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Autore: Hylaa    27/01/2012    5 recensioni
La ragazza con il cappellino blu prende posto sulla metropolitana. Si guarda distratta i jeans bucati e si sistema la maglia di quel rosso uniforme.
Guarda attorno a sé e vede sguardi attoniti, forse riguardo il suo modo di vestire, di porsi , di osservare il mondo con disinibizione. Delle ragazze davanti a lei si soffiano frasi nelle orecchie, due ragazzi stanno avvinghiati e un vecchietto legge tranquillo il giornale.
'Bella giornata' pensa infilandosi le cuffie.
Sente la metro rallentare improvvisamente e viene sbatacchiata verso il palo.
–fanculo- sussurra scocciata. Preme il tasto play e tiene il ritmo con la testa. Le due ragazze la guardano e ridono.
Si sistema il cappellino, cercando un po’ di coraggio in quell’ animo stracolmo di sentimenti. Guarda fissa le due ragazze con i suoi occhi blu e loro sembrano spaventate dal suo sguardo.
Dopo quello che la ragazza ha passato non ha paura di sembrare troppo sicura, diversa, sbagliata. Sa che non c’è nulla di giusto o sbagliato, che c’è sempre qualcosa di buono nel cattivo, e qualcosa di cattivo nel buono.
Porta la sua mano fino alle sue labbra rosse e facendolo scivolare su di esse, alza il suo dito medio con lo smalto nero. Sorride e scende dalla metro.
[ Spero davevro tanto che vi piaccia :) ]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Forever's gonna start tonight.

Capitolo due.
____________
You're impossible to resist.
 






 


-C’è una festa questo sabato, ti andrebbe di venirci con me ? –
La ragazza osserva la sua espressione e ride: - numero uno. Non mi hanno invitata, numero due. se vuoi una troietta guardati in giro, sono ovunque , sotto la prigione dell’uniforme hanno già pronti i vestitini. – si avvicina alle sue labbra – pensavo fossi più bravo.- dice e si stacca dal viso ambrato di Zayn.
- beh, allora mettiamola così, posso chiederti di uscire?- Gli occhi blu della ragazza sorridono, sembra sincero, mentre prima le sembrava solamente falso.
-Allora potrei rispondere di sì.- il rgazzo le sorride: - che ne dici di domani alle quattro davanti a scuola?- nota un sorrisetto malizioso spuntare sulle labbra del moro.
- A domani. – risponde a ragazza allontanandosi. Sa già che andrà alla festa con lui ma in quel momento non se ne cura pensa  ogni secondo che quei lineamenti li ha già scoperti da qualche parte. Anche nel ragazzo volteggiavano pensieri attorno a quel viso, che gli pareva tanto familiare. Ora il suo problema però era un altro: riuscire a portarla alla festa.
Decide di mentire e si avvicina ai suoi amici:
- fatto.- urla sfidando Louis.
–Ora tocca a me, vediamo chi potresti invitare..- si guarda in giro e vede una ragazza con gli occhiali, sicuramente una secchiona e la indica.
– Lei.- Louis lo guarda con gli occhi spalancati , ma trasforma subito la sua espressione in una di sfida – Alziamo la posta.- dice. –Devi portartela a letto.-
 -Facile come bere un bicchier d’acqua.- risponde Zayn malizioso e preoccupato.
In quell’ istante Mya passa silenziosa e sente tutto.
Sente la sua calma lacerarsi, vorrebbe mandare tutto all’aria, ma sa che la vendetta servita fredda è più saporita. Si divertirà sicuramente domani,sabato, e tutti i giorni che usciranno, il moro poteva star certo di una cosa: non avrebbe mai nemmeno sfiorato con le labbra quelle di Mya.Lo farà morire. Era la sua specialità prima di tutto quello che era successo.
In tre  anni quant’era cambiata, prima della separazione dei genitori era una ragazza tanto serena, ma quando sua mamma aveva fatto i bagagli e suo papà cominciato a portarsi a letto alcune sue amiche, l’espressione tranquilla che caratterizzava il suo volto era scomparsa. Per lei tutto era pronto a ricadere di nuovo, sapeva che sarebbe potuta tornare in collegio di lì a un secondo e stava attenta ai suoi movimenti, a tutto ciò che la circonda.
 Si era costruita una maschera da ragazza cattiva con quei jeans strappati, con quei cappellini e le collane coi teschi, ma il suo stile era un altro, era quello delle ragazze di quella scuola, che tanto odiava perché le ricordavano la vecchia lei.
Era la più popolare della scuola, tutti i ragazzi le cadevano ai piedi, e la situazione che invece si era venuta a creare nella nuova scuola non le piaceva affatto. Tanto un anno e sarebbe scomparsa da quel quartiere, doveva solo aspettare di diventare maggiorenne e sarebbe scappata via.
Pensa un secondo al profumo del moro e si ricorda di aver già gustato quell’aroma con le sue narici, ma non riesce ad abbinare il profumo alla persona, ma subito dopo si sente stupida a pensare ad un ragazzo a cui di lei fregava veramente poco.
 
 
Zayn si siede al tavolo con i suoi amici che giocano a tirarsi il cibo. Succhia con la cannuccia la coco-cola che si è comprato e che Niall vorrebbe subito rubare. ‘Lasciamene un goccino’ dice sempre,
‘che ingordo’ pensa ridendo Zayn.
Il moro sposta il suo sguardo verso Mya che se ne sta seduta al tavolo da sola, con il suo pranzo , mentre continua imperterrita ad ascoltare la musica. Sembra quasi che le cuffiette e lei vivano in simbiosi. La osserva silenzioso, cogliendone anche il singolo movimento, ma non si rende conto del particolare più importante, si è accorta del suo sguardo su di lei così gli sorride serena, per poi concentrarsi nuovamente sul suo pranzo.
Zayn si sente stupido.
‘La devo solo invitare ad una stupida festa per vincere una stupida scommessa.’ E scuote la testa deglutendo i sentimenti che stava sentendo, nascondendoli dalla realtà.
-Senti questa – dice Harry ridendo mentre Niall addenta una coscia di pollo. – uno dino due dino tre dino, cosa sto facendo?- chiede e Niall lo guarda contrariato. Liam si avvicina ai due e smonta la battuta di harry: - Il contadino.-
Harry infuoca il suo sguardo per Liam mentre Niall ride, sia per lo sguardo di harry che per la battuta.
Zayn sorride davanti alla scena.
 
Mya non capisce perché Zayn la stava fissando con così tanta intensità, non era una scommessa?  Si guarda i capelli cercando di distrarsi dai suoi stessi pensieri, è sicura al cento per cento di averlo visto da qualche parte al di fuori della scuola.
Vede le sue amiche arrivare e sorride contenta.
-Bella Cole! Ciao Shar! –
Loro rispondono al saluto annuendo, devono dirle qualcosa.
-Che succede?- Sharon la guarda attraverso la montatura dei suoi occhiali che nascondono due occhi nocciola mentre Nicole scuote i capelli marroni con  riflessi rossi  che le contornano il viso.
-Allora hai presente Allison?- Le guarda mentre sono eccitate nel raccontarmi del nuovo pettegolezzo.
–Eh, che ha fatto?- chiede acida. S
haron la guarda male:- Harry Styles ha intenzione di invitarla alla festa di sabato..-
-Ah, che gran figata.- dice sorseggiando la fanta. –Dopo questo pettegolezzo penso di poter morir felice- 
Nicole la guarda : - E tu qualche invito? -
- Sì , da quello là- muove il capo. – Zayn Malik.-
Le due ragazze davanti a lei spalancano gli occhi. –Stai scherzando spero?E' un figo della madonna!  E che gli hai detto?-
- Che ci devo pensare.-
Sharon sposta il suo sguardo verso il tavolo di quei tanto amati cinque ragazzi e si ferma soprappensiero su Louis.
–Siamo nel ventunesimo secolo , puoi chiederglielo se gli va di venire con te.- sussurra Mya mentre Nicole annuisce.
-Scusatemi, ma ho biologia ci vediamo dopo- urla nel frastuono della mensa. Le due amiche sanno che sta andando a teatro per rilassarsi un po’.
Così annuiscono e la salutano.
 
 
 
- Che ne dite di una gita al pub?- chiede Liam.
–Andiamo.- risponde prontamente Harry.
– Beh, di corsa  direi .- sputa Zayn subito.
I cinque amici si dirigono veloci verso il pub, come se fosse una questione di vita o di morte, ma Zayn sembra distratto, da quei due occhi blu. ‘Diavolo, sei Malik, Zayn Malik, come puoi pensare ad una ragazza per più di venti minuti.’ Bisbiglia fra i suoi pensieri.
- Tutto bene Zayn?- chiede Harry.
– Certo, certo.- risponde ma l’amico non sembra soddisfatto.
Scendono dalla macchina e ognuno di loro ordina una birra. 
Harry guarda attorno a sé con i suoi occhi verde brillante, cerca qualche ragazza da rimorchiare, per divertirsi un po’ nei bagni di un pub di  periferia. Trova sulla sua linea i sguardo una mora con degli shprts, che invitano il riccio ad osservarne le gambe e il fondoschiena. Non sa nemmeno lui il motivo, ma non ha voglia di andare lì, con una frasetta già fatta  e rimorchiarla, forse per il semplice fatto che sa di poter riuscire. Harry è sempre stato un ragazzo enigmatico, a volte un po’ lunatico, ma diciamo che alle ragazze non interessa, come a lui non interessa sapere qual è il loro colore preferito, a lui interessa ben altro delle ragazze. Ma in quel pomeriggio di un mese che equivale l’altro non ha semplicemente voglia di gettarsi addosso alla prima ragazza che capita. Se ne sta lì con una birretta ghiacciata in mano a osservare col suo sguardo quel luogo.
-Harry, tutto bene?- chiede Zayn imitando l’amico, riproponendogli la domanda di pochi attimi prima.
– Certo, certo.—risponde pacato.
Zayn cerca di capire cosa frulli per la testa dell’amico senza buoni risultati, così per pigrizia posa anche lui lo sguardo sulle due gambi fini della ragazza in shorts. – Harry, io vado dalla mora laggiù, i vediamo tra una mezz’retta – esclama Zayn rompendo il silenzio nel tavolo.
 
‘ODDIO!’ urla Mya rompendo il silenzio profondo di quel teatro. Raccoglie i suoi spartiti disordinati che sono per tutto il palco, perché nessuno l’ha svegliata?
le sue amiche perché non la sono venute a cercare.
 Guarda l’orologio frettolosa , le 5:30, ha solo trenta minuti, 1800 secondi per arrivare in tempo all’allenamento.
Corre fuori dalla scuola dove i bidelli stanno pulendo, e la guardano sorpresi, un’alunna, coi capelli scompigliati, una faccia da zombie e cinquanta mila fogli stropicciati non sono una cosa che si vede tutti i giorni.
Soprattutto in orario extrascolastico. Corre ancora più velocemente verso il cancello e la treccia che aveva fatto con tanta cura se ne va al diavolo, insieme alla sua tranquillità.
Arriva alla fermata col fiatone, vedendo l’autobus che se ne va. ‘stai calma, stai calma’ si ripete riprendendo fiato, mentre le monta la rabbia.
 
Zayn esce dal bagno seguito poco dopo dalla ragazza con gli shorts e tranquillo si va a risedere fra i suoi amici.
– Che è successo nel tempo in cui il grande Malik è stato via?- Gli amici ridono.
– D’ora in poi, se sei così grande ti chiameremo Zayn Magno.- Le risate si fanno più forti , anche perché quella di Zayn si fa spazio tra le altre risate degli amici.
Niall guarda l’ora. – Ragazzi è tardissimo!- urla mentre gli altri lo guardano assonnati.
– Sono le sette e mezza. – tutti spalancano gli occhi.
– Gli allenamenti.- dice Liam passandosi una mano sulla guancia. –
Si alzano tutti e cinque contemporaneamente e corrono via dal pub. Appena varcata la soglia dell’uscita si rendono conto di non aver pagato, così, non perché i soldi non li avessero corrono , ridendo mentre il direttore del pub, un uomo grassottello con i baff lunghi li insegue .
Si divertono da matti correndo per una stradina di Londra , avvolta dal fumo, si sentono un po’ i protagonisti di un film d’azione , il che li fa correre ancora più veloci.
Louis controlla che il gestore del locale sia lontano e urla:- Basta , non ce la faccio più- - E poi ci si chiede perché Lou sta in porta.- esclama Harry, ma Liam subito lo corregge: - No Harry, questo è il peso degli anni.- ridono tutti e quattro mentre Louis li incenerisce con lo sguardo.
Zayn guarda la palestra. – Siamo arrivati- dice sollevato. – Ma mi sa he dobbiamo cambiare pub.- ridono mentre entrano nell’edificio.








*spazioautrice* 
Ecco il mio secondo capitolo. E' quello di transizione, in fondo non succede nullla di speciale, ma credo che sia carino, o almeno spero che anche voi lo troviate così. Allora nel rpossimo capitolo succederanno un sacco di cose ma non voglio anticiparvi niente, ma ci sarò da divertirsi. Vi dico solo che Mya fa kickboxing nella stessa palestra delle cinque carote AHHAHA Detto questo ringrazio tutti quanto per le recensioni, e spero che recnsiate nuovamente , solo per dirmi, 'FAI SCHIFO' almeno sarebbe una recensione :') 
xxx - Ale 
  
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