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Autore: Serpedoro    05/09/2006    9 recensioni
"Figlio di Rodewald Lestrange e Lavinia Lestrange.
Uno di quei rari casi in cui, anche se fosse stato illegittimo, nessuno l’avrebbe mai saputo.
Capelli neri, mossi, occhi violacei.
Un inconfondibile stampo di famiglia [...]"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rabastan Lestrange
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!
… Addio! Ce la siamo giocata del tutto… -_-‘
No, affatto. È solo che mi sono resa conto che parto quasi sempre con un “Salve…” o un “Ma salve!”, così volevo cambiare un po’… ¬_¬
Ma andiamo oltre!
Prima di passare alla storia, come al solito, volevo ringraziare con tutto il cuore le persone che hanno letto “Fuori dal tempo”, (siete stati tanti in un mese!), ma soprattutto le quattro damigelle che hanno commentato, decidendo caritatevolmente di lasciare segno del loro passaggio! GRAZIE! *-*
mavi: grazie per lo splendido commento *-*, sono felice che la descrizione del volo ti sia piaciuta e che la lettura a scatola chiusa non si sia rivelata un “pacco” per te, anche se per metà era una… No. Niente spoiler casomai qualcuno che non l’ha ancora letta volesse farlo! ^-^
Joy: carissima, ormai diventa sempre più arduo trovare delle parole per dirti quanto ami i tuoi commenti *-* e se penso che questa l’avevi pure già letta en privè… Mi sento in colpa e in difetto!!! ç_ç
Danae, tesssoro! Non potresti mai e poi mai annoiarmi con i tuoi magnifici commenti! *-* Sono infinitamente contenta che non avessi mai letto niente del genere e deliziata che la descrizione del volo ti sia piaciuta… è la parte che ho amato più scrivere!^///^
mike… Amore mio di me! Un’altra adorabile pazza furiosa che pur avendo già letto la storia, ha deciso ugualmente di commentare! *-* È vero, c’è sempre un’ombra di malinconia nelle mie storie… ignora quella che ti ho passato sotto banco la settimana scorsa e ripeti con me che… sì! C’è sempre un’ombra di malinconia nelle mie storie! ^-^
Or dunque miei gentili lettori, dopo i doverosi ringraziamenti, vi lascio alla lettura di questa nuova storia.
Niente malinconia stavolta, ma sarcasmo quasi allo stato puro. Merito anche del protagonista, che se non la pianto di sproloquiare lasciandogli lo spazio che merita, comincerà ad innervosirsi e né io, né lui vogliamo ciò, per cui…
Dedicata in particolare a tutti coloro che hanno conosciuto e amato il protagonista in “My little Lord” ^-^
Buona lettura!












Rodolphus Lestrange.
Figlio di Rodewald Lestrange e Lavinia Lestrange.
Uno di quei rari casi in cui, anche se fosse stato illegittimo, nessuno l’avrebbe mai saputo.
Capelli neri, mossi, occhi violacei.
Un inconfondibile stampo di famiglia, come suo padre.
Ha anche la stessa voce.
E il sorriso, i modi, perfino il vezzo di scuotere lievemente il capo con “compiaciuta modestia” quando qualcuno gli fa un complimento.
Si assomigliano al punto da sembrare quasi fratelli, più che padre e figlio e del resto, lo stacco fra loro è inferiore ai vent’anni.
A pensarci bene sarebbe davvero impressionante… se non fosse così nauseabondo.
Ma si sta divagando.

Dicevamo, Rodolphus Lestrange…
Studente modello, Prefetto della Casa Serpeverde e sucessivamente Caposcuola della medesima.
Punta di diamante del Club dei Duellanti, ha conseguito dodici G.U.F.O. col massimo dei voti al quinto anno e sette M.A.G.O., sempre chiaramente col massimo dei voti, all’ultimo.
Intelligente, anzi brillante. Dalla conversazione spigliata, i modi garbati e quel tanto di fascino da portarlo una spanna avanti agli altri.
Figlio perfetto, studente perfetto, partito perfetto.
… ma fuori piazza ormai.
Eh, sì.
Siamo tutti qui riuniti per rendere omaggio a Rodolphus Lestrange, che oggi si fidanza ufficialmente con la prima delle rampolle Black: Bellatrix.
Prima se anche noi, per solidarietà, vogliamo ignorare l’esistenza di Andromeda.
Hanno appena diciotto anni e si sposeranno a giugno.
E molto probabilmente, Rodolphus pensa seriamente di emulare suo padre diventando genitore entro i venti.
Ancora non ha capito con chi si sta sposando, evidentemente.
Bislacco per uno tanto brillante, vero?
Già…
Andranno a vivere in una delle tenute Lestrange, regalata da Rodewald a Rodolphus per il suo prossimo matrimonio.
La scelta è caduta su quella del Wilthshire, dove la famiglia ha passato da sempre tutte le estati e dove c’era ancora qualche buon ricordo che valesse la pena di preservare.
La scelta è caduta su quella perché Lucius Malfoy e la sua futura moglie Narcissa andranno a vivere là, ed è parso molto carino a Rodewald e Lavinia che i due amici d’infanzia e le due sorelle vivessero a un passo, quando comunque esistono cose futili, inutili e insignificanti come i camini e le passaporte… che peraltro dovranno adoperare lo stesso per recarsi visita gli uni con gli altri…
Ma Rodolphus si merita questo ed altro.
Niente è mai abbastanza per Rodolphus.
È sempre stato così e sempre lo sarà.
Inutile soffermarvisi oltre.

Quindi, Rodewald e Lavinia hanno regalato ai futuri sposi la casa.
I Black, invece, giusto per non essere da meno, gliel’arrederanno dalla cima dei solai ai pavimenti dei sotterranei e doneranno loro tre elfi domestici.
Questo solo perché sono giovani ed è giusto in fondo che si facciano un po’ le ossa, per cui non ci tratterremo a parlare neanche della dote di ventimila galeoni che daranno a Bellatrix.
Però, forse, sarà giusto specificare che questo sarebbe accaduto anche se le figlie a cui fornire una dote fossero rimaste tre.
Decisamente un’ottima contropartita.
Ma non si tratta solo di soldi e prestigio stavolta, ed è anche per quello che nell’aria è una frizzante, ma sempre discreta, per carità, euforia.
I due ragazzi si amano sinceramente.
E certamente gli ospiti ignorano che si sono amati sinceramente in buona parte delle aule in disuso e degli sgabuzzini di Hogwarts, ma questi sono dettagli volgari che non è il caso si risappiano.
I due ragazzi si amano e due antichissime casate stanno per riavvicinarsi per la seconda o terza volta nell’arco di non si sa bene quanti secoli.
Toccante. Sul serio.

« Credo che tu abbia bevuto abbastanza, Rabastan »
« La mia più profonda mortificazione pa– Rodolphus… »
« Sei già alla terza coppa di champagne e siamo ancora distanti dal brindisi. L’Ogden’s Old che hai bevuto prima non ti è bastato? »
« L’Ogden’s… »
« Rabastan, io non sono papà, conosco i rimedi miracolosi dei Tassorosso. Quelli per cui puoi bere fino all’incoscienza continuando a profumare di eucalipto e dal tuo alito posso dire che ci hai dato sotto alla grande, ma sono felice di constatare che ti sei limitato con lo stramonio: le tue pupille sono ancora di una dimensione accettabile »
« Rod- »
« Continua a sorridere, o Merlino solo sa cosa penserà la gente… »
« Scusa… Ma- »
« Te l’ho detto, Rabastan, io non sono papà. E meno male. Credo che sarebbe oltremodo sconfortato di sapere che i tuoi nervi non reggono più neanche un ricevimento »
« Non è come- »
« Caro fratello, se vuoi ammollare la tua vita in una soluzione concentrata di whisky e belladonna sono affari tuoi, non mi interessa. Bada solo di non buttarlo in faccia agli ospiti, rovinando questa giornata a me e a Bella. Sono stato chiaro? »

« Ho detto- »
« Cristallino, Rod »
« Bene »

Grand’uomo Rodolphus Lestrange…
Un vero esempio da seguire, non c’è che dire.
E Rodewald e Lavinia pagherebbero galeoni sonanti, perché il loro secondogenito si decidesse una buona volta a calcare le di lui orme.
Quello che ignorano, però, è che il secondogenito in questione ci ha anche pensato per diverso tempo e seriamente pure.
Al punto che stava per chiedere la mano di Narcissa Black, nonostante ci fosse un vociferare abbastanza fondato che la volesse prossima a un fidanzamento con Lucius Malfoy.
L’avrebbe fatto a costo di creare un alterco fra tre delle più antiche e prestigiose famiglie del mondo magico, l’avrebbe fatto nonostante considerasse Narcissa soltanto una frigida biondina scialba e l’avrebbe fatto perché sarebbe stato ancora più delizioso di due amici d’infanzia che sposano due sorelle e vivono vicini, se due fratelli avessero sposato due sorelle e avessero messo al mondo dei figli affetti da turbe mentali più evidenti di quelle loro.
Tuttavia, una serie di circostanze hanno fatto sì che le cose seguissero il corso che in questi saloni tutti conoscono: Rodolphus e Bellatrix si sposeranno in giugno e Lucius sposerà Narcissa non appena questa avrà concluso i suoi studi.
Ed è molto, molto meglio così.

Data la sua abile dialettica, si auspica una carriera politica per Rodolphus Lestrange.
Neanche ha iniziato che molti lo vedono già come il membro più giovane che il Wizengamot abbia mai accolto tra le proprie fila...
Non che abbia bisogno di fare alcun che, in effetti, ma è bello e molto… nobile, mostrarsi socialmente impegnati.
Anche la sua dolce, futura consorte si interessa grandemente alla politica.
Ciò, in realtà, non sarebbe poi così ortodosso, ma si sa, i tempi cambiano e questa fissa di Albus Silente per i Sangue Sporco, ha fatto sì che i costumi si rilassassero all’interno di Hogwarts e che le vecchie generazioni, quindi, siano più tolleranti e permissive verso le nuove per certe cose.
E la promessa sposa è così ammaliante e appassionata nei suoi discorsi, così motivata e così nel giusto che le si può perdonare tutto…
Persone accorte, dalla mente acuta e i modi impeccabili i Black.
Indubbiamente una delle casate più stimate ed influenti che esistano nel nostro mondo.
È per questo che l’imparentarsi con essa, sebbene i suoi componenti non appena gli si presenta l’occasione sembra che fuggano a gambe levate, rimane comunque ancora una decisione accorta…
Cristalli tintinnano dal fondo della sala, facendo ammutolire e avvicinare gli invitati.
A quanto pare è finalmente giunto il momento del brindisi.
L’interminabile annuncio, seguito dalle sentite parole del padre del futuro sposo, seguite a loro volta dalle sentite parole del padre della futura sposa.
Gentiluomini che annuiscono solennemente, gentildonne che asciugano inesistenti lacrime agli angoli degli occhi con candidi fazzoletti orlati di pizzo.
Una scena a dir poco commovente, che richiederebbe come minimo una coppa di champagne per poter essere deglutita, e un robusto bicchiere di Ogden’s Old per essere sicuri di smaltirla.
Punto fondamentale… In un momento come questo, scagliare un Reductor sul lampadario principale, sospeso al centro del salone, mandandolo in frantumi di cristallo e cera ai danni dei convitati, sarebbe meno palese che portarsi un calice alle labbra e destare così scandalo.
Onde evitare che il cuore non regga a una simil portata di così sentiti sentimenti, quindi, l’unica risoluzione rimane l’estraniarsi, in attesa che l’attimo passi.

… Decanteranno i suoi modi, la sua intelligenza e il suo successo a scuola.
Sorvoleranno sulle sue piccole meschinità, sulla sua annichilente capacità di essere ottuso in tutto ciò che non condivida, e sul fatto che molti dei suoi strepitosi voti siano stati ottenuti a danno degli elfi domestici.
Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione… una vera fortuna che il gusto nell’arredamento dei Lestrange si discosti così grandemente da quello dei loro futuri consuoceri.
Ma molte di queste quisquilie sono sconosciute agli stessi genitori del nostro eroe.
Perché ai figli che non danno pensieri, si dedicano pochi pensieri e a quelli che ne danno fin troppi, si concede tutta la propria indifferenza.
Così gli unici testimoni che anche i migliori hanno le loro débâcles rimangono i pupazzi orbi e mutilati della nursery, i devoti sopravvissuti della servitù scampati ai compiti delle vacanze, la fauna che ha cercato rifugio in altri parchi più sicuri…
E un piccolo idiota che guardava suo fratello come se fosse stato più grande dello stesso Merlino, convinto di essere il suo degno complice e non il suo utile pubblico, certo di essere ricambiato dello stesso affetto anche fuori dalle occasioni mondane, sicuro di essere cosciente e volontario, e non opportuno, nel proprio sacrificarsi al posto suo.

« Alla salute di Bellatrix Black! »

Rodolphus Lestrange è un uomo fatto, un uomo rispettabile.
Quantunque la sua vita sia appena agli inizi, Rodolphus Lestrange è un uomo arrivato.
Avrà una bella moglie, una lussuosa tenuta, una prestigiosa posizione… e un grande cuore nell’ospitare al freddo della propria ombra il suo nullafacente, irrisolto fratello.
Un grosso idiota che nonostante sia cresciuto ed abbia aperto gli occhi, si ritrova talvolta a guardarlo ancora come se fosse più grande dello stesso Merlino, convinto nel proprio ruolo di utile pubblico almeno quanto del fatto che non verrà mai reputato un degno complice, certo di doversi accontentare dell’attenzione che gli riserva durante le occasioni mondane, sicuro che qualora la circostanza lo richiedesse, si sacrificherebbe ancora al posto suo senza esitazione.
Perché a dispetto di ogni cosa, comunque la si voglia mettere, Rodolphus Lestrange è e rimane mio fratello.
Ed è sostanzialmente questo il motivo per cui, al di là di tutto, benchè ci abbia pure provato, continuerò a sostenerlo e seguirlo. Dovesse condurmi fra le fiamme di un rogo, le mura di Azkaban o i marmi del mausoleo di famiglia.
Un discutibile cotillon del sangue che scorre nelle mie vene. Niente più che una tara e quasi certamente, neanche ereditaria, poiché so benissimo che lui non farebbe altrettanto per me e temo che sia lui, anche in questo caso, come al solito, ad essere nel giusto.
Leviamo pertanto i calici a-

« Alla salute di Rodolphus Lestrange! »

… ahimè ferrea…









  
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