Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: BeautifulMistake    21/01/2012    3 recensioni
La ragazza esaminò accuratamente tutti i banchi dell'aula, notando che quello vuoto era accanto ad un ragazzo che la fissava come se avesse appena visto un fantasma "Bene. Ora mi sento decisamente come Bella in Twilight." pensò la ragazza andandosi a sedere: spostò la sedia senza fare rumore e si sistemò velocemente, poi si voltò verso il suo compagno di banco e gli rivolse un sorriso, al quale lui rispose con una piccola smorfia.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Emma si stiracchiò e spostò con un calcio le coperte color panna. Rabbrividì leggermente, infilò le sue amate pantofole a righe e scese le scale, per poi entrare in cucina. Il suo intento era quello di far venire un infarto a Sam, urlandogli “Buongiorno!” all’improvviso. Pregustando l’idea geniale, avuta circa alle 3 di notte, fece per entrare in cucina, ma fu fermata dalle urla dei fratelli che discutevano. Si affacciò leggermente e vide il maggiore sbraitare contro Tyler e Jake ‹‹Voi due siete senza speranza! L’avete lasciata  sola,io sono tornato qui per miracolo e la trovo sola!›› Emma si chiese cosa intendesse con l’ultima frase ‹‹Che significa che sei tornato qui per miracolo?›› chiese entrando in cucina, le mani sui fianchi e il viso piegato in una smorfia confusa. Jake le fece un segno con la mano e le sorrise ‹‹Ciao Jake. Sam non sono una bambina. Cosa non mi hai detto ieri sera?›› disse. La sera prima Harry era rimasto a cena, poi si erano salutati promettendosi che la mattina dopo sarebbero andati insieme a scuola. “A proposito, tra poco sarà qui.” Pensò la ragazza. Scosse leggermente la testa e tornò a concentrarsi sul fratello maggiore. Quest’ ultimo sospirò e le fece segno di sedersi su uno dei sgabelli che circondavano il piano al centro della cucina. Lei si sedette e Tyler le mise davanti una tazza di latte fumante. Emma fece una smorfia e la scostò, beccandosi un’occhiata di rimprovero da Jake. Sam ignorò il teatrino dei suoi fratelli minori e si sedette accanto alla sorella. ‹‹Sono tornato perché durante un attentato i componenti della mia squadra sono morti. Tutti. Sono l’unico sopravissuto. ›› Emma continuò a guardare la tazza di latte, poi spinse indietro lo sgabello e salì di nuovo al piano di sopra. Tyler cercò di fermarla ma lei lo ignorò e chiuse la porta della sua stanza. Ne uscì un minuto dopo, pronta per andare a scuola. ‹‹Vado. Ci vediamo dopo.›› disse fredda prima di sbattere la porta di casa violentemente. Jake sbuffò contrariato e si voltò verso Sam ‹‹Ha ragione, non è una bambina. Avresti dovuto dirgielo.›› disse contrariato. Tlyer annuì come per dargli ragione e Sam, come da copione in quella particolare famiglia, si passò una mano tra i capelli biondi, identici a quelli della sorella.
Emma si fermò e sorrise alla vista di Harry: era seduto sul muretto, gli occhi chiusi e un’espressione rilassata sul viso. Sembrava assaporare ogni singolo raggio di sole che gli cadeva sul volto. La ragazza si avvicinò cauta e, quando gli fu abbastanza vicina, cominciò a fargli il solletico. Gli occhi verdi del ragazzo si spalancarono per la sorpresa e qualche attimo dopo la sua risata si diffuse nell’aria ‹‹Basta, basta! Invoco pietà!›› esclamò poi prendendole i polsi. Emma gli rivolse un sorriso, gli diede un bacio sulla guancia e lo tirò in piedi ‹‹Non vorrai fare tardi, vero?›› disse saltellando allegramente. Harry si chiese il perché di tutta quell’allegria, poi scoppiò a ridere di nuovo ‹‹Aspetta, ieri Louis mi ha chiesto se volevamo fare colazione con lui e gli altri dallo Starbucks qui dietro!›› disse piazzandosi davanti a lei. La ragazza sembrò pensarci su, poi le sue labbra si piegarono in un dolce sorriso, facendo comparire le fossette che Harry aveva già capito di adorare ‹‹Perfetto. Perché non ho neanche fatto colazione.›› esclamò. Lo prese per manica della felpa e cominciò a trascinarlo alla ricerca dell’adorato locale. Lui la guardò stranito ‹‹Come mai?›› chiese cercando di non andare a sbattere contro un albero. Farsi trascinare da quella ragazza decisamente non era una buona idea. Accelerò leggermente il passo e l’affiancò, senza però interrompere il contatto tra la mano di lei e la sua felpa. Emma aveva un’espressione di disappunto sul viso, che la faceva sembrare una bambina ‹‹Litigi mattutini con fratelli che non ti dicono di essere stati vittime di un attentato.›› sbuffò lei, visibilmente contrariata. Se c’era qualcosa che Harry aveva subito capito, era che Emma odiava quando non le veniva detto qualcosa in cui era coinvolta. Lui le prese la mano  e la strinse. La ragazza si voltò e gli sorrise riconoscente ‹‹Due giorni e già sembrate che dobbiate sposarvi. Cosa è successo che non so?›› la voce di Louis riportò Harry alla realtà e fece scoppiare Emma a ridere ‹‹Nulla di ciò che pensi Tomlinson, andiamo che ho fame.›› rispose lei. Lasciò la mano del ragazzo accanto a lei e affiancò Louis. Lui la prese sotto braccio e insieme cominciarono a saltellare verso gli altri. Emma salutò tutti con un bacio sulla guancia e poi cominciò a spingerli verso l’interno del locale ‹‹Ha ragione. Anche io ho fame.›› la spalleggiò Niall. Liam, Zayn e Harry risero, mentre la ragazza tirava Louis dentro, il quale si teneva con entrambe le braccia ad un lampione. Harry la aiutò e finalmente riuscirono ad entrare: Emma ordinò per tutti e poi andò a sedersi al tavolino, tra Liam e Zayn. Quest’ultimo le passò un braccio intorno alle spalle sussurrandole qualcosa nell’orecchio. Lei rise e poi, ad un cenno del ragazzo, prese un fazzoletto, lo accartocciò e con l’aiuto di un cucchiaio, lo tirò in testa a Niall ‹‹Ehi!›› protestò lui. Emma rise, poi spostò lo sguardo verso Harry, che guardava il paesaggio con aria assente. Sospirò e fece cenno a Liam di cederle il posto accanto al ragazzo. Si sedette e gli strinse la mano. Harry sembrò risvegliarsi e le sorrise, ricambiando la stretta ‹‹Non ho mai visto due persone legare così velocemente.›› osservò Louis improvvisamente serio. Emma alzò le spalle ‹‹Abbiamo molto in comune.›› rispose Harry ‹‹L’importante e che riesca a farti sorridere.›› disse Liam. Lei riservò un sorriso ad entrambi, poi improvvisamente le si illuminarono gli occhi ‹‹Cibo!›› esclamò Niall con la sua stessa espressione sul viso, pregustando con gli occhi le ordinazioni che arrivavano al tavolo.






Panda's corner :D
Shaaaaaaaaaaaalve :3 Sono contentissima che la soria piaccia, ma ho notato che le visite diminuiscono man mano che pubblico capitoli D: Btw, non voglio rompervi le scatole, ma vorrei qualche recensione in più, per sapere cosa ne pensate, se volete che succeda qualcosa in particolare... insomma, avete capito, no? :')
Alla prossima :D
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: BeautifulMistake