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Autore: Nild3    11/09/2006    2 recensioni
Tom Riddle è un giovane studente fuori dal comune: è carismatico, ambizioso, eccelle in tutte le attività che svolge. E nasconde un segreto più grande di lui, qualcosa che cambierà non solo il suo destino. E pensare che non è l'unico...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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…per essere viva sono viva ^^ Non mi collegavo al sito da troppo tempo, devo ammetterlo… Devo le mie scuse a tutti i miei lettori che hanno sperato in un mio ritorno (soprattutto a schumi91…davvero, non trovo abbastanza parole per ringraziare la tua costanza… **commossa e inginocchiata ai tuoi piedi**)… T_T davvero, ragazzi, SCUSATEMI!!! Ma sapete.. quando la vita prende, non si cura di certo di controllare se avete altri impegni!! Ho avuto un bruttissssssimo calo di ispirazione, aggiungiamo gli esami di stato (brillantemente superati, per fortuna ^_^), vari eventi che non vi sto a raccontare se non per non annoiarvi… insomma, mi sono bloccata. Non avete idea di quante volte ho aperto il documento con la fanfic per tentare di continuare, ma… NIENTE, NADA, NISBA!! Vuoto totale… proprio per questo… ho aggiunto un altro capitolo, prossimamente ne metterò un altro o forse due (già scritti ma da rivedere!), dopodichè vi annuncio che molto probabilmente NON AGGIORNERO’ PIU’. Mi dispiace moltissimo…mi ero appassionata un sacco a questa storia, davvero, e mi riempe di gioia (non sapete quanta!!) sapere che c’è gente che l’ha seguita ed amata quanto me… ma davvero, non so continuare. Non per mancanza dello sviluppo della trama, ma semplicemente perché m’è venuto una specie di blocco dello scrittore. Ragazzi… è terribile!!! Questa fanfic non è l’unico racconto che scrivo… nel mio pc giaciono decine di bozze, anche lavori notevoli (come una storia che amo, 240 pagine circa, quasi al finale, ma…), che ho abbandonato da secoli… Spero vivamente di ritrovare la mia ispirazione e di ricompensare la vostra pazienza e fedeltà (fedeltà? Sì, fedeltà!) con il finale che questa fanfic si merita. Ah, scusatemi anche per il pessimo layout..non so proprio cosa sia successo! GRAZIE DI TUTTO!_________________________________________________________________ Il basilisco strisciò attorno a Tom, annusandolo. Nagini gli disse di stare calmo, e di parlargli, se lo desiderava. Il ragazzo si limitò ad accarezzarlo sul muso squamoso, poi il mostro strisciò lontano da loro, fuori dalla Camera. Era il momento dei chiarimenti. Tom stava già formulando tutte le domande da fare alla ragazza, tutti i pensieri a tal proposito… idee cattive, di invidia… no, Tom, non con lei. Dalla sua posizione immobile, Tom fece qualche passo verso Nagini, - Perché non sei venuta a cercarmi? Hai fatto tutto questo da sola, poteva essere pericoloso! La ragazza abbozzò un sorriso, - Ho capito molte cose, da quando sono entrata qui. Adesso mi è chiaro perché sono una Grifondoro, Tom. Sono timida, impacciata, ma dentro di me c’è una forza-, strinse le mani al petto, - una forza enorme, un coraggio enorme. Mi sono sentita strana… come se fossi in grado di fare l’impossibile. Davanti al basilisco, poi, è stato tutto ancora più strano. Ho subito capito di cosa si trattava, eppure non ho avuto paura. Non ho mai avuto paura per i mostri, in realtà. Ho sentito che era lui… lui mi aveva chiamata per nome, lui mi aveva portata fino a qua. La storia si ripeteva. I segreti di Nagini venivano scoperti. - Qua dentro c’è qualcosa che mi appartiene. Sento di essere al sicuro, qua dentro. Tom faticò a parlare, - Cosa può provare una Grifondoro nel regno di Serpeverde? - No, Tom-, scosse la testa, - non è così semplice come pensi. Bugie, nient’altro. Le sue parole suonavano come menzogne velate di paura. Gli stava per scoppiare il cuore. - Perché mi hai tradito così? Perché non mi hai detto nulla?!-, sbottò Tom, e Nagini si ritrasse ulteriormente. - Io non ti ho tradito… La sua voce tremava, e gli occhi cominciavano a diventarle lucidi. Tom conosceva Nagini quando stava per mettersi a piangere. - Non era mia intenzione, te lo giuro! Non volevo tradirti, non ci ho mai pensato… io mi sono sentita tradita. Non hai mai accennato all’arma contro i mezzosangue, Tom! Tutti i segreti erano ormai un mazzo di carte scoperte sulla tavola. - Mancava sempre un libro dalla biblioteca, e so che quel libro ce l’hai tu. Quello è l’unico che parlava dell’arma della Camera, e tu non mi hai mai detto nulla. Si può sapere perché? Per la prima volta, nella sua vita, Tom non seppe cosa rispondere. Non perché non volesse, ma perché in realtà non lo sapeva nemmeno lui. Aveva paura di spaventarla. Nagini attese una risposta che non arrivò mai. - Oh, Tom…-, continuò, singhiozzando, - volevi l’arma, vero? Perché? Perché questa rabbia che ti porti dentro? “Ti supplico, non aggiungere altro…”. La ragazza gli si avvicinò; gli prese le mani, costringendolo a guardarla negli occhi, - Da quando ho cominciato a conoscerti… da allora ho capito che tu nascondi qualcosa. Ti porti rabbia, tristezza… non ti ho mai visto sorridere! Sono stata male per questo, Tom… Tom ritrasse le mani, senza aggiungere nulla. Il suo sguardo lasciava spazio alle parole. - Parlami, adesso, ti prego. Qualche secondo di silenzio dopo, il ragazzo tirò un sospiro. Quante cose da dire, e non riuscirci! Quei begli occhi che lo fissavano, pietosi, gli facevano venire voglia di piangere, urlare, sfogarsi una buona volta. Una ragazza che gli faceva un simile effetto… gli aveva letto nell’anima, aveva compreso tutto senza che lui parlasse. Era un essere eccezionale, meraviglioso. Come un raggio di sole, aveva fatto breccia nelle tenebre della sua mente, ed adesso voleva prenderlo per mano. L’avrebbe lasciata fare. Voleva che chiamasse il suo nome a gran voce, voleva che gli urlasse che fosse lì per lui e basta. La guardò ancora, dritto negli occhi, e la desiderò ancora. Si rese conto che era così dal primo momento in cui le aveva parlato, quel pomeriggio, nella serra. Da allora aveva capito che lei sarebbe stata l’unica… lei, sola. Erano così simili. Dal diario di Tom: “Eri parte di me, Nagini, eri quel me stesso che ho sempre rifiutato, perché bramoso d’amore. Il tuo profumo, quel giorno… mi sembra di averlo ancora addosso, attaccato ai vestiti, come una macchia di inchiostro rosso che spero mai sparisca.”
  
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