Ehilà,
lettori! Non posso fare a meno di notare già un buon seguito per le mie prime
fanfiction su Hetalia; dopotutto sembra essere un fandom abbastanza popolare da
noi. Spero proprio di riuscire a bissare il “successo” che ho avuto con Naruto
e Fairy Tail!
A
proposito di Fairy Tail, l’improvvisa passione per Hetalia mi ha fatto
dimenticare due fic che avevo pure iniziato… La legge della giungla vale anche
per le ispirazioni: la più forte al momento vince! U__U
Ed ora sotto con la sfida, che finalmente comincia!
Chi
saranno gli eroi? Chi esulterà, e chi invece andrà via dal dischetto a testa
bassa? Non aspettatevi un monotono alternarsi di tiri, perché con le nostre
nazioni il divertimento è assicurato! Buona lettura!
PS:
NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!
Francia,
messosi una divisa gialla e nera regolamentare, soffiò nel fischietto
richiamando a sé le due squadre, che si allinearono al limite della porta
scelta. Il sole non avrebbe infastidito gli occhi né del portiere né dei
tiratori.
“Ora
la squadra di casa eseguirà il proprio inno nazionale!”
“Sanctus,
sanctus, sanctus Dominus Deus!
Pleni sunt caeli et
terra gloria tua!”
Romano e Veneziano rivolsero una veloce occhiata a
Vaticano.
“Scusate… Mi piace cantare, lo sapete…”
“In effetti è bravo.” applaudì Lily.
Subito dopo Romano attaccò con il “Poporopo-po-pò”
(non incluso nell’inno ufficiale, ma resistergli è difficile…), facendo poi
coro col fratellino.
“Fratelli
d’Italia, l’Italia s’è desta!
Dell’elmo
di Scipio si è cinta la testa!
Dov’è la vittoria? Le porga la chioma!
Che schiava di Roma Iddio la creò!”
“Ora la squadra ospite può eseguire il proprio
inno.” autorizzò Francia, che si era fatto prendere dal ruolo del direttore di
gara, e sembrava più un vero e proprio regista!
Austria e Svizzera si allontanarono un pochino,
mentre Baviera, Prussia e Germania si cinsero per le spalle.
“Einigkeit und
Recht und Freiheit
für das deutsche Vaterland!
Danach lasst uns alle streben,
brüderlich mit Herz und Hand!”
“Sembrano
un’opera lirica…” commentò San Marino.
“La
musica l’ho composta io.” gli disse a un orecchio Austria, prendendosi i giusti
meriti.
“Brrr,
è un inno inquietante!” si rimpicciolì Veneziano.
“Ma
se non sai manco che stanno a dire!” gli mollò uno schiaffo dietro al collo il
fratello.
Francia
fischiò nuovamente.
“Allora,
ecco le regole della sfida. Cinque calci di rigore per squadra. I giocatori si
avvieranno al dischetto secondo l’ordine stabilito che mi è stato consegnato
dai capitani. Questi ultimi, ovvero Italia (quello pappamoscia, non il
rompiscatole) e Germania, saranno anche i portieri delle rispettive squadre ad
ogni tiro.”
“Verstanden!”* gridò il caricatissimo Germania!
Veneziano
dal canto suo si mise sull’attenti: “Sissignore!”
“Ora,
si tiri una monetina per decidere quale squadra tira per prima. Svizzera,
prestami una monetina, tu sei un banchiere no?”
“Va bene, ma che non diventi una scusa per spillarmi quattrini!”
Austria sospirò: “Sai, dovresti fare qualcosa per quel tuo brutto carattere.”
“IO
NON HO UN BRUTTO CARATTERE! Siete voi che mi infastidite sempre!”
Lily intervenne subito: “Calmati fratellone: cioccolata?”
“Cioccolata!”
Svizzera
si allontanò di qualche passo e si sbafò una mezza barretta di fondente tutto
da solo.
“Mhmm…
cioccolata…”
Austria si riaggiusto gli occhiali: “Certo che… la cioccolata gli piace
proprio…”
“Veee!
Ho vinto io! Tiriamo per primi.”
“Bene, allora mi preparo. Prussia, i guanti da portiere per favore!”
Francia
si avvicinò a un suo orecchio: “Detto fra noi, tifo per te Germania! Se vuoi quando
tirerete vi lascio piazzare la palla qualche centimetro più avanti del
dischetto, non se ne accorgerà nessuno!”
Germania
alzò gli occhi al cielo: come volevasi dimostrare!
“Francia, io batterò Italia correttamente! Tu cerca di tenere << la testa a posto >>!”
“… Tsk, che battutaccia!” borbottò allontanandosi con la coda tra le gambe!
“Umpf!”
Germania
strinse bene i guanti e, respirando profondamente per calmare i nervi tesi, si
posizionò sulla linea di porta.
“Il
primo tiratore per la squadra di Italia sarà Vaticano.” –annunciò pomposamente
Francia- “Quando sei pronto me lo dici, va bene?”
Vaticano sorrise: “Solo un momento, per cortesia.”
“Eh?”
Già il fatto che anziché la normale divisa, maglietta e pantaloncini,
indossasse un abito talare, seppur azzurro, era bastato a far storcere il naso
a Germania, adesso, il fatto che si fosse messo fermo con le mani giunte a
bisbigliare lo lasciava ancora più di stucco!
“Ma… Cosa stai facendo?”
“Non sono molto bravo a giocare a calcio come Italia, quindi prego il Signore.
Se avrò fede ci penserà lui a mandare immancabilmente il pallone nella porta.”
“Ma… Ma questo è uno sport! Centra l’abilità, non la fede!”
Vaticano disgiunse le mani: “Sono pronto.”
Francia fischiò, e Germania si piegò leggermente sulle gambe.
<< Che sciocchezza! Non può essere mica il
Signore a mandare la palla in rete, avrà altro a cui pensare! Però… In fondo
Vaticano è esperto di queste cose… E se… >>
Vaticano intanto, presa un po’ di rincorsa, iniziò
a correre verso il dischetto… alzandosi i lembi dell’abito come una gonna!
<< … No… Uno che tira così non segnerà mai
e poi mai! A meno di un miracolo… >>
Vaticano calciò la palla, ma non essendo molto
forte, né molto pratico, la colpì piano e male e questa iniziò a rotolare
centralmente verso Germania.
<< Mia! >>
Il tedesco uscì con le mani basse, pronto a
raccogliere il tiro come fosse un passaggio. Ma la palla, toccate le sue dita,
ebbe uno strano rimbalzo, saltò sulle sue braccia, saltò ancora, e rotolò piano
fino a pochi centimetri oltre la linea bianca.
“……”
Francia fischiò: “Uno a zero per gli italiani!”
“Gloria in Excelsis Deo!” esultò il primo marcatore
della sfida!
“Evvai!” urlò Romano!
“Veee! Bravo, Vaticano!”
Germania era rimasto immobile come un sasso e
bianco come il marmo!
“N-n-n-non è possibile… Ma allora… è veramente il
favorito del Signore?!?!?!”
“Quello scemo si è lasciato suggestionare…” scosse
il capo Prussia.
“Decisamente.” annuì Svizzera.
Certo era, suggestione o sbagli nell’uscita a
parte, che la palla ci era finita in rete…
“Il primo tiratore per la squadra di Germania sarà
Austria, prego!” e con un piccolo cortese inchino, indicò il dischetto a
Roderich.
“Romano, mi passi i guanti?”
“!!!”
Germania si sentì scuotere da una scossa e corse
veloce da Austria: “Fai attenzione a non sottovalutarlo. Italia a calcio…
cambia!”
“Ufff, si, ti credo Germania, ora rilassati e lasciami
tirare.”
“Va bene… Glück!**”
Ora che rischiavano di passare in svantaggio era
diventato ancora più nervoso, constatò Austria. Ad ogni modo, lui avrebbe
affrontato le cose razionalmente, come era suo modo di fare, lasciando che
Germania si arrovellasse in quelle insolite paranoie.
“Austria, io sono pronto, tira pure quando vuoi!”
lo salutò con una manina Italia dalla porta.
<< Cambia, eh? Capisco che possa
essere bravo a calcio, ma i rigori sono una lotteria, e si tratta sempre di
Italia in fin dei conti. Insomma, per recuperare da me le sue regioni vitali ha
sempre dovuto farsi aiutare… >>
PRIMA
GUERRA DI INDIPENDENZA
“Austria!
Ti sfido! Ridammi le mie regioni vitali!”
“……”
Sbonk! (Austria lo colpisce sulla zucca con un martellino)
“Veeee!
Ma che fai?”
Sbonk!
(Austria lo colpisce di nuovo)
“Veeee!
Mi arrendo! Scusa, scusa, scusa!”
SECONDA
GUERRA DI INDIPENDENZA
Sbonk!
Sbonk! Sbonk! (Austria sta martoriando Italia di martellate sulla zucca…)
“Veeee!
Francia! Francia! Ti prego aiutami!”
“Va bene, ti aiuterò!” –giunse lui, avvolto da mille rose per fare più scena-
“Ma in cambio mi dovrai dare Nizza e Savoia!”
“Ma… Ma a Savoia ci abita il mio capo!”
“Oh, beh, allora fai da te!”
Sbonk! (un’altra martellata…)
“Veeee!
Va bene, aiutami!”
“Et
voilà!”
SBONK!
(Francia stende Austria con una bastonata sulla testa)
TERZA
GUERRA DI INDIPENDENZA
Sbonk!
Sbonk! Sbonk! (Austria sta martoriando Italia di martellate sulla zucca… Di
nuovo…)
“Veee!
Prussia! Prussia! Ti prego, mi dai una mano?”
“Ah ah ah! Certo che te la do! Ogni scusa è buona per pestare quello scemo di
un pianista!”
SBONK! (Prussia stende Austria con una bastonata sulla testa)
PRIMA
GUERRA MONDIALE
Sbonk!
(Austria fa un ennesimo bernoccolo sulla testa di Italia…)
“Veee!”
“……”
“……”
A
quel punto, Italia, imbufalito, strappa di mano il martello ad Austria…
SBONK! SBONK! SBONK! SBADABONK!
“Umpf!
Ve!”
<< … Va bene, non sempre… Comunque, non
sottovalutiamolo. Ragioniamo: nel rigore la distanza scarsa e la velocità della
palla rendono quasi impossibile per il portiere seguirla, quindi cerca
piuttosto di intuire il lato verso cui il calciatore tira. Però, anche se
indovina dove lo tiro, se butto la palla molto verso l’angolino, sarà
difficilissimo che la prenda. >>
Francia fischiò.
Italia restò immobile, Austria si avventò sul
pallone.
Un veloce tiro di piatto verso l’angolino basso a
sinistra del portiere.
<< Questa è dentro! >>
Finì
di pensarlo, e vide la palla sparire!
?!?!?
Poco
più in là del palo, eccola la palla, saldamente tra le braccia di Italia!
Non
solo aveva intuito l’angolo, l’aveva addirittura acchiappata senza respingerla!
Austria
aveva ora la stessa bocca spalancata di Germania al tiro precedente!
Veneziano
si rialzò, si girò verso Austria… e alzò la palla al cielo con un sorrisetto
sbruffone: “Veeee! Parata!”
“ARGH! MA ALLORA È VERO CHE CAMBIA!” urlò Austria, con gli occhiali che
volavano via per la sorpresa.
“Te
l’avevo detto io!” urlò Germania!
“Che
cretini…” sbuffò Prussia.
“Wow,
Italia è bravissimo.” sospirò di sorpresa Lily.
“Accidenti.”
–si abbatté Baviera- “Ora possono incrementare il vantaggio!”
“Il
secondo tiratore degli italiani sarà Seborga.”
“Principato di Seborga!”
“Mi correggo: Principato di Seborga!”
“Sigh,
non me la sento di pararlo… Gilbert, vuoi provare tu?”
“Tsk, lo sai bene che tra noi due quello più bravo in porta sei tu! Non ti
abbattere, la partita non è chiusa e c’è bisogno di te!”
“Prussia… Mi stai… incoraggiando?”
Gilbert
gli pestò il piede e poi lo spinse verso la porta con un fraterno calcione nel
sedere: “Lo faccio solo perché non voglio perdere! Quindi para quella palla o
ti farò mangiare dalla mia aquila!”
“Cip
cip!” fece la sua “aquila” sbucando fuori dal colletto della maglietta!
<<
Prussia ha ragione! I miei compagni di
squadra contano sul loro portiere! Non ho ancora dimostrato quanto valgo in
questa sfida, ed è il momento che… >>
<< Fiiiii! >>
<<
Oh, no! Sto di nuovo blaterando nella mia
testa mentre l’avversario sta andando a tirare! Concentrati! Concentrati!
Conce… >>
Sentì
il pallone rimbalzare sull’erba e finire sotto gli alberi dietro la porta.
“Alta!
Fuori! Il punteggio è ancora uno a uno!”
<<
Fiuuu! Mi è andata bene! >>
“Mi
spiace ragazzi... Stavo pensando che se avessi tirato basso mi avrebbero preso
in giro perché sono piccolino…”
Veneziano
gli diede una pacca sulla schiena: “Non ti preoccupare, hai fatto del tuo
meglio! Che fine ha fatto l’orgoglioso Principato?”
“Umpf! Ma certo! Io sono un Principato! Piccolo ma fiero!”
“Ma va a quel paese, piccolo cretino, ci sei costato il doppio vantaggio!”
“Romano!” lo zittì Veneziano, ma era troppo tardi: Seborga era già in un
angolino con Vaticano e San Marino a cercare di risollevarlo.
Ludwig
tornò dai suoi: “Ah ah ah! Animo uomini, la fortuna è dalla nostra!”
“Oh,
certo, se il loro prossimo rigorista scivola e inciampa avremo ancora qualche
minuscolo possibilità di vittoria…” –commentò sarcastico Gilbert- “Però a
pensarci bene potrebbe accadere, visti gli elementi…”
“Prussia,
è il tuo turno ora.” lo chiamò Baviera.
“Ehi!
Chi è l’arbitro qui? Sono io ad annunciare i rigoristi!”
“Bah,
risparmiatelo!” fece brusca Prussia, rialzandosi battendosi le mani sulle
gambe, come a svegliarle.
“Forza
Prussia, metticela tutta!”
“Ovvio! Te l’ho detto che non voglio farmi battere! Ma deciditi a fare sul
serio anche tu!”
Ludwig arrossì.
Prussia
rise: “Lascia fare a me!”
“Dacci
dentro cugino!”
Il
resto della squadra lo accompagnava al dischetto con grida accese dalla loro
panchina (ogni squadra ne aveva una, non si poteva mica restare alzati tutto il
tempo).
“Forza
signor Prussia! Dai, fratellone, tifa anche tu!”
“Umpf, va bene… Vai…”
Entusiasmo
zero! Per fortuna c’era la sorellina!
“Forza
compagni di squadra del mio fratellone! Forza!”
“Aahh…
come vorrei facesse il tifo per me…” sospirò intanto San Marino, seduto anche
lui sulla panchina della propria squadra, a guardare fisso Liechtenstein, più
interessato a lei che alla partita.
“Tsk!
Levatela dalla testa!” gli disse una voce.
“Romano?”
Si sedette vicino a lui: “Se provi ad avvicinarti troppo suo fratello ti fa
secco! E io di fratelli rompiscatole ne so qualcosa…”
La prima volta che aveva
visto Belgio era stato un colpo di fulmine per lui!
Era successo in Italia,
vicino casa di Romano; era in vacanza, e stava facendo shopping accompagnata
dal fratello maggiore.
Era uscito per fare una semplice
passeggiata e prima che se ne accorgesse, si era ritrovato trasformato in una
specie di zombi innamorato, che a bocca semiaperta, braccia penzolanti e occhi
spalancati, si avvicinò ciondolando fino a lei.
“Eh?” sussultò lei vedendosi fissare con tanta intensità.
“Be… Be… Be… Beeeella…”
Il suo riccio a virgola si
era modellato a forma di cuore!
Belgio, notando quel
cuoricino (e il bel complimento) era subito arrossita!
Poi, tutto ciò che ricordava,
era il tocco di quella mano sulla spalla e il volto scuro di Olanda piombare su
di sé…
“Smamma, piccola scimmia in
calore.”
Fece il saluto militare, e si
ritirò… a gambe levate!
(NDA: Per la scena mi sono
ispirato a questa bellissima fanart! http://browse.deviantart.com/?qh=§ion=&global=1&q=belgium+romano#/d2unq4i )
Romano
sospirò: “Sigh, dannati fratelli!”
San Marino lo imitò: “Sigh! Vero!”
“Ehi,
voi due, ma non vi interessa più la partita?” chiese Francia, imbufalito!
“Tieni
Romano!”
“Grazie!”
Prussia inarcò un sopraccigli: “Oh? Non si era detto che il portiere era
Italia-scemo? Perché ora Italia-bastardo ha i guanti?”
“Hanno
dei nomi sai?” commentò Germania ai suoi nomignoli!
“Abbiamo
deciso di alternarci!” –spiegò Veneziano- “Romano dice che quando sbagliate i
rigori fate delle facce buffissime e vuole godersele in prima fila!”
Prussia
digrignò i denti: “Ah, si? Te la do io la faccia buffa!”
“Tanto sbagli!” gli fece di rimando una linguaccia l’Italia del sud!
“Oh,
quindi avremo una sfida tra fratelli! C’est Fantastique! Ai vostri posti!”
Prussia
e Romano si guardarono… e poi cominciarono a farsi l’un l’altro smorfie
minacciose!
“Grrr!”
“Grrrrrr!
“GRRRRRR! Preparati a piangere Italia-bastardo!”
“GRRRRRRRRRR! Fa vedere che sai fare, Germania-bastardo!”
“Buoniiiiii…”
provarono in coro la Germania e l’Italia “tranquille”, ma senza successo…
“Questi
si menano…” rabbrividì San Marino!
Del
resto era un avvenimento eccezionale: una sfida tra i fratelli “svegli” dei due
capitani, imperdibile!
“Pronti?
Ai vostri posti? Via!”
<< Fiiiii! >>
“Veee!
Non oso guardare!”
Si
coprì gli occhi con le mani.
E
alle sue orecchie giunse il chiaro rumore di una rete scossa…
“Goal!
Uno a uno!”
“Ah
ah ah! Ben ti sta! Abbassa la cresta, galletto!”
“Cip
cip!” esultò la sua aquila sbucando di nuovo fuori.
“Urgh…
Accidenti… Io ci so fare coi giochetti, ma a porta non sono esattamente
bravissimo…”
“Molto
bravo Prussia.” Si complimentò Austria quando il vittorioso tiratore tornò alla
loro panchina.
“Come
dici? Vuoi cedermi le tue regioni vitali?”
“Bah,
piantala! Questa storia è vecchia quanto il ducato di Slesia!”
“Eh
eh eh! Scherzo, scherzo!”
“San
Marino!” –gridò Italia del nord- “San Marino, tocca a te! Dacci dentro!”
“D-davvero?
Tocca a me? Evvai! La mia occasione! La mia occasione di fare colpo su
Liechtenstein!”
“Si, si, occasione, certo, però voi continuate a presentarvi da voi! E io,
arbitro, che ci sto a fare? Che scortesi, non solo li aiuto, vorrebbero
lasciarmi a soffiare in uno stupido fischietto e basta! Bah!”
“Liechtenstein!”
Lily sollevò gli occhi.
“Guardami!”
“Certo! Buona fortuna!”
<< Buona fortuna? Tifa per me anche
se sono avversario! Allora mi amerà anche lei? >>
Svizzera
seguì con gli occhi e la canna del proprio fucile San Marino che saltellava
beato circondato da uccellini e luccichini: un bersaglio facile.
“Svizzera,
sarebbe scorretto far fuori uno dei nostri avversari…” –lo fermò Prussia-
“Fallo DOPO che ha tirato il suo rigore!”
“Tsk! Va bene, farò uno sforzo!”
“La-la-la!
Mi ama di già! Arbitro, sono pronto!”
<<
Fiiiii! >>
Ludwig
era già in posizione, denti stretti, respiro rapido, adrenalina a mille!
Sprecate:
San Marino aveva tirato una cannonata (era patito delle armi guardacaso…)
dritta contro il suo stomaco e la palla rimbalzò contro i suoi addominali
d’acciaio. In ogni caso, non è che avesse dimostrato grandi riflessi neanche
stavolta…
“Noooooooo!
Sigh! Ora non mi amerà più!”
“AH
AH AH AH! POVERO SCEMO! Mai visto un tiro così peno… pe…”
Che
ci faceva Lily vicino quella feccia di staterello?
Risposta:
gli carezzava la testolina!
“Su
su, è solo un gioco. Se non ci si diverte che gioco è?”
San Marino rialzò da terra gli occhioni sbrilluccicosi: “Aaahh, come sei
gentile!”
“GRRRRR!
IO LO…”
Per
fortuna che Germania sapeva già come affrontare la cosa: “Cioccolata?”
“CIOCCOLATA!”
“……
Quel tipo… è cioccolata-dipendente…” disse Baviera, quasi senza fiato!
Prussia andò subito a lamentarsi col fratello: “Uffa! Perché l’hai fermato?
Volevo vedere come scorticava vivo quel piccolo Don Giovanni!”
Germania
strinse i denti e sopportò la frustrazione: e ne mancavano ancora di rigori!
Francia,
finita la pausa-pettinatina, annunciò, senza lasciarsi anticipare: “Il prossimo
tiro per i tedeschi sarà di Svizzera! Mi raccomando, non incrociate il suo
sguardo mentre va a tirare: potrebbe mordervi! Eh eh eh!”
“Ti ho sentito, deficiente!”
“Ehi! Io ho i cartellini!”
“E io ho una mitraglietta nella tasca!”
“Svizzera, calmati!” –lo bacchettò il suo capitano- “Pensa piuttosto al tuo
rigore!”
“Umpf, che seccatura!”
Lily allora si alzò dalla panchina della squadra con la sorpresa che aveva
portato in borsa: un bandierona di Svizzera, che iniziò subito a sventolare con
forza: “Vai fratellone! Sei tutti noi! Segnerai di certo! Sei fortissimo!”
“……”
Svizzera
si riaggiustò i pantaloncini: “Umpf! Mai mandare un austriaco a fare un lavoro
da svizzero! Preparatevi, stiamo per passare in vantaggio!”
“Forza
fratellone! Vai!” continuava a gridare, con Austria al fianco che si puliva gli
occhiali.
“Sarà
dura, ora Veneziano è di nuovo portiere.”
Svizzera
guardò torvo Veneziano, che sorrideva scemo come sempre.
Cercava
forse di ingannarlo? Ma lui non ci cascava! Non era scemo come Austria! Lui era
Svizzera!
Senza
contare che lui aveva lì una tifosa affezionatissima tutta per lui! Davanti a
lei non avrebbe mai e poi mai fallito!
“Forza
fratellone!”
“Si, forza fratellone!” gridò San Marino sventolando la bandiera sbagliata,
quella della croce rossa!***
“TI PROIBISCO DI TIFARE PER ME!”
Mandato
San Marino a tremare dietro la propria panchina, Svizzera prese fiato e poi la
rincorsa.
“Prendi questo!”
“Veeee!”
Veneziano
non si mosse: capì subito che non c’erano problemi, e infatti la palla rispose
al povero Vash col rumore metallico del palo!
“……”
Austria comparve subito alle sue spalle: “Mhmm, complimenti, che sia questa la
tanto decanta precisione svizzera? Hai colpito esattamente l’incrocio tra il
palo e la traversa con precisione millimetrica. Tanto di cappello!”
Lily
abbassò pian pianino la bandierona.
“GRRRR!
Non è colpa mia! L’avevo detto io che questa maglietta non andava bene per me!
Non ero al meglio! Il pallone aveva qualcosa di strano! E poi questo campo fa
schifo! Mi avete distratto! San Marino mi ha tifato per lanciarmi una qualche
maledizione! E poi l’avevo detto che non ci volevo venire, non prendetevela con
me!”
“Calmati fratellone, non importa: sei sempre il mio eroe! Cioccolata?”
“CIOCCOLATA!”
Baciò
la sorellina e corse via lontano per non spartirla!
“Mhmm! Cioccolata! Gnam gnam gnom!”
Il
resto del suo team lo guardava strizzando gli occhi…
“Sorprendente
vedere come il suo umore sia tanto dipendente dalla cioccolata…”
“Io
direi assurdo…”
Ludwig sospirò: addio chance di vantaggio. Ora toccava di nuovo a lui tenere a
galla la squadra.
<<
Devo battere Italia… almeno una volta…
Però finora non ho fatto molto, e nemmeno mi sto divertendo molto... >>
Per
forza, si disse, l’aveva presa tanto sul serio che non si riconosceva più. Doveva
darsi una scrollata, tra poco sarebbe toccato a lui…
NOTE
*: “Ricevuto!”
**: Significa “Buona
fortuna!” in tedesco ^_^
***: La bandiera della
Svizzera e quella della Croce Rossa sono uguali, solo coi colori invertiti.
Rossa con croce bianca la prima, bianca con croce rossa la seconda.
Come
Germania si aspettava, è una battaglia ardua, senza contare che gli avversari
hanno lasciato i migliori tiratori, Lovino e Romano, per ultimi!
Per
ora sbagli su sbagli, e un bilanciato 1 a 1, ma ora si darà fuoco alle polveri!
Questi
rigori mi sono venuti davvero lunghetti, spero siate riusciti a goderveli tutti
senza annoiarvi ^__^ Sapete, quando parto con le gag ne spuntano nuove man mano
che scrivo e non posso non metterle! XD
Riuscirà Germania a risollevare le sorti della sfida a proprio favore? Ma
soprattutto, riuscirà a rilassarsi un pochino?
Lo
sapremo nel prossimo entusiasmante capitolo, con gli ultimi, decisivi rigori!
Alla prossima, e grazie dei commenti! ^__^
PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!