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Autore: ihatethespoon    17/01/2012    2 recensioni
Una ragazza con un sogno che fara' di tutto per realizzarlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo fui svegliata dalla vibrazione del cellulare : era Louis.
Senza pensarci neanche un istante risposi e,con la sua solita voce dolce e gioiosa,esclamò :” Bellezza,quanto mi mancava sentire la tua voce! Quando verrete a casa di Harry? Vi stiamo aspettando tutti.”
Un sorriso mi illumino’ il volto,quasi mi fossi dimenticata di quanto potesse essere rasssiucurante sentire dopo tanto tempo la voce del tuo amico piu’ caro.
Avvicinai di piu’ il cellulare all’orecchio come se cio’ potesse congiungermi tramite un filo immaginare a lui,ed esclamai :” Anche tu mi manchi,piu’ di quanto tu creda.Mi dispiace pero’ dirti che mi sono appena svegliata e mio fratello sta ancora dormendo. Sara’ meglio che vada a svegliarlo! Ti chiamo appena siamo vicini a casa di questo Harry,okay?”
Dall’altra parte parte del telefono ci  furono delle risatine soffocate e Louis,facendo la sua finta voce arrabbiata,esclamo’ :”Ad Harry,non piace che qualcuno lo chiami questo,perico’ quando arriverete mi ha appena detto che dovrai farti perdonare,altrimenti ti fara’ domire fuori la porta.”
Quella risposta mi lascio’ spiazzata,ma cercai di non pensarci e dopo aver attaccato urlai con tutta la voce che avevo in corpo :” NIALL! SVEGLIATI,E’ ORA DI ANDARE!”
Non ricevendo risposta mi diressi verso le sua camera e buttandolo giu’ dal letto esclamai :”Fratello,muovi il culo e aiutami a portare le valigia in macchina. E’ un ordine.”
Mugugnando una frase alle mie orecchie incomprensibile,si alzo’ con la lentezza simile a quella di una lumaca e fece segno di uscire fuori perche’ doveva cambiarsi.
Mezz’ora piu’ tardi ero seduta alla destra di mio fratello che sembrava tutto concentrato a guardare la strada quando la radio trasmise l’ultimo singolo di Justin Bieber “Mistletoe”.
Si poteva dire che Niall fosse un Bieberboy a tutti gli effetti perche’ aveva tutti i suoi CD,conosceva ogni sua canzone e,cosa piu’ importante,lo amava come solo un vero fan puo’.
Passate due ore,ci fermammo davanti ad una casa che aveva tutto l’aspetto di essere una villa.
Era a quattro piani con una piscina ed un giardino enormi.
Ancora incredula per la maestosita’ di quell’edificio,domandai a Niall :” Qui e’ dove vivono i ragazzi?”
Non feci in tempo a rispondere che un viso che a dire poco adoravo si avvicino’ alla macchina sorridendomi come solo lui sapeva fare.
Senza pensarci due volte,gli corsi incontro e lo abbracciai piu’ forte che potei.
Lui fece lo stesso,ma un lacrima seguita da tante altre,mi bagno’ il viso : dopo due interminabili anni eravamo di nuovo insieme.
Louis mi prese per mano e sussurro’ :” Vieni,piccola. Ti porto a conoscere il proprietario della casa.”
Gli sorrisi perche’ a me non importava dove andavo.
La cosa realemente importate era essere con il mio migliore amico.
Accompagnata dai miei pensieri arrivammo in salotto senza che nemmeno me ne accorgessi,ma cio’ che trovai non rispecchio’ esattamente l’interno della casa che mi sarei aspettata.
C’erano lattine di coca cola sparse ovunque,calzini sul divano,patatine sul tappeto…
L’unica persona presente in quella stanza ,oltre noi due, era un ragazzo moro dai capelli ricci che giocava con la Playstation senza curarsi minimante di me.
Si accorse della nostra presenza soltanto quando Louis tossicchio’ rumorosamente e si alzo’ sentitamente annoiato ed esclamo’ :”Benvenuta…com’e’ che ti chiami? Vabe’ fa lo stesso. Scusa ma adesso torno a finire il livello,l’ultimo per la precisione.
Rimasi allibita da tanto menefreghismo.
Come facevano i ragazzi ad essergli amici?
Stavo per andarmene quando sentii delle voci familiare dietro di me: erano Zayn e Liam che stavano aiutando mio fratello a scaricare i bagagli.
Corsi loro incontro e li abbracciai : quanto  mi erano mancati.
Quando Harry termino’ il livello si alzo’ dal divano e si offrì di accompagnarmi in quella che sarebbe stata la mia nuova camera e,non potendo rifiutare,mi lasciai guidare in quella casa a me sconosciuta.
Due minuti piu’ tardi ci fermammo davanti ad una stanza molto spaziosa e allegra : le pareti erano dipinte di azzurro,il letto ed il comodino erano color panna ed un piccolo armadio completava il tutto.
Facendomi un sorrisetto falso,Harry esclamo’ :” Spero che la stanza sia di tuo gradimento. A proposito,devi ancora rimediare al tuo errore di stamattina,Horan.Io non mi chiamo quello,ma Harry Styles.”
Scuotendo la testa risposi con poca convinzione :” Non giudico le persone a prima vista,ma tu sei un caso a parte. Ti trovo : presuntuoso,arrogante,ma soprattutto falso.”
Le mie parole lo fecero ammutolire e uscì dalla stanza sbattendo la porta.”
Che altro dire?
Forse avevo esagerato,ma anche se lo conoscevo da un’ora,sentivo che tra di noi bon sarebbe corso buon sangue.”
  
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