Per un
paio di sandali
-seconda parte
Rufy incrociò le gambe, era arrabbiato, perché gli altri stavano
vivendo una piccola avventura. L’idea di non avervi preso parte per un paio di
scarpe, lo faceva adirare ancora di più.
Perché Nami
non aveva voluto che scendesse scalzo?
Aveva affermato che si vergognava.
Qualcosa brontolò dentro di lui,
strano perché non aveva fame.
Quindi…Nami
provava del disagio nei suoi confronti.
Una strana sensazione, sopraggiunse
in lui, una sorta di amarezza che interpretò come un peso sullo stomaco.
Si girò, verso il suo migliore amico
e compagno di viaggio.
-Zoro, Nami si vergogna di me?-
Sentendosi chiamare, lo spadaccino
si spostò leggermente. Aprì lentamente gli occhi e inquadrò la figura del
capitano dal cappello di
paglia, seduto al suo fianco destro.
Mugugnò Zoro,
prima di stiracchiarsi e rispondere.
-Credo di no.-
- Ma ha detto di sì prima…-
Una gocciolina di sudore comparve
sulla testa del giovane.
-Non credevo che la sua opinione
fosse così importante per te.-
Rufy chiuse gli occhi; Zoro lo
stette a guardare, incuriosito.
-Perché non posso
scendere scalzo?- domandò di rimando l’altro.
-Perché magari puoi incappare in una
scheggia di vetro, e poi non ti troveresti ridicolo?-
-No.-
-Bhe, allora fatti tuoi.- esclamò Zoro
chiudendo di nuovo gli occhi. E finendo secondo lui quella chiacchierata.
Dopo un po’ di silenzio, Rufy parlò di nuovo.
-Zoro?-
-Mhm…?-
-Forse sono malato.-
Lo spadaccino riaprì gli occhi di
scatto. Osservò Rubber tenersi il petto.
-Che hai?-
-Sento qualcosa qui.- esclamò il
pirata poggiando una mano all’incirca sullo stomaco.
-Mi fa male quando
respiro- aggiunse - E a volte mi batte forte il cuore.- descrivendo così i suoi
sintomi.
-Bhe…menomale se non battesse tu non saresti più tra noi da un
pezzo.- esclamò risoluto lo spadaccino.
-Ma no! Batte forte e succede solo,
quando c’è Nami.-
Zoro per tutta risposta, si mise a ridere, compiaciuto.
-EHY, Perché stai ridendo??-
Quello continuò imperterrito. Rufy, si accigliò.
Zoro si tenne la pancia per poi chiudere gli occhi e
Rubber osservò il grande albero maestro, assunse una delle sua solite espressioni.
-Allora? Sono malato?- esclamò
preoccupato.
Zoro ridacchiò di nuovo a quel buffo pensiero.
Rubber lasciò correre.
La quiete scese fra i due. Si sentì
il rumore delle onde infrangersi sugli scogli.
Lo spadaccino, sorrise sinceramente
contento per quella strana confessione.
Si voltò verso il suo capitano che
si era addormentato stando seduto.
Un sorriso si dipinse sulle sue
labbra sottili, rassicurato dal silenzio, chiuse di nuovo gli occhi.
Come prevedibile quella pace non
durò molto.
All’improvviso:
-ETCHUM!!!-
Zoro sobbalzò, scocco un’occhiata infuocata a Rubber.
Il ragazzo infatti
aveva starnutito perché una farfalla (piovuta chissà dove) gli si era poggiato
sul naso.
Adesso, la guardava incuriosito e
pensò di catturarla.
Lo spadaccino scosse la testa e fece
finta di niente, ma…il suo sesto senso si era allarmato.
-Fermati subito!!-
Vide Rubber
scendere dalla nave, dopo che aveva pronunciato quelle parole.
Il terrore si dipinse sul suo bel
volto.
Rufy si stava per cacciare in un mare di guai…adesso: doveva
seguirlo?
Una gocciolina di sudore gli
comparve dietro la zucca quando lo vide sparire dentro
una specie di bosco ai margini della città.
Scese a malincuore e sbuffò correndo
verso il suo capitano.
-Vuoi stare ferma brutta farfalla
che non sei altro?? Voglio solo catturarti!!-
Osserviamo Rufy
con in mano il suo capello che buffamente usava come
una retina.
Nel bosco allungò gli arti superiori
fino a raggiungere la farfalla che si era posata su un tronco
indisturbata. L’erba sotto i piedi nudi gli provocò un gran solletico e
si mosse istantaneamente, l’insetto a cui dava la
caccia, mosse lievemente le ali.
Il bosco era strano, come del resto tutta l’isola. La luce del sole, non filtrava
abbastanza al suo interno ma qualcosa rendeva di una
bellezza quasi superba quel posto.
Rubber si lasciò sfuggire quel bellissimo esemplare d’un insetto. La
inseguì poi e con sua grande meraviglia scoprì una fonte all’interno di quel
bosco. Vide di nuovo la sua farfalla. Questa si era poggiata comodamente su un
filo d’erba.
Rufy, con la stessa destrezza di un bambino, riuscì a rinchiuderla
all’interno del suo cappello.
Dietro di lui si formò un’ombra.
Era Zoro,
che aveva assistito alla scena con un paio di gocce in testa. Gli seccava aver
lasciato la sua postazione sulla Going Merry e…trattenne il fiato quando
si ritrovò di fianco al suo capitano.
Una fonte d’acqua così stupenda… in
quel bosco all’apparenza tanto minaccioso! Qui i rami fioriti lasciavano
trasparire la luce del Sole e la natura sembrava quasi voler toccare
quell’acqua così limpida. Rufy incrociò le gambe e
respirò a fondo, la farfalla era stata catturata e ora si trovava fra le sue
mani. Zoro si poggiò ad uno
tronco d’albero, riacquistando la sua freddezza e la sua natura guardinga. Il
capitano lasciò andar via il suo insetto e sorrise amabilmente
Lo spadaccino analizzò quella quiete
e lanciò degli sguardi dubbiosi alla schiena del pirata con il cappello di
paglia.
Rufy si specchiò nell’acqua.
-Ho sete!- disse semplicemente prima
di eseguire quel comando da solo.
Il ragazzo congiunse le sue mani
formando una coppa. Appena le sue mani entrarono in contatto con l’acqua, una
vecchia dalle sembianze orribili uscì fuori dalla
sorgente facendoli rimanere di stucco. Si ergeva su una piattaforma di legno e
lei se ne stava comodamente seduta sopra come se nulla fosse.
--
-MA DOVE DIAVOLO SONO FINITI, QUEI DUE??!-
Sanji si accese una sigaretta alle grida della sua Nami cara.
Chopper si rifugiò dietro ad Usop, mentre l’archeologa si sedeva per
nulla turbata, al suo solito tavolino.
Nami digrignò i denti.
-So…no…spa…riti!-
esclamò piano Chopper a quello che si riteneva il pirata più coraggioso di
tutti i tempi.
CATCH!CATCH!
Nami aguzzò le orecchie, era ARRABIATA perché quello zuccone non
sapeva far altro che cacciarsi in guai più neri della pece. Era arrabbiata,
perché lei gli aveva fatto aggiustare i suoi sandali e quel farabutto di un
calzolaio, glieli aveva fatti pagare un occhio della testa!
E…quando era arrabbiata, Nami doveva pur sfogarsi in qualche modo!!
Così diventò gigante e fulminò con
lo sguardo il povero Chopper! Quest’ultimo divenne da marrone a bianco prima
che qualcuno potesse esclamare la parola “via”!
L’unica consolazione era che almeno Rubber non era solo….
-NON SONO SPARITI, NON POSSONO
ESSERE SCOMPARSI!!! QUINDI ANDIAMO A CERCARE QUEI DUE
SCAPESTRATI ORMONALI!!GRRR!!! SANJI!!-
Il cuoco si voltò, immediatamente
dei cuoricini gli sostituirono le pupille degli occhi.
-Si dolce Nami?!-
Quella si voltò verso Usop, non degnandolo di uno sguardo.
-Prepara delle provviste, verrai con
me e andremo laggiù!-
Nami indicò indignata la foresta. Poi lanciò un’occhiata a Nico Robin.
-Tu e Usop
invece esaminerete l’isola…chissà se quei due vinti dalla fame non abbiano approfittato di qualche dispensa…-
Chopper sospirò di sollievo sarebbe
rimasto sull’imbarcazione.
La ragazzina poi puntò il suo indice
verso il sole.
-Ascoltatemi!! Le squadre dovranno
ripresentarsi qui prima del calar del sole! Se un gruppo non torna, allora vuol
dire o che li abbiamo trovati e che si sono cacciati in un enorme guaio…! E
allora dovremmo cercare di ricongiungerci!!-
--
-Bum!Shakalaka Bum!!-
La vecchia agitò forsennatamente il
suo bastone. Questa anziana era vestita di nero aveva una verruca in fronte e i capelli bianchi
sembravano essere di paglia. Un gatto nero sul suo braccio osservava pigro la
scena socchiudendo gli occhi.
La voce era stridula e Zoro si accorse di aver sfoderato la sua spada…la vecchia
metteva paura.
Rufy la guardava senza battere ciglio.
-Chi è che disturba me e Annibale?-
tuonò con voce risoluta
mentre l suo bastone di legno sembrava illuminarsi.
Zoro stava per fare le sue scuse non gli piaceva affatto quella
vecchioccia. Ma…
-Annibale?- le chiese Rubber precedendolo.
-è il mio gatto.-
-Ah.-
Il silenzio ritornò per un attimo
nella foresta.
-E tu abiti nell’acqua?-
-Si, sono la strega del villaggio.-
Silenzio profondo. Il gatto si degnò
di aprire i luccicanti occhi gialli.
-Allora chi siete? Cosa volete? Vo
consiglio di lasciarmi riposare in pace, sono stanca per i giochetti della
vostra generazione.-
-Perché quanti anni hai?!-
Zoro crollò a terra si avvicinò per strozzare il suo amato amico.
Quando l’anziana signora si mise a ridere assordatamene .
-Io ho più di due secoli
giovanotto.-
Zoro si bloccò. “ È decrepita…ma che dico decrepita… ” pensò senza
molti scrupoli.
-Rufy…penso che dovremmo ritornare sulla Going
Merry.- sussurrò istantaneamente.
-No! A me sta simpatica questa
vecchietta!!- Rufy si mise a
ridere –Signora, io mi chiamo Rubber e diventerò il
re dei Pirati.-
Zoro si battè una mano sulla fronte.
-Lui invece è il mio amico spadaccino
si chiama Zoro!!E fa parte
della mia ciurma!-
La vecchietta sbattè i suoi grandi
occhi neri.
-Mi sei simpatico giovane.- esclamò
con una voce stridula e quasi arrogante.-Voglio darti
un consiglio torna sulla tua scialuppa se non vuoi finire nei guai. Su
quest’isola c’è una grotta con uno splendido tesoro al suo interno
ma NON toccarlo per nessuna ragione.- La vecchina sorrise in un modo che
non piaceva a Zoro.
-Bene, ora noi togliamo il disturbo.
È stato un piacere e seguiremo il suo consiglio!- Lo spadaccino si alzò
trascinando il suo amico per un orecchio.-Ci dispiace
averla disturbata!-
La vecchina continuava a sorridere e
guardava fissamente il capitano dal capello di paglia. Sembrava che lo
conoscesse fin troppo bene…
Rufy non si ribellò con le parole ma il suo stomaco si. Cominciò a
chiedere del cibo. La vecchia rise trionfalmente.
-Prima vi offrirò qualcosa. Farete
compagnia a una poveretta come me!- Il gatto saltò giù dalla piattaforma
sfuggendo dalle braccia tutt’osse della padrona. A Zoro chissà perché tornò in mente una di quelle fiabe che
si racconta ai bambini per farli dormire sicuri la notte. –Accettate vero?!- tuonò poi lei quasi intuendo il pensiero del
diciannovenne. Il suo bastone si illuminò per un attimo.
-Ma si!- come al
solito un invito era sempre ben accetto da Rufy.
-Salite sulla mia piattaforma.-
Zoro maledì il giorno in cuoi aveva incontrato quella zucca vuota.
Ma non esitò a seguirlo.
Quando i due amici salirono su
quella piattaforma di legno circolare, il legno sembrò strepitare.
-Oh non temete… è solo che il mio
ascensore è un po’ vecchiotto.-
Poi la tavola si immerse con una
rapidità fulminea. Zoro trattenne il respiro
sott’acqua e osservò il suo capitano.
Rufy sembrava stare benissimo, anzi respirava tranquillamente. Zoro provò a lasciare via l’aria dai suoi
polmoni…incredibile che razza di acqua era quella se anche lui poteva respirare
come un pesce sott’acqua. Le tavole di legno intanto raggiunse il fondale e poi
Il tutto fu immerso da una grande luce bianca. Si ritrovarono asciutti in una
stanza circolare, con tutti mobili di legno e piena zeppa di cuscini. Una
piccola cucina era compresa, addirittura un camino! Un tavolino di legno molto
basso stava al centro e c’erano alcune fotografie…tutte persone (che sembravano
molto vecchie) con strani cappelli.
Una pentola bolliva sul fuoco. La
maga si sedè sui cuscini e il gatto nero si andò di nuovo ad accoccolare tra le
sue braccia.
Rufy osservava la sua nuova amica.
-Quindi tu sei proprio una maga!-
Zoro stava in allerta quell’ambiente non gli piaceva neanche un po’ specialmente quando vide la padrona di Annibale fare col
capo un cenno affermativo.
--
-GGGRRR!!!
Appena lo trovo, lo affetto…ma guarda te, se dobbiamo perdere così tanto
tempo!!-
Nami, parlando in questi termini, schivò un arbusto seguita dal fido
Sanjii.
Borbottò poi qualcosa di
incomprensibile prima di diventare pallida come la morte.
-Oh mia principessa!!- aggiunse stucchevole Sanjii
prima di fermarsi di botto come lei.
Incuriosito, guardò davanti alla ragazza.
Un ragno, se così si può chiamare,
di dimensioni enormi… se ne stava immobile su una foglia.
Nami stava per cacciare un urlo…non fece in tempo perché Sanjii urlo per primo.
E così dopo quelle grida, ci fu un fuggi,fuggi nel cuore del bosco…
-Fine secondo capitolo.
NOTE DELL’AUTRICE
Prima di tutto: Scusatemi per
l’enorme ritardo che ho dimostrato nel continuare questa storia, non temete però il finale è già pronto e lo riverserò il più
presto possibile.
Ed ora passiamo ai ringranziamenti,
di cuore davvero!
_Elentari_: Grazie per il tuo commento e ti rinnovo le mie scuse se ho
aggiunto la continuazione solo adesso! Che dici ti piace?
Samychan: Che ne pensi
di quest’altro capitolo? Ciao Baci!
Cloud: Grazie per il consiglio mi
raccomando se puoi continua a leggerla ^^!
Redhead Witch: Rufy e Nami
sono la coppia più bella e più divertente che ci possa essere, l’ho sempre sostenuto anzi è un vero peccato che
Willow: Ciao Tesò,
grazie recensisci davvero di tutto! Che te ne pare del continuo?! Fammi sapere e mandami una e-mail!
Baci!
Wilwarind: Ciao!Grazie
per il complimento ma non credo di essere all’altezza di Oda, grazie anche per
la dritta ‘log pose’ sinceramente l’avevo trovato
scritto in quel modo su un sito! MI raccomando fammi sapere cosa ne pensi!!
Baci Sae
(Sara)