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Autore: lu and the diamonds    17/01/2012    31 recensioni
[het; angst; lemon]
[contiene scene di sesso descrittivo]
[zaynxnuovopersonaggio; louisxnuovopersonaggio; side parings]
-
Dal testo:
[...] né io né Zayn notammo che qualcuno era arrivato e ci osservava incredulo.
«Brutto bastardo!» urlò una voce troppo familiare dal fondo della strada. «Cosa cazzo stai facendo con la mia ragazza?!»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XXI – « Per sempre. »


 

 

11 marzo.

POV Louis;

Ero in macchina con Rebecca, diretti all’ospedale.
Dopo il chiarimento di qualche giorno prima, avevamo ripreso a parlarci e spesso andavamo insieme a trovare Zayn.
La situazione era critica comunque e ancora non riuscivo a non sentirmi in colpa – dubitavo che mai avrei potuto smettere – ma con lei al mio fianco, se non altro, sembrava tutto più facile da sopportare.
Era inutile negare a me stesso quanto fossi ancora innamorato di lei, nonostante non glielo avessi mai confessato, ma avevo smesso di sperare in un riavvicinamento in quel senso.
Entrammo nella stanza di Zayn, che era come sempre in penombra.
Sapevo che la cosa infastidiva Rebecca, perciò mi diressi subito ad aprire le tende, legandole su un lato.
Accostai la sedia al letto del moro e mi sedetti, la bionda venne a sedersi accanto a me.
Aveva in mano un giornale; iniziò a leggere l’articolo con voce atona.
« Resta in coma il diciannovenne inglese Zayn Malik, componente della boy-band anglo-irlandese One Direction. La situazione sembra essere stazionaria, ma i medici ancora non si pronunciano né a favore né contro il risveglio del giovane. I fans si stringono attorno alla famiglia del ragazzo e agli altri membri della band, organizzando ogni domenica degli incontro speciali. Le “Directioners” – così si fanno chiamare – si riuniscono davanti all’ospedale in corrispondenza della finestra di Zayn Malik e cantano in coro le canzone della band. Non mancano striscioni e… »
Rebecca si interruppe, posando il giornale sulle proprie ginocchia.
Poi si rivolse a Zayn.
« Su, svegliati. Non vorrai deludere tutte queste persone. Aspettano tutte un tuo risveglio, sono preoccupate per te, lo sai »
Attese qualche secondo, forse sperando in una risposta, poi sospirò.
« Credi che migliorerà mai la situazione? » mi domandò piano, mentre accarezzava la mano del moro.
La guardai, aveva un’espressione molto preoccupata.
« Non lo so, Becks, lo spero. » risposi, stupidamente.
Di certo lo sperava anche lei e così dicendo non le ero molto d’aiuto.
« Ho paura, Lou. Non sai quanta… » confessò, asciugando col dorso della mano una lacrima che le era scivolata giù dall’occhio.
« Ho paura anch’io, ma Zayn è forte, ce la farà. Lo farà per te » dissi, sentendomi un po’ morire.
Lei accennò ad un sorriso e mi si avvicinò ulteriormente.
La strinsi a me, incapace di fare altro.
Restammo così per molto tempo, non saprei dire quanto precisamente, finché lei non si allontanò, guardandosi intorno con aria incuriosita.
« Che succede? » domandai, confuso.
« Non lo senti anche tu questo brusio? » mi chiese di rimando.
Tesi le orecchie, sperando che non fosse impazzita.
Oh, lo sentivo anch’io, aveva ragione.
« Sì, ma cosa…? »
« Credo di saperlo » disse, alzandosi e dirigendosi alla finestra.
Spalancò le ante, lasciando che l’aria fredda di marzo invadesse l’ambiente.
« Le Directioners, sono qui giù » mi spiegò, confermando la sua ipotesi.
Quasi avevo dimenticato che fosse domenica.
Mi alzai per raggiungerla e mi affacciai.
Gruppi di ragazze e ragazzi indossavano delle maglie bianche con su scritto Stay Strong Zayn e, proprio in quel momento, iniziarono ad intonare l’assolo di Zayn in Moments.
Quella canzone.
Il mio cuore perse un colpo; ricordai quella notte, in cui Rebecca mi si donò dolcemente per la prima volta.
Come avrei mai potuto smettere di amarla?
La guardai, era commossa da quello che stavano facendo per il ragazzo che lei amava.
Quel ragazzo che non ero io.
Decisi che era ora di smetterla, le avrei detto che l’amavo, nonostante sapessi che il mio amore non fosse ricambiato; era giusto che lo sapesse.
« Devo parlarti » esordii.
Lei mi fissò per un attimo confusa, poi annuì e richiuse la finestra.
« Dimmi, Lou »
Le presi la mano, facendomi coraggio.
« Io ti amo, Becks. » le confessai velocemente, senza inutili giri di parole.
Rebecca mi guardò tristemente con gli splendidi occhi azzurri lucidi di lacrime, ma non rispose.
Restammo in piedi nella stanza, l’uno di fronte all’altro, senza parlare per qualche minuto.
Inchiodò lo sguardo sul pavimento, voltandosi dall'altra parte.
« Hey » dissi, sollevandole il volto dal mento. « Io lo so che ami Zayn, non sono stupido, credo di averlo sempre saputo. Solo che probabilmente cercavo di convincermi che non fosse così… »
Mi fermai, sospirando. « …ma ho sempre sperato, fino alla fine, che tu cambiassi idea e iniziassi ad amare me. » ammisi, concludendo.
« M-mi dispiace » balbettò.
« Non importa, davvero » la rassicurai, accarezzandole un braccio. « Credo di poterlo sopportare, volevo solo che tu lo sapessi. E poi sono contento che abbiamo risolto, mi faceva morire non parlare con te. »
Lei cercò di sorridere, ma non ci riuscì e prese a mordersi il labbro inferiore.
« Tu sei il migliore amico che io abbia mai avuto, Louis » sussurrò. Amico… « E chiunque pagherebbe per averti come proprio ragazzo »
Tranne te, Becks, chiunque tranne te.
Annuii, non volevo che stesse peggio di come già si sentisse.
« Io morirei senza di te, Lou. Ma non ti amo in quel senso.* Perdonami se puoi » concluse, prima che le si rompesse la voce, a causa delle lacrime che avevano iniziato a bagnarle il viso.
« Shh, non piangere » la pregai, colmando la distanza fra noi e stringendola fra le mie braccia. « E’ tutto
okay.
»
Rebecca si alzò sulla punta dei piedi e mi baciò dolcemente una guancia.
« Ti voglio bene, Lou » bisbigliò.
« Anch’io, Becks » mentii.

 

(*mi piace pensare che in inglese Rebecca dica "I'd die without you, Lou. And I love you, but not in that way", perché come saprete I love you significa sia Ti amo che Ti voglio bene. La trovo una cosa carina. #js)
 
 

 

21 marzo.

POV Autrice;

Il 21 marzo era un giorno che solitamente Rebecca attendeva con ansia sin da quando era bambina, il giorno del suo compleanno.
Quell’anno, però, non sarebbe stato lo stesso, quell’anno avrebbe preferito che non arrivasse, perché sapeva che avrebbe trascorso l’intera giornata piangendo.
Zayn era ancora in… coma – odiava quella parola – e lei si sentiva più inutile ed impotente del solito.
Avrebbe potuto essere uno dei giorni più belli della sua vita, ma così non sarebbe stato.
Rebecca sospirò, mentre, persa nelle sue considerazioni, accarezzava la mano di Zayn.
Si alzò dalla sedia e si sedette sul letto accanto a lui.
Gli accarezzò il viso, ignorando la barba che le pungeva piano il palmo della mano.
Era così bello, pensò.
Era bello persino in quella situazione.
Era dimagrito, ma era sempre bellissimo.
O forse era solo l’amore.
« Hey, ti ho mai detto che sei bellissimo? » sussurrò, dando voce ai suoi pensieri.
Zayn non rispose.
« Forse sarebbe stato meglio se tu non mi avessi mai incontrata, sai? Probabilmente in questo momento la mia vita senza di te sarebbe stata totalmente inutile e senza senso, ma almeno tu saresti fuori da questo posto orribile. » disse, guardandosi attorno.
« Non ci penso mai a come sarebbe la vita se non ti avessi incontrato. » continuò. « Ma forse… Forse sarebbe stato meglio, per te, amore. O almeno avremmo potuto non far pace, quella notte di gennaio. Io sarei rimasta con Louis, tu avresti trovato un’altra che ti avrebbe amato con tutto il suo cuore. »
« Mi manchi così tanto, Zayn, e tu neppure lo sai. »
Si interruppe, non riuscendo più a continuare a causa del groppo che le si era bloccato in gola.
Lasciò che le lacrime sorgassero libere, fuori dai suoi occhi stanchi, non ne poteva più di vederlo in quelle condizioni.
Si prese la testa fra le mani, isolandosi da ciò che aveva intorno.
Notò appena un movimento sul letto.
Si girò in direzione di Zayn, confusa.
Che stupida, pensò, le era quasi sembrato che si fosse mosso.
Scosse il capo, esausta.
Qualche secondo dopo, però, sentì ancora dei movimenti.
Guardò nuovamente il ragazzo che era steso sul letto.
Zayn aveva… mosso una mano?
Impossibile, doveva esserselo immaginato.
Lo fissò attentamente e lui lo fece ancora una volta.
« Mi prendi in giro, amore? » sussurrò, asciugandosi una lacrima.
 
Zayn sbatté piano le ciglia, confuso.
Lo fece per una seconda volta.
Quella luce era accecante.
Che ore erano, dove si trovava, perché si sentiva così intorpidito?
Provò a muovere una mano, insicuro nei movimenti.
Distese lentamente le dita, sembrava che fosse stato fermo per così tanto tempo.
Dopo qualche secondo ci provò ancora.
Decise di aprire gli occhi, li schiuse piano, la luce glielo impediva.
Qualcuno era seduto sul suo letto - ma quello non era il suo letto, pensò.
Rebecca.
O, per meglio dire, Rebecca in lacrime, che gli sussurrava qualcosa, che alle sue orecchie però arrivava ovattato, non chiaro.
Avrebbe voluto risponderle, ma non ci riusciva.
Perché le parole non uscivano facilmente dalle sue labbra?
Perché gli sembrava difficile parlare?
Ci mise un po' per realizzare di trovarsi in un ospedale.
Doveva essere successo qualcosa, ma cosa?
Poi ricordò, improvvisamente, come un flashback.
Lui e Rebecca si stavano baciando, avevano fatto pace.
Era stato dopo quello show, ma poi era arrivato Louis e avevano iniziato a litigare e a spingersi, lui era caduto e i suoi ricordi si interrompevano.
Decise che ci avrebbe pensato dopo, sentiva la testa scoppiargli.
Guardò nuovamente Rebecca, era ancora lì.
Voleva parlarle, chiederle. Ci provò con tutte le sue forze.
« Hey… » sussurrò in un fiato, con la voce roca.
Lei sgranò gli occhi, poi iniziò a piangere.
« Perché piangi… piccola? » biascicò.
Lei sorrise, in un modo che gli fece scioglere il cuore.
Era lui la ragione per cui lei piangeva e allo stesso tempo sorrideva?
« A-amore m-mio… Amore mio… » cantilenò lei, con la voce rotta dal pianto.
Gli si avvicinò cautamente.
« Oh mio Dio… » disse, cercando di frenare la corsa delle lacrime sulle sue guance con una mano. Non ci riuscì, tremava. « Tu sei… sei qui »
« Cos'è… successo? » domandò Zayn a fatica, confuso.
« Sei stato in coma per tre mesi! » esclamò la ragazza.
Il moro sbatté le palpebre, incredulo.
Realizzò dopo che il tutto aveva molto senso.
Durante la lite con Louis, era caduto sbattendo la testa violentemente.
Ricordava ancora il dolore lancinante dietro la nuca.
« Io… hey » disse, allungando una mano verso il volto di Rebecca.
Le accarezzò piano il mento.
« Non sei felice… di vedermi? » si sforzò di dire.
« Oh! » Rebecca alzò gli occhi al cielo, ridendo, mentre piangeva di gioia. « Mi sei mancato, mi sei mancato da morire! » disse, gettandogli le braccia al collo.
Zayn sentì che quel momento fosse davvero perfetto.
Avvolse il corpo magro della ragazza fra le sue braccia, accarezzandola piano.
« Ti amo, Zayn. Ti amerò sempre » sospirò sul suo petto.
« Per sempre. » aggiunse lui, baciandole il capo.
 
Forse Rebecca si era sbagliata.
Certo, quel compleanno sarebbe stato diverso da tutti altri, ma aveva ricevuto il regalo più bello che il destino potesse offrirle.
Quello sarebbe stato il compleanno migliore della sua vita.

 
 
 

Spazio autrice:

*prende fazzoletti*
Essì, Zayn è tornato e io mi commuovo!
Ho adorato scrivere questo capitolo, ve lo giuro.
*asciuga lacrime*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,
ci tengo davvero tanto!
Non so bene che dire, quindi la smetto qui e lascio a voi i commenti.
Volevo avvisarvi che mancano quattro capitoli alla fine della storia e
dopo non so cosa farò, credo che mi mancherà questa storia e
che mi mancherete tanto anche tutte voi!
 
Vabbene, dai, ragazze.
Devo come sempre ringraziare tutte voi che seguite e recensite:
a voi un grazie che viene dal cuore.
Ah, dimenticavo: la storia è ottava fra le più popolari
ed è un'emozione unica sapere che c'è così tanta gente
che ama questa storia quanto la amo io!
La massima ambizione di uno scrittore credo sia proprio questa
e grazie a voi, seppure in piccolo, il mio sogno si è avverato:
sono riuscita a coinvolgere qualcuno nelle mie vicende e nei personaggi,
almeno spero sia così e davvero…
GRAZIE.
 
Okay, okay, ho finito e vi lascio in pace.
Ci vediamo al prossimo capitolo,
(vostra) Becki xx

  
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