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Autore: silvietta_italy    25/01/2012    2 recensioni
A volte dietro l'angolo si nascondono le insidie più pericolose, e a volte l'unica soluzione è scappare...ma alla fine scappare è veramente una soluzione?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rientrai a casa per ora di cena, mi buttai sotto la doccia come per togliere un po' di stanchezza, malessere generale, tirai fuori dal congelatore una pizza e scaldai il forno, indossai il pigiama e sgranocchiai la mia cena spaparanzata sul divano...cosa c'era di meglio?

Iniziai a starnutire, al che mi misurai la febbre, 38.5...bene...alla fine mi ero presa veramente l'influenza...mi rannicchiai sotto la coperta e continuai ad osservare quella scatola nera davanti a me.

Ovviamente alla tivi non c'era niente di interessante, continuavo a guardare un programma di cucina di Gordon Ramsay, quell'uomo mi faceva impazzire, inizia a suonare il telefono, è Liam, lascio suonare, riprova una seconda ed una terza volta, poi finalmente rinuncia, mi arriva però un messaggio

Louis è a pezzi, ha bisogno di te”

nonostante fossi ancora giù di morale per tutta la situazione non potevo far finta di nulla, gli risposi “cosa è successo?”

dopo pochissimi istanti ricevetti la risposta “è a pezzi per quello che è successo tra di voi, vorrebbe poterti parlare, è chiuso in camera da pranzo, non vuole parlare con nessuno”

non sapevo bene come comportarmi, cosa rispondere

liam pensava che non lo avrei scoperto? Mi avete preso per idiota?”

no Sammy, questo mai, non ci pensare nemmeno! Puoi mica venire qui da noi un attimo?”

mi dispiace, ma ho la febbre e non posso muovermi da casa con questo tempaccio”

stattene al calduccio, e non ti preoccupare per Louis, ci pensiamo noi :D”

ok, fatemi sapere qualcosa però! Ciao”

certo, buonanotte e riprenditi”

aspettai qualche minuto e poi iniziai a scrivere un messaggio a Louis, “dovresti uscire dalla tua camera, i tuoi amici ci tengono veramente a te, non dovresti farli preoccupare”

mi buttai sotto le coperte cercando di lasciare tutto il resto alle spalle. La mattina dopo per prima cosa chiamai al lavoro dove mi avvisarono che sarebbe venuto un dottore a controllare in giornata, mi sedetti davanti al divano, che oramai era diventato il mio luogo preferito dove consumare i pasti e iniziai a sgranocchiarei cornflakes quando suonarono alla porta, pensai fosse il dottore, invece Niall aspettava una mia risposta dall'altra parte dellla porta, aprii

Niall: ciao...liam mi ha detto della febbre...come va?

Io: bene...grazie...voi?

Niall: non bene...siamo dispiaciuti per tutta questa situazione, non era veramente nostra intenzione prenderti in giro, vorrei che ti fosse chiaro questo...

io: ok...cosa vuoi che ti dica, ci sono rimasta male ma non perchè siete chissà chi, ma perchè avete fatto di tutto per nascondermelo, tutto qui...prima o poi passerà...

niall: ok...hai mica bisogno di qualcosa? Stiamo uscendo...

io: no grazie ho tutto...

niall: ok...beh se avessi bisogno chiamaci in qualsiasi momento ok?

Io: grazie mille Niall, buona giornata

chiusi la porta e passai il resto della giornata davanti alla tv...verso sera arrivò il dottore a controllare e mi disse che la febbre era salita a 39.5, avevo bisogno di antibiotici, ma che non dovevo assolutamente uscire di casa...bel problema...decisi di sfruttare l'invito di niall, lo chiamai, rispose al terzo squillo

Niall: ciao sammy, va tutto bene?

Io: ciao, sì,sì, è ancora valida la proposta di questa mattina?

Niall: certo, cosa posso portarti?

Io: guarda è venuto il dottore e mi ha prescritto degli antibiotici, ma non potendo uscire non so come prenderli...

Niall: no problem, passo tra cinque minuti a prendere la ricetta e vado a prenderteli in farmacia, tu stattene al caldo

io: grazie Niall

dopo una decina di minuti Niall tornava con le medicine ed un biglietto

niall: Questo (indicando il biglietto), è da parte di Louis...vorrebbe venire a trovarti, anche gli altri vorrebbero venire...

io: sarebbe meglio se per adesso mi state alla larga, non vorrei attaccarvi l'influenza, o anche un solo calo di voce...

niall: credo che però a Louis farebbe veramente tanto piacere...si sente tremendamente in colpa...

io: va bene, magari domani, così mi sarà scesa la febbre, spero...grazie ancora Niall!!

presi gli antibiotici e mi sedetti sul divano per leggere la lettera di Louis

 

ciao sammy,

vorrei trovare le parole giuste, ma so di essere nel torto.vorrei però spiegarti il perchè, ma non ti chiedo di capire, ti chiedo solo di leggere fino all'ultima parola di questo messaggio.

Ho sbagliato, me ne rendo conto solo ora. Aveva ragione liam, dovevo dirti tutto e subito, ma era così bella la situazione, cioè per te eravamo solo 5 ragazzi, normalissimi ragazzi.

Da un anno circa siamo nell'occhio del ciclone, non sai mai di chi puoi fidarti, da chi devi guardarti le spalle, ma con te non c'è mai stato questo problema, tu sei sempre stata autentica con noi, e a me mancava da morire questa sensazione, essere solo louis, senza dover temere cosa dire o cosa non dire, senza il timore di fare una gaffe, o di dire una cosa stupida, avevo paura mi avresti guardato con occhi diversi.

Tu sei molto importante per me. Sei stata la persona che più di tutti mi ha ricordato quanto è meglio il vecchio Louis del nuovo Louis. Che posso essere meglio di così.

Ti chiedo perdono, ma ti giuro su me stesso che non ho mai pensato neanche per un istante a prenderti in giro.

 

Louis”

 

rimasi senza parole, volevo scrivergli, ma cosa avrei mai potuto dirgli? Sotto l'effetto dei medicinali crollai direttamente sul divano.

La mattina dopo mi sentivo decisamente meglio. Verso metà mattinata arrivò il dottore a controllare, la febbre persisteva, ma almeno non si era alzata, meglio di niente.

Verso pranzo suonarono alla porta, immaginavo chi fosse, aprii la porta senza neppure guardare

io: ciao Louis

Louis: ciao Sammy

io: entra...

si siede sugli sgabelli in cucina davanti al bancone

louis: scusa, scusa sammy, sono stato un vero idiota...

io: oh sì che lo sei stato, te e compagnia bella...

louis: no cioè, simpatica eh? Per fortuna che stai sorridendo altrimenti avrei già preso la porta...

io: oh oh oh...

louis: ma sei scema?

Io: possibile :D

louis: tho...ma dimmi come stai?

Io: beh, potrei dirti che sono stata meglio e che ho tanta forza quanta quella di un pesce lesso, ma no, non lo dirò..

louis: l'hai appena detto...e il dottore?

Io: mi ha detto di stare a casa ancora per qualche giorno...

louis: lascia che cucino io va...che se continui così mangi anche dita affettate...

io: se proprio insisti...

ci scambiammo i ruoli mi sedetti perciò al bancone e mi fermai ad osservarlo mentre affettava le verdure sottilissime

io: non mi avevi mai detto che sai cucinare

louis: ci sono molte cose che non sai di me

io: potresti iniziare a raccontarmele no?

Louis: lascerò che tu le scopra poco a poco

  
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