Per prima
cosa vorrei ringraziarvi tutti quanti perché mi sostenete ogni volta…
Per
seconda cosa vorrei chiedervi scusa per il mio ritardo nell’aggiornare, ma ho
avuto molto da fare.
Vorrei
fare alcune precisazioni: il capitolo precedente qualcuno di voi ha notato che
la storia assomiglia molto a un film ( di cui non ricordo il nome ).
Io di
quel film ho solo visto un pezzo dove lei era donna e si trasformava in falco e
lui era lupo e tornava uomo.
Non so il
resto della storia, ne come è andata a finire, ne perché loro due erano così.
Ho
cercato d’immaginarmelo e spero di non aver fatto un plagio involontario del
film.
Altra cosa che ci tengo a precisare è che la mia storia è AU ( universo alternativo ) e quindi le cose sono ben diverse da come l’autrice del manga le ha disegnate.
Volevo
anche precisarvi che la mia storia non sarà molto lunga e che presto avrà una
fine.
Bene,
detto ciò non mi resta che augurarvi buona lettura…
Miko = dea/sacerdotessa
La maledizione delle due corone
Cap.7: il lago
Negl'occhi
di chi era in quella stanza regnava soltanto lo stupore.
Non era
cosa consueta vedere una maledizione compiersi in piena regola davanti ai
propri occhi e Rika, Chiharu, Tomoyo, Naoko e Takashi non potevano credere ai
loro occhi.
Una dolce
fanciulla, che prima donava a quella stanza allegria, era scomparsa e al suo
posto era arrivato un giovine bello e aitante.
Shaoran
guardò le persone davanti a lui e poi incrociò lo sguardo di Clow e Mizuchi.
- Se
siete qui vuol affermare che sapete...- pronunziò quelle poche parole il
ragazzo, mentre si diresse verso la finestra della stanza dove le tenebre della
notte stavano divorando la luce del giorno.
- Divino
Sol...stamani è successa una cosa terrificante e sua maestà ha dovuto parlarne
con questi ragazzi...- Mizuchi si era avvicinata a Shaoran e aveva tenuto quasi
tutto il discorso mentre fece una specie d'inchino.
Shaoran
voltò il suo sguardo verso i ragazzi che lo stavano fissando increduli.
- Se la
divina Stella ha voluto riporre in voi speranza, avventura, dolcezza, simpatia
e perseveranza allora io non posso che esserne d’accordo -
Tomoyo si
avvicinò con cautela: - Che intendete dire? -
Shaoran
si voltò completamente e la sua bellezza fece stordire per alcuni secondi tutte
le ragazze in quella stanza.
- Voi
siete la miko dell'acqua, non è così? -
Tomoyo
indietreggiò un pò.
-
Possedete la veggenza per brevi periodi e in voi la divina Stella ha posto la
dolcezza...-
Tomoyo si
portò una mano alla bocca incredula.
- Ha
lasciato dentro di voi un grande potere, miko dell'acqua e io l'ho
riconosciuto...-
Tomoyo
rimase a pensare, incantata dalla labbra seducenti del ragazzo.
"
Sakura ha riposto in me la dolcezza?" poi un ricordo: Tomoyo che
abbracciava Sakura dopo che le ha tirato su il morale e Sakura che le da un
colpo sulla schiena, come a voler far entrare qualcosa in lei...
Quel
momento...
Quella
strana sensazione...
Sakura le
aveva donato qualcosa che ora risiedeva dentro di lei.
Shaoran
vedendo sul viso di Tomoyo l'espressione di chi ha compreso tutto, porse lo
sguardo ai suoi coetanei.
- A voi,
miko del fuoco, ha donato l'avventura...- disse il ragazzo mentre Chiaharu si
portò le mani al petto.
- A voi,
miko del fulmine, ha donato la perseveranza; miko della luce, vi ha donato la
speranza e a voi umile spadaccino...-
Takashi
osservò Shaoran mentre continuò: - ... a voi ha donato la simpatia -
Nella
stanza calò il silenzio e tutti pensarono a propri momenti di contatto con
Sakura.
Shaoran
sorrise e poi chiuse gli occhi.
Un entità
lo avvolse e lo sollevo, mentre voci incomprensibili continuavano a ripetere: Lui è qui...(Lui è qui)...ci distruggerà tutti...(ci distruggerà tutti)...la sua vendetta porterà disgrazie...(la sua vendetta porterà
disgrazie)
Chiharu
si strinse a Takashi impaurita da quelle strane voci di cui non capiva il
significato.
Shaoran
tornò con i piedi a terra e l'alone che lo circondava svanì.
Aprì gli
occhi e ricordò tutto: si portò una mano al petto, in corrispondenza del cuore,
e sospirò.
- Clow,
Mizuchi! - urlò Shaoran all'improvviso mentre alzò gli occhi verso i due.
L'uomo e
la donna s'inchinarono: - Noi siamo pronti a qualsiasi cosa, divino Sol! -
urlarono in coro.
- Pronti
a cosa? - chiese Naoko.
Shaoran
schioccò le dita il suo corpo fu coperto da una divisa da combattimento dove
sovrano ragnava un grosso sole al centro del petto.
Il
ragazzo avanzò lentamente e la porta della stanza si aprì da sola.
- Quelli
voci che avete sentito mi hanno detto cos'è successo e bisogna intervenire
subito e...-
- Noi ti
aiuteremo! -
Shaoran
si voltò verso i ragazzi che lo fissavano, mentre erano pronti a tutto.
- E'
pericoloso...-
Tomoyo si
avvicinò a Shaoran e gli appoggiò la mano sulla spalla: - Anche quello che
avete fatto tu e Sakura molto tempo fa era pericoloso...-
Al tocco
di quella ragazza, Shaoran percepì la presenza di Sakura.
-
...eppure voi non avete esitato a farlo! - continuò Tomoyo, mentre sorrise al
ragazzo.
Shaoran
guardò avanti a se: - E' deciso: stanotte i due guardiani saranno risvegliati!
-
La luna
brillava alta nel cielo, ove le tenebre le facevano da contorno.
I candidi
raggi del sole, riflessi dalla luna, si deflettevano sulle pacifiche acque di
un grosso lago vicino all'accademia.
Il vento
faceva muovere le foglie degl'alberi che stavano alle sponde del lago e le
lucciole danzavano sulla specchio d'acqua, specchiandosi.
Dei passi
ruppero il silenzio di quel magico posto e dalla boscaglia ne uscì una giovane
fanciulla.
Aveva il
viso sporco di terra e i vestiti strappati e nei suoi occhi regnava soltanto
l'odio.
- LO
SAPEVO CHE NON AVREBBE FUNZIONATO! -
La
ragazza si avvicinò ad una delle sponde del lago e cominciò ad urlare.
- MI HAI
SENTITO? IL TUO PIANO E' ANDATO IN FUMO! -
SSStai
tranquilla...era sssolo una prova quesssta...
La
ragazza continuava a camminare avanti e indietro finchè non si fermò e si
sedette a terra.
- Non
sono sicura di aver fatto un buon affare! -
Le sue
parole scivolavano via con il vento e il silenzio introno a lei l'avvolse.
Ho ssi
mia cara...quesssto è sstato il tuo affare del sssecolo...
- Ma mi
darai ciò che mi hai promesso? -
La voce
che rispondeva alla ragazza non proveniva da niente e da nessuno: era solo
nella sua mente.
Certo
mia cara...
All'improvviso
un'ombra uscì dal suo corpo e le strinse le spalle.
Gli occhi
rossi e lucenti dell'ombra, stonavano con il resto del paesaggio.
Ti
darò potere, ricchezza, rispetto, onore...
La
ragazza si alzò in piedi: - ...e Shaoran...-
...e
SShaoran...
La
ragazza si guardò le mani e una leggera bava le fece muovere i lunghi capelli
neri.
- Hai
assicurato che stasera prenderai le corone...perchè allora mi hai mandata qui,
in questo lago? Non sono racchiuse nel castello? -
Oh mia
cara...tu credi troppo alle leggende...fidati di me, io ssso dove sono
veramente...
- Che
cosa stiamo aspettando? -
Stiamo
asspettando il momento giusto Meiling, il momento giusto...
L'ombra
ritornò nel corpo della ragazza e gli occhi rossi, ora, risplendevano in quelli
di Meiling.
Abbi
pazienza Meiling...
Abbi
pazienza....
- Perchè
ci siamo fermati? -
La voce
di Takashi risuonò nell'aria come unica fonte di vita in quel luogo.
I cinque
ragazzi avevano seguito Clow e Mizuchi fuori da castello.
Rika,
Naoko, Tomoyo e Chiharu avevano rotto il sigillo dei loro scettri e ora
vestivano gli abiti dei loro elementi.
Takashi
si era preparato all'azione e con se aveva la sua spada ed uno scudo.
Avevano
camminato lungo il bosco e Shaoran aveva risposto alle loro domande come aveva
detto Sakura.
Il
ragazzo li aveva condotti in lungo e in largo e finalmente si era fermato.
I suoi
occhi osservavano il riflesso dell'acqua davanti a se.
- Siamo
arrivati...- disse infine il ragazzo, facendo qualche passo in avanti seguito
da tutta la compagnia.
- Un
lago? Che ci facciamo con un lago? Non dobbiamo andare a pescare! - protestò
Chiharu osservando il suo festivo sporco di terra.
-
Smettila di piagnucolare! - le aveva risposto Rika.
- Senti
chi parla Miss Appena Sento un Rumore Tremo come una foglia! - Chiharu aveva
incrociato le braccia e stava cominciando una delle sue solite litigate con
Rika.
- Non è
vero! -
In
lontananza si sentì un ululato e Rika chiuse gli occhi cominciando a pestare la
terra.
Chiharu
cominciò a ridere dell'amica e Rika s'infuriò come una iena: - LA VUOI PIANTARE
DI RIDERE? -
- La
volete piantare entrambe? -
Tomoyo le
aveva rimproverare e facendogli il segno di star zitte, indicò la riva del
lago.
Shaoran
era la, da solo, immerso nei suoi pensieri mentre fissava l'acqua che si
muoveva appena.
La sua
pantera gli si avvicinò e bevve un sorso della fresca acqua.
Shaoran
mise le mani in tasca e osservò la sua bestia ricordando...
"-
CARTA DEL SALTO! -
Una
ragazza lanciò in aria una carta che cominciò a roteare.
La
colpì con il suo bastone e ai suoi piedi si formarono una specie d’ali.
La
ragazza fece un piccolo movimento con le gambe e saltò ad un'altezza
incredibile.
Saltava
in mezzo al bosco e ad ogni ramo balzava sempre più velocemente.
Sotto
ai suoi piedi, nella boscaglia, qualcuno correva molto velocemente e la ragazza
lo teneva d'occhio, ma all'improvviso non lo vide più.
La
giovine si fermò su di un ramo e lo cercò con lo sguardo, ma...
-
FULMINE NON TARDARE! -
Una
scarica elettrica la colpì e la fece cadere, ma riuscì ad atterrare in piedi.
- Il
fulmine non vale! Abbiamo detto niente magia! -
La
voce della ragazza sembrava quella di una bambina piccola che faceva capricci.
-
Perchè la carta del salto non è magia? -
Dal
buio della foresta s'intravide un giovane ragazzo che avanza verso lei.
La
giovine fece il broncio: - Sei cattivo! - gli disse mentre gli fece la lingua.
- E tu
sei lenta! - le urlò il ragazzo mentre cominciò a correre.
La
ragazza lasciò andare il suo scettro che ritornò una piccola chiave e cominciò
a seguirlo.
Correva,
ma non riusciva a vederlo.
All'improvviso
lo vide fermo, mentre fissava qualcosa.
La
ragazza prese la rincorsa e gli salto addosso: - Preso! -
Urlò
ridendo mentre osservò il suo viso.
- Che
c'è? -
Il
ragazzo le indicò davanti a loro e la ragazza rimase d'incanto: una magnifica
luna padroneggiava nel cielo, mentre una leggera nebbia offuscava la superficie
piatta di un grosso lago.
- Che
meraviglia...-
I due
si avvicinarono alla sponda del lago e si sedettero sull'umida erba,
riprendendo fiato.
- In
ogni caso non mi hai preso! - le disse lui spingendole la testa con due dita.
- Si
che ti ho preso! -
- No
invece -
- SI!
- Lei si era avvicinata di più al suo viso.
- NO!
- Lui diminuiva la distanza che c'era tra i loro due nasi.
- SEI
INSOPPORTABILE! -
-
ANCHE TU! -
Ci fu
un attimo di silenzio dove i due si guardarono negl'occhi, poi si fecero la
linguaccia ad entrambe e cominciarono a ridere.
Lei si
coricò sul manto erboso e lui la seguì.
Osservarono
le stelle davanti a loro e i loro occhi erano meravigliati da tanta bellezza.
Le
loro teste si toccavano e i capelli di lei facevano il solletico a lui.
-
Quale stella ti hanno assegnato, Divino Sol? -
Il
ragazzo scrutò il cielo e poi indicò una stella: - Sono nato sotto quella
stella! -
La
ragazza osservò la stella e rise: - Ma quella è la mia! -
- Lo
so...- lui le prese la mano e gliela strinse: - ...infatti io sono nato quando
ho incontrato voi, Divina Star...-
I loro
due visi erano molto vicini e il respiro dell'uno si faceva sentire sulla pelle
dell'altro.
- E'
ora di andare! - disse lui alzandosi e mollando la presa, ma lei gli strinse di
più la mano e lo costrinse a coricarsi ancora.
- Ti
prego...ancora un pò...è così bello stare qui con te senza che nessuno ci
disturbi...-
Lui
ritornò al suo posto e la guardò: - Hai ragione è tanto che non stiamo
insieme...-
-
Già...era da tanto che non giocavamo...-
Il
silenzio ritornò, ma i due non ne erano per nulla imbarazzati.
- Che
ne dici? Questo sarà il nostro posto segreto? - chiese lei alzando la schiena,
mentre fissava la luna.
Lui la
fissò per qualche secondo, incantandosi.
-
Si...- rispose infine, mentre lei si voltò e lo abbracciò forte.
-
Resteremo amici per sempre, Shaoran...promettimelo...-
Lui
sorrise e la strinse a se: - Per l'eternità, Sakura, per l'eternità...-"
Tomoyo si
era avvicinata con cautela e aveva visto cadere nel lago due gocce.
La
ragazza sapeva che non stava per piovere e si mise a fianco a Shaoran che stava
con lo sguardo abbassato e i pugni chiusi.
- Le
volevi bene, vero? -
Shaoran
non rispose.
-
L'amavi? -
Shaoran
sciolse i pugni: - Dovevo sposarmi con una mia lontana cugina all'epoca... -
Tomoyo
sospirò: - Questa non è una risposta... -
La
pantera si avvicinò alla ragazza dagl'occhi color prugna e fece le fusa.
Tomoyo si
abbassò sull'animale e le accarezzò la testa.
- E'
sufficiente per rispondere alla tua domanda! - continuò lui.
Tomoyo si
rimise in piedi e gli diede le spalle: - Tu lo sai che ti ha salvato la vita,
non è vero? -
Shaoran
si portò una mano al petto: - Si, lo so...-
- Non ti
sei chiesto il perchè? -
Il
ragazzo alzò improvvisamente lo sguardo e si voltò verso la mika dell'acqua.
Le sue
guance erano rigate da delle lacrime e il ragazzo cercò di pulirsi per
nasconderle.
- Quando
sarai pronto per entrare in azione, noi ti seguiremo, Divino Sol... -
mi
scuso se il capitolo non è molto lungo e se non è stato di vostro gradimento
baci
GoddessHaruna