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Autore: FollowOneDirection    28/01/2012    3 recensioni
La storia parla di una ragazza di campagna nata e cresciuta nel Texas che si ritrova a dover affrontare contro la sua volontà l'ultimo anno di scuole superiori in Gran Bretagna per volere della madre.
Parte a malincuore e decisa a far passare quell'anno nella maniera più veloce. Ma presto le sembrerà che il tempo stia scorrendo troppo in fretta.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non penso sia il caso, io ... devo andare.”
Dissi ricomponendomi. Lo allontanai da me e uscii dalla stanza. Feci in fretta le scale e cercai i ragazzi. Li trovai in giardino. 
“Louis … andiamo?”
“Cosa? Perché? E’ ancora presto, mamma e papà non ci scopriranno.”
“Non è quello … senti, voglio andare, poi ti spiego tutto.” Lo pregai, e dal mio sguardo capì che qualcosa era successo.
“Va bene, fammi solo chiamare i ragazzi … tutto ok comunque?”
“Sì, io vi aspetto in macchina … grazie” sussurrai. 
Nel giro di dieci minuti eravamo tutti in macchina.
“Weeeeeilà, SEI PROPRIO BELA” mi disse Zayn entrando in macchina.
“Sì Zayn e tu sei ubriaco fradicio” risposi io facendogli spazio in macchina.
“Ma cosa dici” rispose lui appoggiando la testa sulla mia spalla e alitandomi in faccia.
“Che schifo Zayn, potresti almeno evitare di alitarmi in faccia? Puzzi come un maiale.”
“Suscettibile la ragazza.” Disse Harry al volante. 
Tutti scoppiarono a ridere e Zayn iniziò a cantare qualche disgustosa canzone popolare. 
“Come mai si torna così presto a casa?” chiese Liam.
“Non mi sento bene” risposi io, mentre Louis mi lanciava uno sguardo curioso.
Finalmente arrivammo a casa.
“Dammi un bacio di buonanotte baby” disse Zayn.
“Prima lavati e poi te lo darò. Grazie a tutti, scusate se vi ho rovinato la serata”.
“Tranquilla bionda, riguardati!” rispose Harry partendo a tutta birra.
“Un giorno quel ragazzo farà una brutta fine se non inizia a guidare meglio” disse Louis sorridendo.
Entrammo in casa senza fare rumore e mi diressi subito in camera mia, per una volta potevo fare la strada senza l’aiuto di Louis dato che non ero del tutto ubriaca. 
Mi spogliai in fretta e mi misi il pigiama, infilandomi sotto le coperte. 
Dopo qualche minuto sentii bussare leggermente alla  porta: mi ero dimenticata che dovevo delle spiegazioni a Louis. 
Andai ad aprire la porta e lo feci entrare.
Mi buttai sul letto facendogli segno di sedersi.
“Allora? Perché sei voluta scappare?” mi chiese.
“Io … stavo veramente male.”
“Oh andiamo Ashley. Un po’ ti conosco, non stai male, puoi darla a bere ai ragazzi ma non a me. Sembrava fuggissi da un cane che ti ha morso la coda. 
Dimmi cos’è successo. Qualcuno ti ha fatto qualcosa? Io e i ragazzi potremmo scazzottare qualcuno per te.”
Sorrisi. Louis era veramente diventato un fratello per me, e con lui mi ero completamente aperta senza timori. “Beh, ecco … hai presente l’irlandese?”.
“Quello che si porta a letto ogni festa una ragazza diversa?” chiese lui, ed io annuii.
“Beh, ecco … penso che volesse portare me a letto. Mi ha portato in una stanza e ha iniziato a farmi complimenti e mi baciava il collo …“ Louis era sconvolto.
“COSA?!”
“Shh! Sveglierai il vicinato!”
“Hai ragione, ma non posso crederci. Perché non me l’hai detto subito? C’erano i ragazzi e potevamo dirgliene quattro, quel pervertito del cazzo.”
“Louis … a me piaceva la situazione. Lui è dannatamente affascinante. 
Ma lo so che è uno stronzo e per lui non sarei stata altro che un altro trofeo da aggiungere alla collezione, ma lo sarei stata volentieri.”
“Ma cosa ti salta in mente?! 
Non devi avere niente a che fare con gente come lui, è una cattiva persona Ashley, lo sappiamo entrambi” disse guardandomi negli occhi.
“Sì lo so, tranquillo non è successo nulla, sono scappata in tempo.”
“Alla prossima festa io e i ragazzi ti staremo attaccati come cozze, vediamo se si azzarda ad avvicinarsi.”
Sorrisi. Era addirittura quasi geloso come un fratello. Essendo figlia unica non sapevo cosa significasse avere un fratello, ma iniziai a ritenere Louis tale.
Gli volevo molto bene.
Mi sdraiai completamente sul letto e per sbaglio feci cadere Louis. Scoppiai a ridere.
“Stronza. Dai su, fammi spazio.” Disse alzandosi da per terra e sdraiandosi accanto a me.
Rimanemmo così per un po’, al buio della mia stanza, ognuno con i pensieri occupati. 
“Devi stare tranquilla … ci siamo noi” mi disse, interrompendo il silenzio e prendendomi la mano.
“Lo so, grazie. Davvero, Louis. Non so cosa starei facendo adesso se non fosse stato per te.
Probabilmente mi starei piangendo addosso. 
Grazie per avermi fatto superare i pregiudizi che avevo e per avermi regalato del bellissimo tempo passato con te e i ragazzi. 
Ho conosciuto persone fantastiche.”
Scese il silenzio, nessuno osava interrompere quel momento così dolce.
“Se vuoi dormire me ne vado …“
“No, resta, tra un po’ vai …”
E invece non se ne andò. Io mi addormentai e lui rimase sul letto insieme a me. La sua mano mi trasmetteva sicurezza e protezione. 
Avevo lui e i ragazzi, non ero più sola in un Paese straniero.
Quando mi svegliai non c’era più. Erano le cinque del mattino e lui era stato bravissimo a sgattaiolare via senza svegliarmi. Sorrisi e mi rimisi a dormire. 
  
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