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Autore: _LostinLove    30/01/2012    1 recensioni
La storia narra di Amy, che grazie ad un vecchio amico d'infanzia, Louis Tomlinson, riuscirà a scoprire il vero amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"ora cosa farete?", chiesi sistemando il pappion (?) sul collo di Harry. "cioè ... a che ora partirete, sono quasi le sei e mezza."
"credo fra una manciata di minuti, però non so se sono tutti pronti.", mi sorrise e guardai lo specchio dove era riflesso la sua figura slanciata. era giusto un po' più alto di me, ma era magro e i capelli ricci oggi erano più arruffati del solito.
"vado a vedere chi ha bisogno di aiuto.", dissi e lo lasciai nella stanza. mi imbattei in Zayn sul corrodio, mentre sbuffava contro un ciuffo ribelle. io ridacchiai.
"potresti aiutarmi, invece che stare lì a divertirti?", mi chiese porgendomi una boccetta di gel. io ci infilai le dita e presi un po' di gel. poi con delicatezza sistemai i suoi capelli, in modo che fossero tutti dritti. "grazie, amy.", mi ringraziò baciandomi sulla guancia. io arrossii un po'.
"ehy, lei è mia. non rubarmela.", disse liam mettendosi al mio fianco. zayn sbuffò e se ne andò. liam rise. "allora .. il vestito?", disse scrutando la mia felpa.
"siccome rimanevamo a cena qui e poi andamo alal festa più tardi, credevo che beh ... credevo potessi rimanere così.", cercai di sorridere.
"nono. tu ora vai a cambiarti. voglio vederti più bella di quanto già non sei.", mi sorrise mi strinse a sè. appoggiò le sue mani nei miei fianchi e mi baciò con doclezza, premendo leggermente le sue labbra sulle mie. poi, piano piano, le sue mani scivolarono verso il basso. continuavo a baciarlo, mentre con le mani, gli torturavo una ciocca di capelli nella nuca. lui sorrise e io abbassai il volto, lasciando il bacio a metà. le sue mani si alzarono a sfiorarmi il viso. "sei bellissima, amore.", mi sussurrò infine.

"okay, ragazzi guidate prudenti miraccomando. noi arriveremo verso le nove.", disse liam dal portico. poi la macchina suonò il clacson e uscì dal viale. liam tornò in casa sorridendomi. mi abbracciò di fretta e mi baciò la tempia. "bene, tutta la cas aper noi.", quella sera era molto sexy. non che gli altri giorni non lo fosse, solo ... lo era molto di più e sembrava anche molto più sicuro di sè stesso. e io non avevo nessuna intenzione di perdermi quella bella serata. avremmo cucinato assieme la cena. poi avremmo guidato fino alla festa, in una città vicina. ci saremmo scatenati tutta la notte, fino al momento in cui avremmo dovuto urlare i numeri "10 ... 9 ... 8 ..." e sarei restata a fissare liam finchè l'anno nuovo non sarebbe arrivato. e lo avrei baciato, per iniziare nel modo migliore l'anno.
"cosa prepariamo?", chiesi sistemandomi una spallina del vestito, che mi era scivolata sulla spalla.
"io avevo pensato a qualosa di spaciale. carne, e qualche altra schifezza come verdure cotte.", mi sorrise da dietro il bancone.
"sembra buono.", dissi sporgendomi verso di lui. i suoi occhi luccicavano.
"già ... e per tua sfortuna, la cena è quasi pronta."
"come quasi pronta? non dovevamo cucinare assieme?"
"amelia ... è capodanno, che razza di gentiluomo sarei stato a farti cucinare, durante questa fantastica nottata?", sembrava molto romantico. e sorrisi. mi prese una mano e si avvicinò a me. mi cinse un fianco con una mano e afferrò un telecomando. accesse la musica dallo stereo e una musica, soffice si diffuse nell'aria. "intanto che aspettiamo ...", mi sussurrò. io appoggiai la testa sulla sua spalla e mi lasciai coccolare dal ballo sinuoso. era veramente dolce nei passi e molto sciolto. chinò la testa verso il mio orecchio e piano, quasi una ninna nanna, canticchiando un po', mi sussurrò: "ti amo amelia. e questa sera sembri un angelo.", arrossii e ringraziai. la mia voce sembrò un sofio, poichè lo dissi con tale dolcezza e a bassa voce. mi prese i fianchi e mi guardò negli occhi. mi sorrise e mi baciò la fronte. amavo quando lo faceva. mi sembrava quando, da piccola, mio padre mi dava la buona notte. era una cosa dolce.

"ecco. spero ti piaccia.", disse porgendomi un piatto sul tavolo. prima mi aveva perfino aiutato a sedermi, aveva versato dell'acqua nei bicchieri e c'era la tovaglia migliore della casa. aveva spento tutte le luci tranne alcuni, che erano poco forti. sul tavolo c'erano un paio di candele e alcune anche sparse in tutta la casa.
"liam. è solo capodanno. non credo che servissero tutte queste candele e luci offuscate e questo cibo che sembra delizioso solo dal profumo e ...", non riuscii a finire. perchè in realtà era la cosa più bella che un ragazzo avesse mai fatto per me.
"non ti piace?", disse lui preoccuapto alzandosi dalla sedi di scatto.
"no, no. nient'affato. è tutto bellissimo. solo non avrei mai creduto che una persona avrebbe mai potuto fare una cosa così ...", cercai di tranquillizzarlo. lui tornò a sedersi poi mormorò sorridendomi: "buon appetito."
"buon appetito.", ripetei.

"non dovresti ...", disse lui imbronciato.
"cosa, lavare i piatti?", dissi fissandolo. lui annuì. "oramai ho già finito.", risi. e lavai l'ultimo piatto. nel lavabo c'era tutta la schiuma bianca e l'acqua era calda, che quasi mi dispiaceva asciugarmi le mani. lui prese il piatto e lo pulì. lo appoggiò su una pila di piatti poi infilò le mani nell'acqua e cercò le mie. appoggiò il petto sulla mia schiena e con delicatezza intrecciò le sue dita con le mie. mi baciò il collo con le sue labbra soffici.
"cosa faremo ora, cara.. ?", mi domandò con le labbra vicine alla pelle. sentivo il suo respiro caldo sulla pelle. lasciai le sue mani e presi uno strofinaccio dove asciugarmi.
"non so ... cosa propone il mio principe?", chiesi prendendolo per i fianchi e baciandolo. lui ridacchiò. lo spinsi verso il muro e mi appoggiai sul suo petto. stavo per baciarlo quando suonò il telefono della casa. sbuffai ridendo e presi al cronetta: "pronto?"
"hey, amelia. quando venie? qua la festa è stupenda ... lo so, forse starete ancora cenando però ...", non riuscii a sentire il continuo, poichè liam mi prese il telefono e disse: "hey, scusami. ma forse faremo tardi siamo impegnati. forse neppure verremo. vogliamo vedere un film", io sorrisi mentre spense la chiamata. "niall mi perdonerà.", ridacchiai e mi baciò. accese la televisione e ci accocolammo sul divano.
non vidi molto del film, ero troppo intenta a fissare liam che guardava lo schemro. a volte sobbalzava e io fingevo di seguire la trama, ma poi tornavo a gaurdarlo. la sua bellezza non poteva essere comparata neppure con il mio film preferito. ad unc erto punto mi lasciò un occhiata, e si accorse di come lo osservassi.
"scusami, ma non ce la faccio.", disse lui e mi prese in braccio, mi obbligò a tenere le gambe attorno alla sua vita e mi portò nella camera da letto. mi mordicchiai il labbro inferiore. sapevo a cosa voleva arrivare e non lo avrei fermato.e ra quello che volevo anche io. mi lasciò sul letto, e richiuse la porta. in quell'attimo guardai l'ora. era quasi mezzanotte.
mi distesi sul letto e lui si appogiò sopra di me, con cautela. "non ti obbligo a fare nulla amelia ...", disse fissandomi le labbra.
"io non ti fermerò liam.", dissi cercando i suoi occhi.
gli sbottonai la camicia e lui se la tolse di fretta. mi baciò con passione, premendo le labbra sulle mie con veemenza. appoggiò le mani sui miei fianchi e tentò di alzarmi il vestito. io lo sfilai e rimasi solo in mutande e reggiseno. afferrai la cintura dei suoi pantaloni e si tolse anche quelli. entrammo nelle coperte. le sue labbra aprirono le mie e sentii il suo respiro caldo in bocca. le nostre lingue inziarono a muoversi e a danzare. chiusi gli occhi per sentire il suo profumo sul mio corpo. le mie mani si strinsero alle sue spalle mentre lui stringeva i miei fianchi, affondando le dita sulla pelle. volevo che mi stringesse di più. sotto le coperte c'era caldo. iniziammo a sudare entrambi. i nostri corpi nudi si toccavano. lo sentivo ansimare. pronunciai il suo nome, poi tutto divenne perfetto. fuori dalle finestre i fuochi d'artificio illuminavano il cielo. le stelle si spensero sotto quella luce. liam mi strinse più forte e diventammo un unico corpo. due anime, strette nello stesso corpo. due anime incomplete ma insieme perfette.
Poi ci baciammo dolcemente sulle labbra, mi sussurrà "ti amo" e poi ci addormentammo abbracciati. amandoci l'un l'altra.


***AUTRICE***
Questa volta dovrebbero esserci meno errori di ortografia, l'ho riletto velocemente. e credo che ne abbia ancora alcuni, ma non troppi. :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Buona notte!
  
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