SI PARTE!!! nicholas prese il suo blackberry e lesse il messaggio appena arrivatogli:ciao tesoro,mi spiace ma mi fermo un giorno in più a firenze...con questo lavoro...chiamami domani prima di partire.buonanotte! il ragazzo sbuffò e buttò il telefono sul letto. tsk,certo,come no!il lavoro...nick sapeva benissimo che sua madre era in giro con luca.quanto stupido credeva che fosse? suo padre era morto quando lui aveva appena cinque anni.mentre a lui questa cosa portò solo dolore e tristezza,sua madre,superato il primo anno di perdita,si era “messa all'opera”.iniziò ad uscire con un tizio...un certo antonio,che poi è diventato michele,claudio,domenico e poi luca.se ne fregava,semplicemente.se ne fregava di avere un figlio piccolo a casa,senza genitori.se ne fregava del fatto che sbagliava.che peggiorava solo le cose così. nick si era ritrovato più volte a piangere di nascosto,magari nel bel mezzo della notte,senza farsi sentire.era piccolo,ormai quei tempi erano passati e lui era un ragazzo forte.aveva smesso.non negava però di avere dei momenti del genere,in cui si trovava a pensare quanto schifo gli facesse la sua vita. la verità è che lui aveva bisogno di qualcuno. qualcuno con cui sfogarsi. qualcuno con cui parlare. qualcuno con cui confrontarsi,oh,solamente qualcuno con cui stare. certo,c'erano elisa,giacomo e beatrice.loro sarebbero stati sicuramente pronti ad ascoltarlo e consolarlo.ma non è questo che voleva.non voleva deprimerli e soprattutto non aveva bisogno di compassione. semplicemente si teneva tutto dentro,e “questo” cresceva ogni giorno.quel misto di rabbia,tristezza e delusione che non lo abbandonavano mai. non rispose al messaggio.deluso e amareggiato se ne andò a letto,dimenticadosi di cenare. il mattino dopo un fastidioso raggio di sole penetrò in camera.gli illuminò il viso pallido.infastidito bofonchiò qualcosa e si girò dalla parte opposta. un pensiero gli balenò nella mente:il viaggio.che ore erano? recuperò il telefono:le 7 circa.si lavò e vestii.mise le ultime cose in valigia e raggiunse la casa di giacomo,come d'accordo. quando fu pronto anche lui si diressero in aeroporto. -ma dove sono!?!-sbottò giacomo,visibilmente stufo. -sono ragazze,dove vuoi che siano?-rispose nick-vado a recuperarle,tienimi d'occhio la valigia perfavore.-disse allontanandosi. dopo aver girato tre negozi ne aveva fin sopre i capelli di vestitini e cose varie.provò alla profumeria e le trovò. -avvisare no,eh?-esclamò raggiungendole.erano entrambe intente a provare profumi.nicholas appena si avvicinò venne travolto da una folata di mille profumi messi insieme.iniziò a tossire. -tutto bene?-chiese elisa. -tutto bene?ma volete uccidermi?quanti ne avete provati?!!-esclamò. beatrice guardò la sua amica-cosa saranno.?una trentina...- nicholas scosse la testa esasperato.-andiamo va,il volo parte tra mezz'ora e se non ci sbrighiamo giacomo ci lascia qua,lo scommetto!-borbottò facendo ridere le due ragazze.