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Autore: cOstanza    03/02/2012    4 recensioni
-Malfoy, sei il solito lurido furetto.-
-Dimmi qualcosa che non so.-
Hermione lo guardò dentro quegli occhi penetranti.
-Sei bellissimo.-
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Delirium.'
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Salve a tutti.
Ed ecco il primissimo capitolo della mia FF.
Non dimenticate di recensire. Grazie :)


A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell’aurora.
(Emily Dickinson)

 

Un nuovo inizio


Hermione si svegliò con la luce del sole che le bagnava il viso. Le tende erano aperte ed il sole entrava pigramente nella stanza. Ma lei aveva tirato le tende la notte prima. Senza pensarci, prese dal comodino la sua bacchetta e saltò giù dal letto. La porta della camera si spalancò e davanti a lei comparve il suo ragazzo, Ron. Bello, bellissimo, come sempre. Con i suoi occhi verdi che luccicavano, le sorrise. Era decisamente migliorato in tutti gli anni ad Hogwarts, sopratutto nel sesto anno. Ed ecco perché tutte le ragazze erano attratte dal nuovo portiere dei Grifondoro. Prima tra tutte Lavanda Brown, con cui Ron aveva avuto una piccola relazione.
Il cuore di Hermione si strinse. Pensare a Lavanda, morta durante la battaglia, la rattristò.
-Ehi, vuoi pietrificarmi?- domandò Ron, sorridendole.
Hermione si rese conto di avere ancora la bacchetta alzata. Sorridendogli di rimando, l'abbassò.
-Come hai fatto ad entrare?- chiese Hermione.
-Umh, una mia vecchia amica al nostro primo anno mi insegnò l'incantesimo Alohomora.- La ragazza sorrise a quel ricordo.
-Bene, allora dovrò mettere degli incantesimi di protezione intorno alla casa!-
Guardò Ron. Solo in quel momento si rese conto che aveva in mano un vassoio, con una rosa appoggiata con cura ed un piatto pieno di biscotti, come quelli che faceva la Signora Weasley.
-Eh, sì, amore, oggi colazione a letto! E' un giorno importante- affermò Ron, continuando a sorridere, posando con cura il vassoio sul letto.
Hermione gli diede le spalle e andò verso l'armadio. I vestiti erano l'unica cosa che era riuscita a mettere a posto, e di questo era sconcertata, quasi sconvolta.
-Non so ancora che mettermi! Sono nervosissima.- Rimase davanti all'anta dell'armadio guardando al suo interno, cercando la giusta ispirazione.
-Amore, stai tranquilla!  Conosco colui che ti farà il colloquio. Sarà solo una formalità- affermò Ron.
La ragazza si volse verso di lui, con le braccia conserte. Ron batté delicatamente una mano sulla coperta e Hermione lo raggiunse.
-Sei la persona più spettacolare che io abbia mai conosciuto e la strega più brillante della tua età.-  Con questa frase, Hermione ritornò indietro nel tempo di qualche anno, quando Harry e lei avevano salvato Sirius Black, il padrino di Harry, dal bacio dei dissennatori ad Hogwarts. Poco prima di spiccare il volo, le aveva detto quelle esatte parole.
Ron appoggiò delicatamente una mano sulla guancia e sospirò. Piano, con la bocca socchiusa, si avvicinò pericolasamente e si impossessò delle labbra di Hermione.
Quel giorno stava andando di bene in meglio.

 

~


-Ho sentito parlare moltissimo di lei, Signorina Granger. Ovviamente conosciamo già ogni fatto sul suo conto.-
Il signor Knight la stava squadrando dall'alto al basso, attraverso i suoi occhiali rettangolari. Sulla cinquantina e senza ormai più un capello in testa, sembrava non poter essere il capo degli Auror. Invece, nonostante non avesse combattutto nella battaglia di Hogwarts nella quale aveva perso numerosi Auror, aveva lavorato dalla parte di Silente nei momenti bui della storia della magia.
-Poter stringere la mano a una delle persone che ha contribuito alla morte di Lei-Sa-Chi è solo un onore per me.-
Si alzò per poterle stringere la mano e, timidamente, Hermione allungò la sua.
-Non credo che ci sia bisogno di molto. Migliore del suo anno, Eccezionale in tutte le materie del M.A.G.O. Per me, non c'è altro da dire.-
Hermione si alzò.
-Mi sta dicendo che...-.
-Benvenuta tra gli Auror, signorina Granger.-
Hermione sorrise e gli strinse ancora più calorosamente la mano.
Poi, uscendo con discrezione dalla porta, si diresse velocemente verso la sala d'attesa dello studio del signor Knight. Lì ad aspettarla c'era Harry, sempre con i suoi inseparabili occhiali tondi ed i suoi penetranti occhi verdi, e Ron, ansioso, seduto su una poltrona con le mani giunte e la testa bassa. Appena apparse davanti a loro, Harry e Ron alzarono lo sguardo, ansiosi.
Hermione cominciò a saltare di gioia. E non ci fu bisogno di altre parole. Ron e Harry corsero verso di lei e la strinsero forte. Rimasero così per qualche minuto.
-Devo andare, mi sono preso una pausa, ma il lavoro mi chiama- affermò Harry, rompendo il silenzio. Le schioccò un bacio sulla guancia e sorrise. -Complimenti ancora, Herm!-. Poi strinse in un abbraccio caloroso Ron. Si girò ed andò verso la porta.
-Amore, sono così contento per te. E' il lavoro giusto per te.-
Le strinse la mano e la condusse fuori dall'ufficio. Percorsero mano nella mano tutto il Ministero della Magia. Arrivati in ascensore, grazie ad un momento d'intimità, scoccò un bacio appassionato. Quando uscirono dall'ascensore, Ron era più rosso dei suoi capelli ed Hermione aveva i capelli arruffati.
Ancora abbracciati, uscirono dal Ministero.
Una figura si scontrò con i due, facendoli quasi cadere. I suoi capelli biondo ossigenati scatenarono in Hermione una serie di emozioni. Per di più, rabbia. Rivedere Draco Malfoy dopo così tanto tempo non le avrebbe rallegrato la giornata.

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