J : Se non sbaglio avevo detto buonanotte.- Dissi lui con tono strafottente.
Io : Senti Justin io non voglio rovinare la nostra amicizia, tutto qua.- Stavo facendo l'innocente.
J: Tanto da domani non mi vedrai più. Si sarebbe comunque rovinata,Scarlett.-
Io : Lo pensi davvero? Bell'amico sei! Se questa è vera amicizia non si ROVINERA' MAI, Justin. Ma evidentemente tu non la pensi come me, no?- Ora lo rimproverai alzando un po' la voce, volevo farmi sentire bene.
Ma stavamo davvero litigando?
J : Vuoi saperla come penso io? BENE! Io credo che tu sia la ragazza più bella della terra, che tu abbia delle labbra rosee,morbide e fantastiche! Che i tuoi capelli siano i raggi del sole, e chei tuoi occhi siano l'oceano più pulito. CAZZO SCARLETT, TU MI PIACI DA QUATTRO FOTTUTI ANNI, CAPISCILO!- Lui arrossì leggermente in viso. Sentii il suo cuore battere all'impazzata, ora si era rigirato, ora mi stava guardando diritto negli occhi.
Dio, che bello che era.
Mi misi a guardare il suo viso molto attentamente.
Aveva i lineamenti perfetti,quasi scolpiti. Quegli occhi. Oh quegli occhi che non erano altro che un mix di Nocciola e Miele. Le sue labbra. Le sue labbra erano altrettanto rosee, e il labbro superiore assomigliava alla parte sopra di un cuore (?).
Poi il suo nasino era così..perfetto. Non ci sono altre parole per descriver-
J : Ma mi stai ascoltando?-
Interruppe i miei pensieri.
Io : Sì Justin, ti sto ascoltando.- Dissi con tono imbarazzato.
J : Perchè arrossisci? Non dirmi che ti ho fatto rossire io.- Un sorriso malizioso comparve immediatamente sotto il suo naso.
Io : Sì..NO! Intendevo dire di no.. cioè..no.. Ma lo sai che Biancaneve è la mia storia preferita? Mi piac- M'interrupe, ancora.
J : Scarlett, tu odi biancaneve. Hahahah- Sembrava essere ritornato felice. Credo abbia capito che pure io ho una cotta per lui. Ma proprio ora è scoccata. Come scocchiò il bacio che mi aveva appena dato lui sulla guancia. Rabbrividii, e sentii le farfalle sullo stomaco. Mi piegai leggermente e misi una mano sulla pancia. Come per cercare di fermare queste dannate farfalle.
J : Ti ho dato un bacio sulla guancia, non ti ho mica tirato un pugno nello stomaco.- Mi guardò con aria piuttosto confusa.
Io : Invece lo hai fatto. Più o meno. Ce.. è una cosa complicata, lascia perdere.-
J : Quelle sono le farfalle. E' diverso Scarlett.-
Ok, si era accorto della mia cotta.
Bella merda.
Io : Sì Justin, mi piaci.. ma l'ho notato solo ora, non vorrei sbagliarmi.-
J : Io so come fare per farti capire se ti piaccio davvero o no.-
Io : Dai, sentiamo.-
Spostò il suo sguardo direttamente sulle mie labbra. Le fissava. Poi tirò fuori una mano, da sotto le coperte. E iniziò ad accarezzarmi le labbra.
Aveva intenzione di farmi impazzire?
Se sì, ditemelo per favore.
Io : Hai intenzione di farmi impazzire, Justin?- Diedi voce ai miei pensieri.
J : Può essere.- Fece un sorrisetto beffardo e alquanto malizioso.
Io : Cazzo, baciami.-
J : Sì, io ti piaccio. Notte Scarlett, ci vediamo domani.- Mi fece l'occhiolino e si girò dall'altra parte. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
Merda.
Ma che cosa mi ha fatto quel ragazzo?
Io : No, ora ti giri e mi dai un bel bacio.- Alzai il viso e mi sorressi sui gomiti.
Lui vece finta di russare. Poi ridacchiò.
Io : Buona notte, stronzo.- Ridacchiai, come per mostrare che stavo scherzando.
Lui rimase zitto. Io mi voltai dall'altra parte ed iniziai a dormire con un sorriso a trecentosessanta denti stampato in faccia. Uaaau.
Mi addormentai in poco tempo.
-----------LA MATTINA SEGUENTE------------------
'so tell me what you want,what you really real-'
Spensi la sveglia.
J : Buongiorno Scar. Tieni ancora quella canzone come sveglia?- scoppio in una risatina piacevole e rilassante.
Io : Hahah, sì.. mi ricorda di quando eravamo piccoli. Della promessa.. 'Io, Scar, prometto di non lasciare mai te, Justin.' Te la ricordi?
Annuì, e poi aggiunse : 'Ed io, Justin, prometto di non lasciarti mai, Scar. Saremo per sempre sposati.' Hahahahah,eravamo così carini..-
Io : Lo siamo tutt'ora, maritino.- arricciai il naso e sorrisi.
J : Ossì mogliettina.- Poi si avvicinò pericolosamente unendo le sue labbra alle mie. E intrufolando la lingua in ogni dove. Sorrisi sulle sue labbra. Lui fece lo stesso. Poi Appoggiammo le nostre fronti l'una contro l'altra. Poi io interruppi il silenzio che emanavano i nostri respiri : Sai che non aspettavo altro da ieri..-
Lui sorrise e mi disse : 'prometto di non lasciarti mai, Scar.-
Io ci credetti..
..Fino a quando la voce squillante di mia mamma urlò : SCAAAARLETT!!!!! MUOVITI, DOBBIAMO ANDARE DALLA NONNAAAAAA!-
Io : Checcazzo. Io non voglio andarci.-
J : Non lasciarmi Scar, ti prego. Non ora, almeno.-
I nostri sorrisi scomparvero d'un tratto. Come quando il vento porta via una foglia.
Io : Io.. devo. Promettimi che mi verrai a trovare una volta alla settimana come minimo.- Dissi speranzosa.
J : Cercherò di farlo anche cinque volte al giorno.- mi rispose sicuro.
Io : Baciami ancora, voglio goermi le tue labbra fino all'ultimo istante.-
E così mi baciò ancora.
E così ritornarono le farfalle.
E così mi dimenticai del mondo.
C'eravamo io e lui, e altre mille emozioni nella stanza.
Come può provocarmi tutto questo?
Come può rendermi così felice con un solo tocco?
Mamma : SCARLETT! SPERO TU TI SIA ALMENO VESTITA!-
E la mamma interruppe tutto. Ancora una volta.
Spensi la sveglia.
J : Buongiorno Scar. Tieni ancora quella canzone come sveglia?- scoppio in una risatina piacevole e rilassante.
Io : Hahah, sì.. mi ricorda di quando eravamo piccoli. Della promessa.. 'Io, Scar, prometto di non lasciare mai te, Justin.' Te la ricordi?
Annuì, e poi aggiunse : 'Ed io, Justin, prometto di non lasciarti mai, Scar. Saremo per sempre sposati.' Hahahahah,eravamo così carini..-
Io : Lo siamo tutt'ora, maritino.- arricciai il naso e sorrisi.
J : Ossì mogliettina.- Poi si avvicinò pericolosamente unendo le sue labbra alle mie. E intrufolando la lingua in ogni dove. Sorrisi sulle sue labbra. Lui fece lo stesso. Poi Appoggiammo le nostre fronti l'una contro l'altra. Poi io interruppi il silenzio che emanavano i nostri respiri : Sai che non aspettavo altro da ieri..-
Lui sorrise e mi disse : 'prometto di non lasciarti mai, Scar.-
Io ci credetti..
..Fino a quando la voce squillante di mia mamma urlò : SCAAAARLETT!!!!! MUOVITI, DOBBIAMO ANDARE DALLA NONNAAAAAA!-
Io : Checcazzo. Io non voglio andarci.-
J : Non lasciarmi Scar, ti prego. Non ora, almeno.-
I nostri sorrisi scomparvero d'un tratto. Come quando il vento porta via una foglia.
Io : Io.. devo. Promettimi che mi verrai a trovare una volta alla settimana come minimo.- Dissi speranzosa.
J : Cercherò di farlo anche cinque volte al giorno.- mi rispose sicuro.
Io : Baciami ancora, voglio goermi le tue labbra fino all'ultimo istante.-
E così mi baciò ancora.
E così ritornarono le farfalle.
E così mi dimenticai del mondo.
C'eravamo io e lui, e altre mille emozioni nella stanza.
Come può provocarmi tutto questo?
Come può rendermi così felice con un solo tocco?
Mamma : SCARLETT! SPERO TU TI SIA ALMENO VESTITA!-
E la mamma interruppe tutto. Ancora una volta.
Grazie eh.
Io mi staccai, lentamente.
Io : Devo prepararmi.-
J : Io non sono pronto a lasciarti andare.-
Io : Devi.-
Mi alzai dal letto e corsi in bagno. Mi vestii di fretta e mi lavai.
Mi misi degli shorts e una camicetta a fiori aperta che mostrava la maglietta bianca accompagnata da una lunga collana con il cindolo a forma di segno della pace.
Mi misi le converse bianche.
Poi raccolsi i miei spaghetti biondi in un'alta coda di cavallo ed uscii.
Presi la valigia e mi diressi verso l'uscita della mia camera, seguita da Justin che nel frattempo si era rimesso i suoi Jeans attillati, la maglietta verde e le supra nere.
Ci stavamo avviando di sotto, dove avremo preso un cornetto al volo e per poi dirigerci verso la macchina.
Justin non poteva accompagnarmi, i miei bagagli e quelli della mamma occupavano tutto lo spazio di dietro.
Io : Allora ciao, maritino.- Dissi accennando un falso sorrisetto.
J : Ciao Scar.- Cercò di sorride, ma non ci riuscì.
Così, diedi i bagagli a mia madre, e mentre lei stava andando a posarli in macchina, ribaciai Justin.
Avevamo entrambe gli occhi lucidi.
Quando saltai in macchina una lacrima mi rigò il viso. Lui alzò il braccio e cominciò a muovere la mano, come per salutarmi. Io lo imitai.
La mamma sgommò via, e io guardavo fuori dal finestrino,triste. In cerca di qualcosa di bello nel paesaggio.
Nulla.
Nulla era paragonabile a Justin, ormai. Nemmeno se mi avreste portato una delle sette meraviglie del mondo.
Io mi staccai, lentamente.
Io : Devo prepararmi.-
J : Io non sono pronto a lasciarti andare.-
Io : Devi.-
Mi alzai dal letto e corsi in bagno. Mi vestii di fretta e mi lavai.
Mi misi degli shorts e una camicetta a fiori aperta che mostrava la maglietta bianca accompagnata da una lunga collana con il cindolo a forma di segno della pace.
Mi misi le converse bianche.
Poi raccolsi i miei spaghetti biondi in un'alta coda di cavallo ed uscii.
Presi la valigia e mi diressi verso l'uscita della mia camera, seguita da Justin che nel frattempo si era rimesso i suoi Jeans attillati, la maglietta verde e le supra nere.
Ci stavamo avviando di sotto, dove avremo preso un cornetto al volo e per poi dirigerci verso la macchina.
Justin non poteva accompagnarmi, i miei bagagli e quelli della mamma occupavano tutto lo spazio di dietro.
Io : Allora ciao, maritino.- Dissi accennando un falso sorrisetto.
J : Ciao Scar.- Cercò di sorride, ma non ci riuscì.
Così, diedi i bagagli a mia madre, e mentre lei stava andando a posarli in macchina, ribaciai Justin.
Avevamo entrambe gli occhi lucidi.
Quando saltai in macchina una lacrima mi rigò il viso. Lui alzò il braccio e cominciò a muovere la mano, come per salutarmi. Io lo imitai.
La mamma sgommò via, e io guardavo fuori dal finestrino,triste. In cerca di qualcosa di bello nel paesaggio.
Nulla.
Nulla era paragonabile a Justin, ormai. Nemmeno se mi avreste portato una delle sette meraviglie del mondo.