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Autore: Nal e Gothika85    08/09/2006    2 recensioni
Due rubini color cremisi fiammeggiante si socchiudono ora ansiosi di pronunciare l'incantesimo appena trovato nei vecchi appunti del grande Salazar Serpeverde; un incantesimo terribile, dagli effetti insospettabili.... Ma se solo l’incantesimo così ambito dal Lord oscuro avesse una piccola particolarità? E se questa particolarità fosse semplicemente il non scagliare il maleficio a chi possedesse una bacchetta proveniente dalla stessa fonte magica?La stessa piuma di fenice ad esempio, quali sarebbero le conseguenze? Una sola. Lo scambio di corpi.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao

 

 

 

 

 

 

Ciao!!!!

Bhè anche se a corto di commenti ho notato che è stata abbastanza letto il primo capitolo!

Meno male…

Speriamo che questo capitolo che entra più nel vivo della FF vi piaccia e che soprattutto commentiate in bene e in male!!!

Grazie e …

Buona Lettura!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ormai il giorno delle partenze era arrivato tutti si dirigevano  a piedi verso l'espresso felici promettendosi di tenersi in contatto.

Harry vicino a Neville era tra i primi che raggiunsero la stazione di Hogsmeade e continuava a girarsi intorno qualcosa gli sembrava strano.

Sicuramente c'erano più membri dell'ordine che in qualsiasi altro giorno.

E questo lo rendeva agitato e nervoso.

Chissà se Silente era riuscito a tenere fermo a casa Sirius. Era da un po' che non lo sentiva.

E sapeva bene che se non fosse stato tenuto d'occhio avrebbe fatto volentieri un salto a trovarlo alla stazione, anche solo per saperlo al sicuro e scoprire se aveva in mente qualche tiro mancino per quegli sciocchi Purosangue del gruppo Serpeverde.

Salì ancora preso dai suoi pensieri sul treno rosso scarlatto, prendendo posto nel primo vagone libero, seguito a ruota da Ron, Hermione, Ginny e Neville.

Sedendosi sbadigliò.

"Ragazzi voi non avete qualche riunione o controllo speciale da fare?"chiese Harry ai due amici non perchè non li volesse,ma per curiosità solo che forse non si era reso conto del tono in cui diceva la frase.

"Che hai Harry, ora ti scoccia averci tra i piedi?" Chiese un Ron particolarmente suscettibile

"Mh?No scusa ho sbagliato il tono.. credo era così per curiosità visto che se non sbaglio Malfoy non c'è magari avevano annullato le riunioni dei prefetti perchè ne mancava uno"disse per giustificarsi

. "Allora non sono l'unica ad averlo notato" Rispose Hermione con il tono di chi la sa lunga.

"Malfoy è andato via con il padre la sera della cena di fine anno" disse Neville che si riempiva la bocca di cioccorane.

"Secondo voi, il misterioso motivo di questa fuga fuori programma a cosa si deve?" Chiese Ginny interessata a qualunque cosa non fosse la sua vita sentimentale.

"Sarà andato in qualche covo di mangiamorte come lui!"disse Neville che lo disprezzava ogni giorno di più

"Può essere... Si bofonchiava tra alcuni Serpeverde, che quest'estate sarebbe stata 'speciale' per molti di loro." Riprese a parlare Hermione, ricordando la Parkinson nel bagno delle ragazze parlare con la Bullstrode.

"Per me non ne ha il coraggio"disse Pensieroso Potter

"Tu dici? A me sembra tutto il contrario. Ricordati che è un Malfoy, più dispotici di loro non ne esistono!" Replicò Ron, ingurgitando più Tuttigusti+1 che poteva..

"Cosa c'entra esser dispotici ed essere un mangiamorte?Per me non lo è non mi sembra,tra l'altro,uno che si fa comandare..."

"Continuo a pensarla diversamente, e comunque non stavo insinuando che fossi....ma non è che sei sotto Imperius?Ron mi hai detto tu, che hanno avuto un battibecco il giorno stesso che il furetto è stato portato via dal suo paparino adorato"

Tutti iniziarono a guardarlo strano, come se fosse pericoloso, in grado di attaccarli da un momento ad un altro

Sbuffando si alzò "Vado ad uccidere qualcuno sotto maledizione"disse acido uscendo dallo scompartimento e camminando per i corridoi notando che in ogni carrozza c'era un componente dell'ordine.

"Uffa" Disse scocciato -Che bisogno c'è di piantare tutti loro a guardia mia personale? Mica ho intenzione di farlo per davvero!-

pensò sentendosi oppresso e proprio in quel momento una vocina in lui disse che forse un pò lontano da tutti e dalla magia sarebbe stato solo un bene anche se dagli zii.

Il solo pensiero dei prossimi maltrattamenti che avrebbe ricevuto a Privet Drive n°4, gli fecero venire voglia di scaricarsi su qualcuno.... Ma chi?

Nessuno e forse anche se avrebbe avuto qualcuno a tiro non avrebbe fatto nulla. Fuori iniziò a piovere e il cielo si scurì velocemente guardò fuori dal finestrino.

Decise che forse era meglio tornare dai suoi amici, non aveva intenzione però di rimettersi in discussione, ma pensò che sarebbe stato meglio litigare nel caso con loro piuttosto che farsi venire un'ulcera così giovane

All'improvviso qualcosa destò tutta la sua attenzione. Un sentore di freddo gelido lo invase. Sentì scorrere l'adrenalina nel sangue, e impugnò la bacchetta nascosta nella veste da mago, che ancora indossava.

Iniziò a correre verso lo scompartimento dei suoi compagni, come un forsennato spalancò la porta e cominciò a distogliere gli altri dalle loro futili insinuazioni sul diverbio avvenuto qualche minuto prima

"Harry che hai ?" chiese spaventata Hermione che vedeva il terrore negli occhi dell'amico

"Siamo circondati! Presto prendete le bacchette!"

"ma da chi?Harry stai bene?"Non capiva

"Muovetevi!Dobbiamo avvertire quelli dell'Ordine, non sanno nulla... Sono quì... Riuniamo gli altri ragazzi... Anzi no, oddio non lo so neanche io... Vi prego credetemi, siamo in pericolo"

"Calmo Harry..."disse l'amica avvicinandosi a lui posandogli una mano sulla spalla "Siamo al sicuro"

"Lo credete per davvero? Non ne sarei certo," replicò il moro in preda ad una crisi isterica "non capisco perchè non volete credermi!"

"Fuori è tranquillo e qui è sicuro"cercò di tranquillizzarlo.

"Ma allora non mi volete sentire! Stanno arrivando! Siamo in pericolo, e no! Non siamo affatto al sicuro, il treno è un prigione, se entrano siamo spacciati!"

I ragazzi si fissarono tra loro impugnando le loro bacchette

"Finalmente! Datemi una mano dobbimo avvisare gli altri prima che sia troppo tardi!"

Annuirono non troppo sicuri dell'amico,ma tutto d'un tranno le luci si spensero e il treno si fermò

"Oh, no!" disse Neville.

Il sentore di freddo si acuì, i finestrini del treno presero a far condensare i loro respiri affannati e una sottile lastra di ghiaccio si formò sul vetro

Ginny accese la propria bacchetta, ma Harry la fermò

Dei raggi di luci  rossa invasero i treni delle urla si diffondevano seguidi da tonfì.

Dei passi si avvicinavano e le voci erano sempre più chiare ed Harry conosceva

coloro che appartenevano le voci una su tutte la riconobbe. Lucius Malfoy. Capì di essere in trappola e che il treno Era pieno di Mangiamorte. Urla su urla sempre più forti,sofferenti e agonizzante. Ora riconosceva anche le voci dei componenti dell'Ordine sentì Remus lanciare una Avada e se lo stava facendo voleva dire che erano nei guari seri l'ex professore non avrebbe mai ucciso nessuno se non in estremo pericolo.

"Porca miseria!" Sussurrò Ron in preda al panico.

"Hermione! Blocca la porta meglio che puoi e silenziala! Noi cercheremo di uscire dal finestrino o almeno di uscire di quì! Se sono dentro, fuori saranno in pochi se non nessuno! "

"Ma vuoi lasciarli così a combattere da soli? Non dovremo dargli una mano?" Chiese debolmente Hermione

"Sappate!Ora!"disse Harry agli amici sapeva che mancava poco e sarebbero arrivati,.

"Disilludo Totus!" Decise veloce Hermione, sicura si sarebbero mimetizzati al meglio

Poi uscirono dal vetro distrutto. Percorsero un bel tratto di campi coltivati a grano, quando si accorsero che stavano lasciando una chiara tracca del loro passaggio, dato che le tenere piantine color dell'oro si trovavano a terra calpestate. Stavolta Neville intervenne con un "Ravvivo!" ben assestato. Non per niente la materia in cui eccelleva era Erbologia!

Guardarono ipnotizzati i fasci luminosi che si scorgevano dal treno. Lampi azzurrini, verde acido, rossi, bianchi... Dio solo sapeva cosa stava accadendo là dentro. Un singhiozzo ruppe la cappa di silenzio impotente che li avvolgeva. Ginny aveva paura più di tutti loro, amava Harry, ma avrebbe voluto restare sul treno a proteggere la sua migliore amica Luna, e altri componenti dell'ES

Hermione si era quasi accasciata sul petto di Ron, che cercava di sostenerla al meglio. Ma tutti loro sapevano che lì non ci sarebbe stata possibilità di uno scontro ad armi pari.

Neville e Ginny si guardarono intorno alla ricerca di segni di vita o al minimo di un movimento qualsiasi intorno a loro.

Harry rallentò vedeva gli amici correre lontani sicuri e prendendo forza corse nella direzione opposta loro dovevano scappare,ma lui no.

Lui doveva combattere sapeva che non avrebbe sconfitto neanche il più debole dei mangiamorte,ma voleva far qualcosa. Disperato e con il cuore in gola tornò sui suoi passi tutto era buio a malapena vedeva dove metteva i piedi...ma era troppo pericoloso far luce, così continuò a retrocedere a tentoni verso il treno quando un dolore lancinante lo trafisse alla cicatrice.

All'improvviso il Grifondoro si bloccò trattenne il respiro una forza quasi sovrumana era molto vicina a lui.

Non aveva bisogno di far luce e vedere chi emanasse tale potenza una sola persona avrebbe potuto.

Ormai erano alle ultime battute,uno di loro due non sarebbe mai tornato indietro.

Si trattenne dall'urlare quando una Cruciatus lo colpì in pieno petto.

 Non se lo aspettava, e ora era lì a contorcersi a terra  con spasmi violenti.

Voldemort era in piedi davanti a lui, con la sua bacchetta puntata verso di lui, in un modo quasi casuale. Si stagliava contro il cielo senza stelle, come una colonna di potere malvagio.

 Il mantello gli svolazzava intorno sollevato dal forte vento, che si era appena alzato, a farlo sembrare più spaventoso di quello che realmente era.

Rilasciò la maledizione con noncuranza, compiacendosi di vedere quel dannato ragazzo cercare di rimettersi in piedi.

Con un ghigno sardonico dipinto in faccia, gli parlò.

"Ciao Harry! Piaciuto il mio ingresso? Sinceramente, posso dire che non se lo aspettava nessuno, neanche tu avresti potuto se io non avessi voluto. Eh, questa tua mania di essere il grande e coraggioso Grifondoro per eccellenza, stavolta ti si ritorcerà contro!"

Disse mentre lo colpiva con la stessa maledizione di poco prima, calibrata con più forza di volontà.

Harry non resisteva più iniziò ad urlare in modo straziante sentiva il corpo andare in fiamme pregava se stesso di morire presto per non soffrire ancora.

Ma in quel momento il dolore finì, Tom lo stava guardando sorridendo quasi umanamente. Avvertiva una contentezza non sua, dovuta a qualcosa di inconcepibile per la sua mente provata dal quel dolore che ancora si agitava nelle sue membra.

"Summo cruciatu perire"sussurrò con estremo piacere Voldemort,ma Harry non volle arrendersi alzò la bacchetta sussurrando un debole "Crucio" non aveva forza di contrastare,ma quella sola parola quel singolo movimento mise in contatto le loro bacchette e tutto sembrò bloccarsi per qualche secondo.

Una strana brezza di alzò e li circondò in un turbinio di forza e antichi sortilegi.

I loro corpi vennero sollevati al centro di questo turbine verde acquamarina, simboli stranissimi iniziarono a vorticare vertiginosamente su di loro, mentre

le bacchette crearono una sorta di collegamento tra loro

I loro corpi sembravano implodere.

Il bimbo sopravvissuto abbozzò un sorriso convinto che stava morendo e quindi raggiungendo i genitori,poteva finalmente stringerli.

Una luce violentissima di un azzurro accecante partì da entrambe le bacchette, ora collegate dal fluido perlaceo che avvolgeva anche i rispettivi proprietari.

Divenne poi di un acceso viola appena i simboli runici raggiunsero il centro dal quale l'antica magia era stata invocata, scintille dorate si stilizzarono attorno ad ognuno dei due maghi.. e di colpo tutto cessò; tra scariche elettriche provenienti dal cielo cupo, lampi abbaglianti squarciano l'oscurità infinita con il loro folgore; rimbombi sconquassano il silenzio divenuto opprimente.

S'infrangono le speranze davanti quella scena.

Petali di rose profumate comparvero appena  l'incantesimo invocato terminò il suo effetto, in quel cielo inquieto.

Piccoli fiocchi bianchi e rosa caddero aggraziati sul campo di battaglia, mentre una delicata fragranza di limon-zucchero si diffuse piacevolmente nell'aria.

A poco a poco, la tempesta si quietò con rammarico.

I due corpi, legati ancora da un filo opalescente emesso dalle punte delle due bacchette, caddero riversi a terra quasi pietrificati, mentre i loro occhi senza vita, dopo pochi secondi, appena l'ultimo petalo tocca il suolo, si chiusero senza alcuna speranza.

La pioggia iniziò a cadere e accarezzare dolcemente la pelle dei due.

 

Poco distante tutti i mangiamorte si smaterializzarono,tutti tranne uno.

Il più fedele dei seguaci s’avvicinò al suo signore lo vide a terra e lo prese subito a sé.

L’ordine al completo si diresse in quel luogo,ma non solo loro anche gli amici di Harry corsero lì.

Un urlo lancinante ruppe il silenzio era quello di Hermione che corse vicino al corpo dell’amico.

Era in lacrime.

I suoi vestiti più laceri che mai, erano macchiati di sangue. S'intravedeva una ferita profonda ancora bagnata, proprio sotto la cassa toracica.

La sagoma scusa sparì con il Signore Oscuro e tutti si strinsero vicino al ragazzino inanime.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Re-respira”disse Hermione tra i singhiozzi e subito,a queste parole, Remus comparve al suo fianco. I suoi vestiti più laceri che mai, erano macchiati di sangue. S'intravedeva una ferita profonda ancora bagnata, proprio sotto la cassa toracica. Un leggero lamento scivolò fuori nel prenderlo in braccio,ma senza forza x riuscire a ragionare o la minima idea sul da farsi o sul cosa fosse successo.

Un leggero lamento scivolò fuori nel prenderlo in braccio, e una volta attivata una Passaporta (una figurina delle cioccorane) si trasportarono al San Mungo.

Li i Medimaghi operarono Il rosso-oro per più di dieci ore e solo all'albe un medico uscì dalla camera dov'era stato messo il ragazzo.

Tutti,compreso Sirus trasformato in cane,si avvicinarono per sapere del Bambino-Sopravvissuto il medico disse una sola frase che allietò in parte i cuori dei presenti e dall'altra li distrusse.

"Harry è vivo,ma in coma e non sappiamo se mai si sveglierà".

 

  
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