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Autore: TheGhostOfYou    26/01/2012    8 recensioni
E se Lily avesse ricambiato l'amore di Severus? Se fossero stati insieme, e dalla loro relazione fosse nato Harry? Cosa sarebbe accaduto?
Severus Piton conosce Lily Evans poco prima di cominciare Hogwarts; Lily è una nata Babbana, ma è una strega eccezionale. Severus se ne innamora all'istante. Passano gli anni, e anche Lily si accorge di provare gli stessi sentimenti di Severus. Si mettono insieme, e vanno a vivere nelle campagne inglesi. Ma Severus è tentato dal potere, e si unisce a Voldemort, proprio quando Lily scopre di essere incinta. Lei lo lascia e lui, distrutto da dolore, mette anima e corpo nella causa di Lord Voldemort. Quando scopre che Lily ha sposato James Potter, suo nemico di sempre, lascia i Mangiamorte e tenta di riprendersi colei che ama. Ma è troppo tardi. Lily è stata assassinata.
Undici anni dopo, Harry Potter, suo figlio, arriva a scuola. Ha lo stesso carattere di James, ma Severus sa che è suo figlio. Da quel momento in poi, rischierà tutto per tenerlo al sicuro, senza però rivelargli la verità.
Harry scoprirà chi è il suo vero padre, o vivrà per sempre con la convinzione di essere figlio di James?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, I Malandrini, Narcissa Malfoy | Coppie: Lily/Severus
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il tuo fantasma - La serie'
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17 - Cicatrici che bruciano.


I won't explain or say I'm sorry
I'm unashamed, I'm gonna show my scar
Give a cheer for all the broken
Listen here, because it's who we are
I'm just a man, I'm not a hero.

My Chemical Romance - Welcome To The Black Parade.

Ottobre 1978

Faceva male, eccome, essere lì senza che Lily non sapesse nulla. Ma come le avrebbe potuto spiegare che da qualche mese non lavorava per il Ministero ma cercava di guadagnarsi la fiducia del Signore Oscuro?
Come dirle che da mesi stava con un potenziale assassino?
Era uscito sul presto quella notte, dalla loro casa di campagna nell'East Sussex dove abitavano da qualche mese, con la scusa di avere un compito importante che lo attendeva a Londra. Avevano scelto quella contea perchè era vicino al mare, e Lily adorava il mare. Quando Severus non era impegnato, andavano entrambi in spiaggia e si stendevano sulla sabbia umida, tenendosi per mano, e rimanevano ore in quella posizione, senza parlare, semplicemente osservando il cielo ed il mare.
Era stato semplice, una volta ottenuti i M.A.G.O, andare a vivere insieme; una decisione naturale, dato che stavano insieme da così tanto tempo. Lily voleva sfuggire alla triste realtà di Spinner's End, nonostante avesse arredato la casa di Severus come meglio aveva creduto,  e voleva soprattutto sfuggire da Petunia e dal suo odioso fidanzato Vernon, tanto acido quanto lei. Severus invece a Spinner's End non aveva più nulla, se non la tomba di sua madre, quindi per lui non faceva differenza spostarsi o meno.
Per tutto quel tempo, però, nonostante vivessero bene e fossero felici, lui le aveva mentito.
Da mesi ormai lavorava insieme a Audrey per riuscire ad entrare nelle grazie del signore oscuro; il denaro che portava a casa era sporco, ottenuto con il ricatto e con la tortura, ottenuto da Mangiamorte.
Lily non era riuscita a cancellare l'ombra minacciosa che Severus aveva sempre portato su di se e dentro di se fin da quando era entrato ad Hogwarts, e l'ambizione mescolata alla voglia di potere avevano prevalso, rendendo l'uomo schiavo del mago più potente e terribile di tutti i tempi. Lui l'amava, certo, ma non poteva nascondere a se stesso le sue vere inclinazioni.
Fu con la morte nel cuore che quella sera, quindi, si smaterializzò dal cortile della loro casetta diretto a Malfoy Manor, con la consapevolezza che quella notte sarebbe cambiato tutto. 
Nonostante fosse autunno, il cielo era limpido e Severus poteva vedere ogni singola stella, ogni costellazione studiata a Hogwarts e la via lattea, che luminosa splendeva sopra ogni cosa.
Lily adorava la Via Lattea; una notte, lo aveva costretto a guardarla per ore, ed era rimasta incantata davanti a tale spettacolo, mentre lui avrebbe solo desiderato baciarla.

- Gli antichi Egizi consideravano la Via Lattea come una controparte celeste del Nilo: un fiume chiaro che attraversava il cielo notturno esattamente come il Nilo attraversava le loro terre. I Giapponesi la chiamano Fiume D'Argento. Io credo solamente che sia la via che indica il nostro destino.- 

Severus maledì la sua memoria di ferro; gli occhi di Lily gli stavano facendo rimandare la sua decisione. Ignorò la galassia sopra di lui ed entrò nel cortile di casa Malfoy, concentrato sulla missione e su quello che avrebbe dovuto fare.
La sua Via Lattea stava per oscurarsi, lo sapeva bene. 

Il salone di Villa Malfoy non era nemmeno lontanamente macabro come si ricordava Severus; varie fiaccole erano state accese, dietro ad ognuna delle quindici sedie preparate apposta per quella serata. Sembrava più che altro una festa, e Severus si rilassò un attimo. Chiuse gli occhi e fece un passo avanti; subito, due o tre Mangiamorte si voltarono verso di lui. Tra questi, Bellatrix Black, cugina dell'odioso Sirius e sorella di Narcissa, scoppiò in una risata folle, che rimbombò per tutta la sala.
- Mio signore è venuto. Non lo credevo possibile.- 
Severus la vide avvicinarsi a Voldemort - tremò al pensiero di quel nome - in modo accondiscendente; capì che forse non era follia quella che le vedeva negli occhi, ma semplicemente ossessione. L'uomo non la degnò di uno sguardo, si limitò a prendere la bacchetta con le mani ossute e si avvicinò a Severus, che immediatamente chinò il capo in segno di rispetto.
- Non avevo dubbi, Bellatrix. Sono sicuro che Severus sarà un ottimo servitore, forse anche più di te.-
La donna guardò il ragazzo che stava ancora a testa china con uno sguardo carico d'odio; probabilmente non sopportava che qualcuno la superasse. Voleva il suo posto d'onore accanto al Signore Oscuro e avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenerselo stretto.

Severus ebbe l'impressione che Bellatrix Black fosse una donna da non contraddire.

La sala si riempì piano piano, e Severus si sentì al centro dell'attenzione; odiava esserlo, anche ad Hogwarts, quando il professor Lumacorno lo lodava per le ottime pozioni create, cercava sempre di nascondersi dietro il calderone. Quella sera, tuttavia, tutti gli occhi erano puntati su di lui e sebbene volesse fuggire via, le sue gambe si fecero pesanti e lo costrinsero a rimanere dov' era.
- Sei stato molto bravo, Severus, e lo sai già.- cominciò Voldemort, passeggiando avanti ed indietro. - Questa sera verrai sottoposto ad un'ulteriore sfida, che ti permetterà di raggiungere il tuo scopo. Essere marchiato e diventare un vero Mangiamorte.-
Le labbra di Severus tremarono appena, ma fece finta di nulla.
- Questa sera dovrai uccidere.-
Il cuore di Severus era tutto meno che preparato a quella notizia; non si aspettava di dover uccidere qualcuno così presto e davanti a tutte quelle persone. Per un attimo, ebbe un ripensamento, ma poi vide Bellatrix chinarsi verso un uomo alto e robusto, con la faccia scura come la pece.
- Non ce la farà, ne sono sicura.- sussurrò abbastanza forte affinchè lui potesse sentirla. - In fondo è solo un ragazzino di diciott'anni.-
Nella sala calò nuovamente il silenzio mentre da un'entrata secondaria veniva spinto a forza un uomo piccolo, calvo e cicciotto che Severus riconobbe immediatamente.
- Questo Babbano.- disse il Signore Oscuro. - Abita a Spinner's End, proprio vicino a Severus. Nel mondo Babbano è unverduraio, ovvero vende le verdure ad altri Babbani come lui. Voglio che tu lo uccida, Severus.- 
L'uomo venne catapultato a terra, dove rimase sdraiato per qualche secondo; aveva i polsi gonfi legati a strette corde scure e un livido sullo zigomo destro. Sollevò lo sguardo e riconobbe in Severus il ragazzino timido ed impacciato che a cinque anni chiedeva insistentemente le carote tutti i santi giorni. Il suo sguardo passò dal terrore alla comprensione.
- Severus Piton? Ti prego, aiutami!-
L'uomo fece un passo avanti e sfoderò la bacchetta; sapeva bene che il vecchietto non aveva fatto nulla, ma se si rifiutava di collaborare, lo avrebbero sicuramente ucciso.
Chiuse gli occhi, cercando di non pensare a nulla se non a Lily, alla sua delusione se mai avesse saputo che stava per uccidere un uomo.
Mi dispiace, Lily.
- Avada Kedavra.- un lampo di luce verde uscì dalla bacchetta di prugnolo e si abbattè sul petto del pover'uomo, che si accasciò immediatamente a terra. L'aveva fatto, aveva ucciso un innocente.
Credeva che si sarebbe sentito potente, dalla parte del giusto, invece l'unica cosa che voleva fare era scappare da quel posto subito, rifugiarsi tra le braccia di Lily e non pensare più a nulla.
- Ben fatto, Severus.- Voldemort avanzò lentamente, non degnando di uno sguardo il Babbano morto, e si posizionò davanti a lui. - Il braccio sinistro, per favore.-
Severus alzò la manica nera della giacca che portava e lo porse a Voldemort, che posò la sua bacchetta su esso e mormorò qualcosa.
L'unica cosa che Severus sentì fu un bruciore tremendo, che lo spezzò a metà; si rese perfettamente conto di stare cancellando con un solo gesto, sette anni di amicizia, amore e vita con Lily. Stava diventando uno di quelli che disprezzavano persone come lei, che le uccidevano per il semplice motivo di essere una Mezzosangue. Il dolore fisico cessò, ma non quello dell'anima.
La cicatrice che aveva dentro non avrebbe mai smesso di bruciare.

****
24 Giugno 1995.

Diciassette anni dopo era nuovamente fuori da quella villa; era sicuro di trovare il Signore Oscuro insediato a VIlla Malfoy. Due ore dopo la sua chiamata, Severus era pronto a giocarsi il tutto e per tutto. 
Le parole di Silente erano state chiare e concise.

- Fai credere di essere ancora con loro, di essere una loro spia; dovrai raccontare tutto di Hogwarts, di Harry. Dovrai essere il Mangiamorte perfetto.- 
Severus  bussò un paio di volte alla porta della villa; sembrava che dentro non ci fosse nessuno, ma in realtà un piccolo elfo domestico aprì la porta qualche minuto dopo, facendo un profondo inchino.
- Desidera signore?- si chinò talmente tanto che il suo lungo naso arrivò a toccare il pavimento.
- Vorrei poter parlare con la signora Narcissa Malfoy.- rispose lui, con tono piatto. – Con effetto immediato.-
- Gold provvede subito, signore.- e sparì all’interno dell’abitazione. Pochi minuti dopo Narcissa comparve sulla soglia. Sembrava molto stanca e debilitata, ma riuscì comunque a sorridere a Severus.
- Sei sicuro di volerlo fare?- chiese sottovoce.
- Che altra scelta ho?- rispose Severus. – Lui è già qui?-
Narcissa annuì e lo lasciò entrare; l’atmosfera che si respirava in quella casa era sempre la stessa. C’era qualcosa di macabro in quei corridoi bui e freddi, illuminati solo da torce infuocate, qualcosa che suggeriva che una presenza maligna si era stabilità li.
Quando lo vide, Severus provò un conato di vomito, molto simile a quello che aveva provato la prima volta che aveva ucciso il primo uomo.
Voldemort era molto diverso da come si ricordava: pelle bianca come sempre, ma il naso era piatto come quello di un serpente ed era senza capelli. Non sembrava umano, nemmeno un po’.
- Severus?- il tono sembrava sorpreso, come se non si aspettasse di vederlo lì. Era solo, senza i soliti Mangiamorte. Solo Lucius Malfoy sedeva accanto a lui, con un’espressione del tutto soddisfatta.
- Mio Signore, mi spiace essere arrivato solo ora.- fece un inchino profondo, cercando di chiudere fuori i pensieri che non voleva Voldemort leggesse.
- Perché tanto ritardo, Severus?-
- Non potevo allontanarmi da Hogwarts senza essere scoperto, mio Signore.- la voce di Severus era poco più di un sussurro. – Credono ancora che io sia dalla loro parte.-
Voldemort si alzò e si avvicinò a lui, brandendo la lunga bacchetta verso il volto del professore.
- E lo sei, Severus?-
- No, mio Signore.-
Si posizionò proprio davanti a lui e chiuse gli occhi; Severus sentì che Voldemort stava cercando di penetrare le sue difese mentali, e provvide subito a creare false immagini che potessero ingannarlo.
- Dici il vero, Severus.- commentò poco dopo Voldemort, accennando un mezzo sorriso. – Le tue immagini mentali sono molto vivide.- allargò le braccia in segno di saluto. – Bentornato tra noi.-
Severus chinò nuovamente il capo ed andò a sedersi di fianco a Lucius, tenendosi il braccio sinistro. Anche se in quel momento non faceva più male, sapere di avere quel tatuaggio bruciava da morire. Sapere che Lily era morta per colpa di quel Marchio, di tutto quello che esso rappresentava, era una sconfitta per lui ed un dolore enorme, perché portava il simbolo della morte dell’amore della sua vita tatuato sul braccio. Un calore lo avvolse, e seppe che, come sempre, Lily era lì per sostenerlo anche in quell’impresa.
- Allora dimmi, Severus. Che combina il caro vecchio Albus?-
Lucius al suo fianco scoppiò a ridere di gusto.
- Sta reclutando nuovamente l’Ordine della Fenice, come prima della vostra scomparsa.- sembrava tranquillo, ma in realtà aveva paura di poter essere scoperto in qualche modo. – Ma è invecchiato, e sente che i suoi poteri non sono più come quelli di prima. Stanno anche cercando un nuovo quartier generale. L’ultimo l’avete distrutto con maestria, anni fa.-
- E per quanto riguarda Harry Potter?-
L’uomo deglutì; come poteva spiare suo figlio e consegnare informazioni all’uomo che voleva Harry morto più di quanto desiderasse essere il mago più potente del mondo.
- Il ragazzo è ben protetto, non credo sia opportuno toccarlo mentre siamo a scuola.-
- Sono d’accordo con te. Bisogna toccarlo quando non ha la protezione di Silente. Ecco perché ho bisogno di attirarlo fuori da Hogwarts.-
Voldemort si sedette sulla sua sedia, mentre Nagini si acciambellò accanto al fuoco. Incrociò le dita ed assottigliò gli occhi.
- Ho bisogno di sentire la profezia per intero, quella che tu Severus hai udito anni fa. C’è qualcosa che mi sfugge ed ho bisogno di sapere che cosa davvero contenga. Ma per farlo ho bisogno di Potter. Il tuo compito, Severus, è quello di tenermi aggiornato sugli spostamenti del ragazzo e dell’Ordine; cercherò uno stratagemma per attirarlo fuori da quella scuola. Una volta recuperata la profezia, lo ucciderò con le mie mani.-
Tutti i presenti annuirono.
- Puoi andare, Severus. E ricordati: sei sotto osservazione. Un solo passo falso e pagherai con la vita.-
Severus si alzò in piedi ed uscì dalla stanza, seguito da Narcissa. Camminava velocemente, desideroso di mettere chilometri di distanza tra lui e quell’uomo terribile. Voleva vedere come stava suo figlio, assicurarsi che non fosse scioccato, assicurarsi che stesse bene.
Si sentì prendere il polso da Narcissa.
- Sei un eroe Severus, lo sai?- aveva gli occhi pieni di lacrime. – Lucius gli ha chiesto di prendere Draco con se e io sono stata ferma.-
- Non puoi fare altro, Narcissa. Ed io non sono un eroe, sono solo un uomo.-
Usò un tono burbero e tolse la mano di Narcissa dal suo polso. Uscì nella notte stellata e istintivamente guardò in cielo; la Via Lattea era ancora li, luminosa e stellata come sempre. Gli venne in mente Lily e sperò che lei potesse essere tra quelle stelle che componevano la galassia che lei amava tanto.
- Mi perdonerai mai per quello che ti ho fatto anni fa?-
Un vento caldo lo avvolse e la sentì li, su di se.
- Ti ho perdonato dal primo giorno, Severus.-
La sentì nitida, chiara come non mai: la voce di Lily che lo accarezzava, il suo fantasma che lo avvolgeva con il suo calore.
Era li per lui, era li per rendere quelle cicatrici che bruciavano un po’ meno dolorose.
 
Con lei al suo fianco, ce l’avrebbe fatta.
 
*****
 
Agosto 1995.
 
Harry Potter era a Grimmauld Place da qualche giorno, quando entrò nella stanza accanto a quella sua e di Ron. Non era una stanza qualsiasi, sembrava una specie di memoriale dei Malandrini: foto che si muovevano e che mostravano James Potter abbracciato a Sirius, a Lupin. Lily sorrideva da una foto con un piccolo Harry in braccio. Suo padre non c’era, probabilmente impegnato a scattare la foto.
Harry si ritrovò ad aprire un cassetto e a frugarci dentro; trovò una foto, legata ad una lettera. La foto mostrava un piccolo Harry di appena qualche mese, senza cicatrice e con i grandi occhi verdi che guardavano curiosi ovunque. Si ciucciava il pollice della mano destra e sembrava sorridere.
Prese il foglio dietro la foto e lo lesse con le mani tremanti. Sua madre aveva una scrittura elegante ed ordinata.
 
Caro Severus,
so che per te è difficile stare lontano da noi; purtroppo è necessario. Sai bene che non approvo il tuo stile di vita, sai bene che me ne sono andata di casa per quell’orribile tatuaggio sul tuo braccio sinistro. Non posso amare una persona che ama lui a quel modo, e lo sai bene. Ma è tuo figlio, e non posso non darti notizie. James se ne sta prendendo cura alla perfezione ed Harry lo adora. Vorrei che tu potessi vederlo davvero! Vorrei che tu potessi stargli accanto come dovrebbe essere.
Ma non è possibile, tu hai fatto la tua scelta tanto tempo fa, quando hai deciso di seguire Audrey e di odiare le persone come me.
Ti lascio la sua foto; vorrei davvero che tu potessi essere il padre che Harry si merita. Guardalo, Severus, ha i miei occhi ma ha le tue espressioni.
 
Ti amo, Severus, ti ho sempre amato e ti amerò sempre.
Lily.
 
La cicatrice di Harry cominciò a bruciare, e lui lasciò cadere la lettera per terra. Chiuse gli occhi e tutto quello che non combaciava ebbe di nuovo un senso.
Si ricordò quando anni prima, il professor Piton glielo disse.
 
- Perché è preoccupato per me?-
- Perché sono tuo padre, ragazzino!-
- Oblivion.-
 
Harry si accasciò per terra, sconvolto. Tutto quello che aveva creduto per anni era appena stato sgretolato da un ricordo, da due frasi, da una lettera.
 
Harry era il figlio di Severus Piton.
 
****
 
Beh, che cosa ne dite? Vi ho fatto o no una sorpresa?! Ecco come Harry scopre di suo padre, anche se penso che per uno o due capitoli manterrà il segreto.
Spero vi piaccia!
Vi ricordo la mia pagina Facebooc qui: TheGhostOFYou
Un bacio.
Ghost
   
 
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