15.Il brunch della Vigilia
Si
svegliarono baciati dai raggi del sole che filtrava
dalle spesse tende, quel 24 Dicembre il sole riscaldava la fredda e
sempre
piovosa Londra, rendendo il risveglio dei coniugi Malfoy ancora
più dolce.
Un
leggero bacio, donato da Hermione a suo marito Draco
rupe il silenzio che regnava nella stanza patronale,
-credo
sia ora di alzarci- disse mesta mentre si staccava
dal petto del marito stiracchiandosi un poco.
-un
altro po’, Herm… è la vigilia-
replicò il biondo
cercando di convincere la moglie a rimanere accucciata con lui, sotto
quei caldi
guanciali.
-Giusto
perché è la vigilia dobbiamo alzarci. Ricordi, il
brunch è tradizione…-lo riprese Hermione.
-da
quando t’interessa del brunch della vigilia, Granger!
A te e i tuoi figli frega soltanto del pranzo di Natale- le
ricordò il biondo.
-Da
questo momento m’interessano anche le tue tradizioni
–rispose
la donna alzandosi dal letto e mostrandosi ancora nuda davanti al
marito.
Draco
non si perse quello spettacolo e osservando il
corpo di sua moglie che afferrava lesta la vestaglia da camera in seta
nera che
la rendeva ancora più seducente ai suoi occhi.
-perché
ti copri-disse sconsolato l’uomo.
-perché
non posso scendere nuda in cucina- rispose lei
con fare da maestrina saccente.
Draco
si alzò dal letto con uno scatto, attraversando con
passo svelto la camera da letto, raggiungendola così in
pochi passi, l’abbracciò stretta
da dietro inebriandosi del suo profumo dei suoi capelli.
-te
l’ho già detto che sei la mia vita-
affermò famelico.
-si-.
Rispose Hermione – ora devi solo dimostrarmelo-
Draco era pronto a controbattere a quell’affermazione ma
Hermione l’azzitti
continuando a parlare - e non solo mentre facciamo l’amore-.
Lui
la strinse ancora più stretta.
-ti
dimostrerò quello che provo per te, anche fosse
l’ultima
cosa che faccio-. Dichiarò prima di baciarle i morbidi ricci.
***
Dopo
essersi preparati scesero in sala, rimanendo
spiazzati nel sentire delle chiacchere provenire dalla grande cucina;
che i
ragazzi si fossero messi a preparare la colazione per tutti? Quello fu
il pensiero
che balenò a Hermione ma Draco non fu dello stesso parere,
prese la mano di sua
moglie e camminò svelto entrando così in cucina.
Lo
spettacolo che si mostrò agli occhi della coppia non fu
però dei migliori: due elfi domestici con grembiuli
inamidati scorrazzava per
la grande cucina portando pasticcini per il the, il bacon con le uova e
ogni
prelibatezza possibile.
Due
donne una più anziana Narcissa e una più giovane
e
avvenente Daphne conversavano amabilmente del più e del
meno, mentre in
disparte quasi alla fine della tavola due giovani guardavano le donne
schifati
senza toccare nemmeno per sbaglio il cibo che quella tavola conteneva.
Hermione,
sconvolta dalla scena si portò una mano alla
bocca mentre Draco dritto davanti alla porta guardava sua madre.
Non
poteva aver portato degli elfi in casa sua non
tenendo conto delle regole che lui e sua moglie avevano imposto, non
poteva
aver invitato Daphne alla sua tavola senza averlo informato
prima…non poteva,
invece l’aveva fatto.
Anche
questa volta sua madre, l’aveva messo in
difficoltà
con sua moglie ma questa volta non poteva sbagliare avrebbe rischiato
di
perdere tutto di perdere sua moglie e i ragazzi e questo Draco Malfoy
non lo
voleva.
-Buongiorno-
disse Draco stringendo stretto la mano di Hermione.
Scorpius
e Anthares sollevarono lo sguardo verso il punto
in cui il loro padre si trovava, l’espressione cruciata dei
due giovani Corvonero
cambiò subito dopo aver visto la loro mamma.
Draco
avanzò lentamente guardando dritto sua madre,
spostò
una sedia fecendo accomodare sua moglie dandole ,infine, un
bacio delicato sulla mano
proprio quando un clap di smaterializzazione attirò
l’attenzione di tutti su
una giovane e alta biondina che teneva stretta in pugno una copia della
gazzetta del profeta.
-Eltamin
cara- disse Narcissa sorridendo a sua nipote che
la guardava imperturbabile assottigliando lo sguardo quando
notò la bionda con
cui sua nonna stava parlando.
-accomodati-
concluse infine Narcissa. Eltamin rimase
ferma nella sua posizione osservando con la coda dell’occhio
sia sua madre che si
mordicchiava nervosa il labbro, sia i suoi fratelli che guardavano
diverti il
loro padre.
-No-.
Disse Draco spiazzando Narcissa –mi serve il tuo
aiuto Eltamin, non vorrai che i nostri ospiti- disse il biondo
rimarcando la
parola “ospiti” con astio – vengano
nutriti con del deprecabile cibo da elfi e
non assaggino le nostre prelibatezze- Eltamin guardò suo
padre incredula, fino
a quando non notò gli elfi scorrazzare felici e inondare la
tavola di cibo, così
capì e senza dare nell’occhio assecondò
suo padre.
-Evanesco-
urlò la giovane Serpeverde, facendo spaventare
la bionda donna che per anni aveva cercato di ammaliare suo padre,
fallendo
inesorabilmente.
-Ora
se volete aspettare un minuto vi prepariamo il
nostro piatto forte- disse Draco nascondendo a stento un ghigno
divertito e
passando alla sua unica figlia il barattolo con la farina.
-frittelle
con confettura all’arancia-decretò Draco.
Scorpius
guardò suo padre incredulo, sia lui sia la
sorella erano veramente pietosi tra i fornelli. Sapeva il giovane che
da quel
momento si sarebbero divertiti e la povera signora Greengrass
finalmente
avrebbe capito che non era la ben venuta a casa loro.
-certo-rispose
titubante Eltamin cercando di svitare il
piatto del barattolo della farina
-
su tesoro spicciati, non possiamo far aspettare gli
ospiti- così la ragazza buttò alcune manciate di
farina sull’olio che suo padre
aveva già messo sul fuoco e infine vi butto due uova intere,
la poltiglia che
ne ricavarono faceva salire la nausea ma Draco non si lascio
impressionare,
prese due piatti da dolce e vi versò il composto guarnendolo
con due cucchiai di confettura
porgendoli a Eltamin che li porto alle due donne.
Daphne
sbiancò appena vide cosa conteneva il piatto
mentre Narcissa, livida in volto guardava suo figlio contrariata.
-mangialo-
disse Anthares parlando per la prima volta.
-Non
credo sia necessario Daphne- disse Narcissa
spostando il piattino e lanciando uno sguardo intimidatorio al
più piccolo dei
suoi nipoti che non si preoccupò minimamente di sua nonna.
-io
credo, sia necessario madre-disse Draco,
-tutti
gli ospiti mangiano quello che viene loro offerto
e credo che Daphne, non voglia offendere la mia bellissima figlia-disse
Draco osservando la sua ex fidanzata.
-Io,
no Draco- rispose la bionda appena il biondo finì di parlare.
-cretina-
sussurrò Hermione.
-scusa-
disse Narcissa -cosa hai detto Granger?- la riprese la suocera.
Hermione
sollevò lo sguardo incontrando gli occhi azzurri
di sua suocera.
-Ho
detto, che è cretina- replicò la Granger per
niente
intimorita da Narcissa. -Umiliarsi in questo modo per niente-
-Granger,
io non mi sto umiliando-
-ah,
ah, ah, -. Draco scoppiò a ridere.
-Daphne,
passa il tempo ma tu rimani sempre la solita
sciocca- disse il biondo.
-nessuno
sano di mente avrebbe assaggiato quell’intruglio,
ma per compiacermi saresti stata disposta a fare anche quello-.
Narcissa
si alzò in piedi richiamando l’attenzione di
tutti, ma suo figlio incurante del suo gesto continuò a
parlare.
-Non
so cosa ti ha detto mia madre, ma qui la tua
presenza non è gradita-continuò il biondo
lasciando interdetta Daphne.
-Io
sarei un’ottima madre per i tuoi figli- riprese la
Bionda, dicendo la frase meno appropriata in quel frangente.
A
Scorpius scivolò la tazza dalle mani incredulo da
quello che le su orecchie avevano sentito.
Hermione
balzò in piedi scostandosi dal tavolo
trascinando con sé la sedia, aveva il respiro corto e le
mani strette in un
pugno, per fortuna l’ex grifondoro non aveva tra le mani la
sua bacchetta se
no, la bionda e perfetta purosangue Daphne Greengrass, non sarebbe
ancora
stabile sulle proprie gambe.
-i
miei figli- rispose duro Draco, -hanno una madre ed io
una moglie-.
-Ti
ho rifiutato quando eravamo solo dei ragazzi e non
avrei voluto umiliarti ancora, ma sembra che tu non voglia capire
Daphne. Sembra,
che sia tu sia mia madre non vogliate capire che il mio matrimonio non
è stato
un caso. Io, ho architettato tutto, volevo solo Hermione e me la sono
presa,
con le cattive- disse il biondo ammettendo le sue colpe posando uno
sguardo di
scuse sulla sua bella moglie che rimaneva ferma davanti alla tavola
– ma metterla
incinta era l’unico modo per annullare un matrimonio che non
volevo con una
donna che non m’interessava-. Daphne poggiò la
mano al tavolo a causa di un
mancamento che quelle dure parole le avevano causato.
-Tu
non m’interessavi, non ti ho mai voluto Daphne, non
mi sei mai interessata; Non amo le donne frivole cui i soli interessi
sono
compiacere il marito e organizzare il the con le amiche. Al mio fianco
volevo
una donna intelligente e attiva nel sociale, una madre per i figli che
sarebbero arrivati, una donna che mi sapesse tener testa e solo
Hermione
Granger è riuscita a essere tutto questo per me. Ho amato
solo lei nella mia
vita e solo lei continuo ad amare- disse il biondo mentre prendeva le
mani della
sua donna baciandole.
-per
lei sarei disposto a fare tutto-disse infine l’uomo
facendo così sorridere sia sua moglie sia i suoi figli che
godettero nel sentire
quella dichiarazione da parte del padre nei confronti
dell’amata madre.
-Draco-
lo riprese sua madre, mentre Daphne prese la
mantella e si smaterializzò all’istante.
-smettila
con questa sceneggiata- disse Narcissa con
astio.
-Io
credo che sia giunto il momento per voi di ritornare
al manor- rispose Draco senza abbassare lo sguardo – qui non
siete la
benvenuta-
-mi
stai scacciando dalla tua casa Draco-Disse furibonda Narcissa incredula
...
-Si
madre, chi manca di rispetto a mia moglie e rifiuta i
miei figli, non è ben accetta nella mia casa-.
-
te ne pentirai-, disse Narcissa -preferire lei-
guardando schifata Hermione – alla tua famiglia-.
-ne
dubito madre, sceglierei sempre e solo Hermione, poiché
è lei la mia famiglia-.
Rispose
Draco per niente preoccupato dalla reazione che
quella frase avrebbe portato.
Narcissa,
lo guardò con disprezzo mentre attraversava la
sala da pranzo dirigendosi poi verso l’attaccapanni per
prendere il suo
mantello e senza salutare nessuno si smaterializzò.
Quando
la cucina fu finalmente liberata dalle ingombranti
figure di Daphne Greengrass e di Narcissa Black in Malfoy si concessero
finalmente il
rituale del brunch della vigilia; questa volta però fu
Hermione a cucinare per
la felicità dei ragazzi e del suo innamoratissimo marito.