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Autore: marrymezayn    27/01/2012    13 recensioni
Storia in fase di REVISIONE. Scusate per il fastidio!
Estratto dal 3° capitolo:
Strinse di più le braccia al suo collo, e le uscì un sospiro mentre si staccava quel poco per dar fastidio alle sue labbra. «certe notti ho pensato seriamente di impazzire senza di te!» quel sussurro, appena udibile all’orecchio di qualsiasi essere umano ma non quello di Keyra, ebbe la facoltà di far bloccare il cuore della ragazza che lo guardava con gli occhioni fuori dalle orbite. Le vennero gli occhi lucidi e percepì un sorriso sulle sue labbra. «mi sei mancato!» ammise mormorando, ma sapeva che lui l’aveva sentita. Sentì la sua presa spingere la sua schiena verso di sé e si lasciò trasportare, finendo direttamente tra le sue braccia. Percepiva il delicato respiro di Zayn tra i suoi capelli, e si appoggiò al suo petto, con un sorriso. Il cuore di Zayn batteva all’impazzata. Chissà come mai. «Mi sa che l’unica cosa giusta che ho fatto in vita mia è stata quella di nasconderti la verità.»
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E' il "futuro" di questa storia.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=868289&i=1 spero che vi piaccia. Enjoy! ♥
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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Svegliarsi con il tuo ragazzo che ti riempie di baci su tutto il viso, con una dolcezza incredibile e l’odore di caffè sotto il tuo naso, è uno dei risvegli migliori del mondo. Aprì gli occhioni castani e sorrise al ragazzo piegato su di lei, che ricambiò con la stessa dolcezza. «giorno!» sussurrò passandosi una mano sul volto, stanca. «giorno a te!» rispose dandole un altro bacio a fior di labbra. «come mai già sveglio?» chiese, visto che si era messa la sveglia prima di lui proprio perché il giorno prima si erano messi d’accordo che lei doveva portargli la colazione a letto. Quella mattina Zayn aveva un’intervista di una radio tramite cellulare, e il pomeriggio doveva andare a fare una trasmissione in radio. «non ti è suonata la sveglia!» le disse, e sbatté le ciglia, stranita. «sicuro?» lo sentì ridacchiare. «in realtà è suonata, l’hai spenta e ti sei rimessa a dormire.» sorrise e cercò di ricordare quella cosa ma non si ricordava proprio di essersi svegliata. «ma perché se l’hai sentita non mi hai svegliato?» chiese, prendendo la tazza che le porgeva e affondandoci la faccia dentro. «perché eri stanca. Ti ho lasciato dormire.» disse con dolcezza, spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. «non dovevo darti una colazione a letto?» lo sentì ridacchiare. «e chi ti ha detto che non me la sto per prendere la mia “colazione”?» lo guardò maliziosamente. «sei perverso. Pensi sempre al sesso!» gli uscì una risatina divertita. «parli te, che mi fai uccidere una persona solo perché ti piace vedermi cattivo!» scoppiò a ridere. «ah, a  proposito. Si è svegliato?» La sera prima, dopo che ovviamente si erano dati alla pazza gioia e Zayn era uscito a buttare la spazzatura, si era ritrovato Walter seduto sul marciapiede, mezzo morto di freddo.
Flashback - «tu ancora qui stai?» chiese Zayn, con cattiveria. Il biondo si girò a guardarlo. «non si fermano! Le ho provate tutte.» sbottò, tirando su con il naso. Potevano dire tutto a Zayn, ma che era uno stronzo proprio no. Soprattutto non voleva morti di freddo sulla coscienza. «io ti permetto di ritornare in casa con me, ad una condizione!» disse, chiudendo il secchione. «quale?» chiese il biondo, soffiandosi nelle mani chiuse a pugno. «che tu entri, chiedi scusa a Keyra per quello che le hai detto anche perché non capisco il vostro stupido problema. Appena viene lasciata o lascia qualcuno, viene vista come una puttana. Sono due volte che do pugni perché le date della puttana! E mi fa tremendamente incazzare che un ex, che la conosce, le da della puttana. Perché?» il biondo ci pensò, poi sospirò. «perché quando succederà anche a voi, ti renderai conto che tu stai sotto un treno, fidati che Keyra ti rimane in mente, nell’anima e nel cuore. E quando la rivedi, ti rendi conto che lei è andata avanti, ha dimenticato e si è rifatta una vita senza di te. Ti senti totalmente una merda, perché tu stai lì dopo anni ancora a desiderarla, e invece lei è completamente persa per il suo nuovo ragazzo. Fidati, è brutto! Quindi ti ritrovi a darle della puttana solamente perché si è fatta una vita, quando tu naturalmente non ci riesci. E’ una droga, e rimarrà tale.. anche in futuro.» E glielo diceva a lui, che per due anni aveva avuto Keyra tatuata in mente e non era riuscito a dimenticarla neanche mettendosi con altre ragazze? «ah.. appena entri e appena le chiederai scusa, tu fili a dormire, chiaro? E domani mattina ti chiamo un taxi. Non rovinerai i nostri unici due giorni in cui siamo riusciti a rimanere soli.» lo vide annuire. «bene. Andiamo!» quando entrarono in casa, Keyra stava lavando i piatti e perse il sorriso vedendo Walter, di nuovo. Walter aveva fatto come deciso, aveva chiesto scusa, e poi era filato a dormire in camera di Niall. - Fine Flashback.
«no, dorme ancora! Passi stamattina alla Sony?» la vide annuire, mentre sbadigliava, assonnata. «posso venire con te?» chiese il moro, facendosi guardare con dolcezza. «e me lo domandi? Certo che..» stava già sorridendo. «..no!» lo vide perdere il sorriso, e fu lei a sorridere per poi ridere. «se proprio devi, vieni con me!» giocò e lui la guardò male. «se devi darmi il contentino non fa niente, resto a casa!» disse con tono infastidito, e affondò la mano nella sua cresta e l’avvicinò al suo viso. «devo mettermi un’insegna sulla testa così quando sto giocando l’accendo e tu capisci che ti sto ampiamente prendendo per il culo!» sorrise con dolcezza e Zayn ricambiò. Si alzò e andò al bagno per prepararsi. Si fece una doccia veloce, poi uscì in camera ed entrò nell’armadio, prendendo delle calze nere, leggins pesanti, un maglione chiaro che arrivava sotto il sedere e le scarpe con la zeppa. Si vestì in dieci minuti, per poi truccarsi leggermente. Entrò in stanza di Niall e svegliò Walter, che la guardò con occhi bramosi. «non ti vestivi così fica quando stavi con me!» lo guardò male, per poi dirgli che di lì a dieci minuti sarebbero usciti. Si fece una treccia al lato del volto.
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Rientrò in camera per preparare la borsa e mettersi gli accessori. «sei pronta?» annuì e si girò a guardare Zayn mentre si metteva il “collo” di lana, sistemandoselo di fronte allo specchio. «che hai?» le chiese e alzò le spalle. «ho una strana sensazione. E quando ho questa sensazione significa che sta per succedere qualcosa!» Zayn alzò un sopracciglio, incuriosito. «ce l’ho sempre quando sta succedendo qualcosa di bello o di brutto. Ma non so cosa.» ammise, guardandolo attraverso lo specchio. «e mi innervosisco, perché non so cosa mi sta per succedere!» spiegò, mordicchiandosi l’unghia innervosita. «mi stai mettendo l’ansia!» ammise il moro, preoccupato. Pure lei ce l’aveva, meglio stare in due in ansia. Presa la borsa, si diressero verso la stanza di Niall dove Walter si stava preparando. Uscirono di casa poco dopo, entrando nella macchina di Keyra, che dopo avrebbe dovuto riportare a suo padre, visto che ritornava a casa dal suo viaggio. Portato Walter alla stazione dei treni, si diressero alla sony, dove doveva fare delle cose. Scesi dalla macchina si diressero verso la Sony che ovviamente aveva la sede in una strada chiusa, e avevano dovuto parcheggiare un po’ più in là. Entrati alla Sony, salutarono tutti. «che devi fare?» chiese curioso Zayn, seguendola. «devo parlare con delle persone che si occuperanno del vostro sito italiano!» spiegò, con un sorriso. «quindi parlerai in Italiano?» annuì, guardandolo in modo curioso. «perché me lo domandi?» chiese, incuriosita. «perché mi piace sentirti parlare in Italiano!» lo guardò, con le sopracciglia inarcate. «pensa te!» disse scuotendo la testa e andando in reception. «salve. Sono arrivati i gestori del sito Italiano?» domandò al signore in reception. «no, ancora no!» guardò l’orologio del cellulare, e sbuffò. «appena arrivano, lì può mandare nella saletta verde e avvisarmi?» l’uomo annuì. «la ringrazio.» l’uomo sorrise e presero a camminare verso la saletta verde. Sentì Zayn piegarsi a darle un bacio tra i capelli. Si girò a guardarlo, stranita. «sei così bella.» arrossì leggermente ma non rispose perché in quei casi non sapeva proprio come rispondere. C’erano delle volte che non riusciva neanche a rispondere in modo sarcastico, perché Zayn diceva quelle cose con gli occhioni castani che erano orgogliosi di lei. E non riusciva neanche a rispondere in modo sarcastico, visto che le toglieva ogni facoltà mentale di pensare. Entrati nella saletta Zayn si mise sul divano su twitter, mentre lei prendeva il suo portatile e cominciava a vedere alcune cose per il sito e i vari canali youtube. Dopo quasi un’ora le squillò il cellulare e si alzò, subito seguita da Zayn. «mi seguirai tutta la mattina?» domandò, divertita e per nulla infastidita della cosa. «mi piace vederti lavorare. Hai l’aria tutta seria e mi piaci con quello sguardo tutto concentrato!» scosse la testa. «ok..» di nuovo non seppe cosa rispondere, mentre arrivavano alla reception, dove si trovavano un ragazzo di trent’anni e una ragazza di su per giù venti. Vide l’uomo della reception – non si ricordava mai come diavolo si chiamava – indicarla e quelli si girarono. Se il ragazzo rimase un secondo spiazzato, la ragazza rimase completamente a bocca aperta. «ma tu lo sapevi che ci sarebbe stato anche Zayn?» domandò in Italiano al suo collega. «no!» ammise il moro, con un sorriso. «Salve! Marco e Alessia, giusto?» domandò Keyra, porgendo la mano e parlando in Italiano. Loro annuirono, incuriositi. «Piacere, sono Keyra!» appena capirono chi era, aprirono la bocca. «il viaggio spero sia stato di vostro gradimento!» continuò a parlare in Italiano, mentre stringeva le mani ai due, imbambolati. Odiava quello sguardo addosso. «si, grazie! Posso farti i miei complimenti per come parli perfettamente l’italiano?» ridacchiò, sentendo quei complimenti da Marco e arrossì leggermente. «grazie!» sussurrò, poi indicò Zayn. «beh, credo che lui lo conoscete, no?» Alessia lo guardò a bocca aperta, e Marco annuì. Si presentarono in inglese anche a Malik, che sorrise ad entrambi. «vogliamo andare?» i due annuirono, poi Keyra e Zayn fecero strada. «porca miseria.. porca miseria..» sussurrò la ragazza, incredula. Marco si girò a guardarla. «cosa?» stavano parlando a voce bassa ma non sapevano che Keyra aveva un super udito. «Zayn e Keyra. Non credevo che avremmo parlato con lei. Mi ero totalmente dimenticata che era la loro seconda manager!» Quando Zayn si girò a guardare la sua ragazza, la vide sorridere. «che fortunato che è Zayn. Ci credo che ci sta insieme. E’ così dolce.» arrossì leggermente. Entrati nella saletta, Keyra sorrise ad entrambi. «prego, sedetevi! Malik, a cuccia in un angoletto!» si guardarono male, e poi gli sorrise. «non disturberò, promesso!» annuì, sapendo che se diceva così non l’avrebbe fatto. In fondo si parlava di lavoro, sapeva quanto si arrabbiava se si intrometteva nel lavoro. Ma fortunatamente non sapeva parlare l’italiano, quindi si mise lì buono a sentirli. Appena si sedette di fronte ai due, sorrise. Quando Paul le aveva detto che voleva dare a due ragazzi la possibilità di gestire il sito italiano, o meglio la sezione dedicata ai One Direction, lei aveva annuito. Quando le aveva detto che li avrebbe chiamati per parlarci e che doveva parlarci lei, era sbiancata. E poi lei gli aveva detto che se doveva parlarci, ci voleva parlare di persona. Non si fidava per telefono. E Paul aveva acconsentito. Ed eccoli lì. «Allora, direi di iniziare.. innanzi tutto avete delle domande?» Marco annuì. «Ci hanno chiamato e spiegato che noi gestiremo le informazioni, gli incontri che avverranno in Italia.» annuì. «ma da chi verremo avvisati?» chiese Marco, con tono serio. «Da me. Io mi occupo di dare le notizie a voi e alle fan. Prima che andrete via, ci scambieremo il numero, che ovviamente vi chiedo di non mandare in giro.» li vide annuire tutti e due. «ovviamente!» dissero. «Quasi sicuramente a Febbraio i ragazzi verranno in Italia per un Meet&Great, lo stiamo organizzando. Appena saprò qualcosa di più, verrò personalmente in Italia a gestire le cose. E vi avviserò ovviamente. Da quello che so, quando sono stati in Italia l’ultima volta, non si aspettavano tutte quelle persone. Ho letto parecchie volte che le fan sono state trattate freddamente, e cose varie.» loro annuirono. «ecco. Con me questo non succederà. Sceglierò personalmente le guardie del corpo che staranno a più contatto con le fan.» Marco la guardò, incuriosito. «posso sapere cosa hai in mente?» annuì. «se Paul mi ha preso con loro un motivo ci sarà. Le cose fatte male non mi piacciono. E soprattutto non mi piace che le fan tornano a casa insoddisfatte. Se a quell’evento ci saranno 3.000 persone, 3.000 persone i ragazzi incontreranno. Nessuna esclusa.» li vide sorridere. «quindi se mai ci sarà questo incontro, mi aspetto che anche voi Italiani collaborate. Non fate casino e soprattutto le Fan Italiane collaborino.» li vide annuire di nuovo. «faremo di tutto per tenere buone. Soprattutto di non creare problemi. Le Fan Italiane sono molto disponibili. A loro interessa che i ragazzi abbiano una buona impressione di loro, in modo che ritornino.» sorrise con dolcezza. «posso fare una domanda?» annuì. «quando uscirà in Italia il loro cd? Stanno diventando irrequiete!» disse la ragazza, facendo ridere Keyra. «presto! Vi pare che non vi mandiamo i cd?! Per Febbraio! Proprio per questo che i ragazzi verranno in Italia a fare il Meet&Great.» spiegò, facendoli sorridere. «Ma in cosa consiste?» chiese Marco. «stiamo lavorando ancora a questo progetto. Innanzitutto stiamo pensando a come invogliare la gente a comprare il cd anche se uscirà molto dopo. Leggendo i loro commenti, ho notato che si sono comprate il cd dall’inghilterra, pre-ordinandolo da Internet. Dobbiamo far in modo di farli comprare anche in Italia. L’idea è di creare un mezzo contest. Se compri il loro cd in Italia, puoi vincere il Meet&Great con loro. Vinceranno una ventina di persone, credo! Non di più, perché purtroppo li faremmo impazzire i ragazzi. Io sono contraria anche alle 20 persone. Sono troppe se dopo ci dovrebbe essere un incontro con le fan. Ma forse rimarranno due giorni in Italia!» Marco prendeva appunti su un block notes. «comunque appena tutto sarà deciso, vi farò sapere!» loro annuirono. «per il sito, invece??» domandò la ragazza. «ci sono delle novità anche per quello. Da poco abbiamo rifatto il loro sito e abbiamo aggiunto delle sezioni. C’è una chat su quello inglese. L’inglese è una lingua più o meno saputa da tutti. In Italia da quello che so viene insegnato in malo modo. Pochi sono i professori davvero bravi che insegnano discretamente l’inglese.» Alessia rise. «io stessa sono uscita dalla mia scuola senza sapere una parola di Inglese. Mi sono dovuta mettere da sola a studiarlo per bene!» sorrise. «appunto. Quindi io ho avuto l’idea, ogni tanto di far chattare i ragazzi con le loro fan. Avrei anche pensato di farli chattare con le fan italiane, qualche volta. Io mi metterò a tradurre per loro.» si girò a guardare Zayn, vedendolo passare lo sguardo da lei ai due. «quindi dobbiamo decidere quando, e dove!» la ragazza annuì. «quindi questo è sicuro e deciso?» annuì, con un sorriso. «A fine gennaio loro termineranno il loro tour in Inghilterra e in Irlanda. Quindi direi quando lo terminano, possiamo fare una chat.» i ragazzi annuirono. «per un concerto italiano, invece?» Keyra scosse la testa. «non ne ho idea ancora, devo ammetterlo. Appena finiranno in America, faranno sicuramente qualche concerto europeo. Ma non sappiamo ancora quando e dove!» spiegò, con un sorriso. Il cellulare le squillò nella borsa al fianco di Zayn, e si girò a guardarlo. «alzarti no, eh?» sbottò, facendolo sorridere. «mi pesa il culo!» ammise spaparanzato sul divano. «me ne sono accorta. Poi domandi perché ti tratto a pesci in faccia, cretino!» risero insieme, mentre si piegava a prendere il cellulare. «Carlos!» rispose, e vide Zayn girarsi a guardarla, in malo modo. «si.. sono alla Sony! Vieni nella saletta verde! Ciao tesoro!» e scoppiò a ridere quando vide Zayn stringere la mascella. «io prima o poi lo uccido!» ridacchiando tornò a sedersi di fronte ai due. «volete qualcosa da bere, ragazzi?» chiese e loro dissero una coca cola e gliele portò mentre entrava Carlos. «Carlos!» saltò su Zayn, andandogli incontro. Keyra alzò gli occhi al cielo. «ciao amico, come stai?» domandò il moro, posando un braccio sulle spalle di Carlos, che lo guardò preoccupato. «bene Zayn!» rispose l’uomo. «bene, sono contento che tu stai bene.» posò un secondo gli occhi su Keyra, in realtà lo fecero entrambi, e i due Italiani scoppiarono a ridere. Zayn poco dopo tornò a guardare Carlos. «tu sai che non starai più così tanto bene se tu tocchi la mia donna vero?» Carlos sbarrò gli occhi e si girò verso Keyra, preoccupato. «scusalo. Non è lui a parlare ma quella sottospecie di criceto che ha al posto del cervello!» spiegò, dispiaciuta. «non oserei mai toccarla. Potrebbe essere mia figlia, Zayn!» il moro annuì. «tu sai che io ti denuncio di pedofilia se la sfiori solamente con lo sguardo, vero? Ad occhi bassi devi parlare con lei!» i due Italiani continuarono a ridere, Carlos guardava preoccupato Zayn e Zayn lo guardava in modo serio. «di che droga ti sei fatto, stamattina Zayn?» domandò l’uomo, preoccupato. «nessuna droga, parlo seriamente!» Carlos si tirò un pochino indietro, terrorizzato. «ma hai anche paura? Ma è un cucciolo! Fa la tigre ma in realtà è un micino!» disse Keyra, ridendo. «dallo sguardo sembra incazzato!» ammise l’uomo. «ma cosa.. Deve solo rompere i coglioni, sennò non è contento!» Zayn si girò a guardarla male, molto male. «tu donna, dovresti stare in cucina sai?» lo guardò male di rimando. «vuoi vedere come ti mando io in ospedale a calci sulle gengive se solo non ti rimetti seduto e ci lasci lavorare?» Zayn staccò il braccio dalle spalle di Carlos e alzò le mani in segno di resa. «giusto!» si andò a rimettere seduto, e Alessia si girò a guardarla con occhi fuori dalle orbite. «no vabbeh, sei il mio mito!» scoppiò a ridere, scuotendo la testa. «amore di Keyra, vieni qui!» parlò a Carlos, ma Zayn fu a rispondere. «intendi me?» scosse la testa. «assolutamente no. A te ti chiamerei come “testa di cazzo”» scoppiarono a ridere tutti insieme. «Carlos, dimmi che tra due minuti mi farai la donna più felice di questo mondo!» lui annuì, Zayn ovviamente capì male. «la chat è pronta!» strinse il pugno e con tutto il braccio fece il gesto di goduria. «si! Era questo che volevo sentirti dire! Fammi vedere, va!» Carlos si mise al suo computer, non prima di aver chiesto il permesso sia a Zayn che a Keyra, che risero. «quando uno di loro si collegherà apparirà il loro nome in grassetto.» Keyra arricciò le labbra. «non va bene?» scosse la testa. «è attivo il sito?» annuì. «Zayn, vai nella stanza opposta e fai una prova?» il moro annuì tutto contento di essere d’aiuto. Uscì e si mise al computer, entrando con il computer di Carlos. Carlos ovviamente lo seguì e fece tutto lui perché Zayn con i computer era davvero una sega. «scusatemi eh!» disse in Italiano, ai due. «nono, tranquilla fai!» disse Marco, con un sorriso. Scrisse una cavolata, e Zayn rispose. “Fai tornare Carlos di qua” scrisse e poco dopo Carlos rientrò. «vedi..?» disse indicando il nome di Zayn. «immaginati tanta gente che scrive nello stesso momento. Non si vedrebbe per niente.» gli fece notare. «e cosa pensi?» chiese, curioso. «in rosso, in un colore bello lucente. Si devono notare in mezzo a tutte le fan!» spiegò, girandosi a guardarlo. «e se li differenziamo con diversi colori? Louis in rosso, Harry in viola, etc..?» annuì, sorridendo. «niente giallo, sul bianco non si vede!» l’uomo annuì e tornò nella stanza affianco per lavorare. “torna di qua, grazie!” e si allontanò dal computer tornando dai due italiani. «allora, un’ultima cosa!» guardò Zayn entrare e rimettersi sul divano. «nel sito ci sono descrizioni di loro troppo poco dettagliate. Le ho preparate io stessa e Carlos ha già pensato a metterle.» i due ringraziarono. «bene, per me il colloquio è finito!» disse, con un sorriso. «era un colloquio?» annuì, dolcemente. «si, mi dovevo assicurare che eravate affidati. In fondo vi stiamo lasciando la possibilità di informare le Italiane. Dovevo assicurarmi che eravate affidabili. Mi raccomando, non avvisate nessuno di quello che abbiamo in mente. Non siamo ancora pronti!» disse, mentre stringeva la mano ai due. «certo, non ti preoccupare!» esclamò Marco, con un sorriso. «ci sentiremo presto per i dettagli del Meet&Great, ok?» i due annuirono, mentre Keyra si prendeva i loro numeri e loro prendevano il suo, con l’email e cose varie. Li accompagnarono davanti all’uscita, poi tornarono nella saletta, per prendere la loro roba.
 
 
«guidi bene, sai?» si girò a guardarlo, sorridendo. «grazie!» rispose, mentre erano fermi al semaforo. Tamburellava le dita sul volante, totalmente persa nei suoi pensieri, ma sentì il suo cellulare squillare. «me lo prendi e metti il vivavoce, per favore?» lui annuì e fece quello richiesto. «pronto?» era il BB quindi era qualcosa di personale. «Keyra, sono Julian!» sorrise. «ciao fratello! Come stai, bel pelatino?» domandò, mentre ripartiva. «sto bene, testina di cazzo! Dove sei? Sento un casino!» ammise suo fratello. «Sto facendo una orgiona con tremila ragazzi. In macchina. Sto tornando a casa!» spiegò. «puoi passare un secondo a casa mia? Dovrei parlarti!» guardò un secondo il cellulare, poi Zayn. «è successo qualcosa?» chiese, preoccupata. «no, niente di preoccupante, tranquilla. Puoi?» sospirò. «ti va?» domandò a Zayn, che annuì. «Julian.. Tu ricordi il discorso che abbiamo fatto a Natale?» il fratello rimase in silenzio, poi disse di si. «ecco. Io sono con Zayn, sto venendo con Zayn! Tu ricordi cos’ho detto, parola per parola, vero?» il fratello rise. «si, ok! Te lo prometto. Fra quanto sei qui?» domandò, curioso mentre Zayn la guardava incuriosito. «una mezz’oretta!» «ok, vi aspettiamo!» disse Julian, per poi attaccare. Keyra fece inversione a tre tempi e riprese la strada da dove venivano. «cosa hai detto a tuo fratello a natale?» chiese Zayn, divertito e curioso. «niente..» disse, rossa come un pomodoro. «se gliel’hai ricordato significa che è qualcosa di importante. Cos’è?» quanto cazzo era curioso? Si girò a guardarlo. «Niente Zayn!» ripeté sperando che cadesse lì il discorso, ma si stava parlando di Zayn. «cosa gli hai detto?» sbuffò. «mio fratello ha la cosa di vedere in me una bambina. E’ geloso come la morte, Zayn. Molto più di te. Una volta ho portato ad una festa un mio ex, e Julian senza problemi l’ha sbattuto al muro, ringhiandogli che se solo mi faceva star male, lui lo andava a cercare anche in capo al mondo. Una settimana dopo quello mi ha lasciato. Tende a far sparire tutti i miei ragazzi. Così, a Natale quando l’ho avvisato che stavamo insieme, gli ho fatto un discorsetto.» spiegò, velocemente. «e cosa gli hai detto?» richiese, facendosi guardare male. «non ti basta eh?» chiese Keyra, squadrandolo. «no, voglio sapere tutto. E’ come se dai metà panino ad un bambino affamato. Vuole anche l’altra parte, no?» lo guardò male e sbuffò. «che se ti fa scappare, conoscerà una Keyra che non ha mai conosciuto. Che può essere geloso quanto vuole, ma se solo ti tocca, metterò su di lui in atto tutto quello che lui stesso mi ha insegnato nell’autodifesa. Che può fare il fratello geloso, ma che se mi fa scappare l’unica cosa che in questo momento mi fa stare bene, allora mi arrabbierò davvero. Insomma, gli ho fatto capire con un bel discorsetto che se ti fa scappare, io ci rimarrei male ancora di più se tu mi lasci perché non mi vuoi più bene!» disse, rossa come un peperone. «io ti faccio stare bene?» domandò poco dopo Zayn, tra l’incredulo e il dolce. «no, mi fai stare veramente male! Che domande fai, Zayn?» chiese, mentre si girava a guardarlo, in un momento in cui la strada era dritta. «davvero?» annuì, con dolcezza di tutta quell’incredulità. «e davvero ti incazzeresti se mi tocca?» annuì ridacchiando. «lui sa che quando tengo ad una cosa, mi metterei in mezzo purché quella cosa ne esca illesa! Sia che la persona a cui tengo è quella che mena una persona, sia se è la vittima. In entrambi i casi mi metto in mezzo.. Solo una volta mi sono presa un pugno in faccia da Julian, per errore ovviamente.» ammise, e ritornò a guardare la strada. «per chi?» chiese, curioso. «nessun ragazzo.» spiegò, mordendosi il labbro. «voleva dare un pugno ai due ragazzi. Li abbiamo incontrati per strada una volta, hanno preso a prendermi in giro e mio fratello non ci ha più visto. Mi sono presa quel pugno per impedire a mio fratello di finire in galera. Avrei voluto lasciarlo fare, ma l’idea di lui dietro le sbarre non mi teneva su di morale. Non volevo che si rovinasse la vita per me. Lui pensò che l’avevo fatto per quei due, ma quando gli ho spiegato che non volevo che lui finisse in galera, e fidati che li avrebbe ammazzati di botte se lo lasciavo fare, ha capito che se mi sono messa in mezzo è solo perché gli voglio un gran bene!» Zayn sorrise. «prenderesti un pugno per me?» alzò gli occhi al cielo, esasperata e non rispose. «non rispondi?» domandò, divertito. «che rispondo a fare se sai già la risposta? E devo dirtela solo per far crescere il tuo stupido ego?» lo sentì ridacchiare. Quando si fermò al semaforo, Zayn stava guardando fuori dal finestrino. Appoggiò la testa sul poggiatesta, sbadigliando e portandosi una manina di fronte la bocca. Era infinito quel semaforo. Si girò a guardare Zayn, e lo trovò a guardarla. «cosa c’è?» domandò, preoccupata dallo sguardo serio che aveva. «niente!» sussurrò, ritornando a sorridere. «bene!» tornò a guardare di fronte a lei, e poco dopo sentì un bacio sulla guancia. «diabete a go-go!» giocò e lo sentì ridacchiare, divertito. Sapeva perché le aveva dato quel bacio sulla guancia. Per le parole che aveva detto poco prima, e la guardava perché ci stava ancora pensando.
Quando arrivarono, scesi dalla macchina si diressero verso la casa di suo fratello, mano nella mano. Suonò il campanello, e la porta fu aperta da Eveline. «tesoro! Madonna come sei bella!» esclamò, abbracciandola. «si, bellissima!» sussurrò in modo sarcastico, si piegò a prendere in braccio la micina che si erano comprati da poco, e indicò il ragazzo. «lui è Zayn! E lei è Eveline, la ragazza di mio fratello!» li presentò e i due si strinsero la mano. «e questa cucciola è la più bella in questa casa! England Zayn si girò a guardarla, incuriosito. La gattina le leccò il naso, appoggiando la zampina sulla sua guancia. «dov’è mio fratello?» chiese, curiosa, mentre giocava con la gatta. «sta al bagno!» spiegò, portandoli in salone. «dovrei esserne stupita?» giocò, facendo ridacchiare Zayn. «Juju.. lasci il trono prima che ce ne andiamo, oppure possiamo fare festini qui in tua assenza?» sentì la catena essere tirata e poco dopo uscì suo fratello, entrando in cucina. «sei appena arrivata e già ho voglia di ammazzarti di botte!» esclamò suo fratello, dandole un pugno e poi stringendola sotto il suo braccio, strusciando il pugno sulla sua testa. «cristo Julian, mi fai male!» sbottò, dandogli una gomitata, e facendolo ridere, mentre entravano in salone, dove c’erano Eveline e Zayn. «Ciao Zayn, come stai?» domandò Julian, massacrandosi di botte con la sorella. Erano fatti così. Si dimostravano l'affetto riempiendosi di botte. Julian se la rigirava come un calzino, buttandola sul letto, massacrandola di botte e cose varie. Keyra ormai era abituata, e dopo aver visto Keyra con Julian, la gente si spiegava perché anche un semplice cazzotto a Keyra, non faceva assolutamente nulla. Praticamente, per esempio, se Mary le dava un cazzotto in modo giocoso, Keyra neanche lo sentiva. Semplicemente perché era abituata a suo fratello che non si regolava con la forza, ne era immune ai cazzotti, da quando era su quel mondo. «Ciao Julian! Bene bene, tu?» chiese, guardandoli con dolcezza. «se non fosse per questa stronza ti stringere la mano! Bene, comunque.. ‘ci tua, che sono pure i miei!» scoppiarono a ridere, poi Julian le diede un bacio sulle labbra. Lo faceva solamente con lei, e ovviamente Keyra lo faceva solo con lui. Era un gesto affettuoso, tra due fratelli. Loro si sentivano fratelli anche di sangue, e non avrebbero mai pensato all’altro in modo diverso. Anche perché avevano visto crescere l’altro. Julian strinse la mano a Zayn e poi si misero seduti tutti sul divano. «volete del caffè?» chiese Eveline, dolcemente. «io si!» esclamò, ovviamente, Keyra mentre Zayn annuiva, ringraziando. Eveline andò in cucina, e Julian rimase con loro. «allora..» lo guardò male, e lui ricambiò. «come va? Il vostro lavoro?» chiese, seduto a braccia incrociate, scrutandoli in modo serio come un padre di fronte alla figlia che porta il ragazzo a casa per la prima volta. «bene, bene..» Keyra neanche rispose. «vado ad aiutare Eveline, Julian.. Ricorda le mie parole!» esclamò, di cattiveria facendolo sorridere angelicamente. «l’oroscopo oggi ha detto che non ucciderò nessuno. Vai, va!» si girò a guardare Zayn, che annuì alla sua domanda silenziosa “te la senti?”, «se serve chiamami!» annuì di nuovo, con un sorriso dolcissimo. Uscì dal salone ed entrò in cucina, facendo segno ad Eveline di fare silenzio, per poi ritornare vicino al salone, ma mettendosi dove non potevano vederla. «dimmi.. come ci si sente ad essere amato da milioni di ragazzine in piena fase ormonale?» Zayn rise. «strano, davvero strano! Due anni fa, se pensavo al mio futuro mi vedevo dietro una scrivania, ad insegnare ai ragazzi. Ora, vedo solo il canto.» ammise, del tutto tranquillo. «e avere sempre le ragazze intorno?» ridacchiò ancora. «è strano. Non credevo neanche di poter essere così popolare. E’ anche vero che sono piene di ormoni, ma alla fine ci fai l’abitudine.» Julian si avvicinò, appoggiando i gomiti sulle ginocchia. «e tra uomo a uomo, ne hai mai vista una che hai pensato “mamma il male fisico che le farei”?» chiese con tono amichevole. Zayn rise, scuotendo la testa. «di ragazze bellissime ce ne sono nel mondo. Tutte hanno qualcosa di bello. Forse in passato l’ho pensato, ma ultimamente neanche le guardo più con tutto questo interesse.» Lo vide muovere le labbra. «beato te, io dove mi giro ne vedo di stupende. E i miei ormoni ballano la conga.» si fece una risata, mentre guardava il fratello della sua ragazza, con dolcezza. «mi stai mettendo alla prova, vero?» non rispose. «Julian.. Da uomo a uomo.. Hai amato incondizionatamente? Tu puoi dire di amare la donna che è in quella cucina, in questo momento?» non rispose di nuovo. «io, sinceramente, quando guardavo quelle ragazze cercavo solamente una cosa.» Julian si fece più vicino. «la sosia di Keyra. Se ho mai dato un bacio, se solo sono andato con una ragazza, io l’ho fatto solamente perché aveva qualcosa di tua sorella. Gli occhi, i capelli, la piccola fossetta della piegatura del labbro superiore. Bastava una cosa, per farmi pensare che era Keyra. Perché devo cercare quelle cose quando ho quello che desidero vicino?» domandò, fissandolo. «non mi serve più cercare qualcosa di Keyra in quelle ragazze. E’ con me, ce l’ho tutta per me. Non ho bisogno di altre ragazze o di provare l’ebbrezza di tradire. Ho perso tua sorella per due lunghi anni, non ho intenzione di sbagliare di nuovo.» Julian si lasciò andare in un sorriso. «spero che dici queste cose perché le pensi davvero, e non perché sai che se non me le dici ti ammazzo di botte.» il moro si fece una risata. «ti assicuro che tutto quello che ho detto, è la pura verità. E’ lei che voglio, da quando l’ho conosciuta. Può sembrare che non ci vogliamo bene, ma ti assicuro che siamo entrambi innamorati allo stesso modo! Magari non lo diamo a vedere poi così molto, ma fidati quando ti dico che sappiamo quello che proviamo entrambi. E tua sorella sa quanto le voglio bene. » Suo fratello fece un sorriso, tutto contento. «Zayn.. Non ho mai visto Keyra sorridere come sorride da quando è ritornata nella tua vita. Tu non sai neanche quanto mi sono abituato a quel sorriso. Io voglio solo il bene per Keyra. Lei sta bene con te, ma non farla soffrire come gli altri ragazzi. Non se lo merita, davvero!» Zayn annuì. «lo so.. Proprio ieri sera ho dato un pugno a Walter perché le ha dato della puttana!» Julian sbatté le ciglia, stranito. «Walter? Che ci faceva a Londra?» Zayn guardò la porta. «perché voleva riprovarci con Keyra. Peccato che si è ritrovato una Keyra diversa, con tanto di palle. Gli ha sputato addosso tutta la sua frustrazione, l’odio che provava quando stavano insieme. Insomma, l’ha rimesso in riga. E quando ha scoperto chi sono, beh.. Le ha dato della puttana perché credeva che stava con me solo per i miei soldi, quando ovviamente non è così! Lui l’ha detto, io l’ho menato. Keyra mi ha blocc..» alzò gli occhi dal loro braccialetto con cui stava giocando, e la frase si perse nel vuoto.  Gli uscì un sorriso a trentadue denti. «cosa c’è?» chiese Julian, cercando di capire perché si era fermato e perché stava sorridendo. «tiene a me.. tua sorella tiene a me!» Julian alzò un sopracciglio, divertito. «non l’avevi capito?» annuì. «si ma un conto è saperlo di mio, un conto è vederlo con i tuoi occhi!» suo fratello lo guardò, curioso. «non ti sto seguendo!» ammise con una mezza risata. «prima in macchina mi ha raccontato quando per sbaglio le hai dato quel pugno. Mi ha spiegato che non voleva farti andare in galera, così si è messa in mezzo. Mi ha detto che si mette in mezzo solamente quando tiene davvero a qualcuno.» Julian annuì, incitandolo a continuare. «ieri sera mi ha bloccato.. Se la conosco mi avrebbe lasciato massacrare di botte quel deficiente, ma mi ha bloccato. Mi ha bloccato, segno che non vuole che finisco in galera, uguale Keyra tiene a me.» Julian si lasciò andare ad una risata. «che motivazione ti ha dato?» domandò, curioso. «perché le piace che sono rude!» scoppiarono a ridere insieme. «a me che il sangue le da senso! Sa come non far scoprire la verità.» disse, ridendo. Le due donne rientrarono con il vassoio con sopra i caffè. «che vi ridete voi due?» domandò Keyra, che ovviamente aveva sentito tutto il discorso, nascosta. Si mise seduta vicino a Zayn, e gli sorrise ricevendo in risposta un sorrisone a trentadue denti. Stupido Zayn, che ancora non la riusciva a decifrarla subito. Davvero aveva pensato che fosse perché le piaceva quando faceva il duro con la gente? «affari di maschi. Tu sei maschio?» annuì. «quindi hai le palle..» sorrise dolcemente a suo fratello. «sicuramente più di voi due messi insieme, cazzoni!» giocò ridacchiando. Continuarono a cazzeggiare per un altro quarto d’ora, poi Keyra si spazientì. «Allora, il motivo per cui siamo qui?» domandò, curiosa. «ecco..» Eveline si mise seduta vicino a Julian. «volevamo dirti che ci sposiamo!» Keyra alzò gli occhi dalla tazza dove stava mettendo lo zucchero, guardandoli a bocca aperta. «voi.. vi sposate?» li vide annuire. Rimase incredula per ben poco, poi saltò addosso ai due. «oh dio! Sono felicissima per voi!» disse, dando baci a tutti e due. «e noi siamo felici che sei così felice per noi!» sorrise, tornando al suo posto. «inoltre..» c’era qualcos’altro? «voglio che sei la mia damigella!» guardò Eveline, a bocca aperta. «oddio.. ma tu sei sicura? Che deve fare una damigella? No, non mettermi in mano una cosa così impegnativa!» disse, ansiosa. «tu sarai la damigella. Non era una richiesta, era un ordine.» sospirò, e annuì. «in realtà volevo che facessi il mio testimone di nozze, ma devo ammettere che sei più fica con un bel vestito scollato che con uno smoking!» ammise suo fratello, dolcemente. «nooo.. voglio essere il testimone di Julian.» disse quando si rese conto di cosa aveva appena accettato. Stare sotto lo sguardo di tutti. «troppo tardi. Sei mia!» esclamò Eveline. «e a quando le nozze?» chiese, divertita. «due mesi!» aprì la bocca sdegnata. «così poco? Ma siete pazzi? Cioè io devo pensare a tutto quello che è di Eveline e mi date un preavviso così corto?» domandò, a bocca aperta. «lo so.. è necessario così presto!» troppo stordita dalla novità non si rese conto del vero significato della frase. «tu, io, dopodomani ci vedremo per parlare del matrimonio!» la ragazza rise. «va bene! Domani non puoi?» scosse la testa. «loro ripartono per il tour nel pomeriggio e la mattina devo dividermi tra Zayn e Niall!» Julian scoppiò a ridere. «come sta il mio irlandese?» Julian voleva molto bene a Niall, proprio come la sorella. «bene.. Ieri abbiamo accompagnato Mary all’aeroporto. E’ giù di morale, ma la vacanza di questi due giorni gli sarà servita!» spiegò. «perché dov’è andato?» chiese, in modo curioso. «Gli altri sono partiti e sono andati a casa di Liam.» si intromise Zayn, sorseggiando il suo caffè e riscaldandosi le mani sulla tazza. «quindi voi siete da soli? Ho capito bene?» scoppiarono a ridere tutti, tranne Julian. «tranquillo. I piccoli Malik sono ben lontani!» Julian tirò un sospiro di sollievo. «e invece voi quando me la date una nipotina?» chiese per gioco, poggiandosi a Zayn. «presto, molto presto!» alzò lo sguardo, di nuovo. «non lo so.. ci sto prendendo la pensione se devo aspettare il vostro “presto”.» scherzò ancora, facendo ridere Zayn. «cinque mesi sono troppi?» quel sussurro di suo fratello si perse nell’aria, e per un secondo si girò a guardare Zayn. Lui annuì alla sua domanda stampata in faccia “ho sentito bene?” e aprì la bocca, incredula. Sbatté le ciglia, cercando di fare un conto veloce. «cin..cinque mesi? Aspetta..» rimase a guardare Eveline, posando lo sguardo dalla sua pancia a suo fratello e poi di nuovo su Eveline. «sono incinta!» aprì la bocca ancora di più tanto che aveva quasi la mascella che toccava per terra. «sei incinta! Tu sei incinta!» disse lasciandosi andare in un sorriso felice. «ohmmioddio!» si ributtò di nuovo sopra i due, tutta felice. «mi state dando una nipotina o un nipotino!» esclamò, felicissima. «una nipotina!» alzò la testa e guardò suo fratello. «una piccola Smith! Oh mio dio!» le uscirono lacrime di gioia, e abbracciò forte suo fratello. «sono orgogliosa di te, Julian!» si strinsero forte, mentre lui la ringraziava, con le lacrime agli occhi. Abbracciò anche Eveline, felice per loro ma anche con loro. Si asciugò gli occhioni castani, per poi rimettersi seduta al fianco di Zayn. «vedo che sei contenta, Zietta!» spostò lo sguardo su Julian e aprì la bocca per l’ennesima volta, per poi sorridere tutta contenta. «sono una zia! Zia Keyra! Il nome, già deciso?» loro scossero la testa. «però abbiamo deciso un’altra cosa..» Keyra si mise composta, come se fosse pronta ad ascoltare. «tu sarai la sua madrina!» troppe informazioni tutte insieme, e per un secondo le girò la testa. «ma voi siete..» suo fratello non la fece neanche terminare. «si. Sei perfetta per fare da madrina a nostra figlia. Sei stata un appoggio morale per me, mi hai aiutato così tante volte che davvero, non so come ripagarti. E Eveline ti adora. Siamo stati d’accordo subito!» annuì, emozionata con di nuovo le lacrime agli occhi. «grazie. Ne sono onorata!» sussurrò e suo fratello sorrise. «Grazie a te, per essere entrata nella mia vita!» si alzò e le andò vicino, per abbracciarla. Keyra pianse, emozionata per suo fratello ma anche per le parole che aveva detto. Zayn rimase a bocca aperta. Non aveva mai visto Keyra piangere, era la prima volta in assoluto. Certo, erano lacrime di gioia, ma era la prima volta. E non era mai stata così bella come in quel momento la vedeva. Era qualcosa di straordinario, con quelle gocce salate che le rigavano il viso. Quando uscirono da quella casa, Keyra sembrava totalmente cambiata. Era come se fosse morta e rinata sotto un altro aspetto. Chissà cosa le passava per l'anticamera del cervello, ma non se la sentiva di intromettersi così tanto nella sua mente, da sapere perché era così cambiata. Cambiata per modo di dire, era sempre la stessa Keyra, ma era come se ci fosse una nuova parte in lei, oltre alle tante parti che caratterizzavano Keyra. Oltre ad essere forte, bella, simpatica, intelligente, e cose varie, ora era anche una persona che sapeva, una bambina avrebbe preso come un esempio da seguire. Come se in lei, ci fosse una donna da prendere come esempio. Era sicuro, di quello era davvero sicuro, che quella bambina avrebbe avuto la madrina più premurosa del mondo. La madrina in fondo era un tutore dei suoi "protetti". Se fosse successo qualcosa ai genitori, la prima ad essere chiamata sarebbe stata la madrina. Keyra si era presa sulle spalle una nuova esperienza forse troppo grande per lei. Ma era anche vero che si stava parlando di Keyra Smith, e non di una deficiente qualunque. 


Spazio della fantastica (dove, quando e perché?) autrice: Holaaaaaaaaa! Come state ragazzuoleee? Ecco il nuovo capitolo, tutto per voi. Un po' corto forse (?) ma accettatelo. xD Novità su novità. Da dove comincio?
1. Ho finalmente trovato, per me eh, il volto di Keyra. Sono due giorni che ho trovato il volto, e ancora quando ci penso mi viene il sorriso. Prima che scateno l'inferno, vi spiego. Keyra NON e' stupenda, non è quel tipo di ragazza che ti giri a guardarla e pensi "oh mamma che fica megagalattica" no. Keyra è un tipo di persona che può piacere come non può piacere. Mora, occhi scuri, fisico normale (anche un po' più secca del personaggio che ho trovato) e con stile. Io ora vi dirò il nome e il perché ho deciso lei, ma vi ricordo solamente che Keyra è Keyra. Non immaginatela come il personaggio che ho deciso, ma vedete in lei la mia Keyra. La ragazza è: Vanessa Hudgens e questo è un piccolo lavoro che ho fatto


 


 

Non è da Keyra andare in giro con un cappellino di Arale, e facendo foto ai paparazzi che tartassano Keyra e Zayn di foto? Ditemelo, non è da lei? (: Io vedo questi due insieme, e sorrido. So troppo belli insieme, rispecchiano proprio i miei Zayn e Keyra. (vabbeh che Zayn è Zayn, però.. in questo lavoro lui sembra preoccupato dei paparazzi e invece lei sdrammatizza giocando con i paparazzi, facendo quello che i paparazzi stanno facendo a loro. XD Cazzo è da Keyra, dai!)
2. Ripeto che ho creato un profilo FB fake, dove potete aggiungermi se lo volete. Mi trovate sotto il nome Keyra marrymezayn Smith oppure come al solito vi lascio il link
http://www.facebook.com/profile.php?id=100002138832129 ) aggiungetemi, se volete, accetto tutte e tutti, senza nessun problema. :D
3. Vi lascio come al solito una storia che promuovo, ed è: ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=919010&i=1 ) questa, di un fan maschio. Rendiamoci conto, ragazze! ahahahaha. Passate e recensite, dai! 
Per altro, io continuo ad amarvi per quanto voi siete stupendi/e. Continuate a commentare le mie storie, ad aggiungere le storie nei preferiti e cose varie, facendomi sentire amata. Non potrei chiedere di meglio. Vado avanti con 11 recensioni a capitolo che per me sono davvero tanteeeeeeeee anche troppe. E quindi vi amo. Per non parlare della gente che mette la mia storia e fa pubblicità! ♥ Grazie, davvero siete fantastiche. See you later. ♥

 

   
 
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