Severus Piton
Ti
piacerebbe sapere di Severus Piton, vero? Un sacco di gente mi ha
chiesto di lui. Una delle persone più misteriose del mondo.
Neanche Voldemort stesso aveva più segreti di lui. Ambiguo
fino
alla fine nel suo essere buono o cattivo.
Ve lo immaginate come diventa il mio lavoro durante una guerra? Diventa un inferno. Non finisce mai. Il mio lavoro è infinito, capite? Il mio lavoro è infinito...
La persona che sta morendo lo sente, sente che sto arrivando... e lo sa; lo accetta; lo merita, dopotutto, lo merita. E così il professor Severus Piton. Oh si, lui lo meritava davvero. Meritava l'ultimo pensiero felice.
Mi guardò, quel giorno. Mi guardò negli occhi
"Non erano i tuoi occhi che stavo aspettando Editt"
"Lo so Severus" risposi "neanch'io vorrei essere qui!"
"Che vuoi da me? Non puoi lasciarmi morire in pace"
"Ho bisogno di te e del tuo ricordo Severus! Poi ti lascerò in pace"
"D'accordo" disse e, sfilandosi un ricordo dalla mente me lo consegnò. Si girò verso il ragazzo e io svanii sussurrando un sommesso Addio. E fu allora che il tempo ricominciò a scorrere e che Severus Piton esalò guardando gli occhi di Lily Evans (e non Lily Potter) attraverso gli occhi del figlio Harry.
Non poteva avere più di sedici anni Severus Piton. Se ne stava nascosto dietro una colonna, in una aula apparentemente vuota. Ma, naturalmente, vuota non era. Lily Evans e James Potter erano appena entrati nell'aula litigando.
"Che vuoi da me Potter?" urlò la ragazza, i capelli rossi che le fluttuavano sulla testa mentre entrava, furiosa, nell'aula.
"Solo parlarti Lily" rispose il ragazzo "Solo parlarti; sono giorni che provo ad avvicinarmi e tu scappi! Cosa c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"Come se non lo sapessi"
"Lily? Cosa dovrei sapere? Non mi parli da quando... oh... è per Mocciosus, vero?"
"Ecco vedi? Lo hai fatto di nuovo... smettila di chiamarlo così... smettila di offenderlo!"
"Ma Lily... è inevitabile... ci odiamo, non ci possiamo farne a meno!"
"Beh, non mi pare che lui ti offenda ogni volta che vi incrociate"
"Solo quando tu sei nei paraggi"
"Smettila di dire cazzate!"
"Solo perché tu non lo vedi, solo perché non lo senti"
"Tu..."
"E dai Lily... non vi parlate neanche più... perché lo difendi?"
"Perché gli voglio bene... perché anche se non gli parlo più è comunque il mio migliore amico."
Il cuore di Severus saltò un battito.
Lei le voleva ancora bene. Lei lo considerava il suo migliore amico. Lei lo considerava ancora!
A lui non importava il bacio che i due si scambiarono poco dopo o il fatto che uscirono mano per la mano.
"Anch'io ti voglio bene" sussurrò Severus.
E il ricordo, lentamente, svanì.
Ve lo immaginate come diventa il mio lavoro durante una guerra? Diventa un inferno. Non finisce mai. Il mio lavoro è infinito, capite? Il mio lavoro è infinito...
La persona che sta morendo lo sente, sente che sto arrivando... e lo sa; lo accetta; lo merita, dopotutto, lo merita. E così il professor Severus Piton. Oh si, lui lo meritava davvero. Meritava l'ultimo pensiero felice.
Mi guardò, quel giorno. Mi guardò negli occhi
"Non erano i tuoi occhi che stavo aspettando Editt"
"Lo so Severus" risposi "neanch'io vorrei essere qui!"
"Che vuoi da me? Non puoi lasciarmi morire in pace"
"Ho bisogno di te e del tuo ricordo Severus! Poi ti lascerò in pace"
"D'accordo" disse e, sfilandosi un ricordo dalla mente me lo consegnò. Si girò verso il ragazzo e io svanii sussurrando un sommesso Addio. E fu allora che il tempo ricominciò a scorrere e che Severus Piton esalò guardando gli occhi di Lily Evans (e non Lily Potter) attraverso gli occhi del figlio Harry.
Non poteva avere più di sedici anni Severus Piton. Se ne stava nascosto dietro una colonna, in una aula apparentemente vuota. Ma, naturalmente, vuota non era. Lily Evans e James Potter erano appena entrati nell'aula litigando.
"Che vuoi da me Potter?" urlò la ragazza, i capelli rossi che le fluttuavano sulla testa mentre entrava, furiosa, nell'aula.
"Solo parlarti Lily" rispose il ragazzo "Solo parlarti; sono giorni che provo ad avvicinarmi e tu scappi! Cosa c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"Come se non lo sapessi"
"Lily? Cosa dovrei sapere? Non mi parli da quando... oh... è per Mocciosus, vero?"
"Ecco vedi? Lo hai fatto di nuovo... smettila di chiamarlo così... smettila di offenderlo!"
"Ma Lily... è inevitabile... ci odiamo, non ci possiamo farne a meno!"
"Beh, non mi pare che lui ti offenda ogni volta che vi incrociate"
"Solo quando tu sei nei paraggi"
"Smettila di dire cazzate!"
"Solo perché tu non lo vedi, solo perché non lo senti"
"Tu..."
"E dai Lily... non vi parlate neanche più... perché lo difendi?"
"Perché gli voglio bene... perché anche se non gli parlo più è comunque il mio migliore amico."
Il cuore di Severus saltò un battito.
Lei le voleva ancora bene. Lei lo considerava il suo migliore amico. Lei lo considerava ancora!
A lui non importava il bacio che i due si scambiarono poco dopo o il fatto che uscirono mano per la mano.
"Anch'io ti voglio bene" sussurrò Severus.
E il ricordo, lentamente, svanì.