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Autore: _loveHoran97_    16/01/2012    6 recensioni
La bambina era in lacrime, in quella grande piazza circondata da persone che giravano per i banchi del mercato rionale, l'odore di pesce fresco e il profumo di zucchero filato nell'aria. Già, c'era molta gente e questo la impauriva ancora di più. Gli occhi rossi, le guance rigate dalle lacrime che non smettevano di scendere.
"Ho paura" pensava "dove sei?".
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Tutto iniziò quando avevo 13 anni... Era una serata estiva, me la ricordo bene: ero tornata da pochi giorni dalle vacanze con i miei genitori.
Non faceva particolarmente caldo, l'aria tiepida proveniente dalla finestra aperta dall'altra parte della mia stanza mi accarezzava e mi scompigliava leggermente i capelli. Quella sera a casa ero da sola, i miei erano andati ad un'importante cena di lavoro.
Misi le cuffie alle orecchie, facendomi cullare dalla mia melodia e aspettando sveglia il loro ritorno previsto per le 23.
Si fecero le 23.30, ancora non erano arrivati. Presi il cellulare e composi il numero di telefono di mia madre... 5, 6, 7, 8 squilli... niente, non rispondeva. 'Sarà impegnata' pensai.
00.00 ed ero ancora li ad aspettare il loro ritorno. Riprovai a chiamare, sia lei che mio padre, niente.
La mia vicina Jennifer, non che migliore amica di mia madre,  lavorava nella stessa ditta e ci disse che avrebbe partecipato anche lei a quella serata. Così composi il suo numero... 1, 2, 3, squilli e accettò la chiamata.
Senza darle il tempo di parlare cominciai a farle domande, 'Quando finisce la cena?' 'Perché i miei genitori non rispondono alle mie chiamate?' 'Dove siete?'"
la ragazza tirò un sospiro e continuò "Jennifer era in lacrime 'Tesoro siamo all'ospedale' mi disse 'i tuoi genitori... Hanno avuto un brutto incidente...'.
Non ci potevo credere. Ero piccola e spaventata e non sapevo proprio che fare. Subito la raggiunsi in taxi. Lacrime bollenti ricoprivano il mio volto, un volto ingenuo, ancora troppo ingenuo per subire un dolore del genere.

I miei genitori erano li, dietro alla porta della sala operatoria.
Poche ore dopo l'operazione sentimmo il monitor dei parametri vitali suonare. Un forte suono che scavò nella mia anima e la svuotò, completamente."
si bloccò.
Trattenne i singhiozzi e la stanza si riempì di un doloroso silenzio per qualche istante.
Louis la guardò, preoccupato "Non continuare, se non te la senti".
Elizabeth scrollò le spalle. La sua voce tremava leggermente, ma continuò comunque "In quel preciso momento mi lasciarono li da sola, in un mondo troppo grande per me, troppo pericoloso. Si, morirono.
Da quel giorno per un pò abitai a casa di Jennifer, poi mi mandarono in una casa famiglia.
Me lo sentivo dire, e ne sono consapevole: da quel giorno non fui più quella che ero una volta.
In qualche modo la mia vita si spense: non ero più la spensierata ragazzina di via Hanson, mi rifiutavo di mangiare, di uscire dalla mia stanza, di sorridere come prima. Passò un anno. Un mese dopo il mio quattordicesimo compleanno tutto cambiò"
cominciò a sorridere al pensiero.
"La nostra grande famiglia si allargò e venne un raggio di sole ad illuminare le mie giornate spente.
Un fagottino abbandonato all'ospedale dalla madre, ecco cos'era. Appena 2 giorni di vita entrò in braccio alla tutrice, che subito si diresse verso di me e me la diede tra le braccia. Non sapevo descrivere cosa mi stava succedendo in quel momento: troppe emozioni mischiate.
'D'ora in poi te la voglio affidare' mi disse 'so che ti cambierà la vita'. E così fu, proprio come mi disse lei.
Le diedi il nome Margareth e mi presi cura di lei, crescendola con tutto l'amore possibile. Quando si fece più grande cominciai a portarla in giro e spesso mi chiedeva di sua madre. 'In realtà non lo so' le rispondevo sempre. Poi cominciava a chiedere dei miei genitori.
Qualche volta la portavo al cimitero 'ecco' le dicevo 'qui ci sono i miei genitori' poi rimanevamo li, in silenzio.
Pregavo e parlavo loro della mia nuova vita, e gli promisi di prendermi cura del mio piccolo angelo, come loro avevano fatto con me.
Spesso Maggie mi vedeva piangere in quei momenti, e mi stringeva forte la mano, infondendomi tutta la forza e la sicurezza di cui avevo bisogno.
Circa un anno fa, successe l'episodio più bello che potessi vivere con lei. Lo ricordo come fosse ieri: un pomeriggio di metà marzo, con la primavera che stava nascendo e il cielo che pian piano si dipingeva di un colore azzurro intenso. Portai Maggie al parco e dopo aver giocato mi raggiunse sul prato e si sedette vicino a me. Mi chiese a che stavo pensando. 'Niente in particolare' le risposi. Ci fu qualche minuto di silenzio. 'Eli'. Attirò la mia attenzione 'Dimmi Maggie'. 'La mamma che mi ha fatto, non la vedrò mai vero?'.
Quella domanda mi colpì, soprattutto perché era solo una bambina di 3 anni, che potevo risponderle? Cominciai a balbettare qualcosa, ma non ne uscì niente di sensato. Maggie mi sorrise e mi fece segno di sdraiarmi a guardare il cielo con lei. 'A me non importa' mi disse 'la cosa più importante è che adesso la mia vera mamma sia qui, con me. Ti voglio bene mamma'"
gli occhi cominciavano a pungere, Louis le mise un braccio intorno alle spalle e la strinse a sè.
"Da quel giorno mi chiamò sempre 'mamma' e io ne ero sempre più sicura: una volta maggiorenne l'avrei portata via, con me. In modo da stare io e lei, insieme, per sempre.
3 mesi fa divenni maggiorenne e, dopo aver compilato vari documenti ottenni il permesso di uscire da li e adottai Maggie.
2 giorni fa finalmente ci trasferimmo nella casa che mi avevano lasciato i miei genitori e cominciammo a condurre una vita normale di una madre con sua figlia. Per questo vi ringrazio ancora ragazzi per averla trovata e portata da me, non saprei cosa fare se perdessi anche lei..."
.
I ragazzi si alzarono e fecero un grande abbraccio di gruppo. "Eli, ora sei la nostra nuova vicina, per qualunque cosa noi siamo a due passi da te. Che ne dici di restare a cenare qui stasera? Harry è un mago in cucina!" disse Liam, con fare molto cortese.
Elizabeth sfoggiò un grande sorriso "Mi farebbe molto piacere, grazie".
"E intanto, che si fa?" chiese Niall, che di certo non voleva starsene con le mani in mano per le ore che mancavano all'ora di cena. "Io e Zayn andiamo a fare spesa per stasera" disse Harry dirigendosi verso l'attaccapanni nella hall e prendendo il portafoglio dalla tasca della felpa appesa. Subito dopo uscì seguito da Zayn. "Niall, che ne dici di fare una partita alla wii? Non volevi la rivincita?" chiese Louis stuzzicando l'amico.
La ragazza si diresse verso le scale "Vado a controllare Maggie" disse. Liam alzò il pollice in segno affermativo sorridendole.

 

Salì la gradinata, prese il corridoio di sinistra, ultima porta a destra, la aprì. Margareth dormiva ancora. La ragazza si sedette sul letto, vicino alla piccola e cominciò ad accarezzarle i capelli. La osservava dormire e ripensava a tutti i momenti passati con lei: le notti in bianco, i primi bagni, tutte le volte che le dava da mangiare e la piccola sporcava entrambe, i giochi, le passeggiate... Tutto. Le ore passarono e le diede un delicato bacio sulla fronte, si incamminò verso la porta. Sull'uscio sentì la piccola mugugnare qualchìosa, si girò e vide che si stava svegliando.
"Buongiorno amore" le disse la madre per poi prenderla in braccio. "Ciao mamma" disse abituando gli occhi alla luce. "Dov'è Louis?" chiese.
"E' giù che ci aspetta con gli altri per la cena, che ne dici andiamo?", la piccola annuì e la ragazza la portò al piano terra.


"Buongiorno bella addormentata!" esclamò Zayn, alla vista della bambina sveglia tra le braccia di Elizabeth. La piccola posò i piedi a terra e andò verso di lui, che si abbassò e la strinse in un abbraccio. Erano tutti nel soggiorno a parlare. "Bene la cena è pronta" annunciò Harry.
Si sedettero tutti a tavola e gustarono la cena preparata dal ragazzo, che aveva molta abilità in campo culinario. La serata passò in modo piacevole per tutti: per Elizabeth che dopo essersi sfogata sapeva di poter contare su quei 5 ragazzi che aveva spesso sognato, per Margareth che capì di aver trovato dei nuovi e splendidi amici nonostante la differenza d'età e per i One Direction, entusiasti di aver conosciuto quelle due bellissime creature.
"Era tutto buonissimo" disse Elizabeth alla fine della cena "grazie davvero".
Liam prese la parola "Eli, prima che tu vada a casa vorremmo parlarti di una cosa..." la ragazza si incuriosì e diede tutta la sua attenzione alle parole del ragazzo.

  
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