Le fiabe non diventeranno mai realtà

Cap.2- Il Cappuccetto Blu abbandonato

Sono sul letto di camera mia, un libro in mano.

Quel libro sul quale ho tanto fantasticato.

Sono ancora piccolo per aver già capito la realtà: si è soli al mondo.

Soprattutto quando chi ti deve per forza voler bene ti lascia solo.

Per sempre. E non serve che rimani seduto su una meledetta panchina a piangere.

E' come se il lupo cattivo ti mangiasse prima di arrivare alla casetta della nonnina.

Queste fiabe...

Nessun bambino della mia età capisce che il lupo cattivo esiste. Io lo so, perchè ce l'ho già incontrato e lui mi ha già inghiottito.

E' la solitudine.

E state attenti, perchè ogni persona può portare con se il lupo cattivo. E non credete che se lo voglia tenere nell'anima.

Non so come faccia Cappuccetto Rosso a fidarsi di Arsenio Lupen.

Le fiabe non dicono nulla: non dicono come affrontare la solitudine, visto che Arsenio si mangia Cappuccetto con facilità.

Ti devi inventare tu un modo.

E allora a cosa servono le fiabe?

A nulla. Solo per riempire quelle pagine biache.

E te la devi cavare da solo. Se ti rompi un braccio, nessuno si ferma ad auitarti, se hai fame, nessuno ti da un tozzo di pane.

E ti chiedi: "Perchè mi hanno messo al mondo?". La risposta è semplice: per leggere quelle stupide pagine di quei maledetti libri inutili e per sognare ad occhi aperti per poi finire in un mare di guai.

E' a questo che serve la vita.

Chiudo il libro e lo butto giù dal letto. Non serve che lo leggo. Tanto dopo lo sciocco "Lieto fine" non c'è nulla. Nessun promemoria, nessun P.S. .

Le fiabe non esistono. Non esiste che dopo che ti magiano esci tutto intero.

Non esiste.

E anche se sono piccolo odio le fiabe.

Perchè non insegnano nulla.

Perchè vanno contro la realtà.

Perchè non dicono altro che stupidaggini.

Leggerli è del tutto inutile.

E allora prendo carta e penna.

La scrivo io una fiaba vera.

La mia fiaba.

Il Cappuccetto Blu abbandonato.