Ciao!!!!
Bhè
anche se a corto di commenti ho notato che è stata abbastanza letto il primo
capitolo!
Meno
male…
Speriamo
che questo capitolo che entra più nel vivo della FF vi piaccia e che
soprattutto commentiate in bene e in male!!!
Grazie
e …
Buona
Lettura!!!!
Ormai il giorno delle partenze era
arrivato tutti si dirigevano a piedi
verso l'espresso felici promettendosi di tenersi in contatto.
Harry vicino a Neville era tra i primi
che raggiunsero la stazione di Hogsmeade e continuava a girarsi intorno
qualcosa gli sembrava strano.
Sicuramente c'erano più membri
dell'ordine che in qualsiasi altro giorno.
E questo lo rendeva agitato e nervoso.
Chissà se Silente era riuscito a tenere
fermo a casa Sirius. Era da un po' che non lo sentiva.
E sapeva bene che se non fosse stato
tenuto d'occhio avrebbe fatto volentieri un salto a trovarlo alla stazione,
anche solo per saperlo al sicuro e scoprire se aveva in mente qualche tiro
mancino per quegli sciocchi Purosangue del gruppo Serpeverde.
Salì ancora preso dai suoi pensieri sul
treno rosso scarlatto, prendendo posto nel primo vagone libero, seguito a ruota
da Ron, Hermione, Ginny e Neville.
Sedendosi sbadigliò.
"Ragazzi voi non avete qualche
riunione o controllo speciale da fare?"chiese Harry ai due amici non
perchè non li volesse,ma per curiosità solo che forse non si era reso conto del
tono in cui diceva la frase.
"Che hai Harry, ora ti scoccia
averci tra i piedi?" Chiese un Ron particolarmente suscettibile
"Mh?No scusa ho sbagliato il tono..
credo era così per curiosità visto che se non sbaglio Malfoy non c'è magari
avevano annullato le riunioni dei prefetti perchè ne mancava uno"disse per
giustificarsi
.
"Allora non sono l'unica ad averlo notato" Rispose Hermione con il
tono di chi la sa lunga.
"Malfoy è andato via con il padre la
sera della cena di fine anno" disse Neville che si riempiva la bocca di
cioccorane.
"Secondo voi, il misterioso motivo
di questa fuga fuori programma a cosa si deve?" Chiese Ginny interessata a
qualunque cosa non fosse la sua vita sentimentale.
"Sarà andato in qualche covo di
mangiamorte come lui!"disse Neville che lo disprezzava ogni giorno di più
"Può essere... Si bofonchiava tra
alcuni Serpeverde, che quest'estate sarebbe stata 'speciale' per molti di
loro." Riprese a parlare Hermione, ricordando
"Per me non ne ha il
coraggio"disse Pensieroso Potter
"Tu dici? A me sembra tutto il
contrario. Ricordati che è un Malfoy, più dispotici di loro non ne esistono!"
Replicò Ron, ingurgitando più Tuttigusti+1 che poteva..
"Cosa c'entra esser dispotici ed
essere un mangiamorte?Per me non lo è non mi sembra,tra l'altro,uno che si fa
comandare..."
"Continuo a pensarla diversamente, e
comunque non stavo insinuando che fossi....ma non è che sei sotto Imperius?Ron
mi hai detto tu, che hanno avuto un battibecco il giorno stesso che il furetto
è stato portato via dal suo paparino adorato"
Tutti iniziarono a guardarlo strano, come
se fosse pericoloso, in grado di attaccarli da un momento ad un altro
Sbuffando si alzò "Vado ad uccidere
qualcuno sotto maledizione"disse acido uscendo dallo scompartimento e
camminando per i corridoi notando che in ogni carrozza c'era un componente
dell'ordine.
"Uffa" Disse scocciato -Che
bisogno c'è di piantare tutti loro a guardia mia personale? Mica ho intenzione
di farlo per davvero!-
pensò sentendosi oppresso e proprio in
quel momento una vocina in lui disse che forse un pò lontano da tutti e dalla
magia sarebbe stato solo un bene anche se dagli zii.
Il solo pensiero dei prossimi
maltrattamenti che avrebbe ricevuto a Privet Drive n°4, gli fecero venire
voglia di scaricarsi su qualcuno.... Ma chi?
Nessuno e forse anche se avrebbe avuto
qualcuno a tiro non avrebbe fatto nulla. Fuori iniziò a piovere e il cielo si
scurì velocemente guardò fuori dal finestrino.
Decise che forse era meglio tornare dai
suoi amici, non aveva intenzione però di rimettersi in discussione, ma pensò
che sarebbe stato meglio litigare nel caso con loro piuttosto che farsi venire
un'ulcera così giovane
All'improvviso qualcosa destò tutta la
sua attenzione. Un sentore di freddo gelido lo invase. Sentì scorrere
l'adrenalina nel sangue, e impugnò la bacchetta nascosta nella veste da mago,
che ancora indossava.
Iniziò a correre verso lo scompartimento
dei suoi compagni, come un forsennato spalancò la porta e cominciò a
distogliere gli altri dalle loro futili insinuazioni sul diverbio avvenuto
qualche minuto prima
"Harry che hai ?" chiese
spaventata Hermione che vedeva il terrore negli occhi dell'amico
"Siamo circondati! Presto prendete
le bacchette!"
"ma da chi?Harry stai bene?"Non
capiva
"Muovetevi!Dobbiamo avvertire quelli
dell'Ordine, non sanno nulla... Sono quì... Riuniamo gli altri ragazzi... Anzi
no, oddio non lo so neanche io... Vi prego credetemi, siamo in pericolo"
"Calmo Harry..."disse l'amica
avvicinandosi a lui posandogli una mano sulla spalla "Siamo al
sicuro"
"Lo credete per davvero? Non ne
sarei certo," replicò il moro in preda ad una crisi isterica "non
capisco perchè non volete credermi!"
"Fuori è tranquillo e qui è
sicuro"cercò di tranquillizzarlo.
"Ma allora non mi volete sentire!
Stanno arrivando! Siamo in pericolo, e no! Non siamo affatto al sicuro, il
treno è un prigione, se entrano siamo spacciati!"
I ragazzi si fissarono tra loro
impugnando le loro bacchette
"Finalmente! Datemi una mano dobbimo
avvisare gli altri prima che sia troppo tardi!"
Annuirono non
troppo sicuri dell'amico,ma tutto d'un tranno le luci si spensero e il treno si
fermò
"Oh,
no!" disse Neville.
Il sentore di freddo si acuì, i
finestrini del treno presero a far condensare i loro respiri affannati e una
sottile lastra di ghiaccio si formò sul vetro
Ginny accese la propria bacchetta, ma
Harry la fermò
Dei raggi di luci rossa invasero i treni delle urla si
diffondevano seguidi da tonfì.
Dei passi si avvicinavano e le voci erano
sempre più chiare ed Harry conosceva
coloro che appartenevano le voci una su
tutte la riconobbe. Lucius Malfoy. Capì di essere in trappola e che il treno
Era pieno di Mangiamorte. Urla su urla sempre più forti,sofferenti e agonizzante.
Ora riconosceva anche le voci dei componenti dell'Ordine sentì Remus lanciare
una Avada e se lo stava facendo voleva dire che erano nei guari seri l'ex
professore non avrebbe mai ucciso nessuno se non in estremo pericolo.
"Porca miseria!" Sussurrò Ron
in preda al panico.
"Hermione! Blocca la porta meglio
che puoi e silenziala! Noi cercheremo di uscire dal finestrino o almeno di
uscire di quì! Se sono dentro, fuori saranno in pochi se non nessuno! "
"Ma vuoi lasciarli così a combattere
da soli? Non dovremo dargli una mano?" Chiese debolmente Hermione
"Sappate!Ora!"disse Harry agli
amici sapeva che mancava poco e sarebbero arrivati,.
"Disilludo Totus!" Decise
veloce Hermione, sicura si sarebbero mimetizzati al meglio
Poi uscirono dal vetro distrutto.
Percorsero un bel tratto di campi coltivati a grano, quando si accorsero che
stavano lasciando una chiara tracca del loro passaggio, dato che le tenere
piantine color dell'oro si trovavano a terra calpestate. Stavolta Neville
intervenne con un "Ravvivo!" ben assestato. Non per niente la materia
in cui eccelleva era Erbologia!
Guardarono ipnotizzati i fasci luminosi
che si scorgevano dal treno. Lampi azzurrini, verde acido, rossi, bianchi...
Dio solo sapeva cosa stava accadendo là dentro. Un singhiozzo ruppe la cappa di
silenzio impotente che li avvolgeva. Ginny aveva paura più di tutti loro, amava
Harry, ma avrebbe voluto restare sul treno a proteggere la sua migliore amica
Luna, e altri componenti dell'ES
Hermione si era quasi accasciata sul
petto di Ron, che cercava di sostenerla al meglio. Ma tutti loro sapevano che
lì non ci sarebbe stata possibilità di uno scontro ad armi pari.
Neville e Ginny si guardarono intorno
alla ricerca di segni di vita o al minimo di un movimento qualsiasi intorno a
loro.
Harry rallentò vedeva gli amici correre
lontani sicuri e prendendo forza corse nella direzione opposta loro dovevano
scappare,ma lui no.
Lui doveva combattere sapeva che non
avrebbe sconfitto neanche il più debole dei mangiamorte,ma voleva far qualcosa.
Disperato e con il cuore in gola tornò sui suoi passi tutto era buio a malapena
vedeva dove metteva i piedi...ma era troppo pericoloso far luce, così continuò
a retrocedere a tentoni verso il treno quando un dolore lancinante lo trafisse
alla cicatrice.
All'improvviso il Grifondoro si bloccò
trattenne il respiro una forza quasi sovrumana era molto vicina a lui.
Non aveva bisogno di far luce e vedere
chi emanasse tale potenza una sola persona avrebbe potuto.
Ormai erano alle ultime battute,uno di
loro due non sarebbe mai tornato indietro.
Si trattenne dall'urlare quando una Cruciatus
lo colpì in pieno petto.
Non se lo aspettava, e ora era lì a
contorcersi a terra con spasmi violenti.
Voldemort era in piedi davanti a lui, con
la sua bacchetta puntata verso di lui, in un modo quasi casuale. Si stagliava
contro il cielo senza stelle, come una colonna di potere malvagio.
Il
mantello gli svolazzava intorno sollevato dal forte vento, che si era appena
alzato, a farlo sembrare più spaventoso di quello che realmente era.
Rilasciò la maledizione con noncuranza,
compiacendosi di vedere quel dannato ragazzo cercare di rimettersi in piedi.
Con un ghigno sardonico dipinto in
faccia, gli parlò.
"Ciao Harry! Piaciuto il mio
ingresso? Sinceramente, posso dire che non se lo aspettava nessuno, neanche tu
avresti potuto se io non avessi voluto. Eh, questa tua mania di essere il
grande e coraggioso Grifondoro per eccellenza, stavolta ti si ritorcerà
contro!"
Disse mentre lo colpiva con la stessa
maledizione di poco prima, calibrata con più forza di volontà.
Harry non resisteva più iniziò ad urlare
in modo straziante sentiva il corpo andare in fiamme pregava se stesso di
morire presto per non soffrire ancora.
Ma in quel momento il dolore finì, Tom lo
stava guardando sorridendo quasi umanamente. Avvertiva una contentezza non sua,
dovuta a qualcosa di inconcepibile per la sua mente provata dal quel dolore che
ancora si agitava nelle sue membra.
"Summo cruciatu perire"sussurrò
con estremo piacere Voldemort,ma Harry non volle arrendersi alzò la bacchetta
sussurrando un debole "Crucio" non aveva forza di contrastare,ma
quella sola parola quel singolo movimento mise in contatto le loro bacchette e
tutto sembrò bloccarsi per qualche secondo.
Una strana brezza di alzò e li circondò
in un turbinio di forza e antichi sortilegi.
I loro corpi vennero sollevati al centro
di questo turbine verde acquamarina, simboli stranissimi iniziarono a vorticare
vertiginosamente su di loro, mentre
le bacchette crearono una sorta di
collegamento tra loro
I loro corpi sembravano implodere.
Il bimbo sopravvissuto abbozzò un sorriso
convinto che stava morendo e quindi raggiungendo i genitori,poteva finalmente
stringerli.
Una luce violentissima di un azzurro
accecante partì da entrambe le bacchette, ora collegate dal fluido perlaceo che
avvolgeva anche i rispettivi proprietari.
Divenne poi di un acceso viola appena i
simboli runici raggiunsero il centro dal quale l'antica magia era stata
invocata, scintille dorate si stilizzarono attorno ad ognuno dei due maghi.. e
di colpo tutto cessò; tra scariche elettriche provenienti dal cielo cupo, lampi
abbaglianti squarciano l'oscurità infinita con il loro folgore; rimbombi
sconquassano il silenzio divenuto opprimente.
S'infrangono le speranze davanti quella
scena.
Petali di rose profumate comparvero
appena l'incantesimo invocato terminò il
suo effetto, in quel cielo inquieto.
Piccoli fiocchi bianchi e rosa caddero
aggraziati sul campo di battaglia, mentre una delicata fragranza di limon-zucchero
si diffuse piacevolmente nell'aria.
A poco a poco, la tempesta si quietò con
rammarico.
I due corpi, legati ancora da un filo
opalescente emesso dalle punte delle due bacchette, caddero riversi a terra
quasi pietrificati, mentre i loro occhi senza vita, dopo pochi secondi, appena
l'ultimo petalo tocca il suolo, si chiusero senza alcuna speranza.
La pioggia iniziò a cadere e accarezzare
dolcemente la pelle dei due.
Poco distante tutti i mangiamorte si
smaterializzarono,tutti tranne uno.
Il più fedele dei seguaci s’avvicinò al
suo signore lo vide a terra e lo prese subito a sé.
L’ordine al completo si diresse in quel
luogo,ma non solo loro anche gli amici di Harry corsero lì.
Un urlo lancinante ruppe il silenzio era
quello di Hermione che corse vicino al corpo dell’amico.
Era in lacrime.
I suoi vestiti più laceri che mai, erano
macchiati di sangue. S'intravedeva una ferita profonda ancora bagnata, proprio
sotto la cassa toracica.
La sagoma scusa sparì con il Signore
Oscuro e tutti si strinsero vicino al ragazzino inanime.
“Re-respira”disse Hermione tra i
singhiozzi e subito,a queste parole, Remus comparve al suo fianco. I suoi
vestiti più laceri che mai, erano macchiati di sangue. S'intravedeva una ferita
profonda ancora bagnata, proprio sotto la cassa toracica. Un leggero lamento
scivolò fuori nel prenderlo in braccio,ma senza forza x riuscire a ragionare o
la minima idea sul da farsi o sul cosa fosse successo.
Un leggero lamento scivolò fuori nel
prenderlo in braccio, e una volta attivata una Passaporta (una figurina delle
cioccorane) si trasportarono al San Mungo.
Li i Medimaghi operarono Il rosso-oro per
più di dieci ore e solo all'albe un medico uscì dalla camera dov'era stato
messo il ragazzo.
Tutti,compreso Sirus trasformato in
cane,si avvicinarono per sapere del Bambino-Sopravvissuto il medico disse una
sola frase che allietò in parte i cuori dei presenti e dall'altra li distrusse.
"Harry è vivo,ma in coma e non
sappiamo se mai si sveglierà".