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Autore: HHMrs_Bieber    04/02/2012    2 recensioni
Due amici hanno una cotta l'un per l'altro, ma se lo diranno solo dopo.
La distanza li dividerà per un po', ma poi, con un incontro inaspettato, si riconcilieranno.
'Let's start over'.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io : -Ma perchè?- Dissi scazzata.
J : Se non sbaglio avevo detto buonanotte.- Dissi lui con tono strafottente.
Io : Senti Justin io non voglio rovinare la nostra amicizia, tutto qua.- Stavo facendo l'innocente.
J: Tanto da domani non mi vedrai più. Si sarebbe comunque rovinata,Scarlett.-
Io : Lo pensi davvero? Bell'amico sei! Se questa è vera amicizia non si ROVINERA' MAI, Justin. Ma evidentemente tu non la pensi come me, no?- Ora lo rimproverai alzando un po' la voce, volevo farmi sentire bene. 
Ma stavamo davvero litigando?
J : Vuoi saperla come penso io? BENE! Io credo che tu sia la ragazza più bella della terra, che tu abbia delle labbra rosee,morbide e fantastiche! Che i tuoi capelli siano i raggi del sole, e chei tuoi occhi siano l'oceano più pulito. CAZZO SCARLETT, TU MI PIACI DA QUATTRO FOTTUTI ANNI, CAPISCILO!- Lui arrossì leggermente in viso. Sentii il suo cuore battere all'impazzata, ora si era rigirato, ora mi stava guardando diritto negli occhi.
Dio, che bello che era.
Mi misi a guardare il suo viso molto attentamente. 
Aveva i lineamenti perfetti,quasi scolpiti. Quegli occhi. Oh quegli occhi che non erano altro che un mix di Nocciola e Miele. Le sue labbra. Le sue labbra erano altrettanto rosee, e il labbro superiore assomigliava alla parte sopra di un cuore (?).
Poi il suo nasino era così..perfetto. Non ci sono altre parole per descriver-
J : Ma mi stai ascoltando?-
Interruppe i miei pensieri.
Io : Sì Justin, ti sto ascoltando.- Dissi con tono imbarazzato.
J : Perchè arrossisci? Non dirmi che ti ho fatto rossire io.- Un sorriso malizioso comparve immediatamente sotto il suo naso.
Io : Sì..NO! Intendevo dire di no.. cioè..no.. Ma lo sai che Biancaneve è la mia storia preferita? Mi piac- M'interrupe, ancora.
J : Scarlett, tu odi biancaneve. Hahahah- Sembrava essere ritornato felice. Credo abbia capito che pure io ho una cotta per lui. Ma proprio ora è scoccata. Come scocchiò il bacio che mi aveva appena dato lui sulla guancia. Rabbrividii, e sentii le farfalle sullo stomaco. Mi piegai leggermente e misi una mano sulla pancia. Come per cercare di fermare queste dannate farfalle.
J : Ti ho dato un bacio sulla guancia, non ti ho mica tirato un pugno nello stomaco.- Mi guardò con aria piuttosto confusa.
Io : Invece lo hai fatto. Più o meno. Ce.. è una cosa complicata, lascia perdere.-
J : Quelle sono le farfalle. E' diverso Scarlett.-
Ok, si era accorto della mia cotta.
Bella merda.
Io : Sì Justin, mi piaci.. ma l'ho notato solo ora, non vorrei sbagliarmi.-
J : Io so come fare per farti capire se ti piaccio davvero o no.-
Io : Dai, sentiamo.-
Spostò il suo sguardo direttamente sulle mie labbra. Le fissava. Poi tirò fuori una mano, da sotto le coperte. E iniziò ad accarezzarmi le labbra.
Aveva intenzione di farmi impazzire? 
Se sì, ditemelo per favore.
Io : Hai intenzione di farmi impazzire, Justin?- Diedi voce ai miei pensieri.
J : Può essere.- Fece un sorrisetto beffardo e alquanto malizioso.
Io : Cazzo, baciami.-
J : Sì, io ti piaccio. Notte Scarlett, ci vediamo domani.- Mi fece l'occhiolino e si girò dall'altra parte. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. 
Merda.
Ma che cosa mi ha fatto quel ragazzo?
Io : No, ora ti giri e mi dai un bel bacio.- Alzai il viso e mi sorressi sui gomiti.
Lui vece finta di russare. Poi ridacchiò.
Io : Buona notte, stronzo.- Ridacchiai, come per mostrare che stavo scherzando.
Lui rimase zitto. Io mi voltai dall'altra parte ed iniziai a dormire con un sorriso a trecentosessanta denti stampato in faccia. Uaaau.
Mi addormentai in poco tempo.
-----------LA MATTINA SEGUENTE-----------------------------------
'so tell me what you want,what you really real-'
Spensi la sveglia.
J : Buongiorno Scar. Tieni ancora quella canzone come sveglia?- scoppio in una risatina piacevole e rilassante.
Io : Hahah, sì.. mi ricorda di quando eravamo piccoli. Della promessa.. 'Io, Scar, prometto di non lasciare mai te, Justin.' Te la ricordi? 
Annuì, e poi aggiunse : 'Ed io, Justin, prometto di non lasciarti mai, Scar. Saremo per sempre sposati.' Hahahahah,eravamo così carini..-
Io : Lo siamo tutt'ora, maritino.- arricciai il naso e sorrisi.
J : Ossì mogliettina.- Poi si avvicinò pericolosamente unendo le sue labbra alle mie. E intrufolando la lingua in ogni dove. Sorrisi sulle sue labbra. Lui fece lo stesso. Poi Appoggiammo le nostre fronti l'una contro l'altra. Poi io interruppi il silenzio che emanavano i nostri respiri : Sai che non aspettavo altro da ieri..-
Lui sorrise e mi disse : 'prometto di non lasciarti mai, Scar.-
Io ci credetti.. 
..Fino a quando la voce squillante di mia mamma urlò : SCAAAARLETT!!!!! MUOVITI, DOBBIAMO ANDARE DALLA NONNAAAAAA!-
Io : Checcazzo. Io non voglio andarci.- 
J : Non lasciarmi Scar, ti prego. Non ora, almeno.-
I nostri sorrisi scomparvero d'un tratto. Come quando il vento porta via una foglia.
Io : Io.. devo. Promettimi che mi verrai a trovare una volta alla settimana come minimo.- Dissi speranzosa.
J : Cercherò di farlo anche cinque volte al giorno.- mi rispose sicuro.
Io : Baciami ancora, voglio goermi le tue labbra fino all'ultimo istante.-
E così mi baciò ancora.
E così ritornarono le farfalle.
E così mi dimenticai del mondo.
C'eravamo io e lui, e altre mille emozioni nella stanza.
Come può provocarmi tutto questo?
Come può rendermi così felice con un solo tocco?
Mamma : SCARLETT! SPERO TU TI SIA ALMENO VESTITA!-
E la mamma interruppe tutto. Ancora una volta.
Grazie eh.
Io mi staccai, lentamente.
Io : Devo prepararmi.-
J : Io non sono pronto a lasciarti andare.-
Io : Devi.-
Mi alzai dal letto e corsi in bagno. Mi vestii di fretta e mi lavai.
Mi misi degli shorts e una camicetta a fiori aperta che mostrava la maglietta bianca accompagnata da una lunga collana con il cindolo a forma di segno della pace.
Mi misi le converse bianche.
Poi raccolsi i miei spaghetti biondi in un'alta coda di cavallo ed uscii.
Presi la valigia e mi diressi verso l'uscita della mia camera, seguita da Justin che nel frattempo si era rimesso i suoi Jeans attillati, la maglietta verde e le supra nere.
Ci stavamo avviando di sotto, dove avremo preso un cornetto al volo e per poi dirigerci verso la macchina.
Justin non poteva accompagnarmi, i miei bagagli e quelli della mamma occupavano tutto lo spazio di dietro. 
Io : Allora ciao, maritino.- Dissi accennando un falso sorrisetto.
J : Ciao Scar.- Cercò di sorride, ma non ci riuscì.
Così, diedi i bagagli a mia madre, e mentre lei stava andando a posarli in macchina, ribaciai Justin.
Avevamo entrambe gli occhi lucidi.
Quando saltai in macchina una lacrima mi rigò il viso. Lui alzò il braccio e cominciò a muovere la mano, come per salutarmi. Io lo imitai.
La mamma sgommò via, e io guardavo fuori dal finestrino,triste. In cerca di qualcosa di bello nel paesaggio. 
Nulla. 
Nulla era paragonabile a Justin, ormai. Nemmeno se mi avreste portato una delle sette meraviglie del mondo.
  
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