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Autore: silvietta_italy    24/01/2012    1 recensioni
A volte dietro l'angolo si nascondono le insidie più pericolose, e a volte l'unica soluzione è scappare...ma alla fine scappare è veramente una soluzione?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rientrammo ma continuammo a rimanere attaccati come due cozze, fino a che non si unì anche Liam, parlammo del più e del meno, Liam era moooooolto molto delicato gentile, quasi come se fosse di cristallo, non alzava mai il tono della voce, si muoveva in maniera composta, perfetto forse era la parola giusta, perfetto ma non per me, una disordinata cronica, perennemente esagitata, mi trovavo + a mio agio con un tipo come Louis, in due secondi mi aveva fatto sentire a casa.

Se ne andarono quasi tutti, rimasero in una decina, al che capii che era giunto il momento di concludere la serata

io: dai, vado, è tardissimo…

louis: ma no dai, sono solo le …4…eh sì, è tardi

salutai tutti e Louis mi accompagnò alla porta

io: dai ci vediamo presto

louis: purtroppo noi partiamo domani,

io: oh…(ero sinceramente dispiaciuta) e starete via molto?

louis: un mesetto circa…

io: oh…beh allora a tra un mesetto…

louis: aspetta…

prese un fogliettino di carta dalla tasca e si girò verso di me…

louis: ti andrebbe di darmi il tuo numero?

io: ahah certo…4423489302

louis: allora grazie

io: e di cosa? allora buon divertimento in vacanza

louis: oh grazie, ci divertiremo di sicuro a presto

entrai in casa e l'iphone iniziò a vibrare. un messaggio. numero sconosciuto. Buonanotte darling <3 Louis

sorrisi e crollai in un sonno profondo.

Passò circa un mesetto e finalmente i miei vicini tornarono.

Erano le 6.30 quando qualcuno suonò al campanello. Lasciai correre, non mi sarei alzata di certo, suonano di nuovo, al che mi alzo e prima che io abbia raggiunto la porta suonano una terza volta, guardo dallo spioncino, è louis, apro e mi si fionda tra le braccia.

Io: ma scusa non ci potevamo salutare più tardi?

Louis: appena sono atterrato volevo salutarti, non ti ho mica svegliato no?

Io: certo che no...io alle 6.30 saltello per casa per la felicità dei vicini

louis: lo sapevo che non ti avrei disturbato

tra me e me mi chiedevo se fosse serio o no, preferii lasciar cadere il discorso

louis: preparati che ti porto fuori a fare colazione

io: possiamo farla tranquillamente qui se per te non è un problema

louis: se proprio insisti...oh sì, bel pigiama :D

lo guardai storto e andai a preparare il caffè

louis: allora cosa hai fatto di bello in questo mese?

Io: le solite cose, ed invece tu??

louis: niente di che, le solite cose...

io: ma lo sai cosa ho scoperto? In zona deve abitare qualcuno di famoso, se ti va potremmo andare a fare un giro, ci sono sempre paparazzi qui di fronte :D

a momenti Louis si strozzava con il caffè

louis: paparazzi??

io: sì, ma va tutto bene??

louis: sìsì

Ci salutammo e io andai a prepararmi per il lavoro.

Io e Louis cenavamo spesso insieme, sbucava quasi tutte le sere alla mia porta portando del takeaway, a volte sushi, o nando's o cinese, passare le serate con lui non era mai banale, portava spesso anche film divertenti.

Un venerdì sera eravamo seduti sul divano quando suonò il telefono, era Liam

io: ciao liam! Come va?

Liam: ciao, guarda, dovrei parlarti, è una cosa importante

io: aspetta non ho capito, devi parlare con me o con Louis?

Liam: louis è lì?

Io: sì (verso louis: louis, c'è liam al telefono)

louis: -aspetta prendo io la linea- Liam, hai bisogno?

Liam:dobbiamo dirglielo

louis: non se ne parla, va tutto tremendamente bene, non rovineremo tutto

liam: lo scoprirà lo stesso

louis: no liam...ok? Lascia fare a me

non capii molto quella conversazione, ma lasciai scorrere.

alcuni giorni dopo, mentre facevo colazione mi trovai a fare zapping tra alcuni canali e ad un certo punto vidi una faccia famigliare, tornai indietro oh sì era proprio louis…chissà cosa ci faceva in tv

louis: eh sì, avere l'opportunità di girare l'europa in tour è fantastico, le fan sono fantastiche *urlettinidalpubblico*

oh bene…c'erano tutti e 5…

presi il cellulare scrissi un messaggio a Louis: potevi anche dirmelo che eri famoso, non ti avrei mica fatto a fettine neh?

Non sapevo neppure io se ero furiosa, delusa o semplicemente incazzata...

Tornai a guardare l'intervista, scoprii che erano una boyband uscita da xfactor e che si erano imbarcati nel loro primo sold out tour, si esibirono, ma non mi colpirono particolarmente, spensi la tv e mi andai a preparare, mi aspettava una lunghissima giornata lavorativa, che magari mi avrebbe distratto.

verso metà mattinata avevo l'abitudine di controllare il cellulare durante una pausa "caffè" ci trovai un messaggio di louis Scusa, volevo che mi conoscessi come louis, e non come louis degli one direction

gli risposi subito io avrei conosciuto comunque il louis che tu mi avresti mostrato

spensi di corsa il cellulare e tornai al lavoro, per pranzo mi preparai e giunta sul nell'ingresso ci trovai Louis

Louis: ehi…

io: oh tho chi si vede, come va???

louis: ti porto fuori a pranzo

io: oh guarda, mi dispiace, ma avevo già un altro impegno

non era vero, ma ero nervosa, e non sarebbe stato carino per nessuno

louis : ehm…no… niente impegni, vieni gli altri ci stanno aspettando

io: guarda veramente non posso, ci sentiamo dai...scappo..ciao

lo lasciai lì in mezzo all'atrio ed uscii, un suv era parcheggiato nel cortile,iniziai a correre, anche per via del diluvio universale, lo superai senza guardarlo ed uscii dal cortile.

Ero offesa, sì, ero moralmente offesa perchè mi sentivo presa in giro dalle persone che consideravo amici in questa grande città.

Oramai bagnata com'ero dovevo per forza tornare a casa per cambiarmi, accellerai il passo, quando mi si affiancò il suv di prima si abbassò il finestrino, harry cercava di convincermi a salire, non aveva forse capito che ero veramente testarda

harry: sammy sali! Ti prenderai un'influenza

io: no, vi prego lasciatemi in pace, e che diamine non vi siete divertiti abbastanza a prendermi in giro? Ora basta veramente!

Accelerai il passo e sfruttai il verde sull'attraversamento ed entrai in hyde park, almeno lì non mi avrebbero potuto seguire, una tettoia deserta sembrava attendere solo me, aspettai che smettesse di piovere e corsi verso casa, davanti alla mia porta c'era un cartello con su scritto “Sorry”, lo spostai, entrai in casa mi cambiai ed in meno di 5 minuti ero fuori, al momento le loro scuse non mi interessavano.

  
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