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Autore: silvia_arena    25/01/2012    1 recensioni
Cece Jones (niente a che fare con Shake it up, adoro semplicemente il nome) è la figlia del senatore di Alderaan. Dopo un viaggio di lavoro del padre su Tatooine, che lei ha passato con il suo migliore amico Luke Skywalker, è di ritorno per Alderaan, ma lei e suo padre avranno qualche "complicazione di carattere imperiale".
Ambientata nell'Episodio IV "Una nuova speranza", mi sono "inserita" nella storia, senza però rivoluzionare la trama.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi risvegliai in una casa che non era quella dei Lars. Luke mi fu subito addosso.
«Ehi, ti sei ripresa! Come ti senti? Eri messa abbastanza male!»
«Non peggio di come eri combinato tu» ribatté un'anziana voce.
Provai ad alzarmi ma mi venne un capogiro, così Luke mi sorresse.
«Cece, ti presento Ben Kenobi. Ci ha salvato la vita.»
«Oh, grazie, signor Kenobi» dissi.
«Puoi chiamarmi Obi-Wan» rispose. Guardai Luke interrogativa.
«Sì, ho appena scoperto che il suo vero nome è Obi-Wan» spiegò Luke.
«Grazie a me, signore» s'intromise... D-3BO? «Io vi ho seguito, padron Luke, e ho chiesto subito aiuto appena ho visto che quelle bestiacce vi aggredivano.»
«Grazie, 3BO» sorrisi.
«Non c'è di che, signorina Cece.»
«Facciamo progressi!» esclamai felice.
«Cece, stavo riparando 3BO, ha avuto qualche problema mentre provava ad attaccare i Sabbipodi. Ti dispiace continuare tu? Devo controllare cos'ha C1, sembra andato in tilt.»
«Certo» risposi.
«Non ricordo di cosa stavamo discutendo prima, giovane Luke. Potresti ricordarmi?» chiese Obi-Wan.
«Parlavamo della Guerra dei Quoti e no, mio padre non ha fatto la guerra. Era ufficiale di rotta su un’astronave da carico» disse Luke.
«Questo è quello che ti ha detto tuo zio» rispose Obi-Wan. «Non condivideva gli ideali di tuo padre. Pensava che dovesse restare qui e non farsi coinvolgere.»
«Tu hai fatto la Guerra dei Quoti?» domandò Luke.
«Sì. Una volta io ero un cavaliere Jedi, come tuo padre.»
Ci fu un attimo di silenzio.
«Vorrei averlo conosciuto» sussurrò Luke, con una malinconia che mi commosse.
«Era il migliore stella-pilota della galassia, e un astuto guerriero. Ho sentito che sei diventato un ottimo pilota anche tu» sdrammatizzò Obi-Wan. Luke sorrise. «Ed era un caro amico. Oh, a proposito, ho qui qualcosa per te» Obi-Wan si alzò. «Tuo padre voleva che tu l’avessi quando raggiungevi l’età giusta, ma tuo zio non ne volle sapere. Temeva che potessi seguire il vecchio Obi-Wan in qualche pazza crociata idealistica come fece tuo padre.» Obi-Wan prese uno strano oggetto e lo porse a Luke.
«Se non ha bisogno di me, signorina, io mi spegnerei per un po’» disse 3BO.
«Fai pure, certo» risposi, e mi avvicinai a Luke per vedere meglio.
«Che cos’è?» domandò Luke.
«È la spada laser di tuo padre» Luke la prese e con un solo movimento la fece accendere. «Questa è l’arma dei cavalieri Jedi. Non è goffa o erratica come un fulminatore. È elegante, invece, per tempi più civilizzati» spiegò Obi-Wan. «Per oltre mille generazioni i cavalieri Jedi sono stati i guardiani di pace e giustizia nella vecchia Repubblica, prima dell’oscurantismo, prima dell’Impero.»
Luke spense la spada a la ridiede a Obi-Wan. «Com’è morto mio padre?»
«Un giovane Jedi di nome Dart Fener, che era stato mio allievo finché non si volse al male, aiutò l’Impero a dare la caccia ai cavalieri Jedi e a distruggerli. Egli tradì e assassinò tuo padre.»
La sue parole mi lasciarono di stucco e per poco non scoppiai a piangere. Il sentimento che mi tratteneva era la rabbia. La rabbia verso un uomo che ho conosciuto e con cui ho dialogato, che ha ucciso il padre del mio migliore amico. La rabbia verso un uomo che era dalla parte del bene, che avrebbe potuto vivere una felice vita come cavaliere Jedi, ma che ha preferito diventare una macchina da combattimento dell'Imperatore. Un uomo che tradì i Jedi e un suo amico passando al male, solo per avere il potere.
«Ora i Jedi sono praticamente estinti» continuò Obi-Wan. «Fener fu sedotto dalla parte tetra e oscura della Forza.»
«La Forza?» domandammo io e Luke.
«Be', la Forza è quella che dà al Jedi la possanza» spiegò Obi-Wan. «È un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra. Mantiene unita tutta la galassia.»
Io e Luke ci guardammo.
«Obi-Wan... è possibile, con la Forza, indurre qualcuno... a fare qualcosa?» domandai.
«Cosa vuoi dire, ragazza mia?»
«Be', quando mi trovavo sulla Morte Nera, Dart Fener voleva sapere cosa facevamo io e mio padre su Tatooine; io non volevo dirglielo, ma poi...»
«Sì. Ha usato un trucco mentale Jedi. Mi dispiace, piccola» disse Obi-Wan.
«Fa niente» risposi, mentre in realtà il sentimento di rabbia che provavo aumentava. «Ti aiuto a capire cosa non va in C1» proposi a Luke.
«Grazie» rispose.
Ci chinammo e iniziammo a scrutare C1, ma appena Luke lo toccò, emise un raggio che ci fece cadere all'indietro. Era un ologramma della principessa Leila.
«Generale Kenobi, anni fa tu hai servito sotto mio padre nella Guerra dei Quoti. Ora egli ti prega di aiutarlo nel conflitto contro l'Impero. Sono spiacente di non poter presentare di persona la richiesta di mio padre, ma la mia astronave è stata catturata, e il mio tentativo di portarti ad Alderaan è fallito. Ho affidato delle informazioni vitali per la sopravvivenza della Ribellione al sistema mnemonico di questa unità C1. Mio padre saprà come recuperarle. Devi far sì che questo droide arrivi da lui sano e salvo ad Alderaan. È la nostra ora più disperata. Aiutami, Obi-Wan Kenobi. Sei la mia unica speranza.»
Ci fu un attimo di silenzio, in cui ci fissammo tutti.
«Dovrai imparare le vie della Forza se devi venire con me ad Alderaan» disse Obi-Wan a Luke.
«Obi-Wan, Alderaan... non esiste più.»
«Cosa intendi dire?»
Gli raccontai tutto quanto, da quando mio padre mi annunciò di dover discutere con il Senato di Tatooine, a quando tornai su Tatooine mandata dall'Impero.
«Oh cielo, ragazza mia, dire che non ne hai passate di tutti i colori è un eufemismo.»
«Capite perché ho tanta fretta di controllare se mio padre si trova su Coruscant o Naboo?»
«Certo, certo che capisco. Ma non capisco perché non hai altrettanta fretta di salvare la principessa Leila. Siete le uniche superstite di Alderaan.»
«Avete ragione, Obi-Wan, la principessa viene prima di tutto.»
«Allora andremo alla Morte Nera, per prima.»
«Andremo? Obi-Wan, avete intenzione di venire con noi?»
«Ma certo, ragazza mia, e ti dirò di più: se mi lascerai venire, in modo che potrò addestrare il giovane Luke per diventare un cavaliere Jedi, pagherò l'astronave per te.»
Inutile dire che accettai subito. Luke era esaltato dall'idea di diventare un cavaliere Jedi, seguendo le orme di suo padre.
Volammo verso casa di Luke, per avvisare i suoi zii del nostro viaggio, ma nessuno si seppe spiegare ciò che successe. La casa era distrutta, gli zii di Luke morti. Per mano dell'Impero, disse Obi-Wan. Avevano seguito i due droidi che la famiglia di Luke aveva comprato.
Luke, al contrario mio, si riprese in fretta e decise, nonostante ciò che successe, di intraprendere il viaggio per la Morte Nera.



NdA
Questo capitolo è più corto degli altri, ma devo ancora sistemare qualcosa nel capitolo che narra l'incontro con il comandande Han Solo...
Vedo che più di venti persone hanno letto questi primi capitoli! Sono contenta!
...Recensire vi ucciderebbe? ;-) mi farebbe molto felice, anche se scriverete " questa storia è tremenda". Proverò a migliorare il mio stile di scrittura!
Grazie a tutti quelli che leggono, e a quelli che scriveranno una recensione.

   
 
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