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Autore: Agapanto Blu    25/01/2012    5 recensioni
Questa fan-fic è la storia di due angeli profondamente innamorati, Miriam e Nicola... La loro relazione è ostacolata dal fatto che lui è un Caduto mentre lei è uno degli Angeli più importanti del Paradiso perchè è destinata a succedere a Gabriele come Arcangelo... A cent'anni dalla loro separazione arriverà qualcuno a scombinare le carte in tavola: una ragazza di nome Lucia che potrebbe spazzar via il passato e dare ai due angeli una seconda possibilità...
Autrice: Non sono brava e questa è la prima long-fic che scrivo... Siate clementi e recensite!!! Anche per scrivere critiche, mi raccomando!!! Ne ho bisogno!!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La saga degli Angeli di Victoria'
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Salve a tutti...
Scusate il ritardo ma stavo male...
Vi lascio al capitolo...
Dedichina: a Lola...
A sotto!

Lady Catherine


30.
 
“Bene!” esclamò l’Arcangelo voltandosi verso i suoi compagni e dando le spalle alla vista del campo di battaglia, “Spero che siate orgogliosi di quello che avete fatto!”
“Non infierire, Gabriele…” mormorò una voce femminile bassa e morbida ma anche colpevole.
Chiara, l’Arcangelo dei Custodi, teneva china la piccola testa coperta da boccoli biondi in modo che non fossero visibili i suoi occhi color acquamarina; all’apparenza non dimostrava più di sedici anni ma era una degli Angeli più antichi del Paradiso: lei era stata creata tale e non era mai stata umana.
“Sai bene che era la cosa migliore da fare in quel momento…” aggiunse una voce maschile più duramente.
Zhacary, Arcangelo degli Angeli del Dolore, appoggiato ad un muro inesistente e avvolto nel suo mantello nero, sostenne lo sguardo furente dell’Arcangelo dei Compassionevoli senza esitazione con i suoi occhi neri e i suoi capelli grigi lunghi sino alle spalle.
“Ah, sì?!” chiese sarcastico Gabriele, “Credevo che un’Assemblea servisse a scegliere!”
“Ed è quello che vogliamo fare…” mormorò dolcemente la voce dell’unica altra Arcangelo donna estranea alla battaglia: Valentina, Arcangelo degli Angeli della Morte.
Gabriele la fissò con riconoscenza, Valentina e Samuel erano stati gli unici a schierarsi con lui a favore di Miriam.
La donna era sui venticinque anni con capelli castano chiaro che le scendevano sino a metà schiena e magnetici occhi d’oro.
Samuel, Arcangelo dei Pietosi, prese la parola.
Lui era sui trent’anni, con lunghi capelli corvini e occhi grigi.
“Ormai non possiamo far nulla per la scelta presa in passato e, comunque, ti faccio presente che è servito alla tua pupilla per divenire Arcangelo…” disse fissando Gabriele negli occhi con serietà.
L’altro Arcangelo distolse lo sguardo con stizza: Samuel era, forse, l’Arcangelo più importante poiché lui aveva il potere di rendere un’anima un nuovo Angelo e perciò Gabriele non si sarebbe mai sognato di offenderlo… Tanto meno se aveva ragione.
“Sì, sì, va bene… Come dici tu: è servito…” bofonchiò ma fu interrotto dall’ultimo membro dell’Assemblea: Marcus, Arcangelo degli Angeli della Sofferenza.
“Ma ora dobbiamo scegliere di nuovo…” commentò placido.
Marcus era un uomo schivo, per età pari a Gabriele, con capelli castano scuro ma occhi rosso-ramati.
“Non ti passa mai per la testa l’idea di preoccuparti, Marcus?!” esclamò Zhacary con astio.
“Preferiresti che facessi il musone tutto il tempo come te: sono l’Arcangelo del Dolore e non sorrido mai!”
Degli Angeli del Dolore!” sibilò Zhacary, “E tu dovresti mostrare un po’ di contegno in più: sei della Sofferenza non dell’allegria!”
“Basta!” esclamò Valentina ad alta voce portando il silenzio nella sala.
Essere l’Arcangelo degli Angeli della Morte era molto utile.
La donna era soddisfatta ma mantenne un’espressione seria.
“Non siamo qui per batterci tra di noi!” esclamò ad alta voce indicando il limite delle nuvole sotto il quale si vedeva la radura, “Ce ne sono già due che combattono, non mi sembra il momento giusto per le vostre scaramucce!”
Zhacary e Marcus si voltarono in modo da non guardarsi ma era chiaro che la ramanzina di Vale li aveva colpiti in pieno.
Brava ragazza!, pensò Gabriele, Ecco una Arcangelo degna!
Valentina diede le spalle all’Assemblea per avvicinarsi al bordo ma nel farlo lanciò un’occhiata a Gabriele.
Grazie!, pensò intrufolando i suoi pensieri nella testa del Compassionevole.
Gabriele distolse lo sguardo, imbarazzato per aver dimenticato che gli Angeli della Morte avevano il dono di leggere e inviare i pensieri.
“Signori, credo che bisogni prima capire il motivo della trasformazione di Miriam…” si intromise acido Zhacary.
“Credevo che fosse per la profezia di Andrea…” mormorò Chiara alzando la testa con sorpresa.
“Andiamo!” aggiunse Marcus, “Non verrete davvero a dirmi che quel pazzo aveva ragione!”
“Se non è per la profezia per cosa, scusate?” si intromise Samuel aggrottando le sopracciglia.
“Diciamo che magari qualcuno non ha accettato la decisione dell’Assemblea…” precisò Zhacary fissando Samuel ma la frecciata era senz’altro diretta a Gabriele che reagì.
“Stai forse insinuando che avrei lasciato il mio posto a Miriam per far sì che si opponesse a Zira?” sibilò, “Non ti conviene!”
“E a te non conviene minacciarmi!” esclamò Zhacary raddrizzandosi.
“Ascoltami bene, tu…”
“Basta!” urlò Samuel e la sua voce fece tremare le nuvole tanto era furioso; puntò l’indice verso i due litiganti, “Valentina l’ha già detto a te, Zhacary, ma vale anche per te, Gabriele: non è il momento di metterci a litigare tra di noi e io non ho intenzione di tollerare risse come se fossimo in uno squallido bar in un quartiere malfamato della Terra, mi sono spiegato?”
Zhacary si allontanò di nuovo ma era chiaro che fosse arrabbiato.
Gabriele si guardò attorno e notò che l’idea di Zhacary si stava diffondendo a macchia d’olio.
“Sentitemi bene tutti,” disse mettendosi al centro del cerchio informale creato dagli Arcangeli, “D’accordo: ho sempre detto che Miriam sarebbe stata la mia…” Gabriele cercò la parola ma non la trovò, “successore…” tentò ma Chiara lo interruppe: per lei la grammatica corretta era quasi una seconda religione.
“Si dice succeditrice…” replicò apatica.
“Grazie!” le replicò Gabriele ma pronunciò le prime due lettere come un ringhio e la parola perse la gentilezza originaria, “Ho sempre detto che Miriam mi avrebbe sostituito” riprese, “ma, se finora non le ho dato il mio posto, è stato perché volevo aspettare che si riprendesse! Sappiamo bene tutti che lei e Nick sono nati, vissuti, morti e cambiati insieme! Dannazione, li hai trasformati tu, Samuel; sai che è vero! Si amano e lo hanno sempre fatto, anche quando erano entrambi qui: siamo stati proprio noi a stabilire, in un’Assemblea come questa, che potevano stare insieme pur nei limiti dell’anima e non del corpo!”
“E questo cosa c’entra?” commentò Marcus.
“C’entra che tutti noi sappiamo come Miriam abbia sofferto per ciò che accadde e, con questo, non voglio giustificare Nicola per quello che fece ma chiarire che sarebbe stato da irresponsabile dare a Miriam una tale responsabilità allora… E oggi lo sarebbe ancora di più!” l’uomo incrociò lo sguardo di tutti gli Arcangeli, uno dopo l’altro, “Qualunque cosa sia successa là sotto, io non c’entro nulla…”
Gabriele concluse il suo discorso accalorato e se ne tornò da una parte incrociando le braccia.
Valentina lo seguì in silenzio e gli mise una mano sulla spalla.
Samuel sospirò e si prese il naso tra due dita.
Chiara abbassò lo sguardo a fissarsi i piedi in modo pensoso.
Zhacary si rinchiuse in un silenzio astioso mentre Marcus se ne stava tranquillo come se l’Assemblea non fosse mai iniziata.
Il silenzio si allungava sempre di più.
Valentina lanciò uno sguardo significativo a Samuel che annuì.
“Dobbiamo decidere…” azzardò la donna.
“Dobbiamo capire!” gridò Zhacary, “Non ho intenzione di rischiare una seconda Zira! Una basta e avanza a farmi perdere la pazienza!”
Gabriele lo guardò stupito.
“Ma se l’hai sempre difesa!” esclamò.
“Non l’ho difesa! Ho difeso il Paradiso come era mio dovere fare ma ora, visto che un Arcangelo cadrà comunque, voglio essere certo di sbarazzarmi di quella peggiore!”
Gli Arcangeli si scambiarono sguardi scioccati.
Samuel sospirò.
“Credo che Zhacary abbia tirato fuori il vero problema…” disse, “In passato abbiamo agito cercando di evitare una Caduta dai piani più alti ma ora qualcuno, anzi qualcuna, cadrà comunque quindi a noi sta decidere quale delle due…”
Il silenzio tornò prepotente dopo le parole del Pietoso.
Chiara fece un passo avanti e tutti si voltarono a guardarla in attesa del suo parere ma la ragazza scosse la testa e riprese a camminare.
Attraversò il cerchio e raggiunse Gabriele poi gli si mise al fianco.
“Credo che il mio parere sia chiaro…” commentò la giovane.
“Come il tuo nome…” le bofonchiò Marcus.
La ragazzina lo fulminò con uno sguardo per la battuta ma non aprì bocca.
Samuel annuì.
“Il comportamento più maturo dall’inizio di questa riunione, fatta eccezione per Valentina…” si complimentò con Chiara, che non aveva risposto alla provocazione, facendo sbuffare Marcus.
Zhacary sospirò.
“Siamo andati avanti cercando di preservare il nostro regno come è nostro dovere ma non abbiamo fatto altro che permettere alla serpe che avevamo in seno di crescere…” mormorò, “Credo che sia ora di fare un po’ di disinfestazione…”
Valentina annuì.
“Votiamo?” chiese.
Marcus annuì vigorosamente.
“Votiamo!” accettò.
Era il turno di Valentina di essere la guida dell’Assemblea quindi la ragazza voltò il viso alla sua destra.
“Samuel?” chiese.
“Miriam” rispose lui senza esitazione e facendo un cenno di rispetto con la testa alla donna.
Lei rispose e passò oltre.
“Zhacary?”
L’uomo sospirò.
“Quell’oca non mi è mai piaciuta, sapevo che il potere le avrebbe dato alla testa…” bofonchiò, “Miriam…” scelse.
Valentina annuì nuovamente con professionalità e passò di nuovo oltre.
“Marcus?”
“Miriam” rispose lui tranquillamente.
“Chiara?”
“Miriam”
“Gabriele?”
“Miriam”
“Miriam” votò anche lei, “La decisione è unanime e l’Assemblea è di nuovo concorde… Così è deciso…”
Gli altri annuirono.
“Chiama Arlem…” ordinò Samuel a Marcus, “Sarà meglio per lui tornare al suo posto e trovare un nuovo successore, migliore della precedente…”
L’uomo sorrise e si alzò.
Quando diede le spalle al consiglio, sparì.
“Zira non mollerà la presa solo perché glielo diciamo noi…” fece notare Chiara, “Temo che sarà il caso di intervenire… personalmente!”
Samuel e Zhacary annuirono all’unisono.
“Allora prepariamoci anche a questo…” mormorò Gabriele, stanco e sollevato assieme come se avesse sostenuto una battaglia difficile ma l’avesse vinta alla fine, “Zira dovrà abbassare la testa!”
Tutti gli altri presenti annuirono con decisione: era ora di ripulire la casta degli Arcangeli. 


Allora...
Che ve ne pare?
Nel prossimo capitolo si avrà finalmente la svolta decisiva...
Spoiler: "
“MAI!” urlò con foga la ragazza dai capelli corvini lanciandosi verso l’altra ma, prima che le due potessero di nuovo raggiungersi, una voce le fermò.
“Ora basta!” gridò, stentorea e furiosa.
"
Titolo: Inferno
Recensite, mi raccomando ;)...
A presto!!!
Ciao ciao!!!
Lady Catherine
  
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