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Autore: Laukurata    31/08/2006    9 recensioni
Quando, una mezzora dopo Sana si calmò, iniziarono le domande delle amiche che volevano cercare di capirci qualcosa di più.
F: ma tu sei sicura che stiano insieme?
H: non è che noi non ti crediamo ma sei certa al 100% di quello che dici?
A: vedi Sana è tanto tempo che non vi vedete ed è brutto da dire lo so, ma anche lui si sarà fatto una vita, no?--è la prima ff che scrivo quindi mi aspetto di tutto però non siate troppo cattive!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Visto che ieri ho passato tutto il giorno a dormire stanotte mi sono messa a scrivere e siccome questo capitolo è un po’ pacco allora ho messo anche quello dopo che bè…non uccidetemi…a dopo!! laukurata

 

 

Capitolo 6

…Perché proprio tu?...

Arrivò davanti alla porta di casa e inserì la chiave nella toppa.

Si meravigliò quando la porta si aprì subito. Eppure era sicura di aver dato tre mandate prima di uscire!

Che fossero entrati davvero i ladri come aveva detto Rei?

Ora aveva paura ad entrare…accidenti a lui e alle sue strane idee…

Lentamente mise un piede nel salone buio e cercando di fare meno rumore possibile inizio a cercare con la mano l’interruttore della luce.

Aveva toccato praticamente tutto il muro quando si accorse di essere girata verso la parete sbagliata…

Prima di riuscire a fare qualunque cosa senti il rumore di una porta aprirsi e poi chiudersi.

Immediatamente un brivido le percorse la schiena e le venne la pelle d’oca…

Erano davvero dei ladri…e ora?

L’avrebbero davvero rapita per poi ricattare sua madre?

"Stupide idee di Rei…"

Improvvisamente però una luce l’accecò, spiazzandola e facendola sentire completamente fuori luogo.

Eppure era in casa sua.

Si trovò davanti Aya che la guardava ridendo per la scena buffissima che si era trovata davanti. Anche Sana si mise a ridere imbarazzata…

- Sana, scusa ma che stavi facendo??? Pensavo ci fossero i ladri…

- in effetti anche io pensavo ci fossero i ladri…ma invece sei tu! Che stupida…

Smisero di ridere anche se sul volto avevano ancora il sorriso

- scusa se sono entrata in casa tua senza chiederti il permesso ma mi ero preoccupata visto che non rispondevi al telefono e non riuscivo a trovarti…

- non t preoccupare…ma come hai fatto?

La mora tirò fuori un paio di chiavi dalla tasca e le sventolò davanti al viso dell’amica

- chiavi di riserva…per le emergenze!

Improvvisamente a Sana venne in mente la sua conversazione con Fuka quel pomeriggio..

…"Aya lo sapeva"…

…"sapeva e non mi ha detto nulla"…

il sorriso che era sulle labbra di Sana svanì e il suo volto prese un espressione seria

- Aya..perchè?PERCHè??

Una lacrima attraversò il suo viso, si sentiva tradita, presa in giro, da lei, la sua migliore amica.

Perché?

Perché proprio lei?

- Sana non fare così…sono venuta qui apposta per parlarti di questo

- NO!non voglio sapere nulla!ho gia sentito abbastanza oggi pomeriggio…sai,Fuka mi ha detto che tu lo sapevi e bè, io…io NON VOGLIO Più VEDERTI!

La lacrima solitaria si moltiplicò e iniziarono a scendere velocemente dagl’occhi della rossa.

Le attraversavano le guance e si frantumavano nell’aria. Lasciavano una scia dietro di loro che veniva immediatamente cancellata dalla una compagna dietro, che avrebbe fatto la stessa fine.

- Aya io penso proprio che non voglio più vederti quindi per favore esci….

La ragazza però non si muoveva

- Sana lasciami spiegare…

- TI HO DETTO ESCI!

- Sana…è vero non ti ho detto nulla…io…

Avvicinò la propria mano verso il viso bagnato dell’amica, che si scansò

- NON TOCCARMI!

- io…ho sbagliato, scusa!

- NO!ZITTA!ZITTA! ESCI!!SPARISCI!

- va bene come vuoi ma sappi che non l’ho fatto per farti del male…io….

Sana le sbatté la porta in faccia e da dietro sentì urlare

- SANA PERDONAMI!

Sentendo queste ultime parole il suo corpo inziò a muoversi convulsamente. Si accasciò per terra e pianse.

Pianse tante lacrime.

Lacrime per il suo amore perduto.

Lacrime per un’amicizia finita.

Lacrime di delusione.

Lacrime di malinconia.

Lacrime versate per i ricordi che non avranno più un futuro…

 

 

 

Capitoli 7

… Porte che si chiudono…

 

Alle 20:15 in punto, peggio di un orologio svizzero, il suono del campanello riecheggiò per la casa.

Sana, per una volta in orario, corse ad aprire e si trovò davanti un Naozumi Kamura più raggiante che mai.

La ragazza saltò al collo dell’amico sinceramente contenta di vederlo. Quando staccò la presa il ragazzo era di un colore strano e inizio ad ansimare cercando di prendere più aria possibile…

- ops…forse ho strinto un po’ troppo….

- forse…

Quando si fu ripreso la squadrò per bene poi fece un sorrisino compiaciuto

- stasera non mi farai certamente sfigurare…

Le porse il braccio

- madame…

Sana accettò di buon grado l’invito e dopo aver preso la giacca e aver chiuso la porta di casa, si attaccò al braccio del suo cavaliere.

I due si avviarono verso l’auto di lui parcheggiata davanti a casa dell’attrice.

Lui le aprì la portiera e lei rispose al gesto con un grande sorriso.

Il ragazzo aveva notato che gli occhi di Sana erano molto gonfi e ancora arrossati. Evidentemente era successo qualcosa di molto serio se la ragazza era ridotta così. Aveva la faccia stanca e non era cosa da lei, viste le esagerate ore che passava a dormire.

Si mise al volante e mentre metteva in moto il veicolo la guardava con la coda dell’occhio.

Sguardo perso nel vuoto.

Niente sorriso smagliante.

Niente discorsi a mitraglietta.

Niente di niente.

- Sana mi vuoi dire che è successo?

Il tono dolce della voce di Naozumi la fece scoppiare a piangere…

- oh Nao…sniff…io ho…sniff…perso tutti…sniff…

La ragazza tra i singhiozzi raccontò tutto al ragazzo, anche se quest’ultimo non aveva colto proprio tutte le parole!

Quando si calmò, si rifece il trucco e ora finalmente si sentiva più leggera. Più tranquilla.

Entrarono nel ristorante e, come sempre, furono trattati come due dei scesi sulla terra.

Questo li divertiva molto e la serata passò piacevolmente tra i numerosi racconti di Nao che la fecero dimenticare per un po’ i suoi problemi.

 

 

 

La serata però non passò piacevolmente per tutti.

- COME C**** SAREBBE A DIRE CHE SANA è TORNATA????

Un ragazzo con un paio di occhiali, forse troppo grossi, stava sbraitando contro la sua povera ragazza

- ma ti rendi conto? E SA TUTTO?????????

- calmati Tsu!

- dici calmarmi? CALMARMI UNA SEGA!(scusate ma ci voleva!n.d.io)

E ORA A QUELLO CHI GLIELO DICE? TI AVEVO DETTO DI STARE ZITTA!!MAI UNA VOLTA VOI DONNE, VERO?????????????(calmino con le parole…n.d.io)

- ora stai davvero esagerando! Ti ho detto che aveva sentito parlare per strada delle ragazzine! E poi io NON lo sapevo che tornava!!

Il ragazzo fece un respiro profondo cercando di calmarsi.

- almeno, Aya cara, le hai spiegato,vero?

- ehm…vedi io ho cercato…

- come sarebbe hai cercato? Le hai spiegato o no?

- ti ho già detto che lei non me ne ha dato il tempo! Non mi vuole più vedere…mi odia!

La ragazza scoppiò in lacrime.

Tsuyoshi allora la prese tra le braccia e le sussurrò all’orecchio…

- non è colpa tua…dai, non fare così!...amore scusa, non volevo urlare così prima!tu non c’entri, è che sono agitato! Ora come gli spiego che lei è qui e che ha saputo??

- io…mi dispiace!

Iniziò nuovamente a piangere

- mi dispiace non sono riuscita a spiegarle…è colpa mia!ora lei soffre a causa mia!

- ascolta, non è colpa tua se le cose sono andate così. Lo sai che vederti piangere mi fa male al cuore…

I due iniziarono a scambiarsi frasi sdolcinate e così andarono avanti per un bel po’….

Finché il cioccolatino al latte si staccò dalla sua tortina alla nocciola per andare a parlare con il diretto interessato di tutto quel pasticcio.(visto che siamo in tema di cibo!n.d.io)

- amore buona fortuna e se finisci all’ospedale io ti starò accanto finché non ti dimetteranno…

- grazie tesoro, meno male ci sei te a sostenermi….

 

Le guance bruciavano e il cuore gli si dimenava nel petto.

Chiuse gli occhi, che erano dietro quelle lenti giganti, e suonò il campanello.

La porta si aprì quasi subito, ma non fu Akito ad accoglierlo…

- e te che ci fai qui? Non mi sembra sia casa tua…

- no, non lo è affatto!

" oh mamma questa è proprio scema" pensò Tsu mentre guardava la ragazza davanti a se.

- cerchi Akito?

- ma non saprei…io sapevo che qui vive solo lui e sul campanello c’è scritto solo Akito Hayama però non saprei proprio dirti! CERTO CHE CERCO AKITO!

- AKIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! C’è TSU TSU ALLA PORTA!

- Naoko non te lo voglio dire più! Non voglio che mi chiami Tsu Tsu!!!hai capito?

- certo!

"si…mi immagino", guardò il cielo, era limpido e pieno di stelle. Se tornava tutto intero poteva portare la sua Aya a vedere le stelle…

- ciao Tsu. Che è successo?hai una faccia strana…

- possiamo fare due passi?

- certo! Aspetta che prendo le chiavi di casa…

Il biondino scomparve in casa per qualche secondo

- ciao Naoko ci vediamo…

- va bene, ciao Tsu Tsu!!

"meno male aveva capito…"

- andiamo?

I due iniziarono a camminare poi l’occhialuto prese coraggio e parlò

- vedi, oggi ho visto Aya e mi ha detto che…si ecco…Sanaètornata!

- come prego?

- Sana è tornata!

Il ragazzo si immaginava una reazione ben diversa da quella che invece lo accolse

- capisco…e sai per caso se, bo non lo so, qualche novità?

- non particolarmente…sai hanno litigato!

- e come mai? Sono sempre state ottime amiche, o sbaglio?

- si ma vedi, Sana sa di te e di Naoko!non ha lasciato però che Aya le spiegasse…

- come sarebbe a dire???

- Akito devi andare da lei e dirle la verità! Lei ci sta malissimo e non è giusto…

- si ma anche lei…anche lei non avrebbe dovuto!tu lo sai no?

 

 

 

 

Una, apparente, coppietta stava uscendo da un bellissimo ristorante.

L’aria era fredda e pungente!la ragazza si strinse la giacca intorno al corpo.

- freddo?

- abbastanza..

- allora andiamo che ti riporto a casa, non voglio responsabilità se diventi un pezzo di ghiaccio!!!!ahahaha…

Il ragazzo iniziò a ridere in modo molto sguaiato e non intendeva a smettere!

"ma guarda te…se le fa e se le ride…fossero poi battute simpatiche…poerino!" pensava malignamente Sana mentre si avviava verso la macchina che in pochi minuti l’avrebbe riportata a casa.

Kamura l’accompagnò davanti al portone e dopo averla ringraziata per la bella serata e averle dato la buona notte le scoccò un bacio sulla fronte.

- guida piano…notte!e grazie!!sono stata benissimo!

- grazie a te! Ci sentiamo….ah Sana?

La ragazza si voltò

- grazie per l’altra volta…

- non dirlo nemmeno per scherzo…ora vado perché congelo!

Mise un piede in casa e aspetto di sentire il rumore dell’auto partire, poi si chiuse la porta alle spalle.

In quel momento anche se lei non lo sapeva, un'altra persona si era chiusa una porta alle spalle.

Una porta molto più importante.

 

Ciao di nuovo…allora prima di tutto non traete subito le conclusioni…e kmq grazie per le recensioni e per avermi dato il vostro parere…l’unica cosa è ke m dispiace continui a sembrarvi pallosa ma ormai devo seguire la mia traccia mentale che mi ero fatta!!kmq presto c saranno dei cambiamenti…abbiate pazienza! E se poi vi fa schifo proverò a scriverne un’altra migliore…

X machi: è così che dicevi i dialoghi? Se no mi dispiace ma allora nn ho capito…cmq grazie del consiglio spero che recensirai ancora!

Tsu è stato un po’ ooc in qst capitolo…xo magari a 20anni un po’ di parolacce le dice…mah…vabbè!

A domani…ormai ho preso il via e visto che nn so che fare ho un motivo in più per aggiornare e porre fine a questa tortura…ahahaha!!!(nn fate caso a quello che scrivo il mio cervello mi ha abbandonata tanti anni fa…)

Baci a tutti

laukurata

  
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