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Autore: NiallsUnicorn    15/01/2012    6 recensioni
Emma sentì il cuore battere veloce, gli occhi azzurri del ragazzo erano fissi nel verde dei suoi. Niall le si avvicinò lentamente e la ragazza chiuse gli occhi. Qualcuno sulla soglia della porta tossì facendoli voltare.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Surprise! 
-devi assolutamente uscire con noi- esclamò entusiasta Naomi. 
Emma la guardò torva. -stai scherzando? Uscire con te e il tuo ragazzo "guardate quanto sono figo"?- 
Naomi alzò gli occhi al cielo. -se tu la smettessi di chiamarlo così e provassi a parlargli forse capiresti quanto sia meraviglioso- 
Emma una smorfia. Quando Naomi parlava del suo ragazzo diventava ripetitiva e stucchevole ed era inutile tentare di contraddirla. 
-comunque non mi va di fare il terzo incomodo- disse cercando di terminare in fretta quella conversazione. 
Naomi non sembrava intenzionata a lasciarla stare. 
-allora usciamo solo noi due e rimanderò il mio appuntamento con Tommy, che ne dici?- 
Cercò velocemente una scusa plausibile per non andare. -mi dispiace, questo fine settimana si sposa mia cugina Melany, non posso proprio mancare- era incredibile quanto le venisse semplice mentire, anche alla sua migliore amica. 
Naomi la guardò delusa. -oh, Melany... Falle gli auguri da parte mia, ok?- 
-certamente- in realtà Melany si sarebbe sposata solamente tra qualche settimana ma non le andava di uscire. Sempre le solite vetrine, sempre le solite cose... Preferiva di gran lunga rimanere a casa a leggere un buon libro. 
lei e Naomi continuarono il traggitto verso casa in silenzio, ognuna persa nei propri pensieri. 
Arrivarono davanti a casa di Naomi in un attimo, sembravano solo pochi minuti che avevano iniziato a camminare. Si salutarono e si diedero appuntamento per andare a scuola il giorno seguente. 
Emma continuò a camminare verso casa sua, molto vicina a quella di Naomi. 

In casa non c'era nessuno. Meno male, avrò un po' di tempo per stare sola pensò Emma. 
Non che non le piacesse la sua famiglia, ma la solitudine era piacevole. Il silenzio la rilassava e le permetteva di concentrarsi sulle cose importanti. 
Fece velocemente i compiti e passò il resto del pomeriggio sul divano a leggere. 

I suoi genitori arrivarono quando ormai era già sera e si misero subito all'opera per preparare la cena. 
Mentre lavavano i piatti sua madre tentò di fare conversazione 
-domani é venerdì sera...- disse con un grande sorriso 
-eh, già...- rispose Emma. Non capiva dove volesse arrivare sua madre. 
-insomma, pensi di uscire? Mi farebbe piacere, stai sempre in casa sul divano, un po' d'aria fresca ti farebbe bene...- continuò sua madre 
Ecco cosa voleva. Sempre lo stesso discorso, sua madre pensava che fosse una specie di aliena solo perché non usciva spesso. 
-no- disse con fermezza. 
-penso che invece dovresti, stai troppo tempo in casa, lo sai che questo non mi piace...- 
Emma posò il piatto appena asciugato nello scaffale e guardò sua madre -dovrebbe farti piacere, studio, leggo, non faccio niente di ma...- 
-ecco appunto, non fai NIENTE- la interruppe sua madre mettendo un po' troppa enfasi sull'ultima parola. -sembri... Una medusa, ecco- 
Riecco il paragone con le meduse. Emma a dire il vero le trovava carine. E non era assolutamente vero che non facevano niente. 
Sbuffò e fuggì al piano di sopra, augurando buona notte ai genitori e sfuggendo alle parole di sua madre. Aveva la netta sensazione che non sarebbe finita lì. 

La sera successiva notò le espressioni fin troppo allegre dei genitori. C'era sicuramente qualcosa sotto. Durante la cena suo padre le annunciò che avevano una grande notizia. 
Emma si sentiva confusa, non capiva a cosa potessero riferirsi. Quale poteva essere la "grande notizia"? 
Circa un ora dopo i suoi genitori le svelarono il mistero. 
-abbiamo parlato con la preside della tua scuola- iniziò sua madre entusiasta. 
-esatto, e indovina un po'?- continuò suo padre 
-hai una media abbastanza alta da permetterti di studiare all'estero per un anno!- esclamarono i genitori in coro visibilmente orgogliosi ed euforici. 
Emma li guardò per un attimo sperando che stessero scherzando. 
-Che cosa?- riuscì a dire alla fine.

   
 
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