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Autore: AyrinL    19/01/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
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[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il corpo di Chris aveva vacillato e si era accasciato sul freddo marmo bianco,bianco come la sua carnagione,vitrea e cadaverica,chiudendo lentamente gli occhi,lasciando spazio solamente a due fosse nere di occhiaie che lentamente apparvero sopra le sue guance .Il suo cuore di cenere compressa,che aveva resistito senza vacillare ai colpi della vita,crollò ai primi assalti dei battiti cardiaci accelerati.
Darren si gettò immediatamente su di lui,sotto gli sguardi terribilmente spaventati e impauriti degli altri. Una stilla di sangue cominciò a scendere da una narice di Chris,macchiando col rosso quel bianco candido come la porcellana.
Sarebbe stata,quella,una giornata in cui sarebbero venute a galla troppe cose,troppe verità dolorose,che Chris aveva cercato di soffocare nella sabbia,ma che adesso non aveva più la forza di respingere. Una giornata fredda di Gennaio,dove il mondo avrebbe continuato a girare,le persone avrebbero continuato a respirare,ma la vita di Darren avrebbe subito un arresto ,uno shock…una pugnalata al petto.
- Chiamate un ambulanza! – le urla di Tim risuonavano per tutta la casa.
*
Era sera. Darren era rimasto li tutto il giorno in ospedale,insieme alla sua famiglia,e i genitori di Chris. Non era andato neanche a teatro. Cosa gliene importava di Brodway?
Una giornata fatta di attese strazianti. Un attesa finalmente interrotta dall’arrivo di un dottore nella loro direzione.
Erano tutti seduti in sala d’attesa da ore,torturandosi il cervello con mille ansie,paure,dando spazio di tanto in tanto a qualche lacrima. Darren invece non riuscì a piangere. Piangere significa arrendersi all’evidenza,accettare il fatto che la persona che ami sta male e tu non puoi fare nulla. No,Chris è forte,si diceva. Non sarebbe successo nulla.
-       Dottore,come sta? – Tim quasi aggredì l’uomo,sopraffatto dalla paura di sentire brutte notizie.
-       Lei è suo padre?
-       Si,sono io.
-       E tu sei Darren?
Il medico rivolse la sua attenzione al ragazzo,ancora seduto,incapace di muoversi.
-       S-si,sono io…cosa…cosa succede? La prego,io…
-       Chris è sveglio. Vuole parlarti. I signori Colfer possono seguirmi nel mio ufficio.
Così fecero.
La stanza di Chris era al piano superiore. Si fece guidare da un’infermiera,dopo aver congedato i suoi genitori e suo fratello Chuck,invitandoli a tornare a casa.
Si sarebbe occupato lui di Chris.
Sarebbe andato tutto bene.
Arrivato dinanzi la porta della stanza,indugiò un attimo prima di aprire,non sapendo cosa aspettarsi . Aprì con lentezza ,appoggiando tutto il suo peso sulla maniglia fredda. Quando la porta si aprì tutta,fece un passo avanti incerto,ritrovandosi completamente all’interno della camera dal clima decisamente ghiacciato.
 E i suoi occhi videro sul letto un ragazzo spento,nascosto tra le coperte,con lo sguardo fisso sul soffitto.
Era una scena che spezzava il cuore,perché la debolezza di Chris sembrava essere uscita completamente allo scoperto,e il corpo gracile del ragazzo era sopraffatto e dominato completamente da quel demone troppo grande.
Ma c’era una cosa che nessuno,nessuno al mondo poteva spegnere: i suoi occhi.
Perché quelle pietre azzurre vivide come i diamanti brillavano,brillavano sempre,e non avrebbero mai smesso.
E brillarono ancora di più quando incontrò gli occhi nocciola di Darren,ancora fermo a qualche metro dal letto. Darren non riusciva a muoversi,le sue gambe erano ferme,bloccate al confine tra dolore e sollievo. Dolore,per quella scena così straziante,sollievo,perché nonostante tutto,il suo ragazzo era forte e avrebbe continuato a brillare.
-       Dar,sei qui…-
Quelle parole uscirono come un soffio dalle labbra socchiuse di Chris. Darren allora gli si avvicinò,e si sedette sul letto,facendo attenzione a  non avvicinarsi troppo al corpo del suo fidanzato.
Un leggero fascio di luna che filtrava attraverso le tende della finestra,illuminava il volto di entrambi.
Chris andò a tentoni alla ricerca della mano del suo fidanzato,il quale,non esitò a prenderla,a stringerla,ma con delicatezza,quasi stesse raccogliendo un fiore.
-       Come stai?
-       Sto bene,amore…
-       Dio mio,ci hai fatto preoccupare così tanto...
-       Tesoro devo..devo parlarti…
Chris prese un lungo respiro,e cominciò a parlare,cercando di trattenere delle lacrime,che però,cominciarono a formarsi sui suoi occhi. Distolse lo sguardo dal suo fidanzato,e tornò li,al soffitto.
-       C’è…c’è una cosa,che devo dirti. Che ti ho tenuta nascosta per tutto questo tempo,e che ora devi sapere.
E i ricordi cominciarono ad accavallarsi nella sua testa,ed ebbe una sorta di flashback,ritrovandosi indietro nel tempo,di cinque mesi prima.
 
Chris si sentiva sempre più stanco. Da tempo ormai le giornate lunghe ed intrepide sul set erano diventate insostenibili: sentiva la stanchezza impossessarsi delle sue gambe,delle sue braccia. Ma non voleva far preoccupare nessuno. Era inutile ,lui stava bene: era solo stress. Si,lui ci era praticamente immerso. Ma sembrava non accorgersi di quanto i sintomi fossero molto più gravi: ogni notte era costretto a stare sveglio per fermare delle lunghe emorragie . Dal suo naso colavano fiumi di sangue,e non sapeva spiegarsi il motivo. Altri giorni,invece,non riusciva a mandare giù nulla,e si ritrovava a rimettere conati di vomito almeno cinque volte al giorno. Era visibilmente dimagrito,rinsecchito. E si giustificava con tutti dando la colpa al lavoro.
La situazione degenerò quando,una sera,mentre quasi tutti avevano lasciato il set,lui sentì una forza opprimente sulla sua testa,sentiva il sangue ribollire nelle viscere,quel sangue che cominciò nuovamente a colare sul pavimento,sui suoi vestiti,fino a fargli perdere le forze,accasciandosi a terra,svenendo per minuti infiniti. Quando si rialzò,si sentiva debole,come non lo era mai stato.
Ma non voleva preoccupare nessuno. Neanche se stesso. Così decise di andare in ospedale,il giorno dopo,per fare dei controlli.
E li,dopo aver fatto degli analisi,quella notizia gli piombò addosso,crivellando il suo cuore,soffocandolo nella morsa di qualcosa di inatteso,di inaspettato,di impensabile.
Chris si accomodò nell’ufficio del dottor Anderson,il quale,dopo aver letto un paio di fogli,si sistemo sulla sua sedia,e assunse un’aria fin troppo seria. Non parlava,stringeva le labbra ,segno di nervosismo. Allora,Chris interruppe quel silenzio:
-       Che succede?
-       Signor Colfer,le devo una spiacente notizia.
Guardò intensamente Chris ancora per un attimo,sporgendosi un po’ in avanti.
-       Lei è malato.
-       Malato?
 
 
 
-       Leucemia.  
 
 



Chris tornò alla realtà,ripetendo quella parola,quasi come un eco,un eco capace di scalfire le pareti del suo debole cuore.Risuonava  nella sua testa,il sordo rumore di un demone  entrato in ogni atomo di Chris.
-       Si,Darren,ho la leucemia. Ora capisci perché voglio sposarti? Perché voglio lasciare un segno nella vita di qualcuno,voglio commettere l’ultimo grande atto d’amore prima di ritirarmi per sempre dalle scene di questa vita.
 



 
Ve lo avevo detto che per un po’ niente FLUFF.

Mi si stringe anche a me il cuore. Non uccidetemi,vi prego.

   
 
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