoscono"mormorò afflitto James a Sirius quella sera.
Lily annuì affranta.
"Li faremo tornare , certamente"disse James ancora convinto.
La moglie lo guardò sorridente.
Aveva un ottimismo che non eguagliava nessuno...
"Mamma , Papà, Sirius, Ron e la sua famiglia ci hanno invitato alla coppa di Quidditch"disse Harry piombando nella stanza.
Beh , sicuramente avrete immaginato le urla dei ragazzi e lo sguardo alibito di Remus che entrando in casa li aveva visti fare una specie di danza della vittoria che faceva inquetudine. Molta inquetudine.
"Basta ragazzi!"urlò Lily.
Ma nessuno l'ascoltava...
Alla fine si unì anche lei ai festeggiamenti.
Sarebbe stata una lunga estate!
-Fine prima parte-
Cath's angolino.
Quindi siamo nell'estate che precede HP4. :)
Spero che questa prima parte sia di vostro gradimento :)
Adesso vi saluto!
Baci,
Catherine.
Prossimo aggiornamento : In settimana.