Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fann1kaoriyuki    06/09/2006    13 recensioni
- Che significa!?- Harry guardò nella stanza che avrebbe accolto le sue ore di punizione. Era una stanza sterile, con un tavolo insipido, due classiche sedie di legno, le pareti vuote prive di quadri e una sola finestra che si affacciava sul lago scuro. Fuori era buio pesto. Sul tavolo c’era un'unica candela che emanava una luce fioca. La stanza in sé non era in alcun modo sgradevole o spaventosa, ma c’era qualcosa, o meglio, qualcuno, seduto su una delle classiche sedie, vicino all’insipido tavolo nella stanza sterile e senza quadri. Con l’aria scocciata di chi era lì da molto: Draco Malfoy.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Harry stava con Pansy

Harry stava con Pansy.

C’era decisamente qualcosa di sbagliato in tutti ciò!

Pansy amava Malfoy! Era risaputo in tutta Hogwarts e perfino nel resto del mondo fino alla gente che leggeva le loro avventure scritte da un mito di donna quale la Rowling…allora perché Pansy stava con Harry?

Questa era la domanda che si poneva un giovane aitante biondino, mentre da una finestra abbastanza alta del castello, guardava di sotto, apparentemente con poco interesse, i due che si stringevano teneramente. Era quasi sicuro di veder volare cuoricini…

La cosa gli dava un vago senso di nausea e un chiaro senso di rabbia!

Primo: Pansy era una voltagabbana terrificante, gli cinguettava dietro da sempre e ora se la filava con la sua nemesi.

Secondo: da quello che aveva udito in biblioteca Potter non doveva essere suo?

Suo?

Potter?

Tentò di provare disgusto per la cosa e, in parte, vi riuscì, ma poi rammendò un vago senso di nostalgia, come di qualcosa che gli mancava!

Gli mancava Potter?

Anche ammettendo, per qualche oscuro e impossibile motivo, che i due fossero stati in diversi rapporti…com’erano arrivati ad un punto tale?

Non pensava che si fossero svegliati una mattina e avessero semplicemente detto “sto con lui”.

Ci doveva essere stato prima un intero capitolo di tormenti sui suoi strazianti sentimenti, poi una dichiarazione e poi….quel bacio.

Ok, ipotizzando che, a quel bacio, né precedettero altri, più passionali magari..

Tentò nuovamente di far sì che l’idea lo disgustasse, ma…non era affatto così!

Lo fissava dolcemente attaccato alla Parkinson e l’unica cosa che face era concentrarsi su quando fosse davvero bello il moretto!

Ma era Potter! Dettaglio non trascurabile!

Si portò una mano alla bocca per nascondere un grosso sbadiglio e infine decise di tagliare la testa al toro! Avrebbe parlato con qualcuno dei tre…e dato che Ron non lo reggeva minimamente e che, ammettendo fosse tutto vero, non muoveva un dito per farli tornare assieme…optò per Hermione. Di sicuro lei sapeva di più di quella celeberrima polverina! Si era spulciata già ogni libro della biblioteca no?

Per un attimo gli occhi di Potter si alzarono alla finestra ove Draco sostava e per qualche breve instante i due sguardi s’incatenarono.

Entrambi provarono un leggero gorgoglio allo stomaco, ma decisero di lasciar perdere la sensazione, il primo riservando le attenzioni (non) dovute alla sua nuova ragazza, il secondo andando cercare la Zann...la Granger!

 

Harry in verità non ne poteva più.

Pansy gli stava attaccata come un cozza al suo braccio e non lo lasciava un minuto! Quando aveva trovato la scusa di andare in bagno, la giovane, maliziosamente, gli aveva chiesto se voleva che lo seguisse. Ovviamente lui rifiutò categoricamente!

Sentiva che non era da “bravo fidanzato” tutto ciò(il non reggerla), ma sentiva di amarla…più che sentirlo ne era semplicemente convinto! Lui la amava, anche se non la sopportava…era un po’ un controsenso, ma ok, non si può avere tutto dalla vita!

Tuttavia riuscì a liberarsi di lei, quando due amiche l’avevano trascinata via.

Solo e, in parte, sollevato decise di fare una passeggiata.

Era molto che non andava trovare Hagrid, quindi arrivò di fronte la sua casa e busso, realizzò presto che lui non c’era. Sbuffò. Non voleva tornare al castello, perciò si nascose dietro un albero e si accomodò a pensare.

Rievocava ancora quel bacio dato a Malfoy…

In verità, anche se aveva toccato le labbra della corvina, avvertiva quelle labbra meno saporite di quelle del biondino. Arrossì violentemente e guardò il cielo.

Stranamente era piuttosto limpido e solo alcune nuvole vagavano solitarie e perfino lente nel profondo blu.

Chiuse gli occhi e avvertì l’odore acro della natura che lo circondava, odore d’erba, odore d’alberi, di foglie, di storia…chissà quante n’aveva viste di storie questa foresta!

Tra tutti quegli odori n’avvertì uno, anche se debole, un odore nostalgico, vago e incerto…

Un odore che gli portò alla mente sensazioni apparentemente nuove.

Mani calde sulla sua schiena…

Capelli sottili e lucenti da accarezzare…

Pelle candida e color avorio da baciare…

Aprì velocemente i suoi occhi, imbarazzato. Cosa stava ricordando?!

Perché quel ricordo sembrava confusamente a…

- Malfoy!!! – squittì vedendolo giungere.

Benché non era intenzione di Harry attirare l’attenzione del ragazzo fu esattamente l’esito della sua voce. Il biondino posò il suo sguardo argentato su di lui.

- Potter…- biascicò neutro.

- Che ci fai qui? – gli chiese immediatamente.

Il ragazzo soppesò la domanda – E perché non sarei dovuto esserci di grazia? – chiese con voce bassa e sensuale. O meglio a Harry parve così.

- Bhè…- cominciò.

Draco si avvicinò al bel moretto e si fermò all’albero dove era nascosto, appoggiandosi.

- Tu invece che ci fai qui? Scappi dalla tua fidanzata? -

Era solo un impressione o nella parola “fidanzata” c’era dell’astio? Del resto prima Pansy era la sua ragazza!

- Cos’è? – lo schernì il grifone – Ti rode che ti abbia rubato la donna? -

Draco non rispose, era troppo incantato a fissare gli occhi color giada del Griffondoro.

C’era qualcosa di malinconico in loro…iniziava a sospettare che la Granger e gli altri non avessero poi così torto. Doveva ammettere una certa attrazione.

- Non mi hai risposto! – fece notare.

Harry si alzò per fronteggiare il nemico. – Perché dovrei risponderti Malfoy? – chiese acido.

Il ragazzo ghignò soddisfatto.

- Ti è rimasto impresso vero? – chiese lascivamente – Quel bacio… Era così diverso da quelli di Pansy…-continuò avvicinandosi – Più”coinvolgente”vero? – arrivò ad un centimetro dal viso di Harry.

Il moro sobbalzò. Sentiva quasi il fiato mancargli e il cuore tamburellare nel suo petto. Perché diavolo era così Sexy Malfoy?! Perchè non riusciva ad essere indifferente al suo fascino?

Inghiottì a vuoto e rispose il più acido possibile.

- Non ti starai sopravvalutando? -

Malfoy ghignò nuovamente – Dimmelo tu –

Si avvicinò a lui e lo baciò con tutta la foga e la passione di cui era capace, durò poco, ma sembrò un’eternità.

Tutto scomparve! La foresta, il cinguettio degli uccelli, il frusciare del fogliame…

C’era solo il sapore delle labbra…un sapore dolce e amaro, un sapore conosciuto, dimenticato, ma agoniato fino all’inverosimile.

Fu così per entrambi.

Draco si allontanò lentamente, assaporando il retrogusto come se fosse ambrosia.

Harry aveva ancora le labbra e gli occhi socchiusi in estati.

Possibile che un solo bacio potesse provocare tutte queste sensazioni?!

Il grifone, ripresosi, allontanò Draco bruscamente guardandolo tra il ferito e lo stupito. Si voltò e corse via.

In quel frangente una ragazza si avvicinò al biondo con sicurezza, occhi marroni e capelli ricci…Hermione. Non si era accorta di nulla.

- Malfoy! –

- Oh Granger…benvenuta – la salutò cordialmente Draco riprendendo la calma.

- Perchè mi hai chiesto di raggiungerti qui? – fece subito lei – Ho molto da fare. -

- Perché è lontano da orecchie indiscrete.- rispose secco e freddo.

Si scrutarono qualche minuto.

- Allora?- si spazientì la ragazza.

- Di cosa parlavate in biblioteca tu, Blaise e il rosso?! – chiese senza preamboli

- In biblioteca? – chiese candidamente la ragazza, poi ricordò – Ci hai sentiti? –

- Vi ho sentiti –

- Cosa hai sentito esattamente? –

Per qualche momento Draco soppesò la risposta da dargli, scelse di dirgli esattamente ciò che aveva ascoltato.

- Che io e Potter avevamo un non so che legame e che la Parkinson ha usato una non so quale polverina per distruggerlo. -

Hermione non si scompose, sorrise obliquamente e si scostò un ciuffo ribelle dagli occhi.

- E cosa vorresti sapere esattamente? -

- Come siamo finiti insieme io e quell’ microcefalo! – sbottò acido.

La riccia adoperò un sorriso educato – Sai fino a qualche giorno fa avresti ucciso chiunque l’avesse chiamato così – azzardò.

- E perchè mai? – s’incuriosì Draco nascondendo il tutto dietro una maschera di scetticismo.

- Tu lo amavi –asserì semplicemente la riccia facendo spallucce.

Draco sembrò incupirsi. Rimase in silenzio per un po’ poi riprese con voce più posata – E lui? –

- Anche – rispose mestamente.- Non chiedermi come vi siete messi insieme, è una cosa che sapete….sapevate solo voi – si corresse – Ma ora pare non ci sia possibilità che torniate in quei rapporti. Pansy ha costretto con un incantesimo Harry ad amarla.-

Il principe delle serpi l’ascoltò perplesso, avrebbe dovuto scacciarla, schiantarla, scappare o sputarle addosso che MAI e poi MAI  lui e Harry Potter potevano provare amore l’un per l’altro…

Ma qualcosa in fondo al cuore gli urlò che le credeva ciecamente. Una sola domanda sovvenne al biondo.

- Eravamo felici? – chiese con un filo di voce.

La griffondoro lo guardò seria qualche istante poi chiuse gli occhi e sospirò – Molto –

- molto…- gli fece eco il biondo.

- Ma ora che lo sai cosa intendi fare Malfoy? Lo lascerai in balia di quell’arpia? –

Lui non rispose.

- Allora Malfoy? Cosa vuoi fare? -

Draco abbassò lo sguardo per poi rialzarlo con fierezza –Voglio ricordare! –

 

 

 

Harry corse senza mai fermarsi finché non arrivò al castello. Trafelato si appoggiò alla più vicina colonna per recuperare fiato.

Doveva fare il punto della situazione, era troppo inverosimile!!

Strinse le mani al cuore che pompava sangue come non mai. Ma perchè?

Domanda stupida… Malfoy lo aveva baciato!!

Di nuovo!! Stavolta con intento…e lui non l’aveva fermato, ma aveva bensì risposto con passione.

Un passione caduta in dimenticanza, ma familiare. A questo pensiero Harry avvampò. Perché aveva l’impressione di averlo baciato altre volte?

 

Perché il suo cuore avvertiva il bisogno di tornare indietro ad assaporare ancora quella bocca?

Perché era così…Felice?

Felice…

Era quella la parola! Felice!

Per cosa?

Per uno stupido bacio?

Harry si portò le mani al viso e lo sfregò fortemente per ritrovare lucidità! Doveva tornare al castello da Pansy! 

Pansy…

L’aveva tradita…No, non poteva essere!

Non poteva dirglielo…l’avrebbe lasciato! E lui l’amava!!

Erano solo i suoi baci ad interessargli, la sua pelle a piacergli, i suoi capelli corvini da accarezzare!

Non le labbra, la pelle diafana e i capelli d’angelo infernale di Draco Malfoy!!

Mentre era perso nelle sue elucubrazioni una figura si avvicinava ad Harry, una figura di ragazza, un ragazza dall’aria ingenua e svampita.

Luna Lovergood.

 

Quando giunse al castello, un infuriata Pansy lo attendeva con un muso lungo che non gli donava affatto.

- Dove sei stato?? – gli chiese brusca.

Harry la guardò bieco, qualcosa lo fece sorridere – A fare una passeggiata – rispose

- Una passeggiata?- gli chiese scettica.

- Sei gelosa Pansy? – soffiò Harry all’orecchio della ragazza.

Il moretto la spinse al muro e iniziò a baciarla con passione, ma allo stesso tempo con freddezza. No…non era la stessa sensazione di Malfoy!

Lei non era Draco Malfoy…

Pansy si accorse che c’era qualcosa che non andava

- Harry ma che ti prede?!?! – inveì la ragazza rabbiosamente, ma la mani del Grifone si fecero più possessive e le bloccarono dolorosamente per i polsi. Lui si fermò e la osservò negli occhi ghignando.

- E questo che vuoi no? – strofino le sue labbra sulla guancia della ragazza sensualmente – Vuoi essere mia, no? – lecco avidamente il lobo dell’orecchio.

Pansy rabbrividì. Cosa era successo? Questo…questo non era L’Harry Potter che conosceva!

Lo strattonò terrorizzata. Harry la tenne ancora saldamente e dolorosamente per i polsi.

- Lasciami!! – gli ordinò

- Altrimenti che fai? –

- Lasciami!! – ribadì.

Harry sogghignò e la lasciò. – Sai Pansy… - esordì – La differenza che c’è tra magia d’amore è amore è che, la prima, crea solo un ossessione. Silente me l’ha spiegato fino alla noia…- incrociò le braccia al petto – L’amore, quello vero, non può crearsi magicamente…-

La corvina lo guardò con astio. Possibile che sapesse?

- Perchè...- tentennò – Perchè mi dici questo? -

Harry cambiò espressione. Soffriva. Si portò una mano al cuore.

- Ti amo. – sussurrò piano – Ma sento anche che non è così… Mi sento lacerare Pansy…- si lamentò – Mi sento… stanco. -

- Harry…- tentò di avvicinarsi la ragazza.

- Stammi lontana!! – gridò allontanandola aspramente – Io ti voglio Pansy!! Ti voglio ossessivamente!! E questo non è un bene… - sospirò – questo non è amore! –

Gli occhi bui delle ragazza s’illuminarono di un tenue rosso.

- Perché?- Gli chiese debolmente - Perchè non puoi amarmi? Provaci… -

Harry la guardò piangere silenziosamente, poi la strinse a se, non possessivamente ma dolcemente.

- Grazie… - gli sussurrò piano – Grazie di amarmi…ma non solo io l’uomo del tuo destino. -

Detto questo la separò dolcemente e con un debole sorriso si allontanò dal lei.

Solo in quel momento, Pansy si accorse che il vuoto che avvertiva il suo cuore, non si sarebbe mai colmato…

Anche se aveva fatto di tutto per ottenere amore, non c’era riuscita.

Era sola, di nuovo….

Ne Draco, né Harry la volevano.

Si accovacciò e riprese a piangere più forte, più disperatamente.

 

Draco giunse in biblioteca dove l’attendevano Blaise e Ron ancor intendi a sguazzare nelle scartoffie pur di trovare una soluzione. Si notava, però, che non vedevano risultati.

Quando il corvino vide entrare il principe delle serpi sobbalzò.

-Che ci fa qui Draco?! – chiese ansioso.

- Ci ha sentito… - ammise Hermione giungendo dopo di Malfoy – Sa tutto! –

Il biondo e l’amico si esaminarono.

- E cosa pensi? – gli chiese apprensivo.

Draco fece spallucce – Che non mi va di vivere nell’oblio! Voglio sapere per quale assurda ragione io e Harry siamo finiti assieme! –

- Harry? – chiese retorico Blaise – l’hai chiamato Harry? -

Il serpeverde si portò le mani alla bocca – L’ho fatto? – chiese più a se stesso.

- Si lo hai fatto! -

- Oh…- si limitò ad esclamare.

- Scusate… - li interruppe Hermione – Ma dobbiamo ancora ricercare!-  ricordò.

I tre si accomodarono e ripresero gli studi, maledicendo il fatto che nell’intera biblioteca non ci fosse nulla che servisse!

Passarono alcuni minuti in cui Draco alzava gli occhi dal libro e osservava l’amico per poi tornare sul libro. Si decise a parlare.

- Blaise…- lo chiamò mestamente Draco d’un tratto.

- Si Draco?-

- Tu sai quanto io e Potter abbiamo sviluppato questo…rapporto? –

Blaise fece mente locale - Nella punizione- asserì

- La punizione? -

- Ti beccasti una punizione e se la prese anche lui, così foste rinchiusi soli in una stanza…- cominciò a raccontare il corvino.

Il quel frangente Draco tentò di ricordare, invano. – Una stanza? –

- Si… non so molto altro, ma da qual giorno sei…peggiorato. -

Draco lo guardò interrogativo, poi gli occhi cobalto del ragazzo furono più che eloquenti.

- Capisco… - affermò abbassando lo sguardo di nuovo sul libro.

Ron e Hermione non ci capivano nulla, ma ascoltavano curiosi.

- Quindi è per questo che non… - esordì ancora Malfoy verso l’amico.

- Esatto… -

- Ah…-

Qualche attimo di silenzio imbarazzante poi Draco si rabbuiò.

- Blaise… - chiamò ancora l’amico.

- Si Draco? – rispose ancora quest’ultimo leggermente stanco dalle continue interruzioni.

- Io e Potter abbiamo…? –

Il corvino inizialmente non afferrò la domanda, poi, notando il rossore insolito sulle gote del l’amico concepì l’idea di cosa fosse. Si prese un attimo per pensare poi rispose  - Penso di si…- ipotizzò.- L’avete fatto! –

Ron e Hermione si tinsero di scarlatto ascoltando i due parlare.

Del resto era naturale, ma per Ron era difficile pensare(e non voleva pensar) ai due in più che dolci atteggiamenti, mentre Hermione rischiò di farsi venire un emorragia nasale per l’immagine idilliaca venutagli in mente. Doveva ammettere che aveva sempre trovato affascinanti i due, sopratutto assieme!

- Ohhh basta!! – sbottò quest’ultima chiudendo pesantemente l’ennesimo libro sfogliato. – Non c’è nulla! E’ inutile! -

Ron guardò attonito l’amica. Era la prima volta che si arrendeva, ciò significare proprio la sconfitta.- Qui si rasenta il ridicolo! – continuo la riccia – Cavolo Draco, esci e vattelo a prendere!!! – gli strillò esasperata.

I tre rimasero sorpresi. Ron e Zabini erano quasi divertiti, Draco ci volle un po’ per amalgamare le parole. Gli chiedeva di sedurre Potter?! Quando ancora non era sicuro dell’intera situazione?!?! –

- ZAnn…- esordì Draco bloccandosi all’improvviso. Si bloccò non perché non sapesse cosa dirgli, ma perché stava chiamandola offensivamente! Qualcosa glielo impediva….qualcosa…qualcuno…

- Harry…- sussurrò flebilmente. Poi si ridestò – Insomma Granger che vuoi che faccia?! Lui ora ama Pansy mi crederebbe pazzo!! – sbottò – non posso certo aspettarmi che ricambi!! –

- Certo!!- rispose a tono la giovane – Ma che vuoi che succeda?! Che Harry entri da quella porta e ti cerchi?! –

Improvvisamente qualcuno spalancò la porta e subito tutti e quattro voltarono all’unisono. Si ritrovarono Luna in tutta la sua raggiante strambezza che guardava passiva l’insolito gruppetto.

- Hey Hermione! Da quando possiedi la Vista? – ironizzò il rosso - Certo non assomiglia molto ad Harry -.

Luna giunse fino a loro con passo sicuro – Ciao – li salutò.

- Ciao Luna – rispose Hermione stanca. – Vuoi qualcosa? -

La ragazza guardò il soffittò – Volevo dirvi che Pansy e Harry si sono lasciati –

Il trio sgranò gli occhi. – Cosa?! –

- Pensavo di dirvelo perché lei proprio non mi piaceva…- disse svenevole – Non è fatta apposta per Harry! Deve proprio trovare qualcuno più bello… tipo Malfoy! -

Il ragazzo avvampò, ma cerò di non darlo a vedere.

- Sapete…- continuò la ragazza – Con l’amore vero si spezza ogni incantesimo…vedete Voldemort! Non riesce ad ammazzare Harry perchè è così amato! – soffiò.

Il tono era vago e sognante, eppure i tre ebbero l’impressione che la ragazza fosse onnisciente e che sapesse tutto.

Guardò il biondo e sorrise candidamente. – Il bacio del bel principe salva sempre la principessa… - strascicò – Anche se la principessa in questione è anch’esso un principe –

Senza che potessero riprendersi dalle parole enigmatiche ma dirette della biondina svampita, lei si allontanò.

- Che…- esordì dopo 10 minuti di silenzio Ron .- Che ha detto? -

 

La neve cadeva lenta dal cielo.

L’aria era fredda e pungente quasi da tagliare il viso. Ed Harry se ne stava tranquillo a pensare in guferia.

Non sapeva perchè, ma quel posto rievocava dei flash nella sua mente. Iniziava a ricordare delle cose, sensazioni perlopiù…e stranamente non era piacevoli. Soprattutto quelle che avvertiva riguardo a questo luogo.

Ricordava rammarico, dolore, solitudine, abbandono e anche un vago senso di tepore di qualcuno che gli era vicino nonostante tutto. Avevo lo sguardo fisso sul muro, non sapendo certo che era lì che lui e Malfoy si erano addormentati nell’attesa dello sciogliersi dell’incantesimo.

Si avvicinò piano a quel posto e vi si accomodò, ricoprendo quei passi, rifacendo le stesse cose, lasciandosi andare totalmente a quella sensazione di Deja-vu.

Rimase fermo a guardare il cielo che s’intravedeva dalla grande finestra. Edvige gli si era accovacciata a fianco alla ricerca di un po’ di calore.

Nonostante il freddo, nonostante la dura pietra…si addormentò, proprio come fece quella volta.

Anche Draco aveva avuto la stessa idea di Harry e giunse nella guferia. Aveva il vago sentore di un richiamo indefinito che lo guidasse lì. Un altro se stesso, un se stesso che giaceva nel fondo della sua anima e che gli gridava serpe più a gran voce: Raggiungilo.

Non si rendeva conto di questo, né che i suoi passi seguivano le orme del ragazzo che nonostante l’annesia sapeva d’amare, finché non lo vide lì. Accovacciato vicino al muro, con Edvige appollaiata al fianco.

Ignorò la fastidiosa sensazione di Deja-vu e si avvicinò per svegliarlo.

Si bloccò.

Svegliarlo?

Era così carino da addormentato!

Malfoy si tinse di rosso per averlo pensato e gli sembrò di rivivere anche a lui vaghe sensazioni di ricordi in quel luogo. Non se la sentì di svegliarlo, sarebbe scappato.

Come dirgli che loro due stavano assieme?

Come ricordagli l’amore che nutrivano l’un latro?

Non sapeva nemmeno perché lui lo rammendasse, o meglio, non serviva…lo sapeva e basta.

Rimase a guardarlo per lungo tempo, fino a quando Harry si mosse e rabbrividì per il freddo.

Il biondino quindi si prodigò per ricreare un coperta e coprirlo come si deve, sperando vivamente di non svegliarlo, ma non riuscì nel suo intento: due occhi smeraldini si aprirono lentamente e misero a fuoco la figura del serpeverde.

- Draco..? – biascicò il moro con voce roca.

L’aveva chiamato Draco? Non Malfoy?

- Harry… - sussurrò lui in risposta.

Il grifone si mise seduto e osservo la coperta color verde che aveva addosso. Poi notò qualcos’altro. Qualcosa che fin’ora non aveva notato.

Al suo polso, infatti, vi era un sottile laccetto color giada, sembrava spezzato ma legato molto stretto in modo che non si sciogliesse. Istintivamente portò gli occhi al polso del biondino che lo guardava serio. N’aveva uno simile al suo, solo che era rosso. Anche questo rattoppato in modo inequivocabile.

Draco sembrò accorgersi delle domande che affliggevano il compagno e squadrò anch’egli l’oggetto appeso al suo polso.

- Non si sono staccati… - realizzò Harry – Perché non si sono staccati? – chiese a Malfoy non capendo perchè credeva che lui lo sapesse.

Il principe delle serpi scosse il capo e poi sorrise dolcemente come non mai – Perché ti amo – sussurrò semplicemente – E tu ami me. E nessun incantesimo può cambiare questa realtà delle cose.-

- Amarti? – fece interrogativo Harry – Io ti amo..?-

- Si.-

- E tu mi ami? –

- Si -

Il moro mise in ordine le idee, avrebbe dovuto pensare che fosse tutto uno scherzo, una burla…ma…niente ma. Semplicemente sapeva che Draco aveva ragione.

- Si è così. – ribadì il biondino.

- Lo so – ammise Harry.- Cosa faremo ora? -

Il biondo non rispose immediatamente, lo guardò rapito in quegli occhi così nostalgici e si chinò su di lui per un fugace bacio – Niente- dichiarò infine – Semplicemente ci ameremo –

Al diavolo che non era lui. Al diavolo che non gli si addicesse la dolcezza…

Voleva Harry e questo non sarebbe mai cambiato.

- Ma i ricordi? -

Draco si allontanò e si mise a sedere. – Non piace neanche a me restare nell’oblio – confessò – Ma m’importa di più averti. – asserì.

Il grifone arrossì vistosamente, poi si sciolse in un sorriso.

- Allora… - tentennò Draco, poi si alzò e gli tese la mano – Ti va di costruirne di nuovi? -

- Non aspetto altro – afferrò la mano e si tirò su.

- Draco…-

- Si Harry? -

- Ti amo. -

- Anch’io.-

 

Successivamente Pansy non osò avvicinarsi più a nessuno dei due, tuttavia Zabini l’aiutò molto e i tra i due nacque in insolita amicizia che presto sfociò in amore.

Draco ed Harry pian piano iniziarono a ricordare sempre più cose e si crearono nuovi ricordi sempre più intensi.

Hermione e Ron forse saranno ancora lì a spulciare libri…

Luna Lovergood…bhè lei, passando inosservata, aveva sempre potuto tenere d’occhio la situazione. In verità aveva architettato un po’ tutto perchè adorava le yaoi Draco/Harry.

Prima cogliendo l’occasione che i due fossero in punizione nel medesimo momento, aveva convinto i professori che, metterli in gabbia assieme, era un ottima punizione. In seguito aveva fatto in modo che Harry trovasse i due bracciali e gli aveva illuminato sul loro funzionamento. Ed infine aveva cercato di dare una mano ai due a tornare assieme.

Se ora vi chiedete perché Draco e Harry non si odiassero totalmente dopo l’incantesimo di Pansy bhè…provate a ricordare cosa fin’ora li aveva salvati?

Ci arrivate?

No??

Bhè…La cara Luna ne sapeva uno più del diavolo e aveva omesso al Griffondoro che i due bracciali fossero una protezioni contro eventuali incantesimi d’amore. Essendo in parte rotti non li avevano protetti totalmente, ma avevano permesso che l’amore non si tramutasse in odio.

Quindi ecco la parola fine della storia.

Grazie a tutti che l’anno seguita e spero che vi piaccia il finale!

 

Con affetta vostra Hachi^__^

 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fann1kaoriyuki