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Autore: Kotomy    18/01/2012    4 recensioni
E se un giocatore dell'Inazuma Eleven si innamorasse di una ragazza e se quest'ultima nascondesse un enorme segreto che porterà il giocatore quasi alla morte?
Piccola Modifica al capitolo 15 (Alla fine, la parte in cui parlo io, leggetela è importante!)
Un ultimo avvertimento: Visto che nn sono brava a descrivere le partite, nn ne metterò se non necessariamente!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Axel
 
Mancavano solo tre giorni alla conclusione dell'ultima settimana che segnava la fine di Luglio, e io non avevo ancora chiarito i miei sentimenti.
"Bene, sei arrivato ad una conclusione?" mi chiese mia madre "No...." "Sbrigati, io non voglio che mio figlio muoia" "Al massimo se muoio rimarrò con te" "Non scherzare, questa idea non mi piace per niente, voglio un figlio vivo" mi disse sorridendo "Non so che cosa mi passa per la testa" gli dissi mettendomi una mano tra i capelli.
"Devi seguire il tuo cuore, non la tua mente" mi disse scomparendo. E' mai possibile che scompaia sempre dopo avermi detto solo due parole.
Camminai avanti e indietro e all'improvviso lo sfondo e il paesaggio in cui mi trovavo cambiò. Mi ritrovai in una stanza buia e alla mia destra apparve Summer. Stavo andando incontro a lei quando qualcuno mi fermò. Mi girai, era di nuovo Summer, ma questa volta non era la vera lei, era la sua parte cattiva. "Ciao...." mi disse la vera Summer. "Hai visto? Alla fine ti ho mandato all'ospedale". Guardai la ragazza mora; Non la consideravo neanche Summer, quella li' era una stupida ragazzina viziata. "Axel, non abbandonarmi" "Forse ti dovrei dire che io mi chiamo Lorelayne e sono il capi...."
Non riuscì a finire la frase che il paesaggio ritornò quello di prima.
"Maledizione! Mai possibile che non riesca mai a capire una discorso perchè mi viene sempre interrotto?!" dissi infuriato. "Cosa c'è adesso?" mi chiese mai madre "Perchè hai fatto sparire l'immagine di pirma, non hai fatto finire neanche a quella stupida di parlare!" dissi "Ma quale immagine?" "Quella di Summer e Lorelayne... credo che sia questo il suo nome" "Ho l'impressione che ti dovremmo trattenere qui per un'altra settimana" "Non ci pensare neanche!" dissi alzandomi.
Camminai finchè nella mia mente non riapparve la scena di poco prima. Non sapevo cosa pensare, non sapevo dove andare, anche se non potevo andare troppo lontano, non sapevo a chi rivolgermi, perchè il posto in cui mi trovavo ero deserto.
Chissà se gli angeli mi stanno osservando.
 
POV Summer
 
Venerdì mattina. Meno tre giorni.
Mi alzai e mi misi a guardare fuori dalla finestra. Si vedeva tutto il panorama compreso l'ospedale in cui Axel era ricoverato. Fra poco si sarebbe svegliato. Che bello!
Non ci posso ancora credere! Fra pochissimo tempo lo riabbraccerò.
Mi staccai dalla finestra mi vestii e mi lavaii.
Presi il mio cellulare e vidi che mi era arrivato un messaggio. Era da parte di Alessandro.
 
' Ciao Summer! Sono io Alessandro.
Ti aspetto alle 10 giù nell'atrio. Mi raccomando ti aspetto. ' 
 
Non mi andava di andare giù, oggi volevo rimanere in camera mia a leggere Romeo e Giulietta.
Shakespeare era un mito per me, soprattutto Romeo e Giulietta, quel romanzo lo adoravo, le parole che usava per descrivere le varie situazioni, mi incantava sempre, ogni volta che lo leggevo.
 
Scesi giù come previsto e Alessandro era seduo sul divano dell'atrio. "Finalmente Summer, ti stavo aspettando" mi disse sorridendomi. Quel sorriso era bellissimo, ti poteva incantare. Maledetto sorriso! 
"Scusa il ritardo, ero immersa nella lettura" gli risposi. "Non fa niente, che ne dici se usciamo un po', io e te?" mi chiese. 
Cosa dovevo rispondergli? Se gli dicevo di si, non sarei potuta andare a trovare Axel, ma se gli dicevo di no, non sapevo come rimediare alla buca che gli avevo dato l'ultima volta. 
"Ok,andiamo, ma sappi che alle quattro devo andare a trovare Axel, come sempre" gli dissi. "Ok, tranquilla" mi rispose sorridendo.
[..] "Vieni qui" mi disse facendomi un segno con la mano. Mi misi vicino a lui davanti alla fontana. "Sorridi" mi disse.
Oh cavolo! Cavolo! Sono nei guai! "Che cos'hai?" mi chiese "Per caso per fare la foto hai messo il flash?" gli chiesi "Si" "Non potresti toglierlo?" gli chiesi "Vorrei, ma non so come fare" mi disse.
Adesso sono veramente nei guai! Se la foto viene scattata con il flash, la mia immagine nella foto sparisce! "Scusa ma il flash mi da fastidio agli occhi, quindi per favore se non sai toglierlo risparmia la foto" gli dissi. "Ma Summer io.." "Mi dispiace, ma l'oculista mi ha detto che devo evitare le foto con i flash" gli dissi mentendo "Capisco.. Sarà per la prossima volta, e cercherò di togliere il flash" mi
 disse "Grazie" risposi sorridendo.
Andammo al parco, al bar, in centro, in spiaggia e alla fine di nuovo in Hotel. "Cavolo sono già le quattro meno un quarto e per arrivare all'ospedale ci vogliono dieci minuti" disse guardando l'orologio. "Vieni, la mia moto deve essere sul retro dell'Hotel" mi disse iniziandosi ad incamminare.
Salimmo sulla moto e in dieci minuti arrivammo all'ospedale. "Grazie mille, ci vediamo stasera in Hotel" gli dissi salutando "Vuoi che ti venga a prendere al ritorno?" "No stai tranquillo, dovrebbe venire Suzette" gli risposi "Ok, ciao ciao" mi disse partendo. Presi il cellulare e iniziai a scrivere il messaggio.
 
' Suzette, appena finisco all'ospedale ti invio un messaggio
tu vieni qua, così torniamo insieme in Hotel ok? '
 
Inviai il messaggio e subito mi arrivò la risposta.
 
' Ok, mi raccomando ricordati di chiamarmi ' 
 
Cosa intendeva per ricordati?
 
' E' chiaro che me lo ricordo ' inviai.
' Si come no, inizierai a guardare Axel e non ti staccherai più, finchè non ti
accorgerai che hai dimenticato di chiamarmi :) ' rispose
' Ha-Ha-Ha, molto divertente ' risposi
' Ti voglio bene ' concluse.
 
Entrai nella stanza di Axel, mi sedetti e iniziai a guardarlo. Cavolo! Suzette aveva ragione, iniziavo a fissarlo.
Mi alzai, camminai avanti e indietro per la stanza. Uscii e girai per l'ospedale finchè non ritornai nella stanza. 
"Axel, allora... Come va? Fra poco ti risveglierai eh?" chiesi. 
Ma cosa stavo facendo? Stavo parlando da sola? Sono vicina alla pazzia.
Presi la lettera che avevo scritto io, la misi nella busta rossa che Suzette aveva aperto e gliela misi nel cassetto vicino al letto.
Rimasi per altre quattro ore in ospedale. Ancorauna volta Suzette aveva ragione, come facevo a non annoiarmi tutte quelle ore in ospedale?
Presi il telefono e iniziai a chiamare Suzette
 
' Vieni? ' ' Si aspetta, adesso sono in compagnia di Erik, vengo fra cinque minuti, tu aspettami qui ' ' Ok, però sbrigati, ti devo dire una cosa importantissima ' ' Si, aspetta in sala d'attesa ' .
Attaccai. 
 
Dopo cinque minuti e passa.... "Eccomi, scusami" disse Suzette correndo e ansimando verso la sala d'attesa. "Alla buon'ora" dissi.
"Cosa mi devi dire?" mi chiese "Andiamo in Hotel, intanto ti racconto" gli dissi.
Eravamo quasi arrivate in Hotel. "Infine gli ho lasciato la lettera che gli ho scritto" "MA SEI MATTA!" "Perchè?" "Adesso a trovare Axel ci va Nathalie, e se trova la lettera?" disse "Ma l'ho nascosta nel cassetto, insieme a tutte quelle che gli ha lasciato qualcuno" "Non hai pensato che tutte quelle gliele ha lasciate Nathalie?" mi disse "Oh Cavolo! Corri! Non voglio che Nathalie lo scopra" urlai.
Iniziammo a correre a tutta velocità finchè non arrivammo di nuovo all'ospedale.
Aprimmo la porta della stanza e trovammo Nathalie con una busta in mano. "Nathalie! Ferma li" urlai "Summer, che ti prende?" mi chiese girandosi, aveva una busta arancione in mano.  "Aspetta, non metter ancora la busta li dentro" dissi "Ti devo dire una cosa, vieni un attimo fuori" disse Suzette "Si aspetta, metto la busta e vengo" disse "La metterai dopo" disse Suzette prendendo la mano di Nathalie e trascinandola fuori. 
"Ok,arrivo" disse.
Appena uscirono, aprii il cassetto e presi la lettera, la misi nella borsa, diedi un bacio sulla guancia ad Axel e uscii.
"Hai finito di dire la cosa a Nathalie?" chiesi "Si, tranquilla, mi raccomando Nathalie fai quello che ti ho detto" disse Suzette.
Uscimmo dall'ospedale.
"Che le hai detto?" le chiesi "Sorpresa!" mi disse iniziando a correre via "Aspetta! Dimmi che cosa le hai detto!" gli urlai dietro "Scordatelo!" mi disse.
 
POV Axel
 
"Uffa! Ma si può sapere perchè non posso andarmene già? Sono in piena salute!" "Perchè non puoi, punto e basta!" mi urlò dietro mia madre "Ma..." "Niente ma, stai zitto, non ne posso più di sentirti sempre dire la stessa cosa" mi rispose "Uffa!" "Basta con questi uffa! Comunque allora?" "Tu invece smettila con questi allora!" urlai "Axel, abbassa il tono della voce quando parli con, anche se sono morta, sono pur sempre tua madre!" "Lo so...." "Dai!" "Cosa dai?" le chiesi "Muoviti a scegliere, o morirai!" "Si lo so!" "Bene, visto che lo sai sbrigati!" "Non è facile!" "Lo so" "Come hai fatto a scegliere papà invece che tutti gli altri uomini che ti andavano dietro e di quello chi mi ha raccontato papà erano molti" "Ma come si è permesso di dirlo! Comunque, lo so scelto appunto per questo" "Perchè va a raccontare a tutti i fatti tuoi?" le chiesi. Ero abbastanza confuso. "Voi adulti e ragazzi non capite niente! Comunque l'ho scelto perchè mi faceva arrabbiare e ridere allo stesso tempo, quando ero triste bastava un suo sorriso a ridarmi la felicità. Oppure quando mi faceva arrabbiare come ti ho già detto sparava una delle sue solite battutine e mi faceva ridere...." disse "Capisco.. Ma anche Nathalie e Summer mi fanno fare tutte e due queste cose che hai detto" le dissi.
Era vero, sia Nathalie, sia Summer quando ero triste mi facevano ritornareil sorriso e quando era arrabbiato Nathalie mi faceva calmare, ma Summer la rabbia me la faceva venire un po' di più, però quando si calmava anche lei, ci mettavamo a ridere tutte e due. Ma allora! Perchè sempre a me, toccano queste cose!
 
POV Summer
 
Penultimo giorno. Andai in ospedale, misi la lettera nella cassetto convinta e uscii.
Trovai il dottore, fuori dalla porta. "C'è qualcosa che non va?" chiesi "Vorrei parlare un po' con lei" "Con me?" "Si" 
Ci recammo nel suo ufficio e iniziammo a parlare del più e del meno.
"Ho visto che in tutto il mese lei e quell'altra ragazza siete venuti spesso a trovare il vostro amico" "Mi dia pure del tu. Comunque si, ci teniamo molto a lui" "E' il vostro migliore amico?" chiese "Per me si, per l'altra è il suo ragazzo" "Ok, ho una buona notizia e una cattiva notizia sul vostro amico" "Dica pure" "Vuole sentire prima la brutta o prima la cattiva?" mi chiese "Come vuole lei" "Ok, partiamo dalla buona, dalle analisi che abbiamo fatto, il vostro amico si dovrebbe risvegliare domani." "Veramente?" chiese stupita "Si, la brutta è che se per la mezzanotte di domani non si sveglia morirà" "Cosa?!" urlai "Si, sei il suo corpo domani non reagisce allora vuol dire che il vostro amico andrà a fare compagnia agli angeli" "Capisco..." disse abbassando lo sguardo. "Stia tranquilla, la percentuale che succeda è su una su cento" "Ok, adesso se non le dispiace ritornerei in Hotel" "Si, vada pure" disse. 
Mi alzai, uscii dall'ospedale e andai verso l'Hotel ripensando a quello che mi aveva detto il dottore.
Entrai e vidi tutti seduti.
"Ragazzi vi devo dire una cosa che mi ha detto il dottore" dissi "Si, dicci pure, non vediamo l'ora che Axel si svegli" disse Harley
"Il dottore ha detto che Axel si dovrebbe risvegliare domani..." non finì in tempo la frase che tutti iniziarono ad esultare "Ma se domani il corpo non reagisce Axel morirà" dissi terminando la frase.
L'euforia si interrupe immediatamente quando pronuncia la parola morire.
"Axel potrebbe morire?" chiese Nathalie con le lacrime agli occhi "Si, ma il dottore ha detto che questa probabilità è di un su cento." dissi.
Sulle facce di tutto spuntò un impercettibile sorriso ma sapevo che non erano veramente sollevati, perchè la probabilità c'era.
Andammo tutti a dormire tristi e pieni gli occhi di lacrime.
Non riuscivo a prendere sonno. Presi l'MP3  e iniziai ad ascoltare la musica.
Alla fine mi addormentai sulle note della stessa canzone che aveva accompagnato me ed Axel sull'aereo fino alla Hawaii. My immortal degli Evanescense.
 
POV Axel
 
Ultimo giorno. Mancano cinque minuti alla fine del mese.
Punto della situazione:
- Summer era quella giusta
- Nathalie era quella giusta
- Tutte e due erano quelle giuste
Conclusione:
- Ancora niente 
 
Come faccio! Cavolo! Cavolo! Cavolo! 
"Sei pronto? Gli angeli vogliono conoscere la tua risposta" mi disse mia madre sbucando dal nulla dietro alle mie spalle.
"Perchè dovrei dire a loro la mia decisione?" le chiesi "Perchè vogliono vedere se è veramente quello che vuoi" 
Ci recammo dagli angeli. Erano proprio come me li ero immaginati. Le donne con una gonna e una camicia e gli uomini con i pantaloni lunghi. I vestiti erano tutti bianchi, così faceva pan-dan con le loro ali.
"Allora Axel..."
Dopo che mi sarò risvegliato non vorrò mai più sentire la parola allora.
"Allora niente, non ho deciso ancora niente" dissi "Manca solo un minuto" mi disse un angelo.
Mia madre mi appoggiò le mani sulle spalle e mi sussurrò. "Ascolta il tuo cuore" mi disse 
Facile dirlo, ma difficile farlo, soprattutto se eri sottopressione.
"Axel, la tua decisione deve avvenire fra cinque, quattro, tre, due, uno... Tempo sc....:" "Io scelgo Nathalie, Non voglio far soffrire Summer. Per ragioni a voi sconosciute io devo proteggere Summer e l'unico modo per farlo è stargli lontano" dissi. "Axel, mi dispiace, ma il tempo è scaduto. Gli angeli ti hanno dichiarato morto." Come?! Non potevano, dopo tutto quello che avevo patito ascoltando gli allora di mia madre.
 
POV Summer
 
Mezzanotte meno un minuto. "Ragazzi incrociate le dita" disse Xavier. Eravamo tutti nella stanza di Axel anche se era vietato.
I secondi passavano e io e Nathalie speravamo e piangevamo, finchè il dottore non aprii la porta. "Ragazzi è mezzanotte, ancora due minuti" disse.
Ti prego Axel, svegliati! Svegliati, ho bisogno di te, abbiamo bisogno di te... Mark, Xavier, Jordan, Celia, Victoria, Harley, Austin, Io, Nathalie e tutti gli altri.
 
"Ragazzi, mi dispiace" disse il dottore abbassando il capo "Non può essere!" dissi scoppiando in lacrime. "AXEL!" urlò Nathalie. Tutti gli altri stavano piangendo e tutte le ragazze avevano immerso la loro testo nel petto dei ragazzi. "Axel, compagno mio...." disse Mark.
"Ragazzi per favore vi devo chiedere di uscire.. Ovviamente quando uscite fate pure un saluto di addio al vostro compagno" disse il dottore.
 
POV TUTTI (è un' eccezione per questo capitolo, sono i saluti di tutti)
 
Mark: Axel, mi mancherai, mi mancheranno le nostre partite, i nostri allenamenti; Addio.
Austin: Sarai per sempre il mio mito! Non ti scorderò mai più. Addio.
Scott: ...... Addio. 
Jack: A-Axel... Addio, mi mancherai tanto
Thor: Ragazzo, non mi socrderò mai di te e di quando hai vissuto con me per scampare agli alieni. Addio.
Darren: Sei un campione! Questo non lo dimenticherà nessuno, Addio.
Harley: Fratello, sarai sempre nei nostri cuori. Addio.
Caleb: Addio Axel. Non ti scorderò.
Caleb:..... Addio per sempre. 
Jordan: Sarai sempre in noi Axel Blaze. Addio.
Xavier: Amico mio, Addio.Non ti scorderò.
Nathan: Sempre con noi Campione. Addio.
Todd: Addio.. Addio Axel.
Shawn: Mi dispiace Axel, Addio... Sarai sempre con me e con gli altri.
Jude: Io e la squadra non ti scorderemo mai. Addio.
Duane: Addio Axel, ci mancherai.
Erik: Visto sono venuto anche io a dirti Addio, amico mio.
Bobby: Addio, Axel, sarai un mito per sempre.
Giulia: Fratellone... Addio.
Padre: Figliolo Addio, mi raccomando quando sarai li su, salutami la mamma. Tu e lei sarete sempre i nostri angeli custodi.
Celia: Caro Axel, ti vorremo sempre bene. Addio.
Nelly: Axel, sei sempre stato un caro amico, e lo sarai sempre. Addio.
Cammy:... Addio Axel, ti voglio bene.
Silvia: Amico mio, caro amico mio. Addio.
Nathalie: Sorridi sempre, così quel tuo sorriso non ci abbandonerà mai. Ti amo. Addio.
Summer: Tu si che sei un Amico, con la lettera grande e per me anche di più.
 
 
 
Che ne dite? Sono stata cattiva a far morire Axel? Si, anche tanto. Non smettete di leggerla, non è ancora finita.... Fra poco arriverà anche il capitolo 16
   
 
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