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Autore: Sayumi    08/09/2006    2 recensioni
Cari lettori, che dire… sono tornata con una nuova fic! Non ho la più pallida idea di come possa essere, alla fine siete voi che dovete dirmi che ne pensate no? :P Vabbè tralasciando questo passiamo alla presentazione: Arashi è una ragazza Italo-giapponese… normalissima, un solo fidanzato, con il quale è finita pure male… (anche se non vi dico come) e presto avrà a che fare con una sua vecchia conoscenza… Per chi ama le storie romantiche… ma non troppo… Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Arashi in Love*

*Arashi in Love*

Capitolo 1

-L'incubo di sempre...-

Yukame Kintaro... come descriverlo? Direi, esuberante, estroverso, simpatico, gentile, garbato, intelligente.... con tutti ad eccezione di una singola persona. Me.

Certo perchè Kintaro aveva un odio particolare nei miei confronti, misto ad una pura rivalità sul campo, che durava dalla scuola materna. Senza contare la sua particolare adorazione per le torture... esercitate sulla sottoscritta.

In breve, era il mio incubo dal primo momento in cui l'ebbi conosciuto a tre anni. Da allora riuscii a tirare sospiri di sollievo solamente nel corso delle superiori. Sapevo benissimo che andando in una scuola privata non ci sarebbero stati pericoli di averlo nuovamente tra i piedi, evidentemente mi sbagliavo.

Salii con passo pesante le scale che portavano al terzo piano. La nostra nuova aula si trovava in fondo al corridoio, la prima sulla sinistra.

Già lo sentivo ghignarsela alle mie spalle. Mi chiedevo solamente come diavolo era successo... cosa ci faceva in quella scuola!

Aprii in modo decisamente poco ortodosso la porta d'ingresso.

Ma un'altra sorpresa mi stava attendendo.

Kaji.

Imprecai sotto voce, maledicendo quel giorno.

Lo guardai rimanendo immobile, Kintaro alle mie spalle continuava a spingere per entrare, ed essendo solamente di poco più alto di me faticava a vedere il perchè di quel blocco.

-Ciao...- mormorò sorridendomi, come per iniziare un discorso.

Lo ignorai ed andai a sedermi dall'altra parte della classe.

-Era ora che ti muovessi!- mormorò Kintaro mentre finalmente entrava in classe con tutta la sua poca finezza. -Tu chi sei?- chiese dimenticando le buone maniere a Kaji.

L'altro lo guardò con sufficienza. -Tu devi essere il nuovo rappresentate, Yukame, dico bene?- chiese con tono di superiorità.

-Si, ti crea problemi la cosa?- rispose il primo passandosi una mano tra i capelli nerissimi.

-No, certo... comunque sono Norimogase Kaji- si presentò con un ghigno stampato in faccia. -Arashi-chan, passato bene le tue vacanze in Italia?- chiese poi rivolto a me.

Mi limitai a fissarlo e ignorai totalmente le domande che Kintaro mi faceva con lo sguardo.

-Non dirmi che sei ancora arrabbiata per quella storia?!- chiese quasi indignato dal mio comportamento. -Ti ho detto che hai frainteso! Se solo avessi risposto al telefono quando ti ho chiamato...- iniziò lui.

-Un po' strano come fraintendimento quello! Vai a raccontare le tue frottole a qualcun'altro- sibilai guardandolo malissimo.

Vidi Kintaro sedersi di fronte a me, così come aveva sempre fatto durante gli anni trascorsi.

-Ara-chan, si può sapere chi è quello?- mi sussurrò, seppur consapevole che Kaji avesse sentito il tono confidenziale con cui parlava.

-Ara-chan? Con che diritto dai tanta confidenza...?- chiese lui cogliendo a pieno la provocazione.

-Si da il caso che siamo cresciuti assieme io e lei- sorrise perfido in direzione di Kaji. -E siamo sempre stati "intimi" noi due...- aggiunse in tono decisamente provocatorio.

Mi sentivo presa in mezzo tra due fuochi, non intendevo permettere comunque che fossero dette simili cose sul mio conto.

-Non siamo affatto intimi idiota!- sibilai lanciandogli uno scapellotto sulla nuca.

-Dai su non mentire! Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra- mi scoccò un bacio soffiando sulla mano. -Comunque da quando in qua porti le mutandine colorate? Prima le portavi solo bianche...- mormorò sorridendo perfido.

-Maniaco come ti permetti!- mi alzai di scatto dal banco sbattendo le mani e procurando un fastidioso rumore sul pavimento.

Lui scoppiò a ridere, Kaji invece pareva furente.

Poco dopo entrarono altri nuovi compagni e fu il tempo di iniziare la lezione. Come rappresentanti degli studenti toccò per primi a me e a Kintaro fare le presentazioni.

Al termine delle lezioni mattutine finalmente riuscii a scappare durante la pausa pranzo.

Come al solito mi rifugiai al mio luogo segreto, sul tettuccio della terrazza. Difficilmente mi si vedeva, a meno che non si era alti tre metri. Il che lo rendeva un posto sicuro.

Ma evidentemente non lo era abbastanza. Avevo dimenticato che spesso Kaji vi si rifugiava con me.

-Chi è quel bamboccio?! Come si permette di comportarsi così!?- sbottò decisamente furente una volta che salì anch'esso sul tettuccio.

-Vattene...- sibilai.

-Non finché non mi dirai chi è quello!- rispose lui alzando la voce.

-Abbassa quel tono, e comunque l'hai sentito no? E' un mio vecchio compagno di classe.- sbottai sperando che si decidesse ad andarsene.

-Mi sembra parecchio affiatato, cos'è stavate assieme per caso?- chiese decisamente innervosito.

-No, e comunque anche se lo fosse non vedo come potrebbe preoccuparti la cosa- conclusi incrociando le braccia.

-Mi preoccupa eccome! Sono il tuo ragazzo!- rispose lui alzando la voce, poi un rumore fece scricchiolare la porta che dava sulla terrazza. Poi tornò il silenzio.

-Non sei affatto il mio ragazzo!- strillai di rimando, notando che nessuno era entrato in terrazza.

-Si che lo sono! Non puoi decidere da sola cosa fare del nostro rapporto!- rispose lui avvicinandosi e prendendomi per il braccio.

-Da che pulpito... lasciami, mi fai male.- sibilai cercando di liberarmi dalla stretta.

Pochi secondi e mi ritrovai schiacciata dal suo peso lungo il tetto. -Ti ho detto di lasciarmi!- strillai più forte.

Mancava ancora troppo alla campana e di certo non ci avrebbe sentito nessuno... sentii la sua mano scivolarmi sotto la gonna e istintivamente chiusi le gambe per impedirgli di proseguire.

Poi sentii soltanto un'ondata di acqua gelida colpirmi la faccia e qualcosa che trascinava Kaji lontano da me. Quando riuscii a recuperare la vista, scostando i capelli fradici dagli occhi, vidi Kintaro trascinare per il bavero della giacca Kaji.

-Non hai sentito cosa ha detto Ara-chan?- chiese in tono serio all'orecchio di lui, mentre si piegava sulle ginocchia.

-Vattene al diavolo!- sibilò Kaji che subito dopo scese dal tetto per andarsene.

-Tutto bene Ara-chan?- chiese questa volta rivolto a me.

-La secchiata potevi risparmiartela...- sibilai guardandolo torva. Avevo la divisa completamente inzuppata.

-Mmm... sei decisamente cambiata...- il suo tono era malizioso quando, nel seguire il suo sguardo notai cosa stava fissando. Abbassando il capo notai immediatamente che la camicia era diventata trasparente.

-Ti disintegro!- strillai iniziando a rincorrerlo per il terrazzo.

-Prego, è stato un piacere aiutarti- rispose lui iniziando a scappare.

Al suono della campana ero ancora completamente fradicia. Fortunatamente quel pomeriggio avevo la lezione di educazione fisica e mi ero portata la tuta.

Quando le altre ragazze mi videro entrare nello spogliatoio strillarono fingendo un tono preoccupato.

-Nokaze! Come mai sei così fradicia?- chiese una di loro, Mariko.

-Qualche deficiente ha voluto giocare con i gavettoni.- risposi togliendomi i vestiti bagnati e riponendoli sperando che si asciugassero entro la fine dell'ora.

-Anche Norimogase è tornato in classe fradicio come te, è stato lui forse?- chiese un'altra ragazza.

-No... è stato qualcun'altro....- sibilai cercando di chiudere il discorso.

-Ma è vero che stai con il compagno Kaji-san?- chiese nuovamente Mariko, cambiando argomento.

-No, ci ... ci siamo lasciati tre settimane fa- mormorai.

-Allora non ti dispiace se mi dichiaro vero?- chiese subito dopo in tono disinvolto.

-Certo fai pure- risposi indossando la tuta.

-Però c'è da dire che quest' anno abbiamo dei compagni davvero carini! Anche Yukame, è intelligente e pure bello!- commentò un'altra ragazza.

-Yukame? Quello sgorbio?- pensai a voce alta.

-Ma scherzi! Non hai visto che fisico? E poi quegli occhi così penetranti.... è così adorabile, e poi sembra un tipo sportivo!- continuò la ragazza in tono sognante.

Alzai le spalle mentre le altre cominciavano a passare in rassegna i nostri nuovi compagni.

Poi mentre mi stavo legando i capelli Mariko mi si avvicinò.

-A te non piace nessuno?- chiese in tono forse troppo invadente.

-Al momento no, non voglio storie...- risposi un po' seccata.

-E' per la storia con Kaji? Si dice che ti abbia scaricata senza motivo...- rispose lei pettinandosi.

-Stai scherzando? Chi ti ha detto questa scemenza?- risposi guardandola scioccata.

-Ma come, lo sanno tutti quanti a scuola!- esclamò lei con naturalità.

-Buffò, che certe voci girino tanto in fretta... peccato che non siano affatto vere...- risi acida.

-Perchè, come è andata veramente?- chiese lei stupita.

Poi chiusi l'armadietto di botto. -Prova a chiederlo a Sachiko Ueda della F, forse lei ti saprà spiegare i dettagli di quando l'ho beccata a farsi il mio ragazzo nel ripostiglio delle scope lo scorso semestre.- sorrisi per poi uscire dallo spogliatoio lasciando tutte quante a bocca aperta.

**********************
Ecco a voi il secondo capitolo… Più o meno aggiornerò con la periodicità di circa tre giorni. La storia è già stata terminata quindi saranno pubblicazioni regolari diciamo XD.

Piuttosto, ringrazio chi sta leggendo la fic, sperando che resisterete fino all’ultimo:P

In particolar modo grazie a bamboladipezza e a Hatori per i loro commenti!! ^_^

Al prossimo capitolo ciao!!

  
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