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Autore: silvietta_italy    18/01/2012    1 recensioni
A volte dietro l'angolo si nascondono le insidie più pericolose, e a volte l'unica soluzione è scappare...ma alla fine scappare è veramente una soluzione?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sabato Mattina, corsetta in Hyde Park?….ovviamente no, colazione italiana? certo che sì, la prima settimana era stata strana, ebbene sì non riuscivo a trovare nessun altro aggettivo per definirla, nuova casa, nuova vita, e anche nuovi amici, sì decisamente i vicini potevano essere inseriti nella lista degli amici.
Guardai l'orologio in cucina, 11.10, decisamente tardi per una colazione, e presto per un pranzo, feci qualche pulizia in casa e mi dedicai alla cucina, niente di che ovviamente, ma una bella pasta al forno mi avrebbe migliorato la giornata. mentre apparecchiavo suonano alla porta, apro e mi trovo davanti Harry in asciugamano, tutto bagnato con i capelli ancora insaponati
harry: scusa non viene più d'acqua in casa mia, posso mica sciacquarmi qui da te?
io: certo, entra, il bagno è qui in fondo al corridoio
si chiuse in bagno e ne uscì una mezz'oretta dopo
Harry: scusa, guarda mi dispiace, ti rompiamo sempre le scatole
io: ma dai, tranquillo, se avessi bisogno io mi farebbe piacere avere dei vicini disponibili
Harry: su quello puoi starne certa, qualsiasi cosa, vieni pure, anzi stasera diamo una festa da noi, ti va di unirti?
io: ma no grazie…
Harry: oh sì, mi sono scordarti che il no, non è una risposta accettabile
mi passò accanto, rimasi inebriata dal suo profumo, era il mio shampoo, posò la mano sulla spalla facendomi rabbrividire e si chiuse la porta dietro.
Passai il pomeriggio senza pensare troppo alla festa, ma quando Niall venne a controllare che mi stessi preparando, e mi vide ancora in tuta da casa…
Niall: no, no e no…forza, coraggio, doccia e indossa un vestitino, forza, che stasera ci divertiamo…
non osai contraddirlo, mi preparai e verso le 8 tornò Niall per vedere se ero finita giù per lo scarico della doccia
Niall: how, vieni, ti voglio presentare i nostri amici, lui è Zayn, lui è Louis ed infine lui è Liam, oh sì, là ci sono anche Robert e Angela, stanno insieme da 3 anni…sono una pizza…
io: oh…e scusa tutti gli altri?
Niall: non li conosco, sono amici di amici di amici di…
Io: capito, di amici :D
Niall: vieni andiamo a prendere da bere
Nonostante il loro appartamento non fosse molto più grande del mio era stato allestito una sorta di mini bar ai lati di quella che sembrava una pista da ballo, dove tutti si stavano scatenando.
press un drink e cercai un posto indisparte, una bella poltrona mi aspettava libera sul terrazzino, tirai fuori dalla tasca il pacchetto di Camel e me ne accesi una…essere una fumatrice in inghilterra era decisamente dispendioso.
Poco dopo uscì sul balcone Zayn insieme a quello che doveva essere o Louis o Liam, non ricordavo bene la differenza,
Zayn: tu sei Samantha vero? la nuova vicina di casa
io: sì, piacere
Zayn: hai mica da accendere?
io: certo
gli passai l'accendino e il ragazzo di fronte a me aggrottò le ciglia
Zayn: Louis, basta, anche se non ti sto guardando immagino che mi stai fissando storto…
ahhhh allora si chiamava Louis
Louis: puoi ben dirlo, vi rovina i polmoni, la vita ed il portafoglio
io: non hai tutti i torti dopo tutto, però quando uno ci prende l'abitudine, smettere non è per niente semplice, parola di una che ci ha provato parecchie volte…
Louis: probabilmente perché non hai trovato un motivo sufficiente per smettere
io: possibile…come possibile che sia destino…
Zayn: scusate ma ho appena visto una bella pollastrella
in men che non si dica si era già buttato a capofitto della ragazza con una minigonna ascellare che era appena uscita in terrazzo
Louis: allora Samantha, raccontami un po0 di te…
io: non c'è un granché da dire, sono una persona come dire monotona…
Louis, non ci credo neppure se ti vedo, mi costringi a farti il terzo grado…allora, ti chiami Samantha, quanti anni hai?
io: haha una domanda a testa però…23, te?
louis: 20…
io: pensavo fossi più grande…beh, cosa fai nella vita?
silenzio
io: tranquillo, non giudico, a meno che tu non sia un assassino e voglia uccidermi, allora sì, potrei urlare…
Louis: no scusa, lavoro nel mondo dell'intrattenimento…
io: ottimo, non puoi scendere un po' più nei particolari?
louis: haha meglio di no…
non capii bene il motivo di tutta questa riservatezza, ma continuammo a parlare amabilmente seduti sulla poltrona in terrazzino, dopo un tempo imprecisato mi presero i brividi, era pur sempre londra…
  
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