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Autore: Ninjaistinct    22/01/2012    2 recensioni
AVVISO:ho cambiato alcuni rating di questa storia. A volte l'amore apre gli occhi e fa crollare tutte le impalcature delle finte convinzioni, ti spinge a rinascere. Si darebbe qualunque cosa per poter tornare indietro, ma il tempo è beffardo,toglie sempre ciò che dà. La storia dello sfortunato amore fra il Shitennou Nephrite e Naru Osaka.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shitennou/Generali
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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Nine. Nothing Else Matters




 
 
Passava oramai molto più tempo nella chiesa sconsacrata che nel regno delle tenebre.
Gli piaceva sempre di più guardare  il cielo stellato vicino ad esso, perché era il portatore dei sui pensieri che non rivelava a nessuno,nemmeno a se stesso.
Stava seduto sui gradini sorseggiando un bicchiere di whisky  con aria a tratti assorta a
tratti malinconica.
Doveva agire di corsa, doveva trovare assolutamente un modo per porre fine ai suoi dubbi.
Le sue immutabili certezze si stavano sciogliendo come neve al sole.
E tra le tante cose stava percependo sempre intorno un’ aura strana, come di qualcuno di minaccioso vicino a sé, sentiva come di avere intorno a se una rete invisibile lo stesse intrappolando.
E sapeva anche che il ragno era Zoisite,sempre pronto a cogliere ogni suo passo falso, comprendeva perfettamente che il rivale lo stava circuendo,in attesa di ogni suo passo falso,come una tigre che studia la sua preda.
Era perforato dai suoi molteplici dubbi, quando in un minuto infinitesimale vide volare contro di lui un corvo nero.
Nell’ atto di schivarlo il bicchiere che aveva in mano si ruppe e nei frammenti scorse una piuma nera.
Lui non era un tipo da credere alle superstizioni o come gli umani chiamavano quegli avvenimenti che potevano esserne legati ad altri.
Però pensò che questo era il segnale che stava cercando, qualcosa che lo spingesse
ad agire immediatamente.
Non c’era più tempo e forse il nero di quella piuma gli aveva suggerito un modo per
agire.
Pensò al cristallo d’argento che nelle sue mani gli avrebbe fatto trovare la verità sulle sue origini e su tutto quello che aveva intorno a sé.
E subito dopo pensò che per trovare il bianco della luce,doveva per forza buttarsi sul nero delle menzogne.
Ora che aveva chiaro il suo piano, decise che non gli importava della tela intessuta da Zoisite, sapeva che se avesse preso il comando della missione, la sua vendetta sarebbe stata ancora più cruenta.
Del resto decise che non gli importava, anzi avrebbe finalmente avuto l’occasione per sbarazzarsene.
Si accorse del corvo che per qualche inspiegabile motivo lo stava di nuovo attaccando.
Questa volta non ci penso due volte e con una palla di fuoco, lo incenerì.
Rise sguaiatamente a constatando che la lucidità stava di nuovo ritornando, pensò che il sanguinario guerriero che aveva dentro di sé,stava ricomparendo.
E con un ghigno malefico dipinto sul volto, si teletrasportò, alla volta del regno delle tenebre.
                                          ……………….
 
Con espressione risoluta e passo calmo si diresse al cospetto della Regina. Aveva già studiato e dosato le parole giuste da dirle.
“Nephrite dov’eri finito? Era da giorni che non ti facevi vivo.”
“Probabilmente aveva paura!”
Zoisite disse con disprezzo velato dal suo fare civettuolo.
E ignorando con classe  la spigolosa frecciata, Nephrite scosse la testa e facendo una leggera alzata di spalle, rispose :
“Maestà ero assente per compiere i miei studi. Sono venuto fino a qui per riferirLe una mia recente decisione. Vorrei compiere le ricerche sul cristallo d’argento e credo di avere anche i mezzi  per trovarlo.”
L’eco della sua affermazione raggiunse tutti gli abitanti delle tenebre.
Nephrite come prevedibile sentii lo strillo acuto ed indignato del suo rivale che piagnucolando,stava protestando.
“Il compito lo aveva assegnato a me Maestà, non può riassegnarlo questo incompetente che non ha fatto altro che fallire le sue missioni”
La Regina scrutò Nephrite e percepì qualcosa di diverso in lui, una nota in più di sicurezza che prima non vi era.
Socchiuse gli occhi e prese la decisione di affidarsi a lui, al suo istinto che diceva che questa volta sarebbe stata quella giusta.
“Va bene Nephrite,mi affido a te. Qualcosa mi dice che potresti raggiungere il nostro obbiettivo.”
 
Nephrite sogghignò leggermente e con la coda dell’occhio vide le cariche di disprezzo e repulsione che Zoisite gli stava lanciando con gli occhi.
“Va bene,Maestà si fidi di me,non la deluderò”
Zoisite gemendo e vibrando di fremente delusione si rivolse a lui.
“Il compito era mio. Ti avverto Nephrite,sappi che d’ora in poi,ancora più di prima ogni tua mossa,anche la più piccola sarà controllata da me e che la mia vendetta sarà un piatto che gusterò lentamente… Ogni tuo piccolo errore sarà la firma per la tua fine! Me la pagherai per tutto!”
E con un viso livido di rabbia,scomparve fra i petali di ciliegio.
Nephrite con un livido sorriso pensò che l’ira di Zoisite era tangibile, ma che sarebbe stata propizia per sbarazzarsi di lui e per trovare le risposte che tanto cercava.
Si rese conto che da preda stava diventando predatore e la cosa non gli dispiacque affatto.
Decise che era ora di generare il  mezzo portante della sua vittoria e delle verità che voleva a tutti i costi cercare.
                                                  ………………..
 
Entrò nella chiesa e iniziò quel rituale carico di magia e spiritualità, in cui la sua anima e il cielo si fondevano.
“Stelle , datemi il mezzo per la mia vittoria. Indicatemi la strada più nera e oscura per raggiungere i miei  copi e sciogliere i miei  dubbi più segreti.”
Nelle sue mani si materializzò un grosso cristallo allungato, colore delle piume di quel corvo.
Lo strinse forte e pensò che ora qualche possibilità di vittoria poteva anche averla. Avrebbe scoperto se i dubbi sulle sue origini erano frutto di suggestioni o realtà pura.
Sì, adesso si sentiva assolutamente invincibile.
Sapeva che ora avrebbe potuto agire indisturbato e per quanto Naru poteva incrociarsi nella sua strada,niente e nessuno avrebbe fermato i suoi scopi.
Prese un bicchiere  di whisky e lo sorseggiò lentamente, come la vittoria che avrebbe sicuramente ottenuto.




 
Nota autrice: Sono tornata,finalmente per aggiornare in tempi abbastanza brevi rispetto l’altra volta.
Siccome sto per pubblicare, ci tengo a precisare che Nephrite ha dei sospetti su una sua ipotetica provenienza umana e quindi vuole cercare di comprendere.Questi dubbi glieli ha proprio impressi Naru.
La scena del corvo l’ho presa invece da una puntata di lady Oscar,mi piaceva e l’ho riutilizzata qui.
Ho fatto il possibile per aggiornare in tempi brevi e per stilare un capitolo che mi convincesse.
E ringrazio tutti quelli che mi stanno seguendo ed incoraggiando.
Vi auguro una buona giornata, alla prossima!
   
 
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