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Autore: noceur    24/01/2012    9 recensioni
Dal primo capitolo:
[...]Potevo capire il fatto che era un bellissimo ragazzo, che ti faceva impazzire con un solo sorriso, con un solo sguardo …
‘Non posso averlo pensato davvero!’
«Del mese? Addirittura? Non pensavo fossi un ragazzo dalle storie di lunga durata!» lo canzonai.
Inizialmente mi guardò male. Poi si abbandonò in un sorrisone e mi poggiò la mano sul fianco sinistro, baciandomi la guancia.
Mi lasciò senza fiato con quel gesto. Per fortuna c’era qualcosa sotto le mie gambe o non avrei retto.
«Hai ragione. Ho già un’altra ragazza in mente.»
Mi lasciò con questa frase e naturalmente per un attimo mi illusi che parlasse di me …
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Permanent December'
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Alex


«Come mai mi hai chiesto di venire qui?» domandai al ragazzo di fronte a me, pulendomi la bocca dalla schiuma del cappuccino, con un tovagliolo.
«Così, per stare un po' con te…» rispose lui con nonchalance.
«Con la tua ex?» chiesi in modo isterico, quasi stupito, ridacchiando scontrosa.
«Che c'è di male? Siamo amici come prima, o no?» domandò, lasciando una misera mancia alla cameriera che lo fulminò, poi ci alzammo contemporaneamente e uscimmo dal bar.
«Spero tu stia scherzando - esclamai con lo stesso tono isterico di prima, ma lui rimase in silenzio -Sei serio? Davvero, Liam?» lui annuì. Presi un lungo sospiro, e iniziai il mio discorso da premio nobel, probabilmente ispirato a qualche film in cui lui scappava per qualche motivo, e lei ci rimaneva uno schifo. Sì insomma, la storia fra me e Liam con la differenza che era un film, e magari anche in bianco e nero.
«Dio Liam, non dirmi che credi nel 'amici come prima'  perché ti do una sprangata sui denti! insomma, è come quando la povera sfigata vede il suo ex con una nuova fidanzata e dice "Oh sì, sono contenta per voi" con quel solito tono falso e sulla strada della depressione.
Tu mi hai lasciato, appena dopo che ti ho detto 'ti amo', per uno motivo a me sconosciuto, e anche al tuo cervello secondo me. Insomma, tutti i pomeriggi passati insieme, le cena a lume di candela? Li hai dimenticati? Credo proprio di sì, puff. Scomparsi.
Io sto male al pensiero di aver sbagliato qualcosa con te. Non so, ho l'alito cattivo? Non sono brava a letto? Vorrei capire un po' cosa ti passa per quell'unico neurone che hai in testa, perché sto male al pensiero che sia io la causa dei miei stessi problemi. Se è così dimmelo,  almeno smetto di scrivere 'ti amo Liam Payne' in ogni posto possibile immaginabile. Okay? Non mi interessa che ti ho appena ripetuto che ti amo alla follia, cosa che ti ha fatto scappare da me, col rischio che succederà anche 'sta volta, ma non ci riesco, fosse per me lo griderei qua in mezzo al parco che tutta Holmes Chapel mi sentirebbe, ma…» non riuscii a finire la frase che Liam aveva allargato le braccia, e sollevato la testa al cielo.
«Io amo Alexandra Davis!» urlò più forte che poté, facendo riecheggiare la sua voce per tutto il parco, così forte che gli uccellini nei dintorni volarono via. Scoppiai a ridere.
«Non posso credere che tu lo abbia fatto!» esclamai, ancora in preda alle risa, e mi accasciai a terra.
«Spero che tu sia contenta. Spero che questo ti abbia reso più felice e che capirai finalmente che ti amo - mi alzai in piedi, mi sollevai sulle punte - ma che non possiamo stare insieme.» Sapete cosa significa sentirsi cadere il mondo addosso? Ecco, è esattamente quello che provai io in quell'istante.

«Non posso credere che ti abbia detto questo, Alex. Non puoi capire quanto mi dispiace, insomma è stato stronzo. E non ti ha spiegato perché non potete stare assieme. Un ragazzo che urla 'ti amo' in mezzo a dei giardinetti, e poi ti dice che non potete frequentarvi o è gay, o è stupido.» sospirò con il suo solito tono acido Cher, tenendomi abbracciata.
«Spero la prima delle due, almeno so di non avere possibilità a prescindere, e che non è stata colpa mia se mi ha lasciato. Ma ne dubito, o non saremmo andati a letto insieme così tante volte.» ammisi.
«Dici che c'è un'altra?» domandò Cher, scatenando la depressione più totale in me.
Scossi la testa «No, non avrebbe urlato al parco col rischio che qualcuno ci vedesse o sentisse.» la vidi annuire con la coda dell'occhio.
«Non so che dirti allora, chiederò a Zayn di indagare, magari lui ne sa qualcosa.»  mi sorrise cordialmente, e la ringraziai.
«Vado a portare un po' di roba di Liam che aveva lasciato qui a casa mia, a casa sua, sperando che ci sia qualcuno e non lui. - la baciai sulla guancia, e subito dopo la strinsi in un abbraccio - Grazie, ci conosciamo da così poco, ma ti stai rivelando una grande amica.»
«Figurati,  se non si fa per gli amici - ci staccammo - ora vado a casa e vedo se Zayn è lì, e gli parlo di Liam, okay? Tu stai tranquilla, capirò cosa c'è sotto.» la ringraziai per l'ennesima volta, e la vidi scomparire dalla porta di casa mia.

Ero finalmente arrivata davanti alla casa Payne, e la strada percorsa non mi era mai sembrata così lunga e nostalgica come in quel momento.
Notai una ragazza in lontananza, mi pareva fosse una del corso di calcio prima del mio di pallavolo, ma non ne ero sicura.
Suonai il campanello, sperando che Liam non fosse in casa, o che se fosse stato lui ad aprirmi la porta un alieno mi avrebbe portato via sulla sua navicella, o che un buco nero si aprisse sotto i miei piedi, inghiottendomi.
Ma fortunatamente fu la madre di Liam ad accogliermi con un sorriso apparentemente spento. «Oh, Alexandra, Liam non è in casa e comunque…» bisbigliò, ma la fermai.
«Lo so, che non mi vuole parlare, né che vuole tornare con me, sono solo venuta a portargli alcune sue cose che aveva lasciato a casa mia.» sorrise compiaciuta del fatto che avessi deciso di lasciare in pace suo figlio, non mi aveva mai sopportata molto, per il fatto che suo figlio fosse così fregile e tenero come dimostrava, ma che non era affatto, e che lui stesse con me, la scaricatrice di porti per eccellenza.
«Vai pure in camera sua, non c'è nessuno.» sorrisi nella mia mente, ed entrai cautamente, salendo poi fino al piano superiore.
Aprii la porta lentamente, e vidi la sua solita stanza, più disordinata del solito. Poggiai la scatola di cartone contenente tutti i suoi "ricordi" affianco al letto, sopra il quale notai una specie di termometro.
No, non era un termometro, e avrei voluto dire che quello non era il segno positivo legato al fatto che qualcuna fosse incinta. E avrei voluto dire che quello affianco non era un biglietto con scritto "Ora ci credi che sono incinta?" firmato da… dalla ragazza del corso di calcio, Mary.
Lo afferrai, insieme al biglietto, e tornai giù, dove la madre e il padre di Liam guardavano tranquilli la televisione.
«Signora Payne, è venuto qualcuno prima di me, qui?» chiesi, trattenendo le lacrime.
«Sì, una certa Mary, mi ha detto che doveva dare parte della ricerca che lei e Liam fanno assieme, per Chimica.» spiegò, facendo poco caso a me.
«Peccato che Mary e Liam non frequentino le stesse lezioni. Lei è un anno più grande.» spiegai, ormai con la voce spezzata dai singhiozzi. lanciai il test e il biglietto in grembo alla madre di Liam, e corsi fuori dalla villetta.

 
Zayn 



La suoneria del mio telefono mi fece svegliare da quello stato di trance, mi era arrivato un messaggio da Niall "Sto arrivando, scusami tantissimo Zayn xx" sbuffai, divertito.
Qualche minuto dopo, il mio amico stava varcando la soglia dell'unico bar del paese, fradicio dalla testa ai piedi, e con un vergognoso ombrello giallo canarino. Scosse i capelli in modo buffo, facendo colare dell'acqua, e venne a sedersi di fronte a me.
«Meglio tardi che mai, eh.» scherzai, porgendogli una tazzina di caffè fumante.
«Scusa sai, se mi avvisi così, senza preavviso con un 'codice rosso'.» ribatté lui, senza il suo solito senso dell'umorismo.
«Sei quello che abita più vicino a me, se stessi per morire chiamerei mia nonna dal Pakistan, ci metterebbe meno di te ad arrivare.» scoppia a ridere e lui si lasciò andare ad una risata.
«Come mai mi hai chiamato?» domandò, sorseggiando della bevanda, e facendo una smorfia strana, probabilmente si era scottato.
«Per una ragazza - strabuzzò gli occhi, incredulo - insomma, Liam ha già abbastanza problemi per conto suo, Harry sappiamo tutti com'è fatto e se chiedessi a lui finirei per far scappare di nuovo Cher, Louis è fuori città, e mi rimani tu, che anche se non hai una ragazza e non te ne piace nessuna…» sospirai divertito. rimase in silenzio, a torturarsi le mani, guardando in basso. «Oh oh oh, aspetta aspetta, c'è qualcuna!» esclamai stupito, molto stupito. In realtà nemmeno molto, Niall era uno che prendeva cotte come beveva bicchieri d'acqua, il problema era che correva sempre troppo, si innamorava ogni volta, e partiva per la tangenziale ogni minima cosa che facesse la ragazza. Poi quando capiva che non era interessata a lui, o perché erano fidanzate, o perché glielo dicevano non proprio cortesemente in faccia, il suo cuore andava in pezzetti, ed eravamo io ed i ragazzi a doverli raccogliere.
«Chi è, Horan?» sospirai, vedendolo malinconico.
«Una ragazza che non sa nemmeno della mia esistenza.» sbuffò, prendendo un altro sorso di caffè.
«Niall, ti ho detto che un giorno la incontrerai Demi Lovato, tranquillo.» ridacchiai, posandogli una mano sulla spalla.
«Cretino - scherzò dandomi uno spintone - è del corso di musica prima di me, credo quello di pianoforte, ma so solo questo, nemmeno il suo nome.» lagnò, sprofondando sulla sedia.
Mi grattai la testa confuso «Non saprei come aiutarti, informati un po' in giro, al corso eccetera eccetera. Io ti ho chiamato qui per un motivo preciso, okay? Ecco.- lui annuì, e iniziai a spiegarmi - stamattina io e Cher ci siamo baciati.» ammisi.
Lui per poco non sputò tutto il caffè che aveva in bocca, e poi fece un largo sorriso «Davvero? Sono contentissimo per te, ma non capisco quale sia il problema.»
Scossi la testa «Lei ha baciato me. Certo, non mi sono tirato indietro però avrei voluto che fosse stato qualcosa di estremamente romantico, e vorrei organizzare qualcosa… di speciale, ecco.»
Lui ridacchiò «Non capisco ancora perché tu abbia chiesto a me, ma dovresti interessarti a ciò che le piace. Ad esempio, ti ha mai parlato di un posto che vorrebbe visitare, qualcosa che vorrebbe fare?» si passò una mano fra i capelli, e sospirò. Sembrava quasi in ansia per me, e mi faceva anche un po' sorridere. Era sempre così dolce quel ragazzo.
«Okay, grazie mille amico, ci penserò. Ho anche già una mezza idea!» esclamai. Lanciai una banconota sul tavolo, e corsi fuori dal locale, sorridente.

Quando arrivai di fronte casa di Cher, la trovai al telefono, una faccia incazzatissima e le lacrime agli occhi. Mi avvicinai per accarezzarle una guancia, ma lei scansò la mia mano, buttando il suo cellulare nella borsa, cosa che solitamente non avrebbe mai fatto, dato che teneva moltissimo al suo i-phone.
«Tu e i tuoi quattro amichetti siete tutti uguali. Fanculo.» strillò, lasciandomi a bocca aperta.
Dovevo solo scoprire cosa avevano combinato quei quattro coglioni.



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bonjour!
come va la vita, people?
non sono morta eh, sappiatelo, solo che non riesco più a scrivere un cazzo, infatti il capitolo qui sopra ne è la prova lol

scusate davvero, è cortissimo, e orribile, ma tipo non è un bel periodo, solo che oggi volevo postare perchè è un giorno fantastico :D
tipo che avevo fatto un test, per entrare in una scuola, e mi sono classificata 20 su 577 #powa
okay, non vi interessava però vi fate un po' i cazzi miei dai uu

Tipo che un'altra cosa ch mi ha fatto decidere a postare è il fatto che sono ultima nella classifica delle fan fic più popolari, e mi sono sentita abbastanza uno schifo.
Ma non è mica colpa vostra eh, non intendo ciò, solo che se avete qualcosa da dirmi, su come scrivo, che siano complimenti o meno, ditemeli tranquillamente,
sbagliando si impara.
A parte che non ho mai creduto in questo proverbio perchè è una cagata, sono ignorante, rimango ignorante uù

L'ultima cosa, volevo dedicare questo capitolo a jas e agata, perchè sono delle amiche meravigliose,
e naturalmente a chiara, che spero non si sia arrabbiata per il ruolo di niall, e lei sa a cosa mi riferisco, non prendetemi per pazza lol

okay, vado a stalkerare ed sheeran, che è a milano *---------*
bacioni,
marta.

  
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