Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: bulma_89    30/01/2012    10 recensioni
Caroline Forbes si sentiva strana.
Era passata circa una settimana da quel suo pessimo diciottesimo compleanno e lei non riusciva a lasciare andare le sensazioni e le emozioni che aveva provato quel giorno.
...Da quel momento in poi non aveva potuto fare a meno di pensarci. Klaus era sempre nei suoi pensieri, ogni volta che accarezzava distrattamente il bracciale di diamanti...
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Adesso sei mia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La bocca di Klaus lasciò una scia umida lungo la parte interna della coscia di Caroline.

La ragazza aveva gli occhi chiusi ed ansimava regolarmente, la mente dolcemente perduta.

Il bell’ibrido appoggiò le sue mani sulle ginocchia di Caroline e si sollevò a guardala.

― Care…―, sussurrò con voce roca, gli occhi lucidi e febbrili.

Caroline aprì a fatica gli occhi e lo guardò, sembrava smarrita in un limbo dal quale non voleva uscire. Non si era mai sentita così prima di allora.

Il viso di Klaus le apparve davanti, talmente attraente che il cuore le si invase di gioia. Lui la percepì e ci navigò dentro per un po’, mentre si allentava il colletto della camicia e se la apriva per lasciare scoperto il collo. Allungo una mano verso il viso della ragazza e le scostò una ciocca umida dal volto; lo prese poi tra le mani per avvicinarlo a sé e baciarlo. Quando le loro bocce furono a pochi attimi di distanza si guardarono e Klaus le disse: ― Mordimi Care, e io farò lo stesso con te. Non voglio che il nostro legame mentale si affievolisca ―.

― Perché… ―, rispose la ragazza, la bocca sulla sua.

Klaus le baciò l’angolo del labbro; ― Sei mia, ricordalo ―.

― No ―, rispose Caroline, mentre passava le sue mani sulla nuca di Klaus. Gli accarezzò i capelli, assomigliavano al miele.

Klaus le leccò il collo fino a lasciarle un piccolo livido; ― Sai che è così ―.

Caroline fece scorrere le mani lungo la schiena dell’ibrido; ― Dovremo tornare di la… ―.

― Sul più bello? Non ci penso proprio ―.

Caroline avvinghiò le gambe attorno a Klaus, cercando di districarsi dal vestito. Ormai era perduta e in quel momento non le importava, voleva solo avere lui di nuovo dentro di sé.

Klaus mugugnò qualcosa di incomprensibile, mentre lasciava scoperto il suo collo alla bocca di lei. La ragazza aspirò il suo aroma e bastò questo a farla andare su di giri, era come una droga, una sua personalissima droga. Lo baciò e con la lingua si toccò i canini, pronti a ferire quel collo candido ed invitante, pronti ancora una volta a succhiare quel sangue benefico e potente.

Il quel momento, però, un violento bussare alla porta li riscosse dal loro interludio di passione.

Klaus si fece subito vigile e i suoi occhi andarono immediatamente alla porta.

Caroline lo fissò, allarmata.

― Chi è? ―, chiese Klaus con voce potente e che non celava l’irritazione.

― Siamo noi! Caroline dov’è? Si trova li con te? Cosa le stai facendo? ―, a parlare era stata Elena, il suo tono era preoccupato.

― Klaus apri questa porta o la sfondo immediatamente ―, aggiunse Damon.

― Era questo che avevi in mente per questa serata? ―, intervenne Tyler.

Caroline cercò di allontanarsi da Klaus senza fare rumore; l’ibrido si alzò, visibilmente arrabbiato.

L’aria si fece all’istante pesante.

Non si diede pena di rendersi più presentabile e in un attimo aprì uno spiraglio di porta.

― Che diavolo volete ―.

Elena lo fissò; ― Dicci dov’è Caroline  ―.

Damon fece per forzare la porta ma Klaus lo afferrò per il bavero della giacca.

― Fossi in te non lo farei ―, disse fissando il moro negli occhi.

Si rivolse poi ad Elena.

― Non stavo facendo niente di male a Caroline se è questo che vuoi sapere, chiediglielo di persona ―, aggiunse con aria furbesca.

Elena guardò la sua giacca stropicciata e la cintura dei suoi pantaloni slacciata e non gli credette.

Spalancò la porta e gridò: ― Caroline! ―.

Anche Klaus si voltò e la sorpresa gli si palesò in viso.

Caroline era sparita.

I suoi occhi andarono alla finestra semiaperta e capì.

― Maledizione! ―, sbraitò.

― Caroline è fuggita ―, disse Damon con soddisfazione.

Klaus guardò tutti con astio, la sua mente ed il suo corpo pervasi dalla rabbia.

― Andatevene tutti. Immediatamente ―.

Damon trattenne Elena dall’aggiungere qualcosa e trascinandola con sé lasciò Klaus solo.

Tyler rimase immobile sulla porta.

― Se le hai fatto del male, asservimento o no, io ti ucciderò in qualche modo, ti strapperò la testa dal collo ―.

― Vattene! ―, gridò Klaus.

 

 

Caroline si dileguò presto attraverso il giardino della casa di Klaus.

Ci era mancato poco che i suoi migliori amici la trovassero in compagnia dell’ibrido in atteggiamenti a dir poco intimi. Ma cosa le stava capitando? Come era possibile che lei fosse arrivata ad annullare i suoi scrupoli e i suoi principi per un po’ di pelle e di calore?

Una domanda le baluginò nella mente; e se non si fosse trattato solo di pelle e calore?

“ Se fosse così sarei perduta per sempre”, pensò mentre correva alla velocità della luce lungo le strade di Mystic Falls.

“ Devo andarmene, se rimango succederà di nuovo e io non voglio che accada mai più”.

Sgattaiolò dentro camera sua, passando dalla finestra e velocemente si tolse l’elegante vestito che portava e con un senso di tristezza lo appallottolò dentro l’armadio. Si cambiò in fretta, indossando qualcosa di comodo, poi prese uno zaino e ci infilò dentro tutto quello che ci stava, comprese le preziose carte di credito che suo padre le forniva regolarmente.

Poi, camminando di soppiatto come un gatto, si diresse verso la camera di sua madre ed aprì lentamente la porta. La donna dormiva profondamente, ignara di tutto. Caroline abbassò lo sguardo. “ Mi dispiace mamma, devo lasciarti”; richiuse poi la porta della stanza ed uscì fuori, nella notte.

 

Bussò alla finestra della camera di Bonnie quando erano circa le tre del mattino. La strega era ancora sveglia, aveva gli occhi fissi su un libro. Quando sentì qualcuno bussare, li rialzò spaventata. Vide che era Caroline e andò di corsa ad aprire la finestra.

― Mio Dio Care! Che ci fai qui a quest’ora? Eravamo molto in pena per te ―.

Caroline abbassò gli occhi mentre entrava nella stanza dell’amica.

― Non dovevate, non merito la vostra preoccupazione ―.

Bonnie scosse la testa, confusa.

― Care ma che dici? ―.

La ragazza alzò gli occhi azzurri pieni di sconforto verso la compagna.

― Sto per andarmene e sono qui a chiederti un favore ―.

― Ok, stop Caroline. Ora chiamiamo Elena e le diciamo che stai bene ―, rispose Bonnie facendo per prendere il cellulare.

― No! ―, esclamò Caroline con fervore. Bonnie la guardò, allibita.

― Che ti succede Care… ―.

Una lacrima scese sul viso della giovane vampira.

― Klaus… io  e lui… oh se lo sapesse Elena! Non mi parlerebbe più ―.

― Raccontami tutto Caroline ―.

Caroline si sedette sul letto di Bonnie, asciugandosi una lacrima con il dorso della mano.

― E’ venuto da me una notte ed era così affascinante che io… Abbiamo fatto l’amore e questa sera stava per risuccedere ―.

Bonnie rimase a bocca aperta; ― Ti ha ammaliata! ―.

― No, niente di tutto questo. Sono stata io, capisci? Io ho ceduto a lui e lui è entrato dentro di me. Ho bevuto il suo sangue e lui ha bevuto il mio, ora abbiamo un legame mentale ―.

― Caroline… Come hai potuto? Dopo tutto quello che lui ha fatto… ―.

Il viso di Caroline si riempì di lacrime, mentre guardava l’amica. ― Non lo so! Da quando lui mi ha salvato la vita è sempre nei miei pensieri e persino adesso… Temo di esserne terribilmente infatuata, non riesco… non riesco a cancellarlo ―.

― Tutto questo è grave Caroline, non so cosa ti aspetti da me, ma non avrai di certo il mio sostegno ―.

― Lo so ―, ammise Caroline torturandosi le mani; ― Voglio soltanto il tuo aiuto. Klaus può leggere i miei pensieri ma il nostro legame si sta affievolendo. Io desidero che tu faccia una magia, un incantesimo su di me che mi renda capace di schermare i miei pensieri di modo che lui non sappia più a cosa io sto pensando e soprattutto dove sono ―.

Bonnie camminò in tondo per la stanza; ― Ok, lo farò, ma non perché ti perdono o ti comprendo, lo faccio perché non voglio che lui tramite te arrivi a noi ―.

Caroline assentì con la testa e guardò a terra, gli occhi ancora pieni di lacrime.

Bonnie aprì il suo grimorio e cercò l’incantesimo adatto alla situazione. Trovatolo, impose la sue mani intorno alla testa di Caroline e chiudendo gli occhi iniziò a recitare la formula adatta.

Dopo un minuto si stacco da lei e disse: ― Fatto ―.

Caroline sospirò, ― Grazie. Ora vado… ―. Lanciò a Bonnie un’occhiata penetrante, come se desiderasse che l’amica dicesse qualcosa, ma la strega si voltò, dandole le spalle e disse semplicemente.

― Buona fortuna Caroline ―.

 

Klaus suonò al campanello di casa Forbes.

Lo sceriffo gli aprì la porta con un sospiro.

― Te l’ho già detto Klaus, non so dove sia ―.

Klaus guardò la donna con occhi di ghiaccio.

― Lei non ha idea di dove sia andata, giusto? ―.

― No, te l’ho detto anche stamattina. Quando mi sono svegliata Caroline non c’era più. Sinceramente inizio ad essere veramente preoccupata nonostante lei… si insomma se la sappia cavare. Ma perché ti interessa così tanto? ―, rispose lo sceriffo Forbes sulla difensiva.

Klaus socchiuse gli occhi, irritato.

― Questo non è importante. Io voglio solo sapere dove è andata ―.

― Mi dispiace, purtroppo non lo so e anche se lo sapessi non sono convinta che tu saresti la prima persona al quale lo andrei a riferire ―.

Klaus in un attimo si fece di fronte allo sceriffo; la donna emise un gemito spaventato.

― L’unica cosa che mi trattiene dal farle del male è sua figlia, se lo ricordi per la prossima volta che mi vedrà. Potrebbe non essere più così fortunata ―.

Detto questo Klaus voltò le spalle allo sceriffo e se ne andò con passo svelto.

La madre di Caroline scrollò la testa, spaventata, preoccupata per sua figlia e con una nuova domanda in mente.

Cosa voleva Klaus dalla sua Caroline?

 

L’ibrido era furioso. Il legame mentale con Caroline sembrava essere stato troncato di netto e lui voleva assolutamente trovare la ragazza. Non si spiegava nemmeno lui questo forte interesse e questo spasimo che l’aveva preso da quando lei lo aveva lasciato. Non sapeva neanche se la stava cercando per ucciderla o per amarla.

Diede un calcio ad una sedia di legno che si spezzò in due parti.

Poi un’idea prese piede nella sua mente.

 

Suonarono alla porta e Bonnie andò ad aprire.

Quando vide davanti a lei Klaus, tentò di richiudere immediatamente il portone.

― Ah ah, mossa sbagliata ―, disse l’ibrido infilando un piede nella porta.

― Che diavolo vuoi da me? Non ti inviterò ad entrare ―, disse Bonnie.

Il viso di Klaus si fece fermo e serio.

― Voglio sapere dov’è Caroline ―.

Bonnie scosse la testa. ― Io non lo so e non è affar mio ―.

― Oh invece lo è. Vedi questo cellulare? Basta che io prema un tasto per far partire una telefonata, una semplice telefonata. Non ci sarà neppure bisogno di parole, il mio ibrido è già istruito a far partire una bomba che distruggerà la scuola di Mystic Falls ad un mio semplice squillo ―.

Bonnie deglutì, non poteva permettere che per colpa di Caroline e del suo pazzo amante tante persone ci rimettessero la vita. Klaus non era tipo da far minacce a vuoto.

― Io non so dove sia Caroline e non mi interessa saperlo. Non so cosa le sia successo, sinceramente mi è incomprensibile pensare che abbia potuto avere…. qualcosa con te ―.

Klaus sorrise. ― Questo non mi importa. Se non sai dove sia la troverai. Con un incantesimo ―.

Bonnie fissò Klaus. ― Caroline non vuole essere trovata, penso proprio si sia pentita della sua leggerezza ―.

Klaus afferrò il cellulare e appoggiò un dito sul tasto verde.

― Ricorda strega, un solo squillo ―.

Bonnie si arrese.

― Ho bisogno di qualcosa di suo, meglio un capello ―.

Klaus tirò fuori una bustina di plastica trasparente dalla tasca. Dentro c’era un lungo capello dorato.

Lo porse a Bonnie quasi con reverenza. ― Questo è suo, era rimasto impigliato nella mia giacca, dalla notte scorsa ―.

La strega lo guardò stranita.

― Tu aspettami qua fuori, non ti permetterò mai di entrare un casa mia ―.

Klaus sorrise ed incrociò le braccia al petto.

Bonnie tornò dopo circa mezz’ora; aveva il viso stanco e tirato.

― Caroline si trova a Parigi in questo momento ―.

Klaus la fissò con sospetto; ― Spero che tu non mi stia mentendo altrimenti nessuno in questa piccola cittadina potrà più considerarsi al sicuro ―.

― Non ti ho mentito. Ti dico soltanto una cosa: Se farai del male a Caroline neanche tu potrai più considerarti al sicuro, neppure nell’alto della tua immortalità ―, rispose Bonnie.

Klaus rise e scrollando le spalle se andò.

 

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: bulma_89