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Autore: lynn12    12/09/2006    2 recensioni
E' il seguito de "L'ultima scelta". La vita trascorre serena e felice per Inuyasha, Kagome e i loro amici...ma quanto durerà questa pace?
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: SHINGETSU (Luna nuova)

-Mi ero dimenticata che oggi era una notte di luna nuova- disse Kagome mentre, tornati nell’epoca Sengoku, camminavano verso il villaggio di Edo

-Già- rispose Inuyasha senza aggiungere altro

Arrivati al villaggio, si recarono subito alla capanna di Sango e Miroku, dove tutto il resto del gruppo era già riunito. Cenarono e chiacchierarono allegramente per tutta la sera, ridendo dei battibecchi tra Sango e Miroku, visto che quest’ultimo ancora non aveva perso la sua mania di allungare le mani, e di quelli tra Inuyasha e Shippo.

-Beh, si è fatto tardi. È meglio andare, Sango non deve stancarsi nelle sue condizioni- disse Kagome ad un certo punto

-Kagome ha ragione- fece Kaede alzandosi –E poi, anch’io preferisco andare a riposare-

Così, dopo aver salutato Sango, Miroku e Kohaku, gli altri si incamminarono verso la capanna di Kaede. A quell’ora di notte, il villaggio era deserto e immerso nel silenzio, tutti gli abitanti erano nelle loro case a dormire, visto che per tutti la giornata sarebbe iniziata molto presto la mattina dopo.

-Io vado a fare un giro. Ho bisogno di prendere un po’ d’aria- disse Inuyasha quando furono arrivati

-Vengo con te- replicò Kagome

-Kagome, non ce n’è bisogno...-

-Vengo con te- ripeté lei decisa

-State attenti- raccomandò loro Kaede con un leggero sorriso prima di entrare nella sua capanna seguita da Shippo

Inuyasha e Kagome camminarono in silenzio per un po’, dirigendosi fuori dal villaggio, verso la foresta. Arrivati ad una piccola radura, attraversata dal ruscello che arrivava anche al villaggio, il mezzo demone si fermò.

-Perché hai insistito per seguirmi?- le chiese

-E tu perchè ogni notte di luna nuova ti rinchiudi in se stesso e ti isoli dal gruppo?- replicò lei –Odi così tanto il tuo lato umano?-

-Non è questo...-

-E allora cos’è? Da quando stiamo insieme hai iniziato ad aprirti di più con me, mi parli di quello che pensi, di quello che provi...Di tutto, ma non di questo. Perchè?-

-Perché non mi piace parlare delle mie paure- rispose Inuyasha fissando lo sguardo al bagliore delle stelle che si rifletteva sulle acque del ruscello

Kagome restò a guardarlo per qualche secondo, sorpresa dalle sue parole, poi, addolcendo lo sguardo, gli chiese quasi sussurrando:

-Di cos’è che hai paura?-

L’hanyou si voltò verso di lei, facendo incontrare i loro occhi.

-Ho paura di non saperti proteggere-

-Inuyasha...- Kagome gli sorrise con dolcezza –Oramai sono in grado di difendermi da sola, con i miei poteri di sacerdotessa. Puoi smetterla di preoccuparti per me...Per non parlare del fatto che anche da umano sei molto forte-

Inuyasha le si avvicinò e le accarezzò il viso con una mano.

-Kagome, io non potrò mai smettere di preoccuparmi per te- le disse con un lieve sorriso

-D’accordo...Allora potresti preoccuparti un po’ di meno, ok?-

-Ci proverò- fece lui prima di chinarsi a baciarla -Ti va di restare a dormire qui stanotte?- le chiese poi quando il bacio ebbe fine –Voglio restare un po’ solo con te-

-Va bene- rispose Kagome –Vado a prendere una coperta e torno-

-Non ce n’è bisogno- la fermò Inuyasha prima che si allontanasse

-Ma siamo ad ottobre...-

Senza ascoltare le sue proteste, il mezzo demone la condusse ai piedi di un grande albero. Si sedette a gambe incrociate con la schiena contro il tronco e poi la fece accomodare sulle sue gambe, evitandole il contatto con il freddo terreno. Infine, si tolse il pezzo superiore del suo kariginou e vi avvolse entrambi per tenerli al caldo durante la notte.

-Stai comoda?- le chiese Inuyasha

-Comodissima- gli sorrise Kagome circondandogli il collo con le braccia e stringendosi a lui –Buonanotte, Inuyasha-

-Buonanotte, Kagome-

Per un po’, l’hanyou rimase a guardarla dormire, godendosi il calore del corpo di lei contro il suo, inebriandosi del suo profumo e controllando che non avesse freddo. Infine, cullato dal dolce suono del respiro di Kagome, chiuse gli occhi e si lasciò vincere dal sonno anche lui.

Poco distante, nascosta dietro il tronco di un albero, una figura immersa nell’oscurità si allontanò silenziosamente...

 

La mattina dopo, Kagome fu la prima a svegliarsi. Ma, decisamente, non fu un buon risveglio, poiché la nausea tornò a tormentarla. “Accidenti! Questa è già la terza mattina consecutiva!” pensò con un sospiro. Eppure in quel periodo non stava prendendo quella specie di intruglio che le aveva dato Sango...“Forse mi sto prendendo l’influenza” Per cercare di calmare il malessere, chiuse gli occhi e tentò di concentrarsi su altre cose, come il respiro caldo di Inuyasha che le solleticava dolcemente la guancia o il battito regolare del suo cuore...Ma neppure quello sembrava funzionare. Riaprì allora gli occhi e il suo sguardo si posò sulle orecchie di Inuaysha, che oramai era tornato ad essere un hanyou. Con un sorriso birichino, Kagome allungò le mano e iniziò a giocherellare con quelle adorabili e pelose orecchie da cane. Il mezzo demone faceva un sacco di storie quando gli chiedeva di farlo, ma alla fine cedeva sempre e lei sapeva che, sotto sotto, gli piaceva quando gliele accarezzava. Quasi a conferma delle sue supposizioni, l’hanyou, ancora addormentato, iniziò ad emettere degli strani mugolii, quasi delle fusa, segno che apprezzava quello che lei stava facendo.

Inuyasha, in realtà, non stava affatto dormendo. Anche quando si concedeva un po’ di riposo, i suoi sensi rimanevano sempre all’erta, soprattutto nelle notti di novilunio, nel caso di un eventuale attacco. Non poteva correre il rischio di farsi cogliere di sorpresa, men che meno quando ad essere in gioco era la vita di Kagome. Per questo motivo, appena lei aveva iniziato a muoversi, si era svegliato, ma non aveva aperto gli occhi, deciso a godersi ancora un po’ la vicinanza del suo corpo e il delizioso tocco delle sue mani sulle sue orecchie. Non aveva mai permesso a nessuno, prima di lei, di toccargliele...Beh, tranne a  sua madre ovviamente. Loro erano le uniche due persone a cui aveva dato la sua totale e incondizionata fiducia.

-Ti stai divertendo?- le chiese malizioso sentendola ridere leggermente senza tuttavia aprire gli occhi

-Ma allora sei sveglio!- esclamò sorpresa Kagome

-Ti sembra che avrei potuto continuare a dormire con quello che stavi facendo?- replicò il mezzo demone aprendo gli occhi

-Non sembrava che ti dispiacesse, però- fece maliziosa la ragazza

-Non ho mai detto questo- l’hanyou incontrò i suoi occhi, guardandola con intensità

Stava per chinarsi e augurarle il buongiorno con un bacio, quando avvertì un odore familiare che si avvicinava.

-Accidenti!- borbottò contrariato

-Cosa c’è?- gli chiese Kagome perplessa

-Sta arrivando Miroku- le rispose Inuyasha

Qualche secondo dopo, infatti, la ben nota figura del loro amico monaco spuntò dalla foresta.

-Oh, eccovi qui, piccioncini!- esclamò Miroku vedendoli

-Che cosa vuoi, bonzo?- gli chiese brusco Inuyasha

-A quanto vedo ci siamo svegliati di cattivo umore, eh Inuyasha? Eppure dopo aver trascorso la notte in dolce compagnia della divina Kagome dovresti essere al settimo cielo...- replicò il monaco malizioso

-Ci stavi cercando, Miroku?- intervenne Kagome prima che Inuyasha prendesse a botte l’amico

-Sì, la divina Kaede vuole parlare con noi. E dalla sua espressione non sembrano essere buone notizie-

Kagome e Inuyasha si guardarono, un unico pensiero attraversò le loro menti: la pace e la tranquillità che avevano regnato finora sembravano essere finite...

 

 

  
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