Non ho più paura
15 anni dopo...
Un tornado dai capelli castani aprì senza scrupoli
l'ufficio del Kazekage
-CUCù sono tornata!-
-Ciao,
com'è andata?-
-Benissimo
che domande! Anche se quell'antipatico dell' Utzumaki
non lo sopporto proprio, e non me ne frega niente che è forte, gentile, carino,
bello ... OK BASTA!-
-Mi
sa che qualcuno si è presa una cotta per il figlio dell'hokage!-
-Ma
dai mamma! Cosa vai a pensare!-
-Momoka ha ragione Matsuri, è ancora piccola per certe cose-
La ragazzina fulminò il padre con gli occhi
acquamarina.
-IO
NON SONO PICCOLA! SONO L'IMBATTIBILE FIGLIA DEL KAZEKAGE … IO!!!-
Lui
rise -ok capito, scusa.-
-Ok basta perdere tempo! Devo andare ad
allenarmi!!!-
Matsuri
guardava divertita la scena: quella ragazza era veramente un tornado tutto pepe,
lato del carattere ereditato sicuramente dalla zia, ma era così dolce e solare
da ricordarle lei, insomma era la sua gioia più grande.
Lo sguardo le cadde poi sulla foto del matrimonio:
si vedeva Kankuro piangere come un bambino mentre
veniva colpito alla testa da Temari per cercare di
dargli un contegno, accanto ai due Shikamaru con la
sua bambina, la piccola Kaen, in braccio, intento
come al solito a sbadigliare e Baky che cercava di calmare i due fratelli.
In primo piano Gaara,
vestito con l'elegantissimo completo da cerimonia da kage,
la guardava dolcemente mentre lei tentava di non piangere dalla commozione...
-'Osso... 'enire co te
so... so'ellina?-
Da dietro la porta era apparso un bambino di circa
due anni con i capelli rosso fuoco e gli occhi scurissimi.
-Ma certo Gaary! vieni
pure tu, posso vero mà?-
Matsuri
annuì.
-Si ma stai attenta-
Momoka
prese in braccio il bambino.
-Ok,
vieni che ti insegno come si trattano i biondini che si comportano come palloni
gonfiati-
-....che
si coppottano 'ome palloni
'onfiati hihih 'alloni gonfiati!-
-Palloni, non “alloni”
capito?-
Intanto dalla finestra i due genitori guardavano i
loro bambini, Matsuri si mise una mano in tasca e
sfiorò un certo oggetto a forma di simbolo dell'amore, in quegli anni aveva
imparato a superare le avversità e a fare tesoro di tutte le esperienze... soprattutto
le più dolorose, anche grazie al fatto che non era mai stata sola.
-A che pensi Matsu?-
Gaara
le cingeva la vita, lei lo guardò dolcemente negli occhi, dandogli un bacio.
<< Continuerò per sempre ad aver bisogno di te
... ma non ho più paura >>
Fine
E già è finita.
Termino proprio oggi perché compio gli
anni e mi piaceva l’idea di far coincidere le due cose, mi fa sentire più
vicina alla mia prima long fic seria.
Spero vivamente sia piaciuta, anche se mi
rendo perfettamente conto che presenta delle pecche che vedrò di sistemare più
in avanti.
Dopo questo che dire? Commentate in tanti
e continuate a seguire le altre mie ff.
Baci e abbracci
Violetta