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Autore: Lady H    22/01/2012    1 recensioni
Tutti i giornali parlano di una strana ragazza inafferrabile avvistata completamente nuda per le strade di Tokyo, sembra porti solo delle curiose orecchie da gatto e una lunga coda pelosa. La notizia giunge anche alle orecchie del Team Urameshi ma cosa succederà quando entrerà nelle loro vite? Leggete e recensite! (il rating col tempo potrebbe cabiare)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hiei, Kurama, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yusuke Urameshi
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Non pubblico da un sacco, lo so. Ma senza ispirazione come si fa? Ad ogni modo, ecco una storiella fresca fresca, questa sarà di più capitoli, chiedo gia scusa per eventuali futuri ritardi.

Contiene: nudità e vaghi riferimenti sessuali (scriverò capitolo per capitolo cosa vi si trova ok?).

I personaggi non sono miei, appertengono a Yoshihiro Togashi, questa storia è stata scritta per puro divertimento e non a scopo di lucro.

Spero vi piaccia.




Royal White Fur


Chapeter 1 – Lucky as usual!

-Una donna nuda vestita da gatto?! Ma se questa frase non ha nemmeno un senso logico! O è nuda o è vestita da gatto!

-Dai Keiko non ti scandalizzare! Sicuramente è qualche pazza che si diverte a fare scherzi strani! Ad ogni modo è su tutti i telegiornali!
Yusuke si volta lievemente a guardare la ragazza che gli cammina accanto, non sembra convinta dalle sue parole ma quando incrocia il suo sguardo sorride e annuisce. Ha un sorriso stupendo e accomodante, di quelli che farebbero sentire a proprio agio chiunque, anche dopo aver insultato tutti i suoi defunti. La strada per la casa di Genkai non è più particolarmente lunga e si sente già il vociare tipico di Kuwabara che discute con Hiei e i suoi monosillabi. Sono sempre i soliti: litigano di continuo, ogni santo giorno, e certe volte fanno anche a botte, ma in fondo credo si vogliano addirittura bene. Anche perché se davvero Hiei non volesse che Kuwabara uscisse con la sua adorata sorellina credo che avrebbe gia provveduto a farlo fuori senza nemmeno curarsi di far sparire il suo cadavere. Yusuke scuote lentamente la testa pensando a quanto la testa di Hiei sia contorta e insensata agli occhi di chiunque. Solo Kurama sembra riuscire a capire cosa frulla nella testa di quel nanerottolo scontroso, e per quanto Hiei finga indifferenza tutti ormai hanno capito quanto lui tenga realmente a Kurama. Ora la radura davanti alla casa della defunta maestra è completamente visibile davanti  ai loro occhi, Kurama e Yukina stanno tranquillamente sorseggiando del  te seduti su una coperta stesa sul prato, il ragazzo le sta raccontando qualcosa e la ragazzina ride sommessamente lanciando qualche occhiatina alla figura nera di Hiei che ormai sta cercando di uccidere Kuwabara con i suoi occhi di fuoco.
-Per quanto tu dica di essere il demone più forte del Makai… resti un nano!
Lo sguardo di Kuwabara ha un non so che di sfida quando il “nano più forte del Makai” lo colpisce con il suo minuto piedino destro in piena faccia scaraventandolo contro un qualche albero nel bosco alle sue spalle. Gli occhi dello youkai brillano di soddisfazione mentre si dirige verso la sorellina e la volpe per sorseggiare il te appena versato in una tazzina decorata elegantemente con delle piccole rondini blu.
-Kuwabara?! Tutto bene?
La voce di Yusuke si perde nel bosco e pochi secondi dopo la voce di Kuwabara arriva con forza alle orecchie di tutti.
-Si sto bene! Quel nano mi ha fatto saltare le otturazioni ma non dirglielo!!
Kurama e Yusuke si guardano e scoppiano a ridere mentre Hiei accenna un sorriso bevendo sotto lo sguardo dolce di Yukina. Yusuke intanto risponde al compagno.
-Ok, tranquillo non glielo diciamo!
Il pomeriggio trascorre tranquillo a ridere e scherzare con i compagni di vecchie battaglie e a sorseggiare il delizioso te che solo Yukina sapeva preparare. Quando il cielo inizia a variare il suo colore con le tinte calde del tramonto Yusuke e Keiko si concedano per tornare a casa.
-Potevamo anche restare a cena!
La voce imbronciata di Yusuke irrita la ragazza che con tono fintamente pacato lo riprende.
-Devo fare i compiti… e pure tu dovresti farli!
Il ragazzo sorride mentre si fermano davanti alla porta di casa Yukimura. Lei ricambia il sorriso e il silenzio si fa imbarazzante. Lui sa bene cosa si aspetterebbe lei in questo momento, ma non è ancora pronto a darle un bacio in piena regola, non gli dispiacerebbe, anzi! Tuttavia non si sente di illuderla così quando lui stesso non sa ancora cosa vuole veramente da lei, da loro. Inoltre da quando è diventato un detective per conto del piccolo Enma la sua vita è in costante pericolo e, non sa perché, ma sente che se non la bacia lei non si affezionerà troppo a lui. Spera che senza atti “ufficiali” lei forse potrebbe dimenticarlo se morisse.
-Beh, allora a domani!
Lei sorride con discrezione mentre lo saluta e lui si allontana ostentando la sicurezza che in quei momenti perde del tutto.
Yusuke passeggia da solo per le solite viuzze del quartiere residenziale dove abita, lo fa quasi ogni sera per sgranchirsi le gambe e respirare l'aria fresca che invade quella zona dopo cena. Passa accanto ai soliti edifici silenziosi e giunge al parco, sorride guardando l'altalena su cui dondolava ogni giorno quando era piccolo e sua madre doveva spingerlo sempre più forte: da piccoli non è mai abbastanza in alto. Vi si siede e con i piedi a terra dondola delicatamente, le catene cigolano sotto il suo peso e sente il fruscio del vento tra gli alberi. Un suono inusuale attira la sua attenzione, è flebile ma acuto, breve e intervallato dal silenzio. Si alza e tende l'orecchio per capire da dove proviene e da cosa potrebbe essere prodotto, ora ha le caratteristiche tipiche di un lamento. Sembra provenire dalla piccola "casetta" sotto allo scivolo blu, si avvicina e il suono diventa più chiaro confermando la sua provenienza. Appena fuori dalla struttura in compensato blu scuro riconosce il suono come il tipico lamento di un gattino e si sporge nella struttura con sicurezza.
-Ma perché certe cose succedono solo a me?
Nel piccolo spazio dentro alla struttura si distingue la figura esile e sinuosa di una ragazza, plausibilmente sui 17 anni, dai capelli biondo platino lunghi fino alle spalle, la pelle bianca come il latte e gli occhi inaspettatamente grandi dal colore poco riconoscibile nella penombra. La ragazza esibisce due grandi orecchie da gatto e una coda foderate di pelo bianco con delle lievi tigrature grigie, con le mani e la coda nasconde con scarsi risultati le parti più intime del suo corpo completamente nudo.
-miao...
Il ragazzo si toglie le giacca e gliela porge con calma ma la ragazza si appiattisce contro la parete mentre un ringhio sommesso comunica il suo disappunto.
-Dai, prendila...
Allunga la mano ulteriormente ottenendo come unico risultato un rapido miagolio acuto e un graffio sulla mano sferrato ad una velocità disumana, pulisce il sangue su un fazzoletto e chiama Kurama sul cellulare.
-Dai...rispondi...Kurama? Sono Yusuke! Sono al parco giochi dietro casa mia...si quello con lo scivolo a forma di elefantino. Ho un problema, ho trovato qui la donna di cui parla la tv... Ma non credo sia semplicemente vestita da gatto…
Yusuke si siede al suolo davanti all'entrata del riparo, la guarda mentre si volta lentamente in una posizione più confortevole e, forse, più sicura in caso di attacco, se ne accorge solo ora, i suoi arti hanno una proporzione diversa rispetto a quella umana: i suoi piedi paiono più lunghi e ne appoggia solo la punta, la gamba pare più corta di quanto ci si aspetterebbe. Il suo corpo è così curioso eppure nonostante tutto resta sinuoso e morbido, quasi sexy. Lo sta guardando fisso negli occhi, non sbatte le palpebre, le sue grandi orecchie sono chiaramente ruotate verso di lui.
-Quindi...come ti chiami?
-miao!
Il classico miagolio a bocca aperta rivela dei sottilissimi canini che scompaiono dietro alle labbra sottili e curvate al centro in un conturbante sorriso involontario. Gira un orecchio verso destra senza distogliere lo sguardo dal moro e pochi istanti dopo anche Yusuke sente dei passi sulla ghiaia del parcogiochi.
-Yusuke?
-Kurama, sono qui sotto allo scivolo!
Il ragazzo si avvicina con calma continuando a parlare
-Scusa il ritardo, ma cos'hai detto di aver trovato? Per telefono non ho capito molto...oh!
-Ora capisci?
Il ragazzo da capelli rossi chinato accanto a Yusuke annuisce scambiando degli sguardi intensi con la curiosa creatura, il movimento della sua coda si fa più rapido e marcato mentre annusa l'aria in direzione di Kurama. Si alza restando a gattoni, ora il suo fisico risulta perfettamente adatto a procedere sui quattro arti mentre si avvicina al rosso annusando con le labbra socchiuse. Lo Yoko allunga delicatamente la mano verso di lei che lentamente si avvicina fino a sfiorarla per poi strusciare con forza la guancia contro le dita esili.
-Che gattina simpatica! Senti? Fa le fusa!
Yusuke lo guarda allibito, il suo amico ha sempre avuto il tocco magico per interagire con la gente ma non pensava fosse bravo fino a questo punto!
-Si, lo sento ma...hai idea di cosa sia questa ragazza?
Kurama scuote la testa mentre accarezza la ragazza sui capelli, lei sembra gradire molto il contatto visto il consistente strusciarsi agli abiti del ragazzo.
-Non so cosa sia ma mi pare chiaro che non è umana...
Allunga una mano sulla sua spalla.
-Forse dovremmo portarla via prima che si ammali: è molto fredda.
Yusuke annuisce e propone di portarla da lui, casa sua è piuttosto vicina e nessuno li avrebbe visti passare. Si alzano e appena Kurama inizia ad allontanarsi la creatura lo segue camminando a quattro zampe e miagolando sonoramente. Pochi minuti dopo arrivano a casa Urameshi, sua madre non è in casa e la ragazza li segue con cautela nel territorio inesplorato del salotto. Sembra da subito gradire l'atmosfera calda e rilassata tanto che salta su un divano e si raggomitola in un angolo senza perdere di vista Yusuke che seduto su una sedia di fronte a lei la fissa confuso. Kurama entra nella stanza con una scodella di latte tiepido e la appoggia al suolo davanti alla ragazza che lo fissa curiosa annusando lievemente l’aria.
-Dai, bevine un po'... È buono!
La gatta continua a guardarlo finchè lui non bagna un dito nel liquido e glielo passa sul naso che lei lecca ripetutamente.
-Oddio...ma riesce a leccarsi il naso!- lo stupore di Yusuke è tangibile -Non è umano!
-Beh, questo mi pareva chiaro.
Il sorriso scherzoso e naturale di Kurama cozza completamente con le sue carezze sinuose sulla schiena nuda della ragazza mentre beve il latte con rapidi schiocchi della lingua.
-Forse...dovremmo metterle qualcosa addosso.
Kurama segue lo sguardo fisso di Yusuke: forse Keiko l'avrebbe ucciso se l'avesse visto guardare con aria languida i seni abbondanti della ragazza strusciare ritmicamente contro il tappeto ad ogni lappata di latte.
-Si, forse hai ragione.
Qualche ora dopo la ragazza finalmente si addormenta sul divano con addosso una t-shirt di Yusuke e delle mutandine di sua madre appositamente bucate per fare posto alla coda. Avrebbero voluto vestirla di più ma la signorina aveva rimesso i suoi nuovi amici a posto con qualche unghiata a Yusuke e qualche innocua zampata d'avvertimento per Kurama.
-Continuo a chiedermi cosa può essere...
Kurama la guarda e risponde sospirando.
-So solo che il suo è un odore da youkai... Per il resto ne so quanto te.
-Quindi è un demone? A vederla così non sembra... Non parla neanche! Sta lì e fa la gattina da salotto...
Riavviandosi i lunghi capelli rossi il ragazzo scrolla le spalle, non sa nemmeno lui perché la ragazza non parli e continui a comportarsi come un comune gatto, ma soprattutto non ricorda di aver mai visto in tutta la sua vita un demone simile a quello, demoni gatto ce ne sono molti, certo ma sono tutti uomini grandi e muscolosi ricoperti di pelliccia sulla schiena e sulle gambe, feroci e aggressivi. Mentre le femmine sono dei veri e propri gatti, lunghe sui due metri e affamate di dolce carne di youkai, ma comunque dei gatti. Che strana creatura è quella che ora si rigira nel sonno sul divano?
  
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