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Autore: VasHappeningAnna    18/01/2012    0 recensioni
Una voce,roca e sensuale,la fece trasalire. Un brivido le attraversò la schiena e questo non passò inosservato al ragazzo,che sogghignò divertito.
-Cos'è,ti disturba la mia presenza?
Destiny mando giù il groppo che che le si era formato in gola e prese a mordicchiarsi il labbro inferiore,intenzionata ad ignorare Evans. Puntò lo sguardo,fiero,sugli occhi argentei di America e fece finta di nulla,muovendo qualche passo in avanti; voleva solo andarsene e dimenticare al più presto quell'incontro.
-Così non va bene,piccolina.
Il solo sentire quella voce la fece rabbrividire un'altra volta,ma non fece in tempo ad allontanarsi abbastanza che il ragazzo le prese le spalle,con una presa forte ma misurata. Le fece fare un giro di 180 gradi,in modo da poter incatenare di nuovo il suo sguardo con quello nocciola della rossa; Dave sapeva che i suoi occhi la mettevano in soggezione e,in futuro,l'avrebbe piegata al suo volere proprio con quello sguardo.
-Com'è che ti chiami?...mi sfugge il tuo nome- Evans soffiò quelle poche parole direttamente nel suo orecchio,lasciandolo incandescente.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Sai una cosa,Matteo?- Evans alzò il sopracciglio,annoiato. -Voglio andare a torturare quella Destiny...sai,è divertente quella bimba-

Il biondo ghignò divertito,scuotendo la testa. Si,d'accordo,Dave era un ragazzo bello e posato,ma era davvero stronzo. Stava rompendo alla rossa da più di due mesi e lei ancora non dava segni di cedimento,cosa che fece accrescere in Matteo un briciolo di rispetto in più per quella primina. In fondo,era stata la prima capace di resistere al suo migliore amico.

-Tanto non cederà neanche stavolta...io fossi in te la lascerei perdere- Matteo guardò la ragazza per un attimo,per poi tornare a fissare il moro. Lui scosse la testa leggermente irritato,mentre un lampo di...di...era frustrazione quella? Credo di si. Beh,stavo dicendo,un lampo di frustrazione attraversò gli occhi blu di Dave.

-Ma stai scherzando?! Dave Evans che rinuncia ad una preda? - Un ghignò,tipico del cattivo ragazzo,gli fece stendere le labbra rosee. - Mai Matteo-

Detto questo,il bel moro si alzò dal muro,dirigendosi con fare noncurante verso Destiny; le si avvicinò da dietro,come sempre ormai,circondandole la vita con le braccia muscolose.

-Quanto tempo,piccolina.-

Un affermazione che sapeva di vera e propria frustrazione.

-Punto primo,lasciami. Punto secondo,è vero,hai ragione...peccato che tu sia tornato a rompere ancora le palle!- La giovane prese le mani di Dave e gliele spinse indietro,facendole cozzare contro le sue gambe scolpite; mosse qualche passo in avanti verso America e -non ci crederete mai- Alexia,ma Evans la fermò,tenendole stretto il polso. Lei continuò imperterrita per la sua strada,ma rimbalzò indietro. Non pensava davvero che Dave Evans avesse così tanta forza.

-Frena frena frena...piccolina,dove credi di scappare?...Non vuoi passare un po' di tempo con me?- Il moro la fece girare e incatenò il suo sguardo con quello dorato della rossa. Poté percepire all'istante il disagio di Destiny alla visione dei suoi occhi blu,così si avvicinò ancora di più; si leccò le labbra,con fare involontariamente sexy,e posò il suo naso su quello leggermente all'insù della ragazza.

-Io...io non ti voglio. E poi...ci stanno guardando tutti.- La voce di Destiny uscì tremolante ed imbarazzata,cosa che fece scoppiare a ridere Dave. Si sentiva leggermente offeso per quel “Io non ti voglio”,ma era certo che una volta poggiate le sue labbra su quelle della ragazza,avrebbe cambiato decisamente idea. Ripensando al tono di voce della giovane,il moro allentò la presa al polso,che però diede l'opportunità a Destiny di divincolarsi e sparire il più velocemente possibile.

All'improvviso,Dave per poco non si strozzò dallo stupore: dove cazzo era finita quella ragazza?! Possibile che le piacesse così tanto da farla scappare alla prima occasione possibile?!O forse le faceva paura?!

Turbato,il ragazzo abbassò lo sguardo osservando che davanti a lui c'erano ancora America e l'affascinante Alexia.

-Ragazze mie,dove è sparita Destiny?-

La bionda sembrò non sentirlo,continuando a saltellare qua e là,mentre Alexia gli rispose.

-Ragazzo mio -lo imitò- pensò che la tua lady sia nel bagno delle ragazze. Ma,ti avviso,se osi farle qualsiasi cosa senza il suo consenso,giuro che non risponderò delle mie azioni. - Avanzò di un passo,minacciosa,facendo capire ad Evans che avrebbe potuto davvero farlo. Lui fece un sorriso falso,infastidito da come quella ragazza solitamente così acida con tutti potesse difendere una come Destiny,una nuova arrivata.

-Grazie mille Alexia cara. Ma da quand'è che difendiamo le primine?-

-Non ne sei venuto a conoscenza? - fece un tono falsamente deluso- Sai,mi dispiace davvero molto!Beh,te lo dico di persona: mi sono affezionata a Destiny,come già ero molto amica di America. Questo le crea disturbo,oh grande principe della scuola?- La ragazza,sarcastica,lanciò un'occhiata omicida a Dave.

-Le tue azioni non potrebbero mai crearmi fastidio,anzi.- Il ragazzo utilizzò una voce a metà tra il malizioso e l'ironico,dopodiché le lasciò lì avviandosi verso il bagno femminile; Alexia,vecchia fiamma del ragazzo,era abituata alle sue uscite e così lo fissò andarsene con aria innervosita,alzando un sopracciglio.

-America....se n'è andato scema!- La mora guardò divertita la sua amica,che finalmente sollevò lo sguardo.

-Sisi,me ne sono accorta- America sorrise imbarazzata,mangiucchiandosi le unghie continuando a zompettare.

-E allora perché sei così?- Alexia,come suo solito,alzò il sopracciglio.

-Perché...perché insomma Ale,tu sei stata l'unica ragazza fissa di Evans...ora non ti da fastidio che corra dietro a Destiny?- La biondina sputò fuori tutto quello che pensava dall'inizio dell'anno riguardo quell'argomento. Insomma,Alexia prima di conoscere Evans era una semplice bella ragazza,ma dopo essere stata fidanzata con lui per cinque mesi -cinque mesi!-,si era rivestita di ghiaccio. Non aveva vere amiche,se non America e la new-entry Destiny,perché tutte le altre erano solo lecchine:stavano con lei,la imitavano e la lodavano,ma nel momento del bisogno non c'erano mai state per Alexia. Da tre anni ormai aveva il suo gruppetto di ragazze alla moda e trendy,in cui entrare era difficilissimo; ovviamente i membri speciali erano la fondatrice,America e Destiny.

-Se è per questo,si è portato a letto tutta la scuola. Non sono gelosa di Destiny,sono dispiaciuta per lei.- La mora,dicendo ciò,si irrigidì e la sua voce mutò in atona e fredda.

-Se lo dici tu...- La bionda era sicura che Alexia pensasse tutto il contrario,ma stette in silenzio. Puntò lo sguardo verso il bagno,cercando Destiny,ma non trovandola decise di rientrare in classe; la campanella era appena suonata e le lezioni avrebbero ripreso il loro corso.

Prima di chiudere la porta però,fissò un'ultima volta Alexia,trovandola a sospirare con gli occhi bassi.

Ne era sicura: era certamente gelosa,più di qualsiasi altra cosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi diressi velocemente verso il bagno e mi sedetti sul davanzale,accendendomi una Lucky Strike. Puntai lo sguardo davanti a me e,non soddisfatta, in cielo fissando le tipiche nubi grigie di ottobre/novembre. Sospirai,rigirandomi tra le mani la sigaretta.

Continuavo a pensare a quelle parole,a quei gesti maledetti; quanto mi davano fastidio!

 

-Quanto tempo,piccolina.-

Beh,è stato un sollievo non averti tra le palle.

 

-Frena frena frena...dove credi di scappare?...

Cos'è,pensi che il mondo ti giri attorno principino?!

 

-...Non vuoi passare un po' di tempo con me?-

Non so perché,ma a questa domanda la mia voce ha tremato. Cazzo,proprio la cosa che non doveva accadere in assoluto! No no no no! Io non voglio passare neanche più di un minuto,sola con te!

Cavolo,capisco il primo giorno: ero terrorizzata,avevo paura di restare da sola ed era un mondo completamente nuovo per me...ma ora,sono passati due mesi!Questa è la vera me,ragazza testarda e,lo ammetto,che ama fumare; e giuro sulle mie vans che non mi piegherò a te!

Mi accorsi di essere arrivata al filtro,così aprii la finestra e gettai fuori la sigaretta.

Scesi dal davanzale,sistemandomi i capelli davanti allo specchio;stavo per andarmene,ma lui fece maledettamente prima di me.

Spalancai gli occhi sorpresa,incontrando i suoi. Gli sorrisi acida e lo evitai,cercando di sgusciare fuori dalla porta; Evans però stese il braccio davanti a me,sbarrandomi il passaggio.

Cazzo.

-Piccolina,sei così innocente.-

-Non sai quanto ti sbagli...- sibilai,stressata.

-Davvero?- colsi della vera sorpresa nei suoi occhi blu,che solitamente erano inespressivi.

-Si mio caro -sorrisi,soddisfatta di me stessa- Posso sembrarti piccolina,ma non lo sono affatto.

-Umh,se lo dici tu.- Tornò il solito stronzo che avevo imparato a conoscere dal primo giorno.-Vuoi?- mi offrì una sigaretta. Anche lui fumava,mi trovai a pensare.

-No grazie- lo guardai di sottecchi,aspettando la sua reazione.

-Cos'è?Alla mia santarellina non piace il fumo?- Rise,fissandomi negli occhi. I suoi,blu,dovevo ammettere che erano molto belli.

-Ho appena finito,non ho voglia di un'altra.- Parlai lentamente,in modo da fargli capire che mi stavo davvero stancando di stare nello stesso luogo con lui per più di cinque secondi.

-Ah,piccolo scherzo del destino si crede grande solo perché fuma!- Ghignò sarcastico,facendomi innervosire non poco.

-Non.Mi.Sento.Grande.- sibilai,offesa.

-Uuuuuh...si è offesa!- Si avvicinò a me,quasi cercando un bacio per farsi perdonare. Mi sfiorò sensuale la guancia,soffermandosi sulle mie labbra morbide; mi portò una ciocca rossa dietro l'orecchio leccandosi le labbra,per poi avvicinarsi pericolosamente. Sentivo il suo respiro caldo sulla pelle,i suoi occhi puntati suoi miei.

-Allontanati.- Decisa,feci qualche passo indietro e mi diressi fuori dal bagno. Evans,turbato,mi guardò male e corrugò la fronte;infine,si decise a seguirmi.

Uscendo,mi accorsi che la ricreazione era finita e dovevo sbrigarmi a tornare in classe,ma di nuovo Dave mi tornò tra i piedi,stavolta però molto più deciso a raggiungere lo scopo. Infatti,mi prese per i polsi e mi sbatté al muro,facendomi anche un po' di male; mi baciò,violento e bramoso,chiedendo prepotente l'accesso alla mia bocca. Io ovviamente cedetti e le nostre lingue si persero in un gioco passionale,che però dovemmo interrompere per riprendere fiato.

-Allora piccolina...ora sarai ancora così acida con me?- Mi sorrise in modo irresistibile,respirando affannato.

-Dopo questo,penso che riuscirò a provare solo disprezzo per te.- Lo guardai assassina. Come si era permesso di baciarmi?Che cosa voleva da me?! A scuola,me ne ero già resa conto,c'erano un sacco di sciaquette da potersi scopare!Che cosa voleva da me?!

-Sappi che questo mi eccita ancora di più- Ghignò e scoppiò in una risata sarcastica,piena di cattiveria.

-Dovrei avere paura?- Alzai un sopracciglio sprezzante,ma allo stesso tempo mi morsi il labbro: forse avevo osato un po' troppo.

-Io dico di sì- Poggiò le sua labbra sulle mie,questa volta in modo delicato,come se avesse paura di rompermi. Iniziò a mordicchiarmi il labbro,ma poi si bloccò.

-Sei fidanzata?- Mi guardò male, geloso,scrutandomi l'anima.

-Dovrei dirtelo?- Non volevo dirgli del mio mordermi le labbra,poi avrebbe saputo quando ero a disagio e quando no,e con un rompiballe del genere è meglio non far sapere le proprie debolezze.

-Ovvio- Era sincero e stupito,forse non si rendeva conto che non era un principe.

-E perché lo vuoi sapere?- Gli chiesi,un po' scocciata; mi incuriosiva sapere perché si interessava tanto a me.

-Perché tu sei mia,non penso proprio che qualcun'altro possa mordicchiarti il labbro al mio posto.-

Ho sentito bene?Io sarei sua?!Oddio,preferirei andare a letto con il biondino o con Mirko!E poi,io non sono assolutamente di nessuno!

-Io non sono tua. Ed il labbro me lo mordo da sola.- Lo guardai malissimo,ricordandomi che sarei dovuta tornare tornare a lezione. Stavo pensando ad una scusa da appioppare alla Zago,quando Evans improvvisamente si allontana da me.

-Tu sei mia,ricordatelo. Prima o poi cederai.- Si voltò,muovendosi veloce verso il piano superiore; stava tornando in classe.

-Io non sono di nessuno!- urlai,in modo che mi sentisse bene.

Poi,mi diressi verso la mia aula; appena aprii la porta,la donna mi guardò accigliata,esclamando:

-Mirto!Ma dov'era finita?-

-Emh...prof,una ragazza si era sentita male in bagno e non potevo non aiutarla. Mi scusi....- parlai con un tono di voce da santarellina,non volevo beccarmi una punizione per colpa di quel bastardo!

-Va bene,per stavolta accetto le sue scuse. Comunque stavamo parlando della gita in programmazione per il prossimo mese....dato che siete una prima veramente lodevole,abbiamo deciso che farete una gita di tre giorni già dal primo anno. Non sarete da soli,ovviamente: sarete in dolce compagnia con le due quarte,in modo che possiate prendere il buon esempio da ragazzi più grandi di voi.-

Un mormorio contento si diffuse in classe: tutti erano eccitati e felici per la notizia. Ragazzi,una gita di tre giorni in prima superiore è fantastico!

La Zago fece un gesto con le mani per farci smettere di parlare;riprese così il discorso.

-Ragazzi,la gita sarà dal giorno 30 novembre al 1 dicembre. Andremo in Inghilterra,più precisamente a Londra; saremo ospitati in un hotel a quattro stelle e le camerate saranno miste.-

Alla parola miste,tutte le ragazze in aula scoppiarono in gridolini di gioia;tutte tranne me,ovvio. America mi guardò sorridente,battendo velocemente le mani.

-Miste non s'intende tra maschi e femmine!Miste s'intende tra alunni di prima e alunni di quarta;il piano femminile sarà al quarto piano,mentre le camerate maschili saranno due piani più sotto. La disposizione è studiata in modo che i contatti tra ragazzi e ragazze siano minimi.-

Sentito questo,un coro di “Uffi...no....” invase la classe e la professoressa sorrise acida,contenta di vedere la delusione sui nostri volti.

Dopo aver dato l'annuncio,la donna proseguì con le lezioni normali,come se nulla fosse accaduto. In classe però non eravamo presenti:stavamo già pensando al viaggio e a quante cose stupende avremmo potuto fare.

-Destiny....ci saranno tutti!Ci sarà Alexia,ci sarà Matteo,ci sarà anche Evans!-America sorrise felice,gli occhi ghiaccio illuminati da una luce allegra.

-Co...cosa?!- Al sentire le sue parole mi ero immobilizzata: non era possibile!Quel cazzo di ragazzo mi avrebbe torturato anche in gita,che palle!

-Sisi. Matteo,il biondino,è in classe con Evans e so per certo che è in quarta,quindi...- Mi guardò gongolante e intuii che quel Matteo doveva piacerle. Al pensiero sorrisi,ma America dovette fraintendermi perché esclamò:- Allora sei felice!L'avevo detto che Dave iniziava a piacerti!-

-America,sbagli completamente. E ho il presentimento che questa gita sarà un vero e proprio disastro.- Abbassai gli occhi,incazzata.

Io

Non

Voglio

Più

Tra

Le

Palle

Dave

Evans

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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