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Autore: Legendary Reshiram    21/01/2012    1 recensioni
"In una regione sperduta, Arod, stanno per accadere cose molto strane. Una leggenda sta per prendere vita. Un pericoloso tiranno sta prendendo potere, grazie al suo drago, e toccherà ad Hakura fermarlo assieme ai suoi migliori amici..."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 4 ~ Nuove informazioni 


La mattina dopo, Hakura si svegliò raggiante.
Era presto, le sette e mezza, ma era quello l'orario in cui si svegliava di solito.
La giovane salutò la sua pietra:
<< Buongiorno, pietra! Oggi sono proprio felice! >>
Si sentiva un pò sciocca a parlare con una pietra... Ma intanto nessuno lo sapeva, nessuno la sentiva, ed era divertente.
Le parve che si muovesse ancora, come se anche il sasso fosse eccitato.
Hakura sorrise, poi si vestì, si preparò e in fretta fece colazione.
Erano appena le otto quando si mise in spalla il fidato zaino con dentro la pietra -le parve più sicuro portarla dietro che tenerla in casa-, salutò i suoi genitori e uscì di casa.
L'aria era limpida e fresca, con un pò di nuvolette grige che ombreggiavano il sole che stava nascendo.
Però il paesino di Arioen era in fermento: c'era gente che andava e veniva, tutti che correvano e si preparavano. Come se dovessero andare a fare un viaggio... Che però non era in programma! Sembrava che dovevano... Scappare?
"Cosa sta succedendo?! Come mai tutti sono così agitati e frenetici?!" pensò la giovane, che non riusciva a capire.
Però non ci fece troppo caso, aveva solo un pensiero per la testa: doveva andare da Inoko e Katzua, due anziani artigiani.
Voleva saperne di più sul Drago di Maboroshi e poteva cogliere l'occasione per capire ciò che succedeva in città.
Camminò, quasi correndo, fino alla bottega dei due signori.
Entrò spingendo leggermente la porta e vide l'anziano Katzua dietro al bancone.
Vicino alla porta, che si trovava in basso a destra, vi era un'enorme vetrina con qualche oggetto esposto. Ma dentro la bottega si faceva veramente interessante: vi erano alcune bacheche al centro della stanza e sui tre lati delle pareti, tranne il lato in cui c'era la vetrina, correvano degli scaffali che arrivavano fino al soffitto.
Nelle bacheche, protetti dal vetro, vi erano i capolavori che gli anziani costruivano usando il legno e che rappresentavano in gran parte animali e piante.
Sugli scaffali erano in bella mostra antichi oggetti e manufatti. C'erano vasi in terracotta, pergamene ingiallite dal tempo, collane con pietre rare e moltissimi altri oggetti introvabili. Tutti erano protetti da un vetro che lanciava riflessi azzurrini.
In fondo a destra, in parallelo con la porta, vi era un bancone con tanto di cassa. Tutti i mobili erano di colore marrone, fatti interamente di legno.
Inoko era una donna di età avanzata, ma che era molto sveglia e vispa. Era alta poco meno del marito, ma era più saggia. Portava dei grossi occhiali viola, che teneva sempre. Katzua era suo marito, che produceva molti oggetti per venderli. Invece Inoko ne faceva di meno, ma curava ciascuno come se fossero di vetro e, secondo Hakura, si ricordava di ogni modellino che aveva fatto.
Katzua era poco più basso del padre della ragazza, ed aveva molta più forza di sua moglie. Però a volte era troppo impaziente.
Hakura faceva tesoro dei racconti dei due anziani.
Quando si avvicinò al bancone, Katzua le disse:
<< Benvenuta cara, sapevamo che saresti arrivata. Sei qui per sapere di Maboroshi, vero? >>
La ragazza era sorpresa che il vecchio sapesse già le sue intenzioni. Non lo gradiva molto, ma sapeva che quei due anziani erano le persone più sagge del paese. Così si costrinse a sorridere e a dire:
<< Esatto! Ma come faceva a saperlo? >>
<< Sei appassionata di Fantasy, ormai lo abbiamo capito! E dacci del tu per piacere. >>
Da una porticina sul retro uscì Inoko, che sorrideva alla giovane.
"Una bella entrata in scena!" pensò Hakura.
Sorrise a sua volta e chiese gentilmente:
<< Va bene. Potete raccontarmi tutto ciò che sapete? >>
Dalla sua voce lasciava trasparire una volontà d'acciaio, con una punta di eccitazione.
E mentre lo diceva, sentì un calore sulla schiena: la pietra emanava ancora più caldo del solito. Sembrava anche lui curioso. Per fortuna non brillava, se no sarebbero stati guai...
Intanto l'anziana le rispose:
<< Vedo che ti sta proprio a cuore. Ok, ti dirò quello che so. Però andiamo sul retro, Katzua si occuperà del negozio. Giusto? >>
Suo marito le fece cenno di si, poi lei si incamminò verso la porta da cui era venuta, seguita a ruota da Hakura.
La ragazza non era mai entrata in quella stanza, era privata. Quindi era anche curiosa di vedere come vivevano gli anziani. Quella stanza aveva un'entrata sul lato destro del bancone.
Appena entrarono, Hakura rimase a bocca aperta.
La stanza era relativamente grande, con molti attrezzi per modellare il legno e alcune delle statuine che i due riproducevano. Quelle che c'erano lì erano senza colore, forse dovevano ancora essere completate.
Vi erano numerosi armadi e in un angolo c'era un forziere chiuso. Che conteneva senz'altro qualcosa di prezioso.
Hakura si accorse che aveva lasciato la bocca spalancata e si affrettò a richiuderla.
La signora indicò due sedie, e dopo si sedette sulla sua. Hakura smise di osservare incuriosita la stanza e si sedette. Poi Inoko iniziò a parlare:
<< Allora, Maboroshi... Abbiamo saputo tutto grazie a un mercante che aveva viaggiato nei pressi di Luod poco prima. Aveva ricevuto la lettera di un suo amico che gli spiegava la storia del drago, e dato che si trovava qui sparse la voce. >>
La donna si fermò un attimo per ricapitolare cosa raccontare, poi continuò:
<< Ha detto che Maboroshi era riuscito a infilarsi nel posto, quel posto che era tenuto segreto anche a lui, e lì vide le uova del drago. Subito ne prese una nera, e fuggì. Evidentemente l'uovo era pronto per schiudersi e aveva scelto proprio quell'infame come cavaliere. Così si schiuse e poche ore dopo gli abitanti lo videro volare seguito dal suo padrone. >>
Hakura interruppe il racconto:
<< Ma come ha fatto a volare se era appena uscito dall'uovo? >>
<< Sei furba, così si deve fare. Non si sa, alcuni pensano che Maboroshi ha usato la Magia. >>
"C-Cosa? Sa usare la magia?! Allora siamo in pericolo!!" pensò la ragazza con crescente terrore.
La magia era sconosciuta a molti, dopo la morte dell'ultimo re gli abitanti cancellarono ogni conoscenza della magia. E quindi nessuno poteva imparare ad usarla.
Ma a quanto pare, Maboroshi si.
<< M-magia? Ma come...? >>
<< Capisco la tua sorpresa. Anche io non so perchè quell'uomo può usarla, ma quello è il pericolo minore. Il problema è che il drago mangia molto e tutto ciò che mangia è saccheggiato alla popolazione di Luod. E cresce a vista d'occhio. Potrebbe diventare pericoloso, e come ben sai, Maboroshi è ancora più pericoloso. >>
La giovane si riscosse dalla preoccupazione e chiese:
<< Ma il drago? Com'è? Di che colore è? Come si chiama? >>
<< Bè, il drago è nero pece come il suo uovo. Ha delle spine lungo collo e coda. Con due corna sulla testa. Il ventre ha un colore più grigio chiaro e ha gli occhi color rosso sangue. Le zampe finiscono con lunghi artigli affilati. Le ali, all'interno, hanno un colore simile a quello del ventre. Alla base del collo ha un segno, color grigio, che ricorda un teschio. Il suo vero nome non lo sappiamo, ma qualcuno dice di aver sentito gridare Maboroshi "BlackStorm" quando parlava al suo drago. Questo è tutto ciò che è noto a riguardo. >>
 Hakura ci ripensò un attimo. Sembrava proprio il drago che aveva visto grazie alla visione della pietra! Strano, molto strano.
Dopo un minuto chiese:
<< V-Va bene. Ma, un'altra cosa. Perchè tutta la città è in fermento? Abbiamo visite da parte del drago? >>
<< No, si stanno solo preparando alla visita. Stanno radunando cibo e provviste in luoghi sicuri, per poter sopravvivere a eventuali attacchi da parte del nuovo nemico. >>
"Nuovo nemico...quanto mi piace chiamarlo così!" pensò la ragazza.
Poi pensò alla pietra. E chissà perchè le venne in mente la storia delle uova. Così chiese informazioni:
<< Inoko, sai qualcosa delle quattro...emh, tre uova che esistono? Di che colore sono, che forma hanno? Ho sentito in un libro parlare di draghi cuccioli, ma non riesco ad avere un'immagine delle uova di drago... >>
La donna prese un sospiro prima di risponderle. Si aggiustò la montatura degli occhiali, poi rispose:
<< Le quattro uova sono le ultime sopravissute della dinastia dei draghi che più di quattrocento anni or sono regnava insieme ai loro cavalieri. Sono state nascoste, sperando che a nessuno tornasse la pazza idea di governare aiutandosi con la mole di un drago. Però successe lo stesso. Comunque, quelle quattro uova erano sconosciute a tutti: non sappiamo con sicurezza com'erano. Una era nera, quella che si è schiusa, una era blu notte con riflessi viola come un frammento di topazio. La terza forse era verde smeraldo, ma nessuno sa nulla della quarta. >>
<< E come dimensioni, quanto erano grandi? >>
<< Dipende. All'inizio sono poco più grandi di un uovo di gallina, quando la formazione del drago è completa sono grandi come palloni da calcio. >>
"Ehi, come la mia pietra!!" La mente di Hakura si stava immaginando che quella pietra fosse davvero un uovo di drago, a che future battaglie avrebbe preso parte, se avrebbe scelto lei come suo cavaliere... Ma intanto sapeva che non poteva essere vero. Che cosa ci poteva mai fare uno di quelle importantissime uova, lì, in mezzo ad una foresta? L'ipotesi non stava in piedi.
Intanto alla ragazza erano venute in mente altre domande, così disse:
<< Un'ultima cosa: quanto erano grandi i draghi adulti? Sputavano fiamme davvero? Voglio sapere se il mio libro dice il vero... >>
 Stava mentendo, non aveva nessun libro che ne parlava. Ma era un'ottima scusa, aggiungendo la passione per il fantasy nessuno sospettava di nulla. Nessuno sospettava che lei volesse avere un drago e che voleva conoscere tutti i dettagli possibili su Blackstorm
<< Bé, alcuni racconti narrano che i draghi erano grandi come un'appartamento quando erano maturi. Alcuni più grandi potevano essere alti come una casa da un piano e mezzo. In quanto alle fiamme... si potevano usarle, ma solo quando avevano almeno sei mesi di età, a quell' età potevano anche riprodursi. >>
Dopo un'attimo di riflessione, Hakura annunciò:
<< Grazie mille, Inoko. Mi hai svelato un sacco di informazioni che terrò come un tesoro. Ora ho finito con le mie continue domande. Grazie ancora! >>
Lei parve sorridere mentre si alzava. Intanto disse:
<< A me fa sempre piacere tramandare le mie conoscenze. Grazie a te! Però ora permettimi di consegnarti una cosa... >>
Intanto si era avvicinata al forziere, lo aprì con una chiave che Hakura pensò apparsa dal nulla, e ne estrasse una scatolina rettangolare. La spolverò soffiandoci sopra, poi la porse a Hakura.
<< Posso? >>
Balbettò mentre guardava l'apertura. La signora annuì e Hakura sfilò la scatola di cartone.
Rimase stupefatta nel vedere cosa conteneva.
Appoggiata in una morbida stoffa, c'era una delle statuine di legno che gli anziani producevano. Però questa aveva la forma...di un DRAGO!
Era un drago completamente bianco come la neve, con le ali che sfumavano da un'acquamarina all'esterno a uno strano azzurro -quasi grigio- nella membrana.
Il drago aveva una posizione strana: era sopra a una roccia, con il collo contorto e la testa girata da un lato che guardava in basso. Dalle fauci usciva una vampata di fuoco giallo e arancione. Le ali erano dispiegate, pronte per volare nel caso ce ne fosse stato il bisogno. La coda sembrava ricreasse la lettera "S" allo specchio, grazie alle curve.
Il tutto aveva una fattura perfetta, sembrava vero. Le ombre erano ricreate in modo perfetto. E il drago era... semplicemente magnifico!
<< Wow! È meraviglioso! Emh... Quanto... Quanto le devo? >>
La signora fermò Hakura prima che tirasse fuori il portafoglio. Le disse scuotendo la testa:
<< No, niente. Te la regalo. So che ne avrai più cura di me e che con te sarà al sicuro. L'avevo creata quando ero giovane, ma ora se la tengo ancora io rischia dei grossi pericoli... >>
 La ragazza era stupefatta. Aveva fra le mani una meraviglia, ma non voleva che le fosse regalata...
<< Non posso. È ... >>
L'anziana l'anticipò:
<< È tua Hakura. >>
La giovane non replicò e si rassegnò. Chiuse di nuovo la scatola e la prese in braccio, come aveva fatto con la pietra il giorno prima.
Inoko le disse:
<< Grazie per la visita. Però adesso devo dirti che è mezzogiorno...so che i tuoi genitori sono molto precisi...Noi mangiamo più tardi, ma tu... >>
Era vero: era tardissimo!! I suoi la volevano a casa a mezzogiorno preciso. E ora era dieci minuti in ritardo. In pratica aveva passato la mattina dalla bottega. Con il cuore in gola, salitò i signori e corse subito verso casa.



~Dietro alle quinte~
 Ciao a tutti! Mi scuso profondamente per l'estremo ritardo dell'aggiornamento. Purtroppo questo capitolo ce l'avevo da un pò di tempo, quindi non c'è voluto molto...
Ma adesso non ne ho più, e devo darvi una triste notizia: temo che per un pò di tempo, questa storia si ferma qua.
Ho provato e riprovato a scrivere un seguito, ma adesso sono concentrata su un'altra storia che non ho ancora svelato a nessuno, e non riesco ad avere tempo per L&D.
Lo stile e l'idea sono un pò vecchi per questo capitolo: ora come ora, se dovessi riscriverlo, sarebbe del tutto diverso.
La statuina adesso avrebbe un'altro colore, perchè ritrae un drago che ormai ho disegnato ovunque, Whireal. Non so se sarà il drago presente in questo racconto, ma so che se avessi dovuto modificare tutta la descrizione avrei perso tempo.
BlackStorm, tempesta nera. Non esiste nome più appropriato.
Sono certa che gli esperti di eragon ritroveranno in tutto dei particolari uguali, certo, mi sono Ispirata ad eragon per scrivere. Tranquilli, ora non sono più così copiona.
Vi ripeto una cosa: per tutti i capitoli ho inserito il Comic Sans, ma non so come mai non l'ha preso, e la leggete in arial purtroppo.
Ho due cose da dirvi:
-A voi appassionati di fantasy, avverto che è nata una nuova leggenda, un nuovo libro sta prendendo forma. Una nuova fantastica avventura è pronta per essere vissuta! Volete sapere cos'è? Bé, consiglio:
guardate questo sito!, che è stato creato totalmente da me.
   -La statuina di Whireal è stata fonte di un'altra storia che attualmente sto scrivendo... E vi voglio far vedere com'è questa statuina: oggi ho fatto un disegno, tutto mio e sotto © ArceusLeggenda, che la ritrae. Sono certa che non è molto realistica, è fatta un pò velocemente e ha un muso che sembra un coccodrillo, ma è la posa che conta. La potete vedere qui
 
Piccolo ringraziamento a:
- Soffio; per i preziosi consigli sulla storia e sulla grammatica
- DruVangrGata; per aver recensito e commentato finemente tutti i capitoli
- Superpoltix, che non finirò mai di ringraziare perchè mi ha fatto conoscere il mondo fantasy e mi ha insegnato a scrivere
- Alesaphi24 per essere un'accorta commentatrice e un'ottima amica. 
Vedo che molti di voi hanno già tratto conclusioni quasi logiche sul continuo della storia... Bè, anche io avevo pensato così... Ma se vi sbagliaste? Se la storia avesse un'altro corso?
Con queste parole misteriose, vi lascio.
Spero di vedervi in un prossimo capitolo, e vi chiedo (se avete letto) di recensire la storia, così posso sapere come la trovate, mi fa sempre piacere!
Alla prossima!

... To Be Continued!

  
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