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Autore: xflywithmepayne    31/01/2012    6 recensioni
Si avvicinarono lentamente,avvolgendomi in uno dei più calorosi abbracci della mia vita.
Eravamo appiccicati l’un l’altro, scambiandoci puri ‘Vi voglio bene, ragazzi’.
Restammo così per qualche secondo, o forse per molti minuti.
Ma in fondo, chi li contava?
Dovevo godermi questo momento, era il momento giusto per essere finalmente felice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Chapter three.


Mi sistemai per bene sopra un cuscino e chiusi gli occhi per un istante.
 
 
UN ANNO FA.


‘FLASHBACK’
La prima volta dovrebbe essere speciale, ma la mia fu diversa.

Ricordo ancora la mia mamma che, accarezzandomi il viso, mi disse: ‘Adesso aiuterai la tua mamma che sta tanto male. Sarai più unita la tuo papà e questo farà felice tutti noi. Sarai il nostro orgoglio, il mio orgoglio.’ Non riuscivo a capire. Mia mamma era malata di cancro.

Avevo tredici anni.

La mia mamma mi teneva le gambe e mi legava le mani al letto, mente mio padre si gettava con foga su di me. 
Mi faceva male, urlavo e piangevo, mentre mia madre stava a guardare. 
 
Era malata, e mio padre non poteva più fare nulla con lei, però aveva me.

Se non ci mettevo impegno, usciva sbattendo la porta e picchiava mia madre. Allora correvo da loro piangendo e dicevo che avrei fatto qualunque cosa mi avrebbe chiesto, e subito dopo, ricominciavo a vivere l’orrore.
Mia madre morì tre anni dopo, poco prima del mio sedicesimo compleanno.

Quel giorno fu la fine di tutto.
 
.
Era da poco finito il funerale, e già mi mancava tremendamente.
Mi spogliai e mi infilai nella vasca, cominciando a giocherellare con le bolle di sapone.
Chiusi gli occhi.


Un  botto mi fece sobbalzare: mio padre si avvicinò a me completamente nudo.

Mi tirò per un braccio e mi trascinò in camera sua. Non l’avevamo mai fatto dove dormiva la mamma.
Tom: ‘Sei bellissima, sai?’

Mi buttò sul letto, lui sopra di me. Cominciò graffiandomi e tirandomi i capelli.
Urlavo: mai mi aveva fatto così male.


Pensai che non avrei potuto sopportare mai più quel dolore, che dovevo farla finita.
Avevo la vista annebbiata per i pugni che mi aveva dato perché urlavo, e intanto continuava con quei movimenti forti e decisi.
Sembrava mi stesse uccidendo.
Pensavo di svenire.

 
Un attimo di lucidità, e mi ricordai della rivoltella che mia madre teneva nel comodino per i ladri.

Mi resi conto che dal letto ci eravamo spostati al pavimento, vicini al comodino dalla mamma: mi sembrava un folle mentre mi faceva questo, mentre mi toccava con forza facendomi tremare, mentre mi possedeva contro la mia volontà.

Una lacrima mi rigò il viso mentre toccavo il metallo ghiacciato dell’arma.

Mio padre non si accorse di nulla, tanto urlava dal piacere. Mi fece ribrezzo,e puntai l’arma al suo collo ancora inorridita.
Alzò gli occhi.

Tom: ‘Brutta figlia di puttana!’

Era ancora su di me, continuava con quei movimenti, anche in punto di morte. Quella scena lo faceva eccitare ancora di più.
Prese per darmi un pugno, ma fui più veloce di lui.

… 'FINE FLASHBACK'

Mentre rivivevo l’orrore, mentre quei brutti ricordi offuscavano la mia mente, la mia mano tremava, rendendo quasi indecifrabile la mia scrittura.

Scrivere la cose brutte sul mio diario era uno sfogo, era una cosa liberatoria.

Era come se tutte le cose brutte venissero imprigionate dentro un ammasso di fogli, scomparendo dalla mia testa, liberando la mia mente.
Cominciai a scrivere..
‘ La prima volta non si scorda mai, io non la pensavo così.
Preferisco non ricordare tutte quelle volte, rivivere l’orrore, e quella tragica fine.
Ricordo poco di quella notte, caro diario. Ricordo solo questo:
Mi parlavano, ma io non li ascoltavo.
 Fissavo il pavimento ancora sporco di sangue, e rivivevo l’istante in cui avevo premuto quel maledetto grilletto, avevo paura che non fosse ancora finita.
Subito dopo mi portarono via,ammanettata. Tremavo.’
 
Un rumore di chiavi attirò la mia attenzione, quindi alzai gli occhi dal quadernetto a cui stavo confidando la mia vita.

Alicia : ‘Forza Drunklin, alza il tuo bel culetto dal letto e muoviti, è il gran giorno. Non dirmi che sei così svogliata da far tardi ad un giorno così importante.’
Allie: ‘Sai,Alicia, non dovresti parlare così ad una carcerata condannata colpevole di omicidio volontario con attenuanti, potresti essere la prossima.’ -dissi con fare scherzoso-.
Mi divertiva sfidarla, mi stava simpatica..

Alicia: ‘Ricorda che sarai in libertà vigilata ancora per un anno- disse mentre cercava la chiave della mia cella-,ti farò tenere d’occhio bella.’ 
Allie: ‘Ohh, che cosa carina Alicia.’ 
Un’altra guardia intanto mi ammanettava per portarmi fuori dal carcere.
Alicia: ‘Per te sono il caporale Suarez.’
Allie: ‘Anch’io ti voglio bene sai?’ –dissi girandomi a guardarla per l’ultima volta. Notai l’accenno di un sorriso, feci altrettanto.-

Ero lì da poco meno di un anno, oggi finiva la mia condanna.
Avevo festeggiato il mio diciassettesimo compleanno.


Ero pronta per cominciare una nuova vita.
Non è dolce il suo suono?

Salve mondo, ti presento la nuova Allie. Il cognome? Non penso di averne più, e ne sono estremamente felice. 

Allie Drunklin, quella povera e dolce ragazza a cui nessuno aveva creduto in centrale, al momento dell’interrogatorio, quella ragazza che aveva patito le pene dell’inferno è morta in quella camera da letto, quel giorno, insieme a quell’essere ignobile che si riteneva suo padre.
Adesso, il mondo era pronto per un’altra Allie.
Si, un nuovo mondo la stava aspettando a braccia aperte.

______________________________________________

OGGI.


Allie: ‘Ecco, direi che questo è quello che ho vissuto prima di incontrarvi.’
Una lacrima mi rigava il viso, seguita da molte altre, ma il mio sorriso non mi abbandonava mai. Sorridevo, cosa altro potevo fare? Era tutto finito, adesso avevo loro.
 
Nessuno osava dire una parola.
Harry aveva gli occhi gonfi e arrossati, esattamente come Zayn e Liam.
Louis e Niall si erano lasciati andare, proprio come me. 
Piccole lacrime scendevano sulle guance di tutti due.

Allie: ‘Venite qui, ragazzi..’

Si avvicinarono lentamente,avvolgendomi in uno dei più calorosi abbracci della mia vita.
Eravamo appiccicati l’un l’altro, scambiandoci puri ‘Vi voglio bene, ragazzi’.

Restammo così per qualche secondo, o forse per molti minuti.

Ma in fondo, chi li contava?

Dovevo godermi questo momento, era il momento giusto per essere finalmente felice.


*myspace*
Eccolo! (:
Allooors, vi anticipo che questo capitolo mi fa un pò schifo, un pò perchè tratta di argomenti brutti, un pò perchè non so esprimermi come vorrei :c
Ecco, non so se si è capito (?) ma in questo capitolo si ritorna al passato: tutto inizia con il flashback di quello che ha vissuto Allie, poi parla dell'ultimo giorno in cui è stata in carcere. Tutto finisce quando compare la scritta 'OGGI'.
Non pensate che vi prenda per dementi, solo volevo chiarire.
Comunque, recensite in tanti ok? OK c:
Un abbraccio, peace.
  
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