Beffa
{100 Parole}
{100 Parole}
Mello
sentiva la sconfitta bruciare sotto la pelle.
Gli sembrava un’eterna presa in giro, essere sempre un passo indietro a Near. Un’atroce burla, il fatto che il suo insuperabile avversario fosse un ragazzino apatico e solitario, sempre occupato a giocare con puzzle e robot di plastica. Un’insopportabile farsa, la consapevolezza di avere in comune con lui tutto e niente. L’essere obbligato a dividere L proprio con quello lì.
E l’ulteriore beffa era il sapere che, anche se non nel sangue che scorreva dentro le loro vene, ma nel petto e dentro gli occhi, erano fratelli.
Gli sembrava un’eterna presa in giro, essere sempre un passo indietro a Near. Un’atroce burla, il fatto che il suo insuperabile avversario fosse un ragazzino apatico e solitario, sempre occupato a giocare con puzzle e robot di plastica. Un’insopportabile farsa, la consapevolezza di avere in comune con lui tutto e niente. L’essere obbligato a dividere L proprio con quello lì.
E l’ulteriore beffa era il sapere che, anche se non nel sangue che scorreva dentro le loro vene, ma nel petto e dentro gli occhi, erano fratelli.
Note:
And here I am! ^-^
Lo so, il tema della rivalità tra Mello e Near è stato raccontato tante volte, probabilmente (sicuramente xD) anche da autori cento volte più in gamba di me, però è questo che mi è venuto in mente con “beffa”.
Alla prima stesura, l’ultima parola era “compagni”, ma alla fine l’ho sostituita con “fratelli” perché mi sembra rappresenti un legame più forte, più indissolubile (mi dispiace, Mello xD).
Okay, questo è quanto, spero vi piaccia!
Ah, giusto. Non so quando pubblicherò la prossima drabble, perché non mi vengono idee convincenti per la parola “sorveglianza” ._.