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Autore: La SeRpE    04/02/2012    3 recensioni
ciau^^
Questa è la mia prima storia e parla di un videogioco... inventato da me... spero vi piaccia!!!! AH!!! negli avvertimenti ho messo: non x stomaci delicati perchè nei prossimi capitoli userò una descrizione un pò raccapricciante di alcuni personaggi...
La trama:
Cheryl, una ragazzina di 14 anni, normale, come tutte le altre... o forse no?... la sua vita sarà stravolta da eventi che le cambieranno l'adolescenza e la vita in futuro... tutto partì da un videogioco... un videogioco strano... senza titolo... questo titolo glielo darà lei...
Ok... non sono mai stata brava a riassumere qualcosa ma spero che qualcosina si sia capita!!!!!! vi saluto con la speranza che vi piaccia!!!!!! Devo scappare!!! ciaooooo
BUONA LETTURA!!!!!
PS: x qualsiasi errore di grammatica o altro, contattatemi così metterò tutto a posto =)
Genere: Fantasy, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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The killer kid
 


-Stazione di polizia- -18.00-

L’interrogatorio…

Finalmente la macchina si fermò.

Il poliziotto mi fece scendere e mi accompagnò all’interno di quella che doveva essere la stazione di polizia, un edificio molto grande e su due livelli.

Quando entrai vidi una serie di stanze in cui dei poliziotti stavano parlando con persone diverse.

Il signor Eliot mi portò in una stanza in cui c’era una scrivania e un computer con affianco una lampada da scrivania.

Mi fece segno di sedermi.

-Allora, Cheryl… giusto?

-… Si…

-Allora, Cheryl… adesso ho bisogno della tua collaborazione per scoprire chi è l’assassino di tuo padre.

-…Io non ne so niente! Ero in camera mia a giocare con un videogioco e-

Venni subito interrotta dal poliziotto che mi disse:

-Ehi Ehi! Hai detto videogioco??

-Si… l’ho comprato oggi…

Iniziai a togliermi la giacca che indossai quel giorno e sentii un rumore… dalla giacca uscì il videogioco!

-Io non lo avevo portato con me…

Il poliziotto prese in mano la custodia del videogioco e iniziò a guardarlo con occhio vigile.

-Dove lo hai preso?

-L’ho comprato oggi…

-Dove…

-Al nuovo negozio di videogiochi…

-Questo non è un videogioco…lo vendono come se fosse un videogioco horror normalissimo ma…

-Ma?

-Ma non lo è…

Guardai il poliziotto con aria stupita… come può un videogioco non essere normale??

-Ci hanno segnalato altri casi come il tuo… quella bambina che vedi sempre più vicina a te non è un’illusione. Proprio come non lo sono tutte le persone morte che vedi…

-E lei come fa a saperlo?

-Mia figlia acquistò lo stesso gioco 10 anni fa… impazzì fino al punto del suicidio… mia figlia morì 7 anni fa… quando aveva 13 anni. Dopo 3 anni di inferno e di sofferenze si tolse la vita…

-Potrebbe succedere la stessa cosa anche a me… vero?

-… Ho paura di si…

-Voglio tornare da mia madre…

-Prima dobbiamo sbarazzarci del gioco…

-Questo lo lascio a lei… io me ne torno a casa con mia madre… ORA!!

Misi il gioco sulla scrivania del poliziotto quando mi accorsi che ormai nel corridoio non c’era più nessuno…

Mi girai di scatto e vidi il Sig. Eliot in piedi.

-…Dove…pensi…di…andare??Non c’è nessuno che ti può salvare ora… sei SOLA!!

La voce del poliziotto divenne ancora più simile a quella di una bambina…e presto anche il corpo cambiò forma.

Il poliziotto si tramutò in quella bambina demoniaca che mi inseguiva da ore ormai.

Aprii di scatto la porta della buia stanza in cui mi trovavo e iniziai a correre nell’interminabile corridoio della stazione di polizia dirigendomi verso la porta d’ingresso con l’intento di uscire di lì ma trovai la porta bloccata.

Mi guardai in giro terrorizzata, sperando di trovare una via di fuga… ed eccola lì, alla mia sinistra trovai una porta aperta.

Mentre percorrevo l’immenso corridoio che si trovava oltre la porta alla mia destra iniziai a sentire una voce… era lei.

Continuai a correre fino a quando entrai in una stanza con sedie impilate fra loro.

Mi chiusi a chiave in quella piccola stanza piena di sedie con la speranza che lei non mi trovasse.

Continuai a camminare girandomi ogni 2 secondi per controllare se fosse tutto a posto.

Ad un certo punto trovai un’altra porta che conduceva ad una stanza che assomigliava ad un ufficio.

Aprii leggermente la porta per controllare che non ci fosse nessuno ed entrai in quella stanza .

La stanza era molto ordinata, nell’angolo a destra c’era la scrivania con il computer e qualche carta sopra.

Mi misi a curiosare fra i documenti che si trovavano su quella scrivania e notai che fra quei documenti era presente una carta d’identità con la mia foto e il mio cognome… ma il nome non era corretto… il mio nome era Cheryl, non Iris!

Trovai anche un’altra carta d’identità con scritto il mio nome corretto e affianco un numero di cellulare… quello di mia madre…

Presi il foglietto sul quale era stato scritto il numero e me lo infilai nella giacca.

Mentre infilai la mano nella tasca della giacca mi accorsi che davanti a me si trovava uno specchio…

Mi guardai allo specchio… avevo ancora i miei capelli neri e i miei occhi azzurri come il cielo.

Quel cielo che probabilmente non avrei mai più rivisto.

Indossavo gli stessi abiti di quella mattina... una maglia gialla e dei jeans neri… erano i miei preferiti.

Quella molto probabilmente doveva essere l’ultima volta che potevo guardarmi allo specchio.

Dallo specchio notai una cosa che mi rabbrividì…

Il videogioco era lì.

Non so come avesse fatto a raggiungermi ma era lì.

Uscii lentamente da un’altra porta che si trovava in quella stanza e che portava all’ennesimo corridoio.

Attraversai quello stretto corridoio fino ad arrivare in un punto critico: il corridoio che si divideva in due…

Decisi di visitare il corridoio destro.

Mi incamminai verso un corridoio pieno di porte.

Continuavo a guardarmi le spalle preoccupata per uno strano suono che proveniva dal corridoio sinistro…

Era un lamento.

Continuai ad aumentare la velocità per arrivare  il prima possibile alla porta con una scritta che mi riempì il cuore di gioia:

EXIT

Aprii la porta di scatto.

Fuori era tutto buio, le strade deserte, i palazzi illuminati, i lampioni si accendevano e si spegnevano…

Davanti a me notai una sagoma simile a quella di una donna…

Mi avvicinai e…

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Bellaaaa^^
Come mi è venuto il terzo capitolo??
Non mi uccidete di insulti per la lunghezza del capitolo^^
La colpa è sempre del mio computer. Me lo ha cancellato 3 volte sto capitolo!
Purtroppo questo non è stato un gran che… ma vi prometto che nel prossimo capitolo metterò molto movimento!
Spero che la descrizione di Cheryl\Iris non sia stata troppo superficiale…
Adesso devo scappare!
Ciau^^
La SeRpE 
 

  
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