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Autore: nickstalent    01/02/2012    3 recensioni
Emily è una ragazza di 18 anni, nata a Millingar. Da piccola conosce Niall, e legaro subito; i due diventarono migliori amici. Emily, costretta dalla madre a trasferirsi a Londra, convince Niall a venire con loro. Vennero solo Lui e il padre. A londra Emily conosce Gemma, un'amica su cui può contare sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dentro di me, continuava quell’esplosione di emozioni.
Era domenica, e non sapevo cosa fare, andai sul divano e presi dei cereali. Mia mamma stava ancora dormendo, e mio fratello stava a computer.
Dopo mezz’ora si svegliò mia madre, e vedendomi spaparanzata sul divano a mangiare, strillò per circa dieci minuti.
Stufa di tutti quegli urli, salii in camera mia, e chiamai Gemma.
Io:’Buongiorno bellissima.’
Gemma:’Buongiorno splendore, come stai ?’
Io:’Bene, anzi benissimo, devo vederti, ieri sono successe un sacco di cose, devo raccontarti.’
Gemma:’Anche io, allora vengo io a casa tua alle 14.’
Io:’va benissimo, ti aspetto.’
Erano le 11, e la noia mi assaliva, presi la chitarra e incominciai a strimpellare qualcosa. I miei amici dicevano che avevo talento nel suonare, e che ero molto intonata, ma io non li credevo.
Senza accorgermene si erano fatte le 11.30, e forse sarebbe stato meglio se avessi cominciato a studiare, dato che il giorno seguente avevo il compito di chimica.
Stetti sui libri per due ore contate, e la testa mi faceva un male cane, scesi di sotto, e mia madre aveva già apparecchiato. Ci sedemmo a tavola, e incominciammo a parlare. Tra tutte quelle chiacchiere, saltò fuori che Niall alle 12.34 aveva chiamato per avvisare che sarebbe venuto a casa nostra alle 17.
Io:’perché non lo hai detto prima ? così mi risparmiavo tutto quello studio in solitudine, adesso ho anche mal di testa, CHE DICI MAMMA, MI DAI UNA PASTIGLIA PER ALLEVIARE QUESTO CAZZO DI DOLORE?’
Mamma:’calmati, ti ho solo avvisato di una cosa, santo cielo. Adesso ti vado a prendere la pillola, stai calma.’
Sospirai a continuai a mangiare. Mia madre non tornava più dal bagno, doveva solo prendere una cavolo di pastiglia, sembrava che fosse andata a fabbricarla.
Finalmente tornò, mi prese l’acqua e mi diede la pillola. La inghiottii velocemente, e andai un po’ sulla poltrona, per riposare e aspettare che il medicinale avesse fatto effetto.
Appena mi sedetti, suonò il campanello, erano già le 14 porco cazzo. Andai ad aprire.
Gemma:’Non sai cos’è successo!’
La presi subito per il polso e la trascinai in camera mia.
Gemma:’vuoi sapere ?’
Io:’Certo che si, dimmi tutto.’
Gemma:’Emh, ti ricordi ieri quando mi hai lasciata da solo con Louis ?’
Io:’certo, continua.’
Gemma:’ Lui mi ha convinto a farci un giro. Siamo andati a prenderci un gelato, ed ho avuto modo di conoscerlo più a fondo. Quando mi ha accompagnato a casa, lui mi voleva baciare, ma io mi sono scostata, ho fatto bene secondo te?’
Io:’Certo che hai fatto bene, vi conoscevate a mala pena da poche ore, io ci avrei tirato un ceffo.’ Ed iniziai a ridere come una cretina.
Gemma:’No dai, seriamente, mi piace un casino, stasera ha detto che mi vuole vedere, io non so cosa fare…’
Io:’Vacci, e spiegaci il perché ti sei scostata, e proponici di rincominciare da zero.’
Gemma:’Hai ragione, forse è la cosa migliore.’
Ad un certo punto entra mio fratello in camera per dirmi che Niall era venuto in anticipo, e che mi stava aspettando alla porta. Lasciai Gemma in camera e corsi di sotto. Uscii fuori e mi chiusi la porta alle spalle per non far sentire niente a mia madre.
Io:’Niall che ci fai qui adesso ? non dovevi venire alle 17?’
Niall:’si, scusa, e che non riuscivo a stare un altro minuto senza te.’
Io:’Cè Gemma sopra, adesso che vuoi fare, entri o ritorni a casa ?’
Niall:’ Entro, logico.’ E come sempre, incominciò a ridere.
Lui era di una bellezza unica quando rideva, la sua risata mi faceva uscire fuori di testa, e spesso io come una cogliona, incantata dalla sua perfezione, ridevo a presso a lui.
Salimmo sul piano della mia camera, e Niall stava ancora ridendo.
Niall:’Ehi tu..’ disse indicandomi.
Niall:’non mi hai ancora salutato.’
Lo guardai come per dire ‘ma stai scherzando?’. Alla fine mi avvicinai a lui, e gli sussurrai all’orecchio.
Io:’Ciao amore mio, sei bellissimo.’ Quando mi riallontanai dopo avergli detto questa cosa, lui mi prese e mi baciò.
E all’improvviso sentii una risata alle mie spalle, che proveniva alla fine del corridoio. Era Gemma, che vide quel bacio. Io mi feci tutta rossa, sembravo un pomodoro, entrammo in camera mia, e Gemma ancora ridendo, si sedette sul letto.
Niall:’Cazzo ridi ?’ disse ridendo anche lui.
Io:’ Gemma, ci hai visti ? cè, come hai fatto a capire che eravamo nel corridoio ?’
Gemma:’La risata di Niall è molto rumorosa sai? Va bene, lasciamo stare, che mi dovevi dire?’
Io:’ che ti dovevo raccontare ?’ dissi strabuzzando gli occhi.
Gemma:’a telefono prima mi hai detto che avevi una cosa da raccontarmi.’
Io:’ Ah si, certo…’
Gemma:’ Allora, si può sapere ?’
Io:’quello che ti dovevo dire, ormai già lo sai.’

Spero vi sia piaciuto, se volete che vada avanti, 3 recensioni e 60/70 visite, per favore.
-Daria.
  
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