Per rendere più semplice la lettura
Le parti tra “…” son i dialoghi
Le parti tra -…- son i pensieri
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.
Un bel cielo azzurro senza
una sola nuvola,il sole alto nel cielo che le sorrideva
luminoso…. non lo sopportava,odiava quel bel tempo
-Se solo il tempo riflettesse
il mio umore pioverebbe a dirotto-
Si girò dall’altro lato,verso il corridoio del treno,di fonte a lei in silenzio Sirius guardava gli alberi passare veloci dietro il
finestrino.
Come le era
stato detto dopo un paio d’ore suo cugino era andato a prenderla,aveva provato
a parlarle ma lei non aveva spiccicato una sola parola da quando era rimasta
sola in infermeria.Si rifiutava categoricamente di
parlare.Aveva preso la sua roba e lo aveva seguito
fino alla stazione,il tutto senza degnarlo di uno
sguardo o pronunciare una sola sillaba,rifiutando persino il suo aiuto per
posare il bagaglio.
Il viaggio sembrò più lungo
di quanto in realtà non fosse,ogni volta che il
ragazzo la guardava o cercava di avvicinarsi lei si richiudeva sempre di più in
sé stessa stringendosi nell’angolino.Alla fine ci
rinunciò,quando sarebbe stata disposta ad ascoltare e
a parlare lui ci sarebbe stato.Il sole era ormai al
tramonto e la luna iniziava a splendere limpida nel cielo viola quando il treno
si fermo alla stazione
“Portami a casa mia”disse
aprendo bocca per la prima volta
Sirius rimase spiazzato da quella richiesta e la guardò con
un velo di tristezza negli occhi“Tonks…forse è meglio
se vieni a casa mia,non…”
“Voglio andare a casa mia”ribattè lei in un tono che non ammetteva repliche”ci andrò
con o senza di te puoi scegliere”
Non era il caso di stare lì a
discutere né era il momento per farlo vista la circostanza così, a malincuore,
l’accontentò.
*Casa.Avete
mai riflettuto su questa parola?!Casa,un parola di
quattro lettere,breve,semplice da pronunciare,una delle prime che si impara da
bambini,una delle parole più usate si perderebbe il conto volendo sapere quante
volte una persona la pronuncia nel corso della sua vita.Tutti
sognano una casa,tutti desiderano averne una,non
importa dove l’importante è che si possa dire “Questa è casa mia!”.Ma perché si desidera sempre tornare a casa?!Perchè quando si sta male o ci si sente tristi si vuole
stare a casa?!Infondo non è solo cemento,mattoni e
intonaco…O forse si corre a casa perché lì c’è chi ci aspetta,chi pensa a
noi,chi si preoccupa,chi ci consola,chi litiga con noi,ci fa perdere la
pazienza e poi ci fa ridere?!
E se una volta tornati
a casa l’unica cosa che vi si trovasse invece fosse proprio il vuoto?!Voi come
vi sentireste?!*
Durante il tragitto in
metropolitana dalla stazione alla piccola casa in periferia la ragazza si
chiuse di nuovo in un silenzio impenetrabile.
Dall’esterno la piccola casetta
bianca era identica a quelle vicine,stesso giardinetto
ordinato,stessi infissi,stessa cassetta delle lettere,stessa
inferriata…ma,contrariamente alle case vicine,si vedeva che era disabitata.
Rimase ferma dall’altro lato
del marciapiede ad osservare le finestre chiuse,il
comignolo del camino da cui non usciva un solo filo di fumo…
Prima che Sirius
potesse dirle qualcosa attraverso la strada decisa e si fermò in attesa che lui le aprisse la porta.Entrò.
Tutto era rimasto così come
lo aveva lasciato prima di andare a scuola,tutto al
suo solito posto,le bollette da pagare nel portalettere all’ingresso,le copie
delle chiavi di casa appese accanto alla porta,le sciarpe appese nell’appendi
abiti….Si incamminò in quella che era la sua casa.Il soggiorno,la piccola
veranda…niente era fuori posto tutto era lì in attesa che i padroni di casa
ritornassero dopo una giornata passata fuori a divertirsi per sedersi sul
dondolo a chiacchierare o a vedere la tv mentre aspettavano che la cena si
cocesse nel forno.
Passò la mano sul marmo della
cucina sorridendo senza accorgersene…..quante volte vi
aveva vista sua madre intenta a preparare il pranzo o un bel dolce per la
merenda.
Salì in camera sua.L’odore di pulito e lavanda l’accolse
.Sua madre metteva sempre qualche grano di quel profumato fiore nel
portagioie sul suo comodino.Il letto fatto,i cuscini e i peluches sistemati
sopra,i vestiti piegati nei cassetti o nell’armadio.Si
sedette alla scrivania era tutto come sempre…tutto come ricordava,tra un po’ sarebbe entrato suo padre col sorriso sulle
labbra a chiederle di aiutarlo in
giardino e sua madre li avrebbe rimproverati perché sporcavano casa.
La porta della sua camera si
aprì e per quello che fu un istante pensò veramente fosse suo padre, si girò e
quel pensiero sparì velocemente…era solo suo cugino
Sirius le si avvicinò,si
inginocchiò accanto alla sua sedia e le alzò dolcemente il volto con un dito in
modo da guardarla negli occhi che lei si ostinava a tenere fissi per terra.
“Tonks…”chiamò
piano”..vedrai
che stanno bene,li ritroveremo,su….vedrai entro la
settimana sarà tutto risolto”
Rimase a guardarlo senza dire
nulla non ci credeva che si sarebbe risolto tutto,non
riusciva a crederci e soprattutto si chiedeva il perché.
“Portami via di qui….”disse
semplicemente”..per favore”
Ok non sono così cattiva come pensavate…credevate che le
fossero morti i genitori e invece…..chissà saranno
vivi o morti?!Cosa ci sarà scritto di preciso nella lettera?Per quale motivo
sono scomparsi?
Grazei mille per i commenti positiviJJ mi fa piacere sapere che a qualcuno la storia stia
piacendo!!