Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: GoddessHaruna    01/09/2006    15 recensioni
Finalmete la grande scuola di magia "Card Captor Accademy" sta riaprendo i suoi battenti e con se porterà un sacco di misteri e di rivelazioni...Sakura è sola e non conosce nessuno, ma troverà nuove amiche e... Universo alternativo. Fantascienza. E...leggete per scoprire!
Genere: Romantico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La maledizione delle due corone

La maledizione delle due corone

 

Cap.5: voglio sapere la verità!

 

 

 

" Una stanza, tante persone...

 

I meravigliosi vestiti delle dame colorano l'atmosfera...

 

Una stanza, tante persone, della musica...

 

I caviglieri e le dame volteggiano a suon di valzer, anche se non si conoscono e se il loro viso è coperto da una maschera che permette solo la vista degl'occhi...

 

Una stanza, tante persone, della musica, la gente è felice...

 

Le persone che danzano ridono e scherzano, felici e spensierati...

 

Una stanza, tante persone, della musica, la gente è felice, un trono...

 

Una giovane ragazzina è seduta su di lui e porta una lunga tunica di tulle rosa, adornata di nastrini dello stesso colore e di bellissimi merletti.

Si guarda in giro annoiata, mentre la maschera che porta sugl'occhi le prude.

Sa che tutti si divertiranno a quella festa, sa che tutti balleranno, ma non lei...

Era la sua festa, ma lei non avrebbe ballato, con nessuno...

Le regole erano regole: chi sedeva al trono era un Dio e gli Dei non potevano ballare, ma lei voleva ballare...

Sapeva che nessuno gliel'avrebbe mai chiesto e sapeva che la sua serata sarebbe finita così...

Sola...

I suoi sospiri erano sempre più frequenti e i suoi occhi sempre più tristi...

- Che spreco vedere due smeraldi come i vostri occhi ingrigirsi perchè essere annoiati...-

All'improvviso un giovine davanti a lei, con la sua divisa rossa, nei suoi pantaloni bianchi, e una mascherina sugl'occhi, porse la sua mano verso la ragazza.

Lei lo guardò sorpresa e la bellezza dei suoi occhi la colpì.

- Ve né prego...donatemi un vostro sorriso, altrimenti il mio cuore perirà con la vostra tristezza...-

Nella sala l'attenzione si era fissata su i due, dove il giovine stava facendo cosa proibita.

La ragazza osservò la mano di lui.

- Ballate con me -

La sua voce le arrivò dritto al cuore e non potè far a meno di sorridergli e accettare il suo invito.

Tutti mormorarono, tutti guardavano, mentre i due si recarono al centro della stanza.

La musica partì e i due iniziarono a ballare, guardandosi negl'occhi e sorridendo.

- I vostri occhi sono i più belli che io abbia mai visto...-

- E il vostro coraggio è grande per invitarmi qui a ballare con voi...-

- La vostra voce è così cristallina...perchè non parlate mai al vostro popolo, lo allietereste...-

- I miei superiori non me lo consentono...-

I due ballarono e danzarono per ore e ore senza mai smettere di fermarsi.

Lui però la bloccò all'ultimo ballo e la condusse in giardino, dove la notte sulle loro teste era splendida e dove la luna piena ne faceva da padrona.

Lei era estasiata da quella meraviglia, mentre lui era estasiato da lei.

- Non mi chiedete il mio nome sir? -

- Chiunque abiti nelle galassie conosce il vostro nome, milady...-

Lei rise e la sua risata fece avvampare lui.

- Quello non è il mio nome, è solo il mio titolo...-

- Non importa, se volete sarete voi a dirmelo...-

- Così voi farete per me...-

Il ragazzo si stupì: - Mi conoscete? -

- La vostra magia è così diversa dalla mia che vi ho riconosciuto dal primo momento che mi avete parlato, per il forte contrasto che abbiamo...-

- Ed è un problema questo per voi? -

- No, se non lo è per voi...-

I loro due sguardi erano incrociati e negl'occhi dell'uno si riflettevano quelli dell'altro.

Insieme voltarono lo sguardo verso il cielo e le loro due mani si unirono..."

- CHIHARU VUOI USCIRE DA QUELLO STRAMALEDETTO BAGNO SI O NO? -

Sakura aprì gl'occhi ritornando alla vita reale.

- Un momento...- rispose Chiharu dal bagno della stanza da letto.

Sakura si sedette ancora con le coperte sulle gambe e si stropicciò gli occhi.

La testa le faceva male e non ricordava più nulla di quello che aveva sognato.

- UN MOMENTO? UN MOMENTO? ANCHE TRENTA MINUTI FA HAI DETTO UN MOMENTO! - Rika era davanti alla porta del bagno e continuava a sbraitare.

- Buon giorno Sakura - disse Tomoyo, salutando l'amica appena sveglia.

- Buon giorno, ma che ha Rika da urlare tanto? - chiese la ragazza, alzandosi dal letto.

- Chiharu non vuole uscire dal bagno...- rispose Tomoyo continuando ad assistere alla scena.

- CHIHARU! SE AL MIO tre NON SEI FUORI GIURO CHE FACCIO UN INCANTESIMO E TI FULMINO! RICORDATI CHE SONO POSSEDUTA DAL FAMIGLIO DEL FULMINE E MI CI VUOLE UN SECONDO AD INCENERIRTI! -

- Io invece sono posseduta da quello del fuoco! - continuò Chiharu, facendo incavolare ancora di più l'amica.

- ADESSO BASTA! UNO...DUE...E... -

Rika era pronta a scagliare un fulmine, ma Chiharu uscì dal bagno.

- Eccomi, eccomi...quanto sei impaziente...- disse la ragazza come se non fosse successo nulla.

- E' MEGLIO CHE VADO IN BAGNO E STO ZITTA!- urlò Rika, entrando nel bagno e sbattendo la porta.

Sakura sorrise, nel vedere quella scena, e stiracchiò la pelle.

Fuori dalla finestra si sentì un urlo e Sakura alzò il braccio davanti a se: - Vieni Sol! -

Subito l'aquila entrò nella stanza e, schivando Chiharu che era nella sua rotta d'atterraggio, si andò a posare sulla mano della sua padrona.

- Ciao piccolino mio, dormito bene? -

Sakura e Sol si fecero le coccole a vicenda e poi la ragazza lo accompagnò fino al balcone dove l'aquila ritornò a volare nel limpido cielo.

Tomoyo, Chiharu e Naoko si stavano vestendo e Sakura si diresse verso il suo armadio.

Aprì le grosse ante di legno dove lo stemma dell'accademia vi era inciso su di esse e tirò fuori la divisa della scuola: un semplice completino alla marinara, blu con i bottoni in oro e la camicia bianca.

Sakura si tolse la maglia del pigiama e la lanciò sotto al cuscino.

Tomoyo, nel voltarsi, notò uno strano tatuaggio sul fianco sinistro di Sakura: vi era rappresentato un sole e una luna dove al centro regnava sovrano un cuore per metà bianco e l'altra metà nero, legato insieme da un filo spinato che lo faceva sanguinare.

La ragazza fu attirata da quello strano simbolo e si avvicinò di più per vederlo meglio.

Sakura notò l'interesse dell'amica e s'infilò velocemente la camicetta bianca, coprendo il suo tatuaggio.

- Cosa guardi? - le chiese infine, con la voce seria.

 Tomoyo scosse la testa: - Nulla...scusami...-

Sakura finì di vestirsi velocemente e senza dir nulla alle sue amiche, uscì dalla stanza.

 

- Io so chi è stato! -

La principessa Meiling sbatté le mani sul grosso tavolato di legno intagliato, dove erano seduti Eriol, Clow e Mizuchi.

La tavola era apparecchiata per la colazione e i tre la stavano consumando, mentre discutevano su quando era accaduto quella notte.

- Io so chi ha ucciso i leoni di marmo, so chi ha ucciso i cinque ragazzi e so dove si trova ora! - continuò la principessa mentre tutti smisero di parlare.

Accanto al tavolo, vigili come sempre, vi erano i due guardiani: Rubby Moon e Spinel Sun.

- Allora dicci chi è, in modo che potremo fermarlo in tempo...- la signora Mizuchi prese in mano il bicchiere di cristallo e bevve un sorso della bevanda che vi era all'interno.

Meiling abbassò lo sguardo e, con una voce rauca, disse: - Sakura! -

Mizuchi prese il tovagliolo e se lo portò alla bocca per si di non sputare il liquido, Clow lasciò cadere la forchetta dalla mano, mentre Eriol rimase impassibile.

- Questo non è possibile...- disse Clow, riprendendo la forchetta in mano.

- Come non lo è? Lei l'altro giorno ha fornito prova di poteri anormali per la su giovane età e poi...-

Meiling fu interrotta da Mizuchi: - Per prima cosa tu non sai quanti anni ha Sakura...-

Ancora quella storia degl'anni...

- ...e per seconda cosa se il signor Clow ha detto no è no...-

Meiling chiuse di più i pugni e cominciò a urla: - VI DICO CHE E ' LEI! E' UN DEMONE QUELLA RAGAZZA E IO PROPONGO DI CATTURARLA E UCCIDERLA...OGGI! -

Clow e Mizuchi si alzarono in piedi e l'uomo raggiunse la donna che gli porse la mano: - Vieni Kaho, abbiamo altre cose a cui pensare...-

- Zia vi dico di credermi! -

Meiling cercò invano di attirare l'attenzione della zia, che si era allontanata con Clow.

La principessa si sedette furiosa sulla sua sedia e cominciò a picchiare le dita sulla tavola di legno.

- Sei veramente sicura di quello che dici? - chiese Eriol timidamente.

A Meiling venne un'idea: - Ti ho mai mentito, Eriol? -

Il ragazzo la guardò e poi scosse la testa.

- Pensi che lo farei proprio ora? -

- No -

Meiling sorrise e si alzò dalla sedia per raggiungere il suo compagno: - Allora aiutami tu...-

- Io? Ma se è così forte come dici cosa posso fare io da solo? - Il ragazzo sembrava impaurito.

- Non sarai da solo: con te verranno Rubby Moon e Spinel Sun..Vero? -

I due guardiani annuirono.

- ...e poi ci sarò io con te...-

Eriol alzò lo sguardo e incrociò quello di Meiling.

- Ti aiuterò per il bene dell'accademia...- disse il ragazzo, convincendosi.

- Certo...per il bene dell'accademia..." E per il mio bene! ahahahha" - pensò infine la ragazza, soddisfatta del suo potere persuasivo.

 

 

La ragazza dagli occhi color smeraldo, camminava lungo il corridoio che portava al giardino principale.

Sospirava.

- Hai sentito cos'è successo? -

Sakura si voltò e due ragazze le passarono a fianco.

- Si, sembra che qualcuno abbiamo ucciso i due leoni di marmo! -

- Ma non solo...sembra che ci siano anche altri morti e poi...-

Le ragazze imboccarono le scale e Sakura non potè sentire più nulla.

" Oh no...i guardiani..." pensò la ragazza, mentre, con l'orecchio, si appoggiò alla parete del corridoio.

Sakura chiuse gli occhi e si concentrò, mentre sotto voce disse: - Possenti mura del castello...la vostra energia vitle scorre nelle mie vene, vi prego, mostratemi quanto accaduto...(Possenti mura del castello...la vostra energia vitale scorre nelle mie vene, vi prego, mostratemi quanto accaduto...) -

Subito nella mente di Sakura comparvero le immagini dei leoni frantumati e di cinque corpi senza vita.

La ragazza staccò l'orecchio dalla parete e ritornò in se.

Cominciò a correre verso la stanza dov'erano morti i ragazzi e quando vi arrivò, un gruppo di professori faceva in modo che nessuno entrasse.

Sakura si spostò da quel luogo e quando fu sicura che nessuno la vedesse il suo corpo diventò invisibile e potè attraversare il spesso muro di matto trovandosi nell'altra stanza.

Davanti a lei i corpi bianchi come lenzuola di cinque ragazzi tutti morti.

Sakura si mise una mano davanti alla bocca e sentì un brivido scenderle lungo la schiena.

Si voltò e dietro a lei una grossa figura avvolta in un saio nero con in mano una falce, s'inginocchiò appena vide Sakura.

Sakura la fece alzare: - Morte! Ditemi è quello che penso? (Morte! Ditemi è quello che penso?) -

La morte annuì e Sakura torno a guardare i corpi davanti a lei.

- Guardate i segni sui loro colli...sono inconfondibili...e nei loro corpi non c'è anima! ( Guardate i segni sui loro colli...sono inconfondibili...e nei loro corpi non c'è anima!) - continuò la Morte indicando i ragazzi.

- Questo significa che... (Questo significa che...) -

- ...è tornato! ( ...è tornato! ) - con quell'ultima parola, la Morte alzò la sua falce e scomparì nel nulla.

Sakura uscì da quella stanza e ritornò visibile.

All'improvviso sentì di essere diventata come pietra.

Qualcosa di viscido e disgustoso l'avvolse dalle caviglie fino al collo e la stritolò impedendole di respirare.

- Buongiorno mia cara...vi sssono mancato? -

Qualcuno dietro a lei la teneva bloccata, mentre il suo basilisco le si arrotolava intorno al corpo e le impediva di respirare.

- Sei stato tu! - Sakura aveva la voce molto debole.

- Che persspicacia avete, mia dolce sssignorina! -

Sakura tentò di voltarsi e guardarlo, ma il basilisco strinse si di più e le impedì qualsiasi movimento.

- NON VOLTARTI! ALTRIMENTI TI UCCIDO! -

- Perchè non lo fai subito? - Sakura lo sfidò, ma sapeva che non poteva nulla in quel momento.

- Perchè mi sservi ancora per trovare quello che mi ssspetta di diritto! -

- Io te lo impedirò! -

- Come farai? Chiederai aiuto ai tuoi insssulssi amici? O forsssse alle quasssi dee? Non ci riussciri SSakura...non ci riusscirai! -

- Ehi va tutto bene? -

Sakura riaprì gli occhi e si trovò tra le braccia di Takashi.

Intorno a lei c'erano anche le sue amiche, tutte quante preoccupate.

- Stai bene? - chiese di nuovo il ragazzo.

Sakura si riprese del tutto e si guardò: non aveva nessun serpente che la legava, ma sapeva che non era stato un sogno, purtroppo.

- Sei svenuta all'improvviso per fortuna che passavamo per di qui e Takashi ti ha preso al volo - disse Rika tirando un sospiro di sollievo.

Sakura si spostò dalle sue amiche e cominciò a correre verso il giardino interno della scuola.

- Dove vai? Aspettaci! -

I suoi amici la seguirono, mentre la ragazza continuò a correre.

" Devo fare presto...devo fare presto..." pensò mentre vide aprirsi davanti a se il maestoso giardino.

Sakura si mise al centro perfetto di esso e poi guardò in alto, verso il cielo.

- SOL (SOL) -urlò mentre i suoi amici la raggiunsero con i fiatone.

- Che cosa ha detto? - chiese Chiharu.

- Penso che abbia usato un'altra lingua...- continuò Tomoyo.

Un urlo squarciò il cielo e l'aquila reale scese in picchiata verso la sua padrona, ma un gruppo di liane la fermarono, intrappolandola.

- Sol! - urlò Sakura, cercando di aiutare la sua bestia, ma sentì qualcosa che la bloccò: una liana le circondava la vita e la bloccava, mentre un seconda e una terza le fermavano le mani e i piedi.

- SAKURA! - Naoko si lanciò in soccorso all'amica, ma appena mise piede nel giardino fu lanciata indietro da una barriera invisibile.

Sakura si dimenava nel tentativo di liberarsi.

- E' tutto inutile...-

Sakura voltò il suo sguardo e davanti a lei vi era Meiling, con la sua campana, e Eriol, con un lungo scettro d'oro dove in cima vi era un grosso sole.

- MA CHE STA SUCCEDENDO, MEILING? SPIEGA! - Chiharu cercò anche lei di oltrepassare la barriera, ma Rubby Moon e Spinel Sun la bloccarono.

Meiling sorrise.

- Finalmente riuscirò compiere la mia vendetta...- disse la ragazza, avvicinandosi alla sua vittima.

- Che cosa vuoi da me? - la voce di Sakura era seria e molto cupa.

- Voglio che tu paghi per i delitti che hai commesso, STREGA! - Meiling le urlò in faccia.

- Attenta come parli, Meiling, tu non sai che...-

- Principessa Meiling, o ancora meglio sua Maestà Meiling, voglio che tu mi chiami, piccola insolente! -

Sakura fulminò con il suo sguardo la principessa: - Meiling lasciami andare! Siamo tutti in pericolo, tu non sai che cosa accadrà se...-

- Se ti lascio libera! Ucciderai altra gente, vero? Sei stata tu? -

Sakura non rispose e Meiling guardò Eriol: - Procedi -

Il ragazzo alzo il suo scettro e le liane che legavano Sol lo strinsero di più, facendolo lamentare.

- NO! LASCIATELO STARE! -

- E ALLORA DIMMI SAKURA...- Meiling e Sakura incrociarono gli sguardi: - ...dimmi chi sei...-

 

 

  
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